Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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UNA NON NOTIZIA, TENTA DI AVVELENARE LA FIGLIOLETTA PER PUNIRE LA MOGLIE CHE VUOLE SEPARARSI,

Post n°5132 pubblicato il 09 Gennaio 2011 da psicologiaforense

OME-BRESCIA:
Bimba di 6 anni avvelenata dal padre

 Non accetta la separazione. Pone in scena un tentato suicidio dimostrativo. Minaccia la moglie di colpirla con una siringa sporca di sangue infetto, e successivamente,  di ucciderla  a colpi d'arma da fuoco.... di incendiarle la casa... di travolgerla con l'automobile... di uccidere i figlioletti e poi di togliersi la vita, ecc.....  Lei puntualmente lo denuncia per stalking ma nulla si muove.
Il giorno dell'epifania questo "padre" acquista dei pasticcini, rompe un vecchio termometro e trasferisce alcune gocce di mercurio in due paste, quelle preferite dalla figlia. Poi da buon genitore separato va a trovare i figli. La bambina consuma i due pasticcini avvelenati ma non accusa particolari disturbi. A questo punto l'individuo contatta la moglie e la avverte che questo è  solo il primo passo... I due bimbi vengono portati all'ospedale e lì si ha la conferma del reato. L'uomo viene fermato ma subito scarcerato: non voleva uccidere la bimba solo intossicarla per intimorire la madre.

 
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Commenti al Post:
stelladolce46
stelladolce46 il 09/01/11 alle 20:01 via WEB
non capisco xke' specie nel periodo delle feste ci sia 1 aumento di episodi delittuosi!Che siano problemi psichici x me non c'e' dubbio.C'e' inoltre la mancanza di valori,vivono la vita come in 1 film ,non si rendono conto ,forse, di cio' che fanno.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/01/11 alle 20:23 via WEB
Le feste slatentizzano il disagio psichico, la rabbia, i desideri ritorsivi... ecco perchè a natale, capodanno, pasqua, ferragosto, ecc.. si registrano così tanti e impressionanti delitti di sangue. Anche durante i periodi feriali non si scherza: Nell' 84% dei casi di omicidio la vittima conosce il suo assassino. Un terzo degli omicidi matura in un contesto familiare. La quota rimanente se la spartiscono la criminalità e gli assassini occasionali (pochissimi). Perciò è più facile essere uccisi da un congiunto che da un serial killer. È un odio che affonda le radici nell' amore.
(Rispondi)
 
donata_57
donata_57 il 09/01/11 alle 21:32 via WEB
E l'amore per i figli ? Mi risulta che questa donna, e molte altre vittime, abbia cercato di sfuggire ad un uomo violento e manesco e di proteggere i suoi figli.Ed ora lo scopriamo anche psicopatico.Mi dispiace ma questo elemento dovrebbe stare in galera,punto e basta!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/01/11 alle 21:52 via WEB
In primo luogo bisognava tutelare i due figli minori esposti senza difese all'esasperato conflitto tra genitori, in secondo luogo e correlativamente condannare questo infame individuo per stalkin ai sensi dell'art 612 bis c.p. (“salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque reiteratamente, con qualunque mezzo, minaccia o molesta taluno in modo tale da infliggergli un grave disagio psichico ovvero da determinare un giustificato timore per la sicurezza personale propria o di una persona vicina o comunque da pregiudicare in maniera rilevante il suo modo di vivere, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da sei mesi a quattro anni”).OGGI FINALMENTE VA CONDANNATO PER LESIONI GRAVISSIME E PER STALKING, inoltre bisogna togliergli la potestà genitoriale e impedirgli di risiedere nello stesso comune dove abitano la moglie e i figli con l'obbligo di non più vederli, contattarli, comunicare con loro, avvicinarsi, telefonare, scrivere, ecc...ecc...
(Rispondi)
 
