MARCO PICCOLO

I dettagli specifici dei singoli testi negoziali sfuggono a tutti tranne che alla presidente della COP, che ne sta curando la cucitura. Ma a quanto si sa fino ad ora, si uscira' dalla COP16 di Cancun senza essere arrivati a concordare la vigenza di un secondo periodo di impegno dei Paesi industrializzati sul Protocollo di Kyoto. L'annuncio e' della commissaria al clima dell'Ue Connie Hedegaard che, intervenendo in conferenza stampa nella giornata conclusiva del vertice delle Nazioni Unite di Cancun, ha spiegato che ''il consolidato dei testi lo dovremmo avere per le 11.30 (ora locale, 18.30 ora italiana), ma per la fase in cui siamo ora il massimo che si puo' ottenere e' consolidare tutto il pacchetto e misurare la volonta' di compormesso che tutte le parti devono avere''. Siamo all' ''end game'', alla partita finale, non si e' nascosta la Commissaria, che ha ribadito che ''qui a Cancun non e' l'Europa il problema''. Kyoto, foreste (REDD), finanziamenti, trasferimento di tecnologie, uso delle terre (LULUCF): e monitoraggio (MRVs) le principali partite stando a queste prime anticipazioni, rimarrebbero tutte drammaticamente aperte e, secondo le voci di corridoio, con definizioni ancora piu' controverse rispetto a quanto trattato finora. Ora una voglia di compromesso tale da chiudere ottenere tutti i dettagli dei negoziati, e di assicurare un vero futuro a Kyoto non c'e': ''ora dobbiamo andare insieme a Durban - ha concluso la Commissario - e come ci andremo dipendera' da che punto avremo raggiunto nelle prossime ore, e se avremo compiuto dei passi avanti significativi nelle partite che ancora rimangono aperte''.