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SCIENZA, CULTURA,ECOLOGIA, CAMBIAMENTI CLIMATICI, ESITO DEGLI STUDI DI QUESTI ULTIMI 10 ANNI

Post n°5130 pubblicato il 09 Gennaio 2011 da psicologiaforense

I CAMBIAMENTI CLIMATICI

Nei passati dieci anni è stato chiarito e documentato che il mondo si sta surriscaldando, che l’uomo ne è responsabile, e che i processi naturali in atto non freneranno l’innalzamento delle temperature.

 
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Commenti al Post:
ferrarioretta
ferrarioretta il 09/01/11 alle 13:17 via WEB
Siamo andati troppo oltre...
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/01/11 alle 21:03 via WEB
Sì, lo dicono persino i cinesi che ammettono la necessità di fare qualche cosa.... ma non subito! Un domani... CIAO ORETTA, BUONA NOTTE!
(Rispondi)
 
ok_sniper
ok_sniper il 09/01/11 alle 13:37 via WEB
L'uomo è responsabile dell'accelerazione di un fenomeno ciclico che dura da 20.000 anni. Non esiste rimedio, l'uomo dovrebbe rinunciare al principio di esistere e della procreazione. Fino a quando le cose stanno così, ogni uomo avrà diritto ai propri bisogni primari e questo spoglia il pianeta dalle risorse naturali esistenti che sono finite. La guerra del pane è già iniziata, equilibrare vuol dire solo ritardare.
Il futuro ci riserverà disastri biblici, questo mondo dell'espansione demografica sarà studiato a scuola come facciamo adesso con i dinosauri, la loro era è durata 300 milioni di anni, noi faremo tutto in 2 milioni di anni.
Ciao buona domenica..
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/01/11 alle 20:45 via WEB
E' una analisi lucida che non si può non condividere. Grazie per visita e commento. A presto!
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 09/01/11 alle 16:23 via WEB
Adesso non mi ricordo la percentuale esatta ma è un numero molto indicativo e importante che riguarda i “gas”che producono animali di allevamento(in particolar modo i bovini)..ciò che voglio dire è che questi gas contribuiscono in misura importante a formazione della serra del quale si ritiene(scientificamente provato) responsabile del riscaldamento globale..se la nostra dieta cambiasse(nel consumo esagerato della carne) si farebbe un bel passo verso riduzione della serra..meno puzzette-il clima più stabile..he,he..buon pomeriggio..
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/01/11 alle 21:41 via WEB
eheheh fa sorridere ma è la verità i ruminanti soffrono di flatulenza.
(Rispondi)
 
stelladolce46
stelladolce46 il 09/01/11 alle 17:53 via WEB
Mi pare troppo catastrofico!!!Comunque l'uomo si sta autodistruggendo,questo lo vediamo ogni giorno.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/01/11 alle 21:42 via WEB
Sì, leggevo poco fa che sdraiarsi come lucertole al Sole non è più un' espressione corretta. Perché con l' aumento della temperatura globale le lucertole preferiscono l' ombra per non rischiare la vita. Il cambiamento climatico, in particolare il caldo eccessivo, ha colpito questi rettili causando un' ecatombe. In Messico il 12% delle specie è sparito tra il 1975 e il 1995 (studio su 48 specie di lucertole coperte di spine - Sceloporus - in 200 siti) e per le famiglie sopravvissute si prospettano tempi duri. Con le alte temperature gli animali a sangue freddo sono incapaci di raffreddarsi e rischiano l' estinzione di massa.
(Rispondi)
 
