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« ULTIMA ORA,COMPLEANNO DEL DIVORZIO:... »

COME ERAVAMO, SESSUALITA', LIBERAZIONE SESSUALE, «THE JOY OF SEX», LICENZIOSITA', TRASGRESSIONE, UNISEX, PILLOLA,

Post n°4996 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da psicologiaforense

COME ERAVAMO

«NON LO FO' PER PIACER MIO MA PER L'AMOR DI DIO»,

NEGLI ANNI 70 USCIVA IL LIBRO VENDUTO IN 8 MILIONI DI COPIE CHE HA «LIBERATO» INTERE GENERAZIONI.

Quanta gioia c'è nel sesso, oggi che è sufficiente un clic per vedersi davanti gli amplessi più bizzarri, che all'edicola c'è più carne appesa che dal macellaio, che il menarca arriva all'asilo perchè a quell'età hai già ricevuto più stimoli erotici che prima in una vita intera? E quanta invece ce n'era nell'epoca non poi così remota in cui le femmine in Lambretta sedevano dietro di sbieco e a gambe ben serrate, ma sbirciare le tettone di una tabaccaia felliniana era un'autentica avventura? Se un italiano di quarant'anni fa fosse catapultato, oggi, lungo le stesse strade quotidiane o accendesse la tv a qualunque ora, avrebbe l'impressione di vivere a Pornolandia. L'audacia estrema di ieri (quanti sussulti, per le calze che Laura Antonelli si sfilava in «Malizia», 1973...) ormai è roba da rotocalco per famiglie, e nelle più caste pubblicità di profumi ci sono più epidermide e più languore che in un'annata di Playmen. E lo scandalo, quando c'è, è una strategia di marketing, serve a eccitare sì, ma il consumo... Quarant 'anni fa usciva in America un libro di Alex Confort che, lì come qui, veniva compulsato avidamente e furtivamente. Si intitolava «THE JOY OF SEX», «LA GIOIA DEL SESSO» appunto. Era un manuale doviziosamente illustrato ma l'accoppiamento più sonoro era quello fra due parole fino ad allora tenute ben distanti: GIOIA E SESSO. Non più il sacrificio («NON LO FO' PER PIACER MIO MA PER L'AMOR DI DIO», come recitavano i ricami di certe camicie da notte a uso coniugale), non più il dovere appassito o la condanna di ogni licenziosità e trasgressione, ma una vigorosa casistica per apprendere - sessione dopo sessione - i segreti della gioia più segreta. Più o meno in contemporanea, nel 1974, usciva in Italia un altro manuale d'importazione americana, «NOI E IL NOSTRO CORPO» , dove fra tanta terminologia inedita e sgomentevole (l'inesplorata landa del Clitorideo e del Vaginale...) le femmine apprendevano una cosetta mica da ridere: a non vergognarsi del proprio corpo, e a farne buon uso. Unisex finalmente il costume sessuale, come unisex era la moda. Grazie anche alla pillola, che qui da noi arriva in quegli stessi anni, nel '72, con un buon decennio di ritardo sul resto d'Europa. Segno dei tempi: nelle figure che illustravano i sette milioni di copie del volume di Alex Confort il maschio era irsuto come un hippie, la ragazza aveva un ciuffetto peloso sotto le ascelle, perchè il tollerante autore tollerava tutto tranne LA DEPILAZIONE, ORRIBILE «IGNORANTE VANDALISMO».

 
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Commenti al Post:
arza1
arza1 il 01/12/10 alle 07:13 via WEB
Mi dicono che nel 1967 quando sulla rivista per soli uomini Men pubblicarono dei seni nudi ci furono schiamazzi e scandalo, scomuniche, riti riparativi nelle chiese, ecc.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 01/12/10 alle 07:30 via WEB
Sì, "mammella di donna BIANCA"!
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psicologiaforense
psicologiaforense il 01/12/10 alle 07:33 via WEB
fu enorme trambusto, 163 deputati scatenati contro cotanto obbrobrio, sanzioni dell'Ordine del giornalisti. Il primo pube suscito' minore putiferio ma era il '68 (anno anche dell'enciclica Humanae Vitae) e il mondo aveva altro da fare: oggi serve a vendere ventilatori e formaggini. Dal sesso come riproduzione al sesso come produzione, il passo e' stato relativamente breve. Ieri un onorevole, poi presidente della Repubblica, schiaffeggiava al ristorante una signora dal decollete' troppo ardito e una pornostar entrava in Parlamento. Oggi sorridiamo leggendondo nel titolo di un quotidiano, il francese Liberation, che «l'orgasmo del futuro oscilla fra delirio high-tech e fine dei tabù», tra poco ci arrenderemo spossati a una pratica quotidiana fatta di elettroventose stimolanti e cybertute erotiche...
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girgenti_1929
girgenti_1929 il 01/12/10 alle 07:28 via WEB
post notevolissimo
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psicologiaforense
psicologiaforense il 01/12/10 alle 07:37 via WEB
Grazie. In pochi concitati decenni, dall'archeologia della liberazione sessuale ai giorni nostri, sono successe cose volta a volta impensabili e poi nonostante tutto digerite. In ordine sparso: la pillola, il divorzio, l'aborto, l'Aids, il Viagra, la fecondazione artificiale, il porno a domicilio su internet, il Wonderbra, guepiere e vibratori firmati dagli stilisti,Clinton-Lewinsky e così via fino al caso "tutte le donne (minorenni) del papi"...
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servoarbitrio
servoarbitrio il 01/12/10 alle 07:53 via WEB
QUANTA gioia c'è nel sesso, oggi?
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psicologiaforense
psicologiaforense il 01/12/10 alle 08:04 via WEB
E' difficile valutare quanto la galoppante liberalizzazione dell'immagine sessuale, quasi esclusivamente femminile, abbia inciso nella percezione profonda dell'eros, nei comportamenti sociali e individuali. I dati sono quantomeno contraddittori. Come copertine di un settimanale schizofrenico, si alternano le immagini delle coppie scambiste e quelle dei «delitti passionali», titoli sul (presunto) ritorno alla castità tra gli adolescenti e titoli sulla (presunta) promiscuità sessuale in discoteca, squarci di sfrontatezza e plumbee chiusure di un corpo sociale che dopo qualche decennio di scossoni al comune senso del pudore appare soprattutto disorientato. Abbagliato dal moltiplicarsi bulimico delle immagini e delle tentazioni, ma pur sempre calato, nel bene e nel male, nella vita di coppia, e famigliare. E' come se la rivoluzione sessuale avesse imboccato una scorciatoia, quella iconografica, non potendo permettersi di ribaltare davvero la struttura sessuale della società, pur sempre fondata sul matrimonio e sulla monogamia. Ed è come se ciò che non fa più scandalo producesse comunque sgomento e paura: adulterio è una parola ormai impronunciabile e arcaica ma il problema che quella parola conteneva - il tradimento - continua a essere un problema, nonostante il pubblico fibrillare, sui cartelloni e in video, di ogni carnale disinvoltura.
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ele_1_atica
ele_1_atica il 01/12/10 alle 07:58 via WEB
Nell'89 i sex shop erano trecento, oggi appena una quarantina ( tabella merceologica n. 14 e via con regolare licenza).
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psicologiaforense
psicologiaforense il 01/12/10 alle 08:02 via WEB
Non conosco questi dati.
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