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L'OPINIONE, LA SAGGEZZA DELLA VITA , MA COSA E' LA SAGGEZZA?, PSICOLOGIA, SOCIOLOGIA, NEUROSCIENZE, COSTUME, SOCIETA', MEDICINA

Post n°5083 pubblicato il 25 Dicembre 2010 da psicologiaforense

L'OPINIONE

DIO MI LIBERI DALLA SAGGEZZA CHE NON PIANGE, DALLA FILOSOFIA CHE NON RIDE, DALL’ORGOGLIO CHE NON S’INCHINA DAVANTI A UN BAMBINO.

La saggezza è un punto di vista sulle cose.

Che cos'è la saggezza? Secondo una vecchia battuta la cultura è ciò che rimane quando si sono dimenticate tutte le nozioni. Analogamente, la saggezza  è quella dote che permette di trovare soluzioni senza doverle cercare, di prendere decisioni giuste senza troppe titubanze. Un dono che fa arrivare alla giusta sintesi senza passare per una lunga analisi dei dati. Una specie di pensiero intuitivo non dato come dono della natura ma acquisito negli anni. Ma come funziona la saggezza , intesa in questo senso concreto, nè mistico nè filosofico? 
Secondo me, la saggezza deriva dal riconoscimento di modelli generali di problemi e dal ricordo di soluzioni già trovate e applicate con successo in occasioni precedenti. Tutto sommato, è l'antico concetto di «expertise», un misto di competenza ed esperienza.

 
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Commenti al Post:
arza1
arza1 il 25/12/10 alle 20:33 via WEB
L'imaging cerebrale com'è?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/12/10 alle 20:40 via WEB
GIUSTO. Oggi è possibile studiare l'expertise con metodi nuovi. L'imaging cerebrale realizzato dalle moderne macchine diagnostiche (risonanza magnetica funzionale, tomografia a emissione di positroni, ecc...) conferma che la percezione di una certa cosa (quindi anche un problema) e il suo ricordo condividono lo stesso territorio corticale, le stesse reti neurali.La SAGGEZZA è quindi intrecciata con la memoria. Ma sarebbe più opportuno parlare, come già detto, di «riconoscimento di modelli».
(Rispondi)
 
grazia.pv
grazia.pv il 25/12/10 alle 20:34 via WEB
Si dice che invecchiando si diventa saggi, in parte è vero, ma penso anche che se non si è ragionevoli in gioventù, non sempre si diventa saggi in età avanzata. Certo che l'esperienza un pò aiuta...
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/12/10 alle 20:57 via WEB
CARISSIMA GRAZIA, HAI PROPRIO RAGIONE! Ad integrazione di quello che tu così bene argomenti va considerato che, sfrondata di ogni retorica, la SAGGEZZA si presenta come «conoscenza quasi istantanea e apparentemente spontanea», empatia (cioè intelligenza emotiva, il sapersi mettere nel punto di vista degli altri), «capacità di anticipare gli eventi», «capacità di prendere decisioni intuitivamente». Roger Sperry nel 1981 ebbe il premio Nobel per avere scoperto la specializzazione degli emisferi cerebrali: analitico, sede del linguaggio, della scrittura e del pensiero razionale l'emisfero destro; sintetico, spaziale, creativo, sede dell'intelligenza artistica l'emisfero sinistro. Oggi le cose non sono più così nette. Si è visto che le risorse cerebrali sono più diffuse, che c'è una plasticità cerebrale insospettata fino a una ventina di anni fa, che a una stessa funzione si dedicano contemporaneamente zone diverse e lontane della corteccia. Ma nella sostanza i due emisferi, collegati dal corpo calloso, mantengono una loro identità.
(Rispondi)
 
donata_57
donata_57 il 25/12/10 alle 20:43 via WEB
E quindi con l'età, e il bagaglio di esperienze la saggezza dovrebbe arrivare ....posso ancora sperare? Buona serata
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/12/10 alle 20:52 via WEB
MIA CARA DONATA TU SEI GIA' SAGGIA E CONTINUERAI AD ESSERLO. NEL MERITO: C'è, con il passare degli anni, «un passaggio da destra a sinistra del centro di gravità cognitivo», «l'emisfero sinistro è preminente nella maturità, la stagione della SAGGEZZA, in cui si vedono cose nuove attraverso il prisma delle molte esperienze accumulate.
(Rispondi)
 
