MARCO PICCOLO

capita di fare il bagno tra gli squali e di uscirne vive

Sì, capita in due occasioni. La prima, quando gli squali sono già sazi, pieni di cibo e appagati. La seconda,quando gli squali hanno paura e prendono il largo. Credo che nel caso di specie sia avvenuta questa seconda situazione. Una volta due ragazzine che scappavano di casa non interessavano a nessuno. Oggi - dopo SARAH SCAZZI E YARA- c'è ben altra sensibilità. Infatti Nicole e Fatima sono state cercate da tutti. Quindi "scottavano" per gli "squali". Per questo, forse, si sono salvate. Non sarebbe stata la prima volta che delle ragazzine fossero vendute nei paesi arabi o altrove.

se fossero figlie mie gli farei fare il giro di Vercelli a calci nel sedere

Non è così, queste sono cose che si dicono. Nella realtà prevale ciò che è accaduto al "figliol prodigo" che sarebbe più giusto chiamare " figlio perso e ritrovato". Lì il genitore è felice, fa uccidere il vitello grasso, dà una grande festa e specialmente, e questo mi sembra il dato più significativo,lo perdona. E tale perdono del figlio non è condizionato da buoni propositi; il genitore infatti lo accoglie ancor prima che abbia la possibilità di parlare e di esprimere il proprio, eventuale, pentimento.

Una puntualizzazione: non conosco questa storia, e sinceramente non mi interessa nello specifico. Ma dal nome di una delle due ragazze, la Dermouni, non mi sembra proprio il caso di parlare di un "Natale di rinascita". Noi musulmani non festeggiamo il Natale, e invitiamo le persone musulmane e anche quelle che portano dei nomi così impegnativi come quello della Dermouni ad astenersi dal festeggiarlo. Se invece queste ultime preferiscono ubricarsi e sbarazzarsi della propria dignità, allora cambino nome, e si facciano chiamare in un altro modo. Che Allah guidi la Dermouni e la faccia tornare all'Islam. Per il momento è indegna di portare il nome della figlia del Profeta (saws). E io non la chiamerò con il nome che le hanno dato i genitori.