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LA RIFLESSIONE DELLA SERA, BIMBI IN TRAPPOLA,TRADITI... FIGLI NOSTRI, ADDIO PETER PAN, PENSIERO DEBOLE, RELATIVISMO,

Post n°4968 pubblicato il 23 Novembre 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE DELLA SERA

BIMBI IN TRAPPOLA, BIMBI TRADITI...  BIMBI FIGLI NOSTRI

 

Colpa del «pensiero debole», come sostiene la filosofia contemporanea; del relativismo, come suggerisce Papa Benedetto XVI? Chi ha creato una generazione di «bimbi» in trappola? Bimbi che vivono in «branco», rubano, si ubriacano, si drogano, fanno sesso nei bagni delle discoteche, talvolta anche a pagamento. Bimbi che «sballano». Bimbi ostili, aggressivi, cinici, esibizionisti, viziosi e viziati, chiusi nei confronti del cosiddetto mondo «normale», che ai loro occhi appare statico e privo di attrattive.
Il mondo degli adulti-genitori, figure sbiadite, oberate dal lavoro e da molteplici ossessioni.
I protagonisti sono preadolescenti che trasfigurano la realtà quotidiana per vivere una doppia vita, una vita più seducente, una metamorfosi che si compie il sabato pomeriggio quando, indisturbati, si defilano da casa per recarsi nella discoteca pomeridiana, gestita da adolescenti. Per apparire più grandi le ragazzine si truccano il viso vistosamente, si spogliano degli abiti da teen agers e indossano, su corpi acerbi e ossuti, quelli versione disco: tacchi vertiginosi, minigonne inguinali, reggiseno di velo, perizomi.  I ragazzini le guardano, le filmano e le fotografano con i cellulari. L'identità collettiva soffoca quella individuale, chi non si allinea alle leggi del «branco» appare «fuori», «fallito», perché solo il branco possiede il segreto del vivere.
Si indossa un'altra identità, si trasmuta in bulli, cubiste, lolite. Per ballare e sballare. Poi ci si ricambia d'abito, si rientra a casa, l'indomani si andrà a scuola. Ma anche a casa si continua a vivere in un mondo fatuo e inautentico, in un tempo scandito dai programmi televisivi  "spazzatura" e dall'utilizzo improprio di Internet.
Difficile presagire il futuro di questa generazione di Peter Pan al contrario, al momento si può solo fotografare questa sconcertante realtà e meditare su una loro considerazione: «I grandi ti vedono senza guardarti, ti sentono senza ascoltarti, ti parlano senza sapere mai le cose».

 
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Commenti al Post:
unmondodinote
unmondodinote il 23/11/10 alle 19:08 via WEB
Perché i grandi, sono più piccoli dei bambini.Forse.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/11/10 alle 19:37 via WEB
E' vero. Accade troppo spesso che i "grandi" non siano "adulti" o che i "grandi" siano genitori assenti, permissivi, abbandonici, violenti, maltrattanti, abusanti... che tradiscono il loro ruolo e la loro funzione di adulti allevanti.
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 23/11/10 alle 19:22 via WEB
Così diventano «principesse» che si esibiscono sul cubo ostentando disinvoltura.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/11/10 alle 19:34 via WEB
Esattamente. In merito c'è un bel libro che si intitola "Ho 12 anni faccio la cubista mi chiamano Principessa. Storie di bulli, lolite e altri bimbi" di Lombardo Pijola Marida, edizioni Bompiani
(Rispondi)
 
estinette
estinette il 23/11/10 alle 19:25 via WEB
Che storie terribili, sotto gli okki di tutti ma che nessuno vuol vedere
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/11/10 alle 19:30 via WEB
SI'. Sono storie di noia, di disagio, di confusione, di inquietudine, di una desertificazione dei sentimenti, in cui i valori e modelli di riferimento appaiono fraintesi ed errati. Storie sconvolgenti, borderline.
(Rispondi)
 
penna_abiro
penna_abiro il 23/11/10 alle 22:01 via WEB
Buona sera psico...
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/11/10 alle 00:50 via WEB
BUONA NOTTE ANCHE A TE! Grzie per la visita.
(Rispondi)
 
