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UNA VOLTA SI CHIAMAVANO RAGAZZE MADRI, ORA MAMME SINGLE, IL PADRE VA RIGIDAMENTE ESCLUSO

Post n°5070 pubblicato il 22 Dicembre 2010 da psicologiaforense

SONO MAMMA MA RESTO SINGLE

La generazione delle donne  che  vogliono un  figlio "ORFANO DI PADRE"

Una su 5 non fornisce il nome del padre

A cosa serve il papà? A nulla. Anzi ostacola la vita del neonato e compromette la libertà e la realizzazione personale della madre. Recentemente abbiamo visto il caso di Gianna Nannini. Come lei, presso la clinica Mangiagalli di Milano (conosciuta come la «fabbrica dei bambini» del Nord Italia)  una partoriente su cinque iscrive all'anagrafe il figlio senza indicare il padre o utilizzando la formula " .... e di padre che non vuol essere nominato".
Avvisaglie della tendenza si erano già avute nel 2008, con 474 neomamme che avevano "cancellato" la casella «padre» alla nascita del figlio (7%). La percentuale è salita al 15,9% nel 2009 (1.037), per arrivare all'attuale 22%
(1.298).

 
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Commenti al Post:
arza1
arza1 il 22/12/10 alle 19:40 via WEB
Sono donne libere come la Nannini, che non si arrendono mai, che sanno attingere dentro di sé una forza e una determinazione che rendono possibile raggiungere qualsiasi obiettivo.E che non hanno certo bisogno di un partner per allevare, mantenere ed educare un figlio
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/12/10 alle 20:25 via WEB
La Nannini è una donna libera, e per di più una donna di successo: non è credibile che dovesse dare alla luce un figlio a tutti i costi perché pressata da esigenze familiari, o per dare un senso alla sua vita. In passato ha scelto di non seguire una strada che sembrava già tracciata per lei - quella all' interno dell' azienda di famiglia - per esprimere la sua passione e il suo talento per la musica. Oggi continua a essere fedele a se stessa, a battersi per quello in cui crede, sempre pronta a pagarne il prezzo di persona. Ha scelto un percorso irto di rischi, di difficoltà e di incognite soltanto per far nascere un figlio. E lo ha fatto da sola. Perché, quindi, parlare di egoismo e non di amore? Ma soprattutto, credo che Gianna abbia fatto - sicuramente oltre le sue stesse intenzioni - una scelta dalla quale promana un messaggio fortissimo: arrendersi mai.
(Rispondi)
 
 
 
girgenti_1929
girgenti_1929 il 22/12/10 alle 21:46 via WEB
La Nannini nella canzone "OGNI TANTO" dedicata alla figlia, non per caso scrive: Ogni tanto mi sorprendo un po’ t’invento un po’ ti dai Ogni tanto perdo il filo forse non ci sei non hai nome chi ti crede FIORE DI NINFEA Duri un attimo Ogni tanto fai spavento prendi tutto e non ti fermo Amor che nulla hai dato al mondo Quando il tuo sguardo arriverà Sarà il dolore di un crescendo Sarà come vedersi dentro Quando quest’alba esploderà Sarà la fine di ogni stella Sarà come cadere a terra
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/12/10 alle 21:55 via WEB
E' vero, chiama la figlia Penelope "fiore di ninfea" e tali fiori sono ERMAFRODITI (cioè presentano gli organi riproduttori dei due sessi).
(Rispondi)
 
educatrice2
educatrice2 il 22/12/10 alle 19:53 via WEB
Certo non tutti possono avere la fortuna della Nannini o di Madonna, celebri mamme single per una precisa scelta. La prima è lesbica la seconda non vuole le noie che derivano dai c.d. diritti del partner.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/12/10 alle 20:13 via WEB
Esattamente. Sono casi del tutto particolari, che non fanno testo. Che poi sia una fortuna, come dici tu, è tutto da dimostrare.
(Rispondi)
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 22/12/10 alle 19:58 via WEB
Ma come crescono i figli di una mamma single? Secondo i risultati di una ricerca condotta negli Stati Uniti e comparsa sul "Journal of Family Psychology", non cosi' male o almeno non "privati" della figura paterna, come si pensa. Lo studio, condotto in modo multietnico dal dotto Henry Ricciuti della Cornell University su 1700 bambini (bianchi, neri, ispanici, ecc.) di 6 e 7 anni, non ha riscontrato differenze del rendimento scolastico o nel comportamento tra i figli che vivono con un solo genitore e quelli che vivono in famiglie con due genitori. Questo avviene anche quando le condizioni economiche, come spesso accade, sono decisamente inferiori alla media. I fattori critici infatti stanno piuttosto nella capacita' di educare e di risolvere i problemi del genitore unico, meglio se donna.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/12/10 alle 20:12 via WEB
Da quello che hai scritto si nota come la ricerca abbia studiato un campione di bimbi al di sotto dei 10 anni, cioè tutti in fase di latenza. Gli effetti dell'assenza della figura paterna si apprezzano, sotto il profilo clinico e psicosociale, nell'adolescenza e nell'età adulta.
(Rispondi)
 