lendam
lendam il 10/01/11 alle 13:04 via WEB
BERTOLDO e L'ENIGMISTICA “Stamattina per risolvere un quesito sulla settimana enigmistica, come faccio spesso ho consultato il mio vocabolario, un volume che risale agli anni 60. Sarà per questo che alla voce “DEMOCRAZIA” mi dà: “governo di popolo”. Governo di popolo = democrazia. E sono occorsi secoli di storia per conquistarla. E' dai tempi di Caino che la gente distribuisce “mascellate” per inculcare agli altri la democrazia, fino all'attuale Iraq. Ma è una cosa dura da capire. Mi sa che più che di democrazia si debba parlare di monocrazia. Ossia: o fai come ti dico o sono mascellate. Sarà certo per la mia atavica ignoranza, ma penso che a memoria d’uomo nessun altro termine sia mai stato così stravolto dalla realtà. A mio modesto parere, per trovare la vera democrazia dobbiamo ripercorrere a ritroso lo stesso numero di secoli che ci hanno portato fin qui. Occorre cioè risalire ai tempi delle tribù, quando ognuno faceva il suo per il bene di tutti: governo di popolo appunto: democrazia. Lo so, è facile smontare questa tesi. Basta pensare a due tribù contrapposte: lotte, guerre, difesa del territorio. E dire che all’epoca di territorio ce n’era davvero in abbondanza. Ma allora non si capivano. In quei tempi se uno alzava un braccio non era mai per salutare, ma per offendere. Almeno così pensava l’altro, e giù botte, per non sbagliare. Oggi no! Oggi tutto ciò non vale, non paga, non conviene, non è democratico! La globalizzazione, come ci suggerisce la parola stessa, ci consente di far si che l’intero globo divenga un solo nucleo: una “tribù” allargata dove ognuno può fare il suo per il bene di tutti. Mentre a me pare che approfittiamo della globalizzazione per far si che tutti facciamo di tutto per fregare gli altri. Creando così quello stupido circolo vizioso tipico del cane che si morde la coda. Paragoniamo il globo ad una grande casa, dove c’è un capo famiglia che ha la responsabilità di garantire il benessere all’intero nucleo familiare, il capo famiglia ipotetico cui mi riferisco potrebbe essere identificabile nel ruolo istituzionale che ha l’ONU, ad esempio. Un capo famiglia INTERESSATO al benessere di tutta la famiglia, se vede che uno dei suoi figli è in difficoltà non aspetta che questo glie lo vada a dire, bensì fa in modo che venga messo in condizione di vivere come tutti gli altri. La ricchezza non si esaurisce distribuendola ma facendone incetta. Esiste oggi persona vivente che possa paragonarsi, per grandezza, a Gesù o a San Francesco, Madre Teresa o Padre Pio? Non me ne viene in mente nessuno. A parte qualche sedicente unto dal Signore, ma quella è un’altra storia. I veri grandi del passato erano dunque poveri. Un padre che si spoglia di tutto per coprire un figlio, diventa povero? No! Tutta la sua ricchezza è nella sua famiglia. Viceversa un padre veniale ed egoista riduce l’intera famiglia alla povertà. Non voglio criticare ne giudicare nessuno. Ognuno risponde a Dio delle proprie azioni. Ma constato. Premetto che io per primo mi commuovevo con tanto di nodo alla gola quando vedevo il nostro Papa wojtyla lottare come Don Chisciotte, contro i mulini a vento, rappresentati dalla ipocrisia dei popoli così detti civili nei confronti dei popoli meno progrediti. Ritengo però che oggi non vi sia un organismo internazionale che possa paragonarsi, per grandezza, alla chiesa cattolica: faro per buona parte dell’umanità. Tant’è che ha il potere di santificare persone come Madre Teresa e Padre Pio, per citarne qualcuno. Ma mentre glorifichiamo persone del calibro dei Santi appena citati, ci dimentichiamo dei loro insegnamenti. Un esempio per tutti: Madre Teresa. Madre Teresa non perdeva occasione per dare ai bisognosi tutto ciò che le capitava per le mani. Rifiutava pranzi in suo onore per devolvere l’equivalente spesa ai poveri. Mentre noi cosa facciamo? Bruciamo preziosi soldi in fuochi pirotecnici per festeggiare la sua “tardiva” santificazione. Sono Bertoldo, cafone per antonomasia. E’ probabile che molte cose non le capisca, perché non può essere tutto così semplice. Dev’esserci l’inghippo che mi sfugge. Ma non ci posso fare niente, è più forte di me, sono convinto che l’umanità è in mala fede. Dobbiamo rivedere molte cose. E’ troppo evidente il contrasto tra la dottrina di Gesù, San Francesco e quella che la Chiesa moderna ci insegna. Lo sfarzo che ostenta la Chiesa, le cattedrali, gli ori, i velluti, il raso la seta, contrastano enormemente con la porziuncola di San Francesco e la tela juta del suo saio. Chiamatemi pure deficiente, ma non capisco. Capisco lo sforzo economico per la conquista di nuovi orizzonti al di la del nostro globo. Ciò ci induce a nuove scoperte tecnologiche che poi ci ritornano utili per il vivere quotidiano. Ma gli stessi sforzi non li riscontro nella ricerca contro molte malattie e la fame nel mondo. Anticipiamo i tempi! Vogliamo arrivare alla meta senza camminare. Siamo come abbagliati dalla luce del progresso e non ci curiamo di capire quanto ci costa raggiungerlo. Andiamo a rovistare nelle case altrui alla ricerca di cose che probabilmente abbiamo già senza saperlo perché non le abbiamo cercate. Ci dissanguiamo per mettere a punto un armamentario sempre più sofisticato. Disponiamo di mezzi ed organismi capaci di scovare un ago in un pagliaio: “INTELLIGENZ”. La parola stessa incute timore, sottomissione: Intelligenz, praticamente siamo invincibili! E così, forti della nostra invincibilità, credendo di stare sotto una campana di vetro, protetti da tutto e da tutti, non ci accorgiamo che un cretino, di cui quasi ne ignoravamo l’esistenza, che con quattro dementi ci butta giù mezza America. Moralmente, mezzo mondo, utilizzando le nostre stesse armi, la nostra stessa tecnologia. 11 settembre! PATAPUNFETE! Punto e a capo. Lo stesso pare avvenga nello judo, dove più grosso è l’avversario meno fatica si fa per abbatterlo. Si sfrutta il suo stesso peso per mandarlo a tappeto. Il “cafone” come me, che non capisce niente e che poco interessa sapere il come e il perché, ma guarda i risultati, si chiede: gli stessi sforzi economici ed intellettivi profusi per armarci inutilmente contro un nemico di cui la massa ignorava persino l’esistenza, potevamo utilizzarli per togliere quel mezzo mondo che ora ci aggredisce, dalla fame, dalla miseria e dall’ignoranza? Abbiamo speso una fortuna per armarci, armi che ora vanno letteralmente in fumo. Spenderemo altrettanto per riarmarci e ricostruire quanto distrutto. Senza contare le vite umane perdute. Tutto col pretesto di andare a civilizzare il popolo iracheno. Noi, ora vogliamo portare la democrazia in Iraq? E prima dov’eravamo? Che abbiamo fatto? A chi guardavamo? Siamo andati sulla luna a conquistare la “polvere” e non ci accorgevamo dell’oro che avevamo sotto il naso. Più che “intelligent” a me pare che siamo un po “deficient”. Sarò cafone e forse un po’ “dement”, ma se oggi, con i mezzi che disponiamo, avessimo seguito l’esempio di Marco Polo, ancor prima di cercare vane glorie marziane, saremmo andati in quei paesi che ignobilmente definiamo “terzo mondo” ad apprendere la loro cultura e offrire il nostro aiuto disinteressato, a quest’ora non portavamo sulla coscienza migliaia di morti di fame, morti annegati nel tentativo di approdare in Europa, carestie, dittature e tutto quanto ne consegue. L’indifferenza verso chi è indigente, genera in questi odio e disprezzo. Odio e disprezzo che ora ci rovesciano addosso sotto forma di tritolo. Questo pensa Bertoldo, ma forse si sbaglia. Questo per farti capire quanto l'uomo sia stupido Lendam
(Rispondi)
 
ormalibera
ormalibera il 11/01/11 alle 11:12 via WEB
Questa è la testimonianza della stupidità umana alla massima potenza. Come altro può essere definito chi continua a farsi del male? Dormono, dormono e sognano di essere svegli. Ma chi è sveglio vede la nave che affonda. Il Titanic ne è il simbolo: gente che balla e parla di guadagni futuri mentre la nave imbarca acqua. Non so cosa possono fare i desti, forse è impossibile salvare la nave occorre preoccuparsi solo di sganciare le scialuppe di salvataggio. Molti cominciano a farlo, un abbraccio
(Rispondi)
 
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