Giovanni_54
Giovanni_54 il 24/11/10 alle 00:31 via WEB
Complimenti per questo post che ci deve far riflettere! Storie veramente tristi e angoscianti.Questa purtroppo è l'amara realtà.Poveri bambini e ragazzi che sono il risultato del lavoro di moltissimi genitori incapaci di seguirli,di ascoltarli,di consigliarli e insegnarli tantissime cose.Ad esempio in primo luogo il rispetto del prossimo e di loro stessi.Abbandonati al destino del mondo spazzatura che crea false illusioni..farli sentire grandi prima dell'ora.Non voglio generalizzare ma la realtà purtroppo è questa!..per educare i figli bisognerebbe prima educare molti genitori.Alcuni non hanno vissuto l'esperienza della libertà generale..vogliono lasciar fare ai figli quello che non hanno fatto loro.Non voglio fare il moralista ma...molte mamme spingono le loro figlie a mettersi in mostra.Basta e scusa il mio pensiero!..ma vedo questo e non mi piace!!..Serena Notte..Giovanni.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/11/10 alle 00:52 via WEB
Carissimo GIOVANNI54 hai argomentato benissimo. Grazie per visita e commenti. BUON MERCOLEDI'.
(Rispondi)
 
anonimo.sabino
anonimo.sabino il 24/11/10 alle 10:10 via WEB
Una foto precisa e inquietante. Il dubbio ancora più inquietante è che potrebbero avere un po' di ragione.
(Rispondi)
 
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 24/11/10 alle 15:10 via WEB
Quello che noto in generale è la totale incapacità di trasmettere amore,quello vero intendo.Noto spesso che i genitori sono poco affettuosi anche tra di loro.Sembra che ci si preoccupi di più di apparire che di essere.I figli devono corrispondere ad una certa immagine ,devono essere belli,magri,devono essere i primi della classe,devono fare almeno uno sport agonistico,devono studiare uno strumento,devono vestire in un certo modo.....ma questo è amarli o ascoltarli?....E automaticamente il risultato è un flop!!!!!
(Rispondi)
 
 
simona_77rm
simona_77rm il 24/11/10 alle 19:48 via WEB
..ma forse si tratta più di incapacità di trasmettere VALORI che incapacità di trasmettere amore...visto che questi genitori si preoccupano solo che i figli possano apparire e corrispondere ad una certa immagine...(essere belli, vestire in un certo modo ecc.)
(Rispondi)
 
simona_77rm
simona_77rm il 24/11/10 alle 19:40 via WEB
Se i miei calcoli non sono errati, questi ragazzi dovrebbero essere i figli dei famosi "sessantottini" di vecchia memoria, dei ragazzi del 68, i famosi "figli dei fiori", quegli adolescenti che per primi (inizio anni 70) cominciarono a fare uso di droghe & spinelli di massa nei mega raduni musicali, che propagandavano la pace (lo slogan era: non fate la guerra, fate l'amore - mettete dei fiori nei vostri cannoni. Giravano il mondo...da un raduno all'altro...cantando e sognando immagini psichedeliche. Ma forse, osservandoli oggi, potremmo definire quegli adolescenti d'allora soprattutto come: dei passivi. Almeno questo è quanto sembra emergere da quanto di concreto abbiano poi realizzato...Questa generazione dunque ha messo sù famiglia, ha procreato...e con quella mentalità del lasciar fare e del lasciar vivere...ha pressochè evitato di insegnare alcunchè ai propri figli, ignorando di curare o consigliare qualunque scelta di vita, in nome di un diritto ad una libertà che nemmeno loro (genitori) avevano saputo a suo tempo utilizzare per se stessi e al meglio...
Oggi questi ragazzi non hanno insegnamenti o valori alle spalle, tranne l'idea che ciascuno è libero di seguire i propri istinti...anche se la società richiede una generico rispetto e un'osservanza delle forme...una società dunque da ignorare...tener fuori dalle proprie scelte o...ancor più semplicemente: da gabbare....Forse mi sbaglio?
Ora posso spiegarmi la tua ultima frase : «I grandi ti vedono senza guardarti, ti sentono senza ascoltarti, ti parlano senza sapere mai le cose»....
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/11/10 alle 13:41 via WEB
CARA SIMONA_77rm grazie davvero per questi tui apprezzatissimi commenti.
(Rispondi)
 
michelafridegotto0
michelafridegotto0 il 25/11/10 alle 08:51 via WEB
mi sembra una lettura piuttosto catastrofista dei giovani, io li trovo anche ... belli, interessanti pieni di risorse certo figli del nostro tempo......chi non ha trasgredito in adolescenza, chi nn si è omologato al gruppo......per crescere bisogna anche opporsi, trasgredire ....anche eva ha trasgredito nell'eden eppure aveva tutto!!!!!! il gruppo è l'identità temporanea, in attesa di una propria , per crescere bisogna differenziarsi ....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/11/10 alle 13:39 via WEB
leggo in questo momento un lancio di agenzia: di nuovo allarme alcol, spinelli e droghe tra gli adolescenti. Non solo, un under 17 su tre mischia alcol e stupefacenti, come è emerso l' altro giorno da un' indagine del Centro accoglienza e trattamento dipendenze (Cad) di Milano....
(Rispondi)
 
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