frabonvi
frabonvi il 22/12/10 alle 20:12 via WEB
Vorrà dire che battezzeremo "in nome della madre .. .. .. " Anche se non credo che le statistiche di una clinica di Milano riflettano la realtà di tutta Milano. O
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/12/10 alle 20:18 via WEB
Sì,hai ragione anche se La 'Clinica Mangiagalli', ospedale della Fondazione Irccs Policlinico, si conferma il principale presidio milanese per la ginecologia, "forte" di 6.138 bambini nati (si stima che a fine anno saranno oltre 6.500), di cui il 22% circa stranieri; 215 parti gemellari, 6 trigemini, 1 quadrigemino; 18 parti in media al giorno, con punte di oltre 20 parti al giorno per 133 giorni all’anno ed un picco di 33 nascite in 24 ore registrato il 6 luglio.
(Rispondi)
 
frabonvi
frabonvi il 22/12/10 alle 20:15 via WEB
Più che "battezzeremo" "fabbricheremo"
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/12/10 alle 22:44 via WEB
eheheheh Tu dici di no ma io vedo che hai uno spiccato senso dell'umorismo
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/12/10 alle 22:58 via WEB
vedi anche qui: http://www.genitorisoli.it/
(Rispondi)
 
pattyemiisa
pattyemiisa il 22/12/10 alle 21:14 via WEB
ehi salve pure a lei..sono Patty..mi chiedevo come mai viene spesso a farmi visita al mio blog..vedo che il suo e tutto lìopposto del mio..io parlo di sogni di affetto di sentimenti e amore...amicizia..lei ha un blog realistico..a quanto leggo qui..comunque era solo per curiosità..ecco..colgo lìoccasione per augurarle buone feste ..con simpatia da me e dal mio blog Romanticapatty^__^
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/12/10 alle 22:42 via WEB
Per chiarire ogni possibile inquietudine e ogni dubbio leggi qui i precedenti post n. 5052 e 5039, così vedi se parlavo di Te. AUGURI DI OGNI BENE A TE E AI TUOI CARI!
(Rispondi)
 
annamia_1972
annamia_1972 il 22/12/10 alle 22:02 via WEB
Buonasera a tutti....a me sembra che si stia rendendo le anormalità...normalità!!! Ma dove é finito il buon senso della famiglia?E il nucleo famigliare dove un bimbo possa nascere e crescere con i sani principi ,come quelli che ci hanno insegnato i nostri genitori?Le anormalità stanno rovinando tutte le fatiche d'insegnamento che una coppia di genitori sta dando ai propri figli,perche' tutto quello che gli si insegna in una sana famiglia....una volta usciti di casa...il mondo che li aspetta e' tutt'altra cosa.Un saluto a tutti e sereno Natale.Annina
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/12/10 alle 22:56 via WEB
CARISSIMA ANNINA BENVENUTA IN QUESTO SPAZIO DI RIFLESSIONE E DISCUSSIONE. La legge 8 febbraio 2006 n. 54 (AFFIDAMENTO CONDIVISO)stabilisce (art. 145)"........ il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale".Grazie davvero per questo tuo importante contributo.Ricambio gli auguri e ci risentiamo presto!
(Rispondi)
 