L_ISTRIONE
L_ISTRIONE il 25/12/10 alle 21:55 via WEB
..condivito in pieno il suo pensiero, MAI SOSTITUIRSI AD UN MEDICO ... ma so' di certo, che: ( ad es.) dopo essermi fatto una doccia, se esco e prendo freddo ... alla sera devo assolutamente prendere un antiinfiammatorio ... lo so'...è anni che ho questo problema ... mi scusi per il banale esempio...un Buon Natale .. Pa e An
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/12/10 alle 21:58 via WEB
SI'. (La malattia è il dottore a cui si dà più ascolto. Alla gentilezza ed alla saggezza noi facciamo soltanto delle promesse; al dolore, noi obbediamo).
(Rispondi)
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 25/12/10 alle 22:06 via WEB
Io ho un problema: col tempo e le esperienze,ho acquisito,un pò di saggezza,ma....è il mio carattere,di base,che a volte...mi trascina:) E non credo di voler cambiare.. Ciao Giuliana:)Oretta
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 25/12/10 alle 23:22 via WEB
non sempre sono stata saggia ...a una certa età diventa un dovere...non credo sia sempre e solo una virtù.
(Rispondi)
 
 
penna_abiro
penna_abiro il 26/12/10 alle 00:06 via WEB
Ora so come ti chiami...Oretta ti ha chiamata Giuliana...OK...allora BUON NATALE Giuliana...piacere io sono Anna...Ti lascio il mio sorriso... ;-)
(Rispondi)
 
fuorischemi
fuorischemi il 26/12/10 alle 03:39 via WEB
post molto interessante e stimolante.. concordo pienamente sulla prima parte, mi lascia un po' perplesso la seconda. Penso che la competenza puo' essere anche un limite per la saggezza e l'esperienza, se non vissuta con piena consapevolezza, rende i vecchi lenti e anche pesanti. Riconosco il saggio dall'assenza di paure e attaccamenti, dalla disponibilita' e comprensione, dalla consapevolezza di essere anima, ancorche' corpo o personaggio...
(Rispondi)
 
ledlordsandro9
ledlordsandro9 il 26/12/10 alle 07:43 via WEB
saggezza .............. amore è saggezza quando l'amore è saggezza va nel suo senso di energia che mantiene la vita sandro
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Praj
Praj il 26/12/10 alle 10:13 via WEB
Quando si è in grado di cogliere le bellezza del tempo che scorre, si può sentire meglio ogni istante di vita come un regalo meraviglioso. Quando si è più consapevoli di disporre di un tempo a scadenza, non ci si dispone a grandi progetti: ci si accontenta sempre di più di quello che si ha, di quello che si è. Si lascia che le speranze si dissolvano, sfumino; e quando cessano le speranze, sparisce anche l'ansia e la paura. Si può smettere di attaccarsi all'effimero. Ogni cosa che incrociamo è un dono ricevuto: le piccole gratificazioni, la tenerezza che ci scalda il cuore come un balsamo, gli scambi gentili con gli esseri umani, la capacità di essere di conforto agli altri, i delicati segnali dei sensi… Se si matura bene quindi, non significa decadere mentalmente né diventare vecchi. Soprattutto se ci si è preoccupati di mantenere abbastanza in salute il nostro corpo. Naturalmente, tutto questo è più facile se non si è colpiti da gravi malattie o da gravi tragedie familiari. Situazioni che, comunque, si affronteranno senz'altro meglio, se saremo presenti ad esse con una certa saggezza conquistata attraverso le esperienze lungo il percorso esistenziale. Se si ha imparato cose nuove sviluppando una tranquilla umiltà di fronte all'impermanenza delle cose e situazioni, si può mantenere fino alla fine una buona lucidità mentale. Forse si è anche più creativi, perché ora non si cerca di creare per una qualche forma di successo esteriore, ma solo per il piacere di farlo, di esprimerci senza condizionamenti. Si può trasformare la maturità in una splendida fase della nostra vita. Inoltre, possiamo essere liberi da tante illusioni, ambizioni, attaccamenti insensati, angosce. Si può anche essere liberi dal bisogno di approvazione e riconoscimento. Viene poi spontaneo essere disponibili ad aiutare gli altri, a indicare, con un modesto esempio, un cammino che dia senso alla Vita. Buona giornata :-)
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