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RIFLESSIONE DELLA SERA: LA BEFANA, CULTURA, STUPIDAGGINI ANTROPOLOGICHE, ABBAGLI, FALSE CREDENZE,

Post n°5113 pubblicato il 05 Gennaio 2011 da psicologiaforense

RIFLESSIONE DELLA SERA: E' LA NOTTE IN CUI GLI ANIMALI PARLANO

 

STORIA DELLA NOTTE MAGICA: “COSTUI SA SE LA BEFANIA È MASCHIO  O FEMINA”

QUELLO SPAURACCHIO VOLANTE NEL MEDIOEVO NON ESISTEVA

 

Nella nostra cultura è diffusa la persuasione che riti e credenze in apparenza poco conciliabili con la vita moderna affondino le loro radici in qualche antichità insondabile, possibilmente indoeuropea, o meglio ancora dotata di corrispondenze misteriose in tutte le civiltà. La befana non può sfuggire a questo trattamento: una vecchia che vola in cielo su una scopa e porta regali, ma anche carbone; una vecchia insomma benevola, ma spaventosa d'aspetto, che entra di nascosto nelle case in una delle notti magiche dell'anno, quella che chiude il ciclo delle festività d'inverno.
Ecco dunque gli antropologi pronti a sottolineare imprevedibili parallelismi ai quattro angoli del mondo, dalla degli Jakuti al culto mediterraneo della Grande Madre; e altri ancora se ne potrebbero trovare nella cultura medievale.
Nulla di tutto questo,la befana come l'intendiamo noi non è affatto un personaggio radicato nell'immaginario infantile di tutti i tempi, anzi ancora nel Medioevo non esisteva affatto. Il termine designava allora la festività dell'Epifania e non il personaggio, tanto che si diceva "la notte di befana" e non "della befana".

 

 
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Commenti al Post:
girgenti_1929
girgenti_1929 il 05/01/11 alle 21:12 via WEB
Io invece credevo come gli antropologi che arrivasse da chissà dove
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psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/11 alle 21:14 via WEB
Il Berni, all'inizio del Cinquecento, attesta l'usanza di esporre alle finestre, in quell'occasione, un fantoccio, chiamato anch'esso befana o Befania, e inteso come uno spauracchio che spaventava i fanciulli; di quel fantoccio non era neppur chiaro se fosse maschio o femmina, tanto che il Firenzuola, negli stessi anni, così si burla d'un tale che pretende di saper tutto: <Costui sa se la Befania è maschio o femina>. La strada che conduce da quel fantoccio alla nostra befana è lunga e malagevole. Nel tardo Cinquecento il Doni scrive che la notte dell'Epifania <egli è il solito nostro che si suonano per la via tutta la sera campanacci e fassi gran rimori, con dire in casa: le son le Befano che vanno a torno; onde i fanciulli si nascondono>.
(Rispondi)
 
lupidisoragna
lupidisoragna il 05/01/11 alle 21:24 via WEB
non si finisce mai di imparare
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/11 alle 21:29 via WEB
Sì. Alle calende di gennaio, nonostante l'opposizione della Chiesa, erano in uso mascherate in cui ci si travestiva da animali; Jean Claude Schmitt osserva che in alcuni testi si fa confusione fra maschere da vitulus, vitello, e da vetula, vecchietta; o da agnicu la, pecorella, e anicula, ancora vecchietta.
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 05/01/11 alle 21:25 via WEB
a me hanno raccontato che è la notte che gli animali parlano, come scrivi nel post
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/11 alle 21:30 via WEB
C'era la credenza diffusa in Toscana, per cui il giorno dell'Epifania gli animali acquistavano la parola per lamentarsi della bestia-uomo
(Rispondi)
 
ele_1_atica
ele_1_atica il 05/01/11 alle 21:32 via WEB
la befana si riattacca direttamente a una tradizione precristiana.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/11 alle 22:11 via WEB
sì, si può dire anche così
(Rispondi)
 
luiginoluigina
luiginoluigina il 05/01/11 alle 21:34 via WEB
la befana è maschio, femmina, trans...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/11 alle 21:37 via WEB
le Befane ora sono senz'altro figure femminili, e vanno attorno la notte dell'Epifania, ma per far paura ai fanciulli, e soprattutto sono più d'una. Alla fine del Seicento ne restano ancora due, e cominciano ad assomigliare alla lontana alla befana che anche noi conosciamo: <Le balie si servono della voce befana, per intendere una di quelle larve che nuocono à bambini, come il bau, e gli persuadono che ci sia la befana cattiva e la buona, e che venga nelle case per la via del camino>, annotano nel 1688 gli accademici della Crusca. Si noti che il dualismo fra befana buona e cattiva sopravvive a suo modo ancor oggi, nell'idea che la befana porta regali ai bambini buoni, ma cenere e carbone ai cattivi. E' uno sdoppiamento che nè Babbo Natale nè Gesù Bambino potrebbero permettersi, e in cui s'intravede l'origine della befana come spauracchio, da esporre alle finestre e magari bruciare in piazza nelle notti di festa. Ma è chiaro ormai che quando parliamo di origine, ci riferiamo a un'abitudine cresciuta nelle case italiane in tempi relativamente vicini a noi, non certo in un passato immemoriale.
(Rispondi)
 
