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QUELLO CHE PIU' DI MILLE AGENTI NON HANNO SAPUTO FARE, LO HANNO FATTO DUE CAGNOLINI DA TARTUFI, TROVATO CADAVERE DI ROSSELLA

Post n°5119 pubblicato il 06 Gennaio 2011 da psicologiaforense

CRIMINOLOGIA, CRIMINALISTICA, RISOLTO MISTERO SCOMPARSA ROSSELLA GOFFO. QUANDO IL PRESUNTO ASSASSINO E' UN AGENTE DELLA QUESTURA...

OSSA UMANE RINVENUTE NELLA PINETA.
POCHI MINUTI FA LA CONFERMA, SONO QUELLE DELLA POVERA ROSSELLA GOFFO, FUNZIONARIA DELLA PREFETTURA, SCOMPARSA NEL NULLA 
OTTO MESI FA

La drammatica svolta è arrivata per merito di due cani da tartufo che hanno  trovato dei resti umani. Poco fa il marito (noto pediatra) di ROSSELLA GOFFO ha riconosciuto un braccialetto della moglie. Sul caso da tempo gli inquirenti percorrevano la pista dell'omicidio. Per tale  reato è  indagato dalla procura di Ancona un agente della questura ascolana, Alvaro Binni, con cui la Goffo aveva avuto una relazione. Secondo le ultimissime notizie  Binni, 41anni, sposato con 4 figli, avrebbe visto la Goffo la sera prima della scomparsa, un faccia a faccia culminato in una lite. Poi la donna è scomparsa nel nulla lasciando la macchina davanti all'ufficio. Rossella e Binni si erano conosciuti a Rovigo, dove entrambi lavoravano. Lui risiede a Ascoli e per stargli più vicino lei aveva chiesto il trasferimento ad Ancona.

 
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Commenti al Post:
doctorlegum
doctorlegum il 06/01/11 alle 22:53 via WEB
così il marito ha riconosciuto oggetti appartenuti alla moglie ma lui è esente da sospetti, sarebbe un caso classico il cornuto che esasperato si vendica.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/01/11 alle 23:01 via WEB
Al primo quesito la risposta è sì. Roberto Girardi, il noto pediatra di Adria (ro) marito di Rossella Goffo, ha riconosciuto il braccialetto e la giacca della moglie scomparsa, che gli sono stati mostrati in fotografia. AL SECONDO QUESITO la risposta è no! IL dott. Girardi non è sospettato di nulla per il semplice motivo che la sera della scomparsa della moglie non si trovava ad Ancona bensì ad Adria (Rovigo) come ha potuto facilmente dimostrare. In altri termini ha un alibi di ferro.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/01/11 alle 23:05 via WEB
....... Per la vicenda di Rossella Goffo è indagato di omicidio volontario premeditato Alvaro Binni,della questura di Ascoli con il quale la donna ha avuto a suo tempo un rapporto del quale lui non voleva più sapere. L’uomo ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento con la scomparsa della Goffo. Il cadavere della donna è stato lungamente cercato la scorsa estate e anche nello scorso dicembre in tutto l’Ascolano, ma senza esito. «Che il ritrovamento delle ossa abbia o meno a che fare con Rossella Goffo, questo non cambia la nostra linea difensiva». Ha ribadito l’avvocato Nazzareno Agostini, difensore di Alvaro Binni, unico indagato - per omicidio volontario premeditato - in relazione alla vicenda. «Peraltro - ha aggiunto - noi siamo ancora convinti che la Goffo sia viva, finchè non ci sarà dimostrato il contrarfio con la prova del DNA». «In ogni caso - ha proseguito Agostini - Binni ha dimostrato ampiamente di non aver mai avuto a che fare con la scomparsa della donna. L’unico epilogo che noi vediamo è quello dell’archiviazione».
(Rispondi)
 
mdardani
mdardani il 06/01/11 alle 23:12 via WEB
vedi? I cani da tartufo sono dei meticci (dei bastardini) che non hanno origini nobili come i famosi CANI MOLECOLARI che hanno cercato YARA, eppure....
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/01/11 alle 23:23 via WEB
Non confondere maliziosamente le cose. I cani "molecolari" si chiamano così perchè sono in grado di seguire "molecole" di odore anche vaganti nell'aria. Ad esempio, potrebbero seguire un ricercato fuggito in bicicletta, ecc... QUI, invece, i due cagnolini da tartufi e pare, da caccia, hanno avvertito l'odore del corpo in decomposizione e hanno "segnalato" la cosa ai loro padroni.
(Rispondi)
 
umberta8080
umberta8080 il 06/01/11 alle 23:14 via WEB
Come hanno capito, senza scavare, che erano ossa umane? I cani fanno "segnali" particolari?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/01/11 alle 23:29 via WEB
I cosiddetti "cani da macerie" o "da valanghe" sì! Assumono comportamenti caratteristici quando avvertono la presenza di un corpo sepolto. Qui, invece, parliamo di cagnolini da tartufi. Hanno solo attirato l'attenzione dei padroni su una situazione "anomala". Questi ultimi, ieri sera, hanno visto spuntare dal terreno, spostato con gli scarponi, le ossa delle dita di una mano. Da lì la chiamata al 113 e il successivo intervento degli agenti, della scientifica, del medico legale, del P.M., ecc......
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/01/11 alle 23:34 via WEB
...... I resti, riportati alla luce da due passanti che passeggiavano con i loro cani, non erano seppelliti in profondita’. La zona, tra il pianoro di Colle San Marco e quello di Colle San Giacomo, all’imbocco di un sentiero denominato Bosco dell’Impero, e’ normalmente frequentata da escursionisti, appassionati di mountain bike, famigliole che durante l’estate vengono qui a fare gite e picnic. Tutto questo lascia pensare a una situazione d’emergenza, per cui chi ha ucciso la donna si e’ trovato costretto ad agire in fretta. La zona non e’ peraltro distante da quelle battute a suo tempo dalla polizia alla ricerca del corpo della Goffo. Si cerca anche la valigia, pure quella mai ritrovata, con cui la funzionaria delle Prefettura scomparsa a maggio, Rossella Goffo, si era allontanata.
(Rispondi)
 
estinette
estinette il 06/01/11 alle 23:38 via WEB
è un caso che non ricordo
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/01/11 alle 23:42 via WEB
Non c'è molto altro da dire: La sparizione, ai primi di maggio del 2010, di Rossella Goffo, 47 anni, sposata con un pediatra di Adria (Rovigo) e madre di due figli grandi, era stata inizialmente attribuita a un allontanamento volontario. La donna era tornata dal Veneto ad Ancona, per riprendere il lavoro il 3 maggio; il giorno dopo aveva incontrato il tecnico della questura di Ascoli, più giovane di lei, sposato e padre, con cui c’era stato un diverbio. Era stata vista entrare e uscire dalla Prefettura di Ancona, poi piu’ nulla. La sua auto era rimasta nel parcheggio della Prefettura; nella sua stanza, in un appartamento affittato con delle studentesse non c’erano effetti personali. Nell’auto pero’ erano stati trovati dei documenti intestati alla donna, ma con la data di nascita contraffatta, in modo da farla apparire piu’ giovane. L’attenzione degli inquirenti si era subito concentrata sul tecnico ascolano. Tra i due il rapporto - nato quando entrambi erano a Rovigo per lavoro - si era guastato ed era addirittura finito nelle aule giudiziarie: lui l’aveva denunciata per stalking, lei era stata condannata. E gia’ nel primo interrogatorio era caduto in alcune contraddizioni, tanto che gli era stata tolta la pistola d’ordinanza, anche se era rimasto in servizio. Per ritrovare i resti della donna sono state fatte nel tempo diverse battute in zone impervie dell’Ascolano, dove - anche in base al riscontro dei tabulati telefonici - si pensava che B. l’avesse attirata per poi ucciderla ed occultarne il corpo. Numerosi anche gli accertamenti, su materiale biologico nell’appartamento di Ancona, in via Fazioli, e su numerosi oggetti (fra cui una motosega) appartenenti a B.. L’uomo, indagato per omicidio premeditato, e assistito dall’avvocato Nazario Agostini, ha sempre sostenuto che fra lui e la Goffo non c’era una relazione sentimentale in corso ma solo un’amicizia, e che sarebbe stata lei a desiderare ossessivamente una relazione, nonostante il suo rifiuto. Proprio quello che, per gli inquirenti, sarebbe il movente del presunto omicidio.
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 07/01/11 alle 01:00 via WEB
Un’altra donna vitima..buonanotte ..
(Rispondi)
 
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