vulnerabile14
vulnerabile14 il 22/12/10 alle 22:15 via WEB
Io mi sentivo libera già ne 69 di fare i figli senza un padre... ma hai mè... il neonato era bollato come figlio di N.N... credo che sia diritto della persona di decidere se dare un padre, ho no...E da 41 anni che ripeto <mi sono sposata perchè volevo 2 figli è non volevo che i miei figli si sentissero diversi> Si perchè senza una famiglia regolare erano dei diversi. Auguri di buone feste.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/12/10 alle 23:11 via WEB
GRAZIE VERAMENTE CARA VULNERABILE 14 PER QUESTA TUA INTELLIGENTE TESTIMONIANZA. Il processo educativo e formativo a favore del figlio deve essere realizzato da genitori che assommino in sé tanto la funzione ludica, ricreativa, diversionale, quanto quella di educazione e di istruzione. La madre rappresenta per il bambino l'essere il padre il divenire. Entrambi sono indispensabili per una sua crescita armonica. Ricordiamo i problemi di una società "SENZA PADRI". Ciao.
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odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/12/10 alle 22:41 via WEB
mi domando quante di queste "negazioni" siano scelte volontarie delle madri e quante, invece, assenze reali del padre biologico che è semplicemente sparito.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/12/10 alle 23:19 via WEB
E' UNA CURIOSITA' CHE HO NUTRITO ANCH'IO. Una mamma su cinque non ha un uomo. Né marito né compagno. Però, spesso, ha la laurea e magari ha pure frequentato un master. Tutte le energie le ha spese per cercare un lavoro senza avere avuto il tempo e lo spazio di concentrarsi su una relazione giusta, stabile. Oppure c’è stata, ma la storia d’amore è andata a rotoli. Così le donne arrivano alle soglie dei 40 anni con un’occupazione diventata - forse - «sicura» e con il desiderio forte di diventare mamme. Ma visto che il tempo non fa sconti e non concede altri spazi alla riflessione, allora il figlio lo fanno, se non proprio con il primo che capita, con quello a cui non si sentono troppo legate. Non così tanto da dichiarare in ospedale, poco dopo il parto, naturalmente d’istinto, di avere un uomo accanto. Le mamme, oggi, preferiscono raccontarsi single. Si definisce «sola» il 23 per cento delle donne ricoverate all’ospedale M angiagalli di Milano, la clinica che, in Italia, si contende il primato con il Sant’Anna di Torino sul più alto numero di parti all’anno.
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desideria_io2009
desideria_io2009 il 22/12/10 alle 22:54 via WEB
Grazie della visita.Auguri di Buon Natale. Ciao
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/12/10 alle 23:23 via WEB
........... (segue dalla precedente risposta) PADRE CHE SI E' DATO ALLA FUGA? NO, ANZI: Alla Mangiagalli succede spesso che le infermiere siano costrette a chiamare la polizia. A prendersi a botte nei corridoi sono due/tre (e a volte di più) uomini che si autodenunciavano padri dello stesso bimbo dopo aver pianto insieme davanti al vetro della nursery mentre la madre si dichiarava single.
(Rispondi)
 
patchina
patchina il 23/12/10 alle 09:25 via WEB
buongiorno:-)..il suo post è molto interessante ..e preoccupante..la negazione e/o l'assenza del padre origina sempre dei problemi nella crescita strutturale psicologica di un bambino..già non ci sono più punti di riferimento , se poi togliamo pure il padre che è pure lui all'origine della creazione del bambino, non credo abbia conseguenze positive..buona giornata:-)..e tanti auguri di serene Feste a tutti*
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/12/10 alle 08:32 via WEB
Ciao PATCHINA, grazie per questo tuo contributo. Con l'occasione ti auguro un Natale Radioso!
(Rispondi)
 
geremia11
geremia11 il 23/12/10 alle 13:33 via WEB
L'argomento è molto interessante. Complesso. Quello che mi è venuto in mente subito al primo colpo è una frase: "L'uomo, dove per uomo si intende maschio e femmina,è principalmente un essere egoista". So che è troppo facile ridurre tutto a questo. Però più vivo, più vedo egoismo nelle donne che fanno come scrivi tu, di uomini omosessuali che adottano neonati, ecc....insomma pensano che la vita di un'altra persona sia di loro proprietà, come per un oggetto.Ormai anche sulla vita si ragiona con mentalità consumista. Come vivrà un neonato senza madre? E senza padre? Conosco donne che si sposano per trovare un padre al loro figlio.O viceversa.Io sono alla vecchia maniera, dove il figlio/a resta l'unione dell'amore di DUE persone. Sì di due. So che bisogna vedere ogni caso, è non si può generalizzare. Intanto mi presento: piacere Sergio.Passa dalle mie parti se vuoi.Ciao
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/12/10 alle 09:03 via WEB
Sì, se guardiamo i diritti della madre, i diritti del padre, i diritti dei nonni e dei parenti, ecc... perdiamo di vista il centro del problema ovvero L'ESCLUSIVO INTERESSE DEL BIMBO. E non cala dubbio che in questa prospettiva il nodo centrale sia quello di garantire al figlio il «diritto alla bigenitorialità». Cioè il diritto a godere dell'assistenza, dell'aiuto, delle cure,dell'educazione, dell'affetto della mamma e del papà in normalità di rapporti. Cioè in una relazione che fa crescere e maturare.
(Rispondi)
 
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