stelladolce46
stelladolce46 il 05/01/11 alle 22:10 via WEB
Finalmente trovo 1 persona che la pensa come me!!La maggiorparte delle persone crede a riti inventati e non possibili.COMPLIMENTI PER IL TUO BLOG:e' molto realistico e utile!!!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/11 alle 22:20 via WEB
Grazie davvero,sei molto gentile ma ascolta Amica mia un consiglio (SE VUOI) che ti do da "sorella blogger". Qui tutto ciò che è (come dici Tu) "realistico e utile" non viene apprezzato dalla massa e questo spiega perchè il tuo blog non ha la visibilità che meriterebbe. TI AUGURO UN FELICISSIMO 2011. Un abbraccio e un sorriso sinceri. A PRESTO!
(Rispondi)
 
agostino88
agostino88 il 05/01/11 alle 22:24 via WEB
E' BELLISSIMO CHE GLI ANIMALI POSSANO PARLARE, almeno questa notte. SE LI ASCOLTASSIMO QUANTE SEGRETE COSE IMPAREREMMO! COSE MAI SAPUTE NE' IMMAGINATE!
(Rispondi)
 
 
luigiarusso
luigiarusso il 05/01/11 alle 22:33 via WEB
Un tempo il 17 gennaio si benedivano le stalle e una leggenda vuole che in quella notte gli ANIMALI PARLASSERO tra loro. Sagre e feste in onore di Sant'Antonio si svolgono piu' o meno in tutto il Paese e in molti casi, ad esempio ad Ottana, in Sardegna, coincidono con l'inizio del Carnevale.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/11 alle 22:35 via WEB
Giustamente viene osservato che rifiuterebbero con forza di essere trasformati in bistecche o giacconi. Però non sarebbero nemmeno tanto d'accordo sull'essere sbranati da qualche animale assassino,e chiederebbero che a questi fossero applicate sanzioni,come succede per gli uomini assassini,fino ad arrivare all'eliminazione di quegli animali incapaci di convivere senza ledere i diritti degli altri. Altrimenti di che diritto alla vita degli animali staremmo parlando?
(Rispondi)
 
luigiarusso
luigiarusso il 05/01/11 alle 22:27 via WEB
MA allora, dopo questa interessantissima discussione che ha elevato un po' il tono bassissimo della serata, a quando si può far risalire la "nascita" della befana così come noi la conosciamo oggi?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/11 alle 22:37 via WEB
Grazie!Azzardo un possibile punto di partenza. A metà Cinquecento il Gelli osserva che oramai i fanciulli <non hanno più paura delle Befane di cenci>: è chiaro che il fantoccio di stoppa è già destinato a rabbonirsi, e ad essere coinvolto nelle grandi distribuzioni di regali, queste sì d'origine precristiana, che scandiscono i festeggiamenti d'inverno. Se poi dietro a quel pupazzo di stracci che un tempo si esponeva alle finestre, o alla sua nuova incarnazione armata di scopa e carbone, si nascondano all'insaputa di tutti Cibele o la Bona Dea, questo è un problema che aspetta ancora l'antropologo capace di risolverlo; a patto di rinunciare alla comoda illusione che la vecchietta carica di doni sia giunta immutata fino a noi dalla profondità dei secoli.
(Rispondi)
 
educatrice2
educatrice2 il 05/01/11 alle 22:49 via WEB
“COSTUI SA SE LA BEFANIA È MASCHIO O FEMINA” femina giustamente per l'epoca con una "m". E' FORTISSIMA, me la sono scritta in agenda e nel diario la utilizzerò con genitori e figli!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/11 alle 22:54 via WEB
E' il Firenzuola che così si burla d'un tale che pretende di saper tutto: <Costui sa se la Befania è maschio o femina>. P. S. Mi riferisco ovviamente ad Agnolo Firenzuola, ovvero Michelangelo Gerolamo Giovannini da Firenzuola (Firenze, 28 settembre 1493 – Prato, 27 giugno 1543), poeta italiano.
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penna_abiro
penna_abiro il 05/01/11 alle 23:36 via WEB
Buona Befana.Giuliana...Anna ;-)
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