card.napellus
card.napellus il 10/01/11 alle 11:49 via WEB
A prescindere dall'enormità dei reati commessi dall'uomo e dalla insufficiente risposta delle istituzioni, in questi casi mi sono sempre chiesto come fa l'amore ad accecare una persona? Come può una donna sposarsi con un potenziale pazzo? L'uomo (ché in genere sempre di uomini si tratta) riesce così bene a mascherare la sua vera identità o i suoi problemi psichici o spesso la donna magari li scambia per altro? Ho sentito donne vantarsi della smodata gelosia del marito o della sua impossibilità di vivere senza di lei. Queste non sono virtù, anzi. Io non vorrei mai vivere con una persona che non potesse fare a meno di me, o che fosse pronta a uccidere per gelosia. Ma io sono anormale.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/01/11 alle 14:38 via WEB
Buongiorno card.napellus, come fa notare il mio Amico Cesare Rimini, una volta era l'uomo che lasciava, che decideva, che aveva la comprensione della società per il suo tradimento, quella stessa società che emarginava la donna tradita e comunque separata. La parità tra i sessi era un' affermazione costituzionale, che, nella pratica, è stata teorica per anni. Ma quando l' indipendenza della donna è diventata la realtà del lavoro, l' uomo ha dimostrato la sua fragilità, l' incapacità di vivere la parità in modo forte e responsabile. E quasi quotidianamente si sono viste nell' uomo nevrosi, depressioni sfociate in patologie psichiche che hanno portato anche al delitto, l' ultimo stadio dell' insuccesso maschile.
(Rispondi)
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 10/01/11 alle 16:53 via WEB
Leggo e condivido, ma io intendevo parlare d'altro. Possibile sposare una persona, uomo o donna che sia, potenzialmente pazzo da legare? Perché saremo d'accordo nel definire così chi per fare dispetto alla moglie, invece di tagliarsi proverbialmente i pendagli, se la rifà sui figli. Davvero non si capisce, prima di sposarsi, se il proprio partner è crema di manicomio? Non è che talvolta si preferisce un partner (uso questo odioso sostantivo per restare sul genere neutro) geloso in modo ossessivo scambiando questa gelosia per amore? Io ritengo che l'amore sia legato alla libertà, non al possesso.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/01/11 alle 18:22 via WEB
SALVE! Avevo capito ma è difficile risponderti qui. CMQ.... accade spesso che nel periodo prenuziale l'unione di coppia sia caratterizzata da due dinamiche del tutto peculiari: - la "identificazione emozionale" attraverso la quale i fidanzati interpretano, in modo del tutto soggettivo, le singole fasi evolutive dell'esperienza in atto; - la "sterilità intellettuale" connotata da un vero e proprio "azzeramento" delle componenti razionali del dialogo. Così investono nei confronti dell'Altro (che hanno l'illusione di conoscere e quindi non si pongono neppure il problema di concretizzare gli sforzi necessari per giungere ad un’effettiva comprensione della sua personalità, dei suoi bisogni e, specialmente, dei suoi problemi “esistenziali” e del suo "diagio") aspettative del tutto derealistiche. Per questo, tra l'altro, hanno significative difficoltà sia ad elaborare un modello relazionale e progettuale adeguato alle future necessità del matrimonio, sia a costruire relazioni affettive basate sulla complicità, l’intimità e l’alleanza, nel rispetto della propria e dell’altrui personalità, nell’accettazione di precisi e chiari valori di riferimento, nel vivere con maturità e consapevolezza le fasi evolutive di vita della coppia, nella comprensione e nella tolleranza delle diversità, da quella ideologica a quella affettiva, sessuale, comportamentale e caratteriale..... DEVO CONTINUARE?
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 10/01/11 alle 19:35 via WEB
No, non devi continuare, in fondo era una domanda retorica. O forse sono io troppo coi piedi per terra. Mi pare, forse ne avrai parlato, una situazione simile a quella degli amici che ti dicono che con la moglie non funziona più bene perché lui vorrebbe questo e quello, a lei non sta bene, ma io credevo che col passare del tempo la situazione sarebbe migliorata, e invece lei non mi capisce, e via dicendo. Il condensato della tua bellissima risposta è: ancora oggi molti si sposano per fare la cerimonia e la luna di miele e farlo vedere ad amici e parenti, lasciando al tempo la scoperta della persona che si sono messi vicino.
(Rispondi)
 
padmaja
padmaja il 10/01/11 alle 17:44 via WEB
Salve, è permesso? Intanto complimenti per il blog, zeppo di notizie molto interessanti. Questo post mi ha fatto rabbrividire...Come può un papà, fare una cosa tanto abominevole al sangue del proprio sangue. La gente, al giorno d'oggi, ha perso veramente il senso della realtà, della famiglia, dell'amore, della semplicità e soprattutto della libertà...soprattutto la libertà altrui, che viene poco rispettata...Rimango basita davanti a notizie simili...e la cosa più assurda è che questo individuo è già libero...Ti auguro una lieta serata e un saluto da Fla
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springfreesia
springfreesia il 10/01/11 alle 22:24 via WEB
Condivido la disamina di Psic. E' nella pratica quotidiana che emergono potenziali patologie o disturbi della personalità a carico dell' uno o dell' altro in coppia. E purtroppo una separazione spesso funge in tal senso da catalizzatore: accelerando tale processo di "disvelamento", soprattutto da parte del coniuge/compagno più fragile. In particolare moltissimi uomini mostrano di reagire malamente all' abbandