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LA RIFLESSIONE DELLA SERA, CULTURA, PSICOLOGIA, SOCIOLOGIA, SCIENZE, SOCIALITA', VITA DI RELAZIONE, RAPPORTI INTERPERSONALI

Post n°5087 pubblicato il 27 Dicembre 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE DELLA SERA

 

NOI E... GLI ALTRI

 

Il giudizio che cia­scuno formula su di sé dipende sempre in larga misura dal suo confronto con gli altri, dall'apprezzamento che gli altri fanno del nostro lavoro, dei nostri atteggiamen­ti, di tutto il nostro modo di essere e di agire. Gli altri possono sbagliare in questo apprezzamento, come pos­siamo sbagliare noi stessi nel giudicarci, ma in ogni caso la rettifica dell' errore, il raggiungimento di una com­prensione sufficientemente esatta tra noi e gli altri, non si può ottenere racchiudendoci in noi stessi e ignorando l'atteggiamento che gli altri prendono nei nostri con­fronti e che si esprime nella loro opinione su noi. Chi si racchiude in se stesso e ignora gli altri cade in una solitudine che gli impedisce di godere adeguatamente i beni di cui dispone e gli rende difficile procurarseli e con­servarseli.

Ogni uomo, certo, deve seguire la sua strada se­condo i suggerimenti della propria coscienza. Ma que­sta coscienza lo porta sempre, al di là di se stesso, in un incontro con gli altri che, con la sua riuscita lo apre alle gioie migliori della vita.

 
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Commenti al Post:
educatrice2
educatrice2 il 27/12/10 alle 22:27 via WEB
ECCO PERCHE' VOGLIAMO SEMBRARE MIGLIORI
(Rispondi)
 
educatrice2
educatrice2 il 27/12/10 alle 22:29 via WEB
.... e questo dimostra che l'opinione che gli altri hanno di noi è, per noi, veramente importante!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/12/10 alle 22:41 via WEB
Sembrerebbe di sì vista la cura che la gente pone nel presentarsi agli altri -in forma conformistica o anticonformistica- in modo da "impressionare"(nel bene o nel male, indifferentemente), per mettersi nella luce più favorevole, per accattivarsi comprensione, simpatia, affetto....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/12/10 alle 22:48 via WEB
.... infatti, nei discorsi che sentiamo ogni giorno.... nei racconti che le persone improvvisano su fatti o vicende della loro vita, e ancor più nelle prese di posizione importanti, balza agli occhi la preoccupazione della gente di provocare negli ascoltatori apprezzamenti positivi su se stessi e sui propri atteggiamenti e/o di evitare critiche e diffidenze.
(Rispondi)
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 28/12/10 alle 09:15 via WEB
Ma prima o poi,come si dice..casca l'asino! Anche l'aureola ,può diventare pesante; cosa c'è di meglio che essere se stessi,con i nostri pregi e difetti. Certamente,ci vuole anche una buona dose di autocritica.,e di comprensione delle idee altrui..(questa la vedo dura,a volte,io...) Ma è un'altro discorso:)))) Buongiorno ....
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/12/10 alle 18:01 via WEB
CARISSIMA ORETTA, GRAZIE PER QUESTO TUO SIMPATICO ED INTELLIGENTE CONTRIBUTO.
(Rispondi)
 
grazia.pv
grazia.pv il 28/12/10 alle 11:35 via WEB
Buongiorno! Il giudizio che gli altri hanno di me m'importa poco, cerco sempre di agire secondo coscienza e questo mi basta.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/12/10 alle 18:13 via WEB
CARA GRAZIA.PV, hai proprio ragione. Purtroppo, come ho risposto sopra, L' "ESSERE" è sopraffatto non solo dall' "avere", ma anche dall' "APPARIRE". Non conta tanto la sostanza delle cose e la valenza oggettiva delle persone; conta la "rappresentazione", la scena. L'immagine di un uomo che occupi frequentemente gli schermi tv diventa più importante dell'originalità dei suoi pensieri, della saggezza delle sue parole, della qualità morale del suo comportamento.
(Rispondi)
 
hurry1301
hurry1301 il 29/12/10 alle 07:21 via WEB
Se le persone in genere ragionassero come farebbe "il buon padre di famiglia" senza ipocrisie, in modo giusto ed equo, senza fini o egocentrismi di varia natura conscia (o no)... Tutto sarebbe più facile e quindi, ogni confronto sarebbe solo un motivo di crescita collettiva. Invece, più spesso, ci si ritrova ad aver a che fare con persone con fini e idee diverse da quelli che avevano paventato come fondamentali. Io spero di non sbagliarmi nel giudicarmi, anche perché mi preserva dall'interagire con persone che non mi interessano, agevolando così sia la mia che la loro libertà. L'altro,( chiunque altro) ad ogni modo, è importantissimo per il confronto, Senza una dualità o un paragone, tutto rimarrebbe fine a se stesso e quindi, sterile. ( bella questa riflessione della sera ) Buona giornata. hurry
(Rispondi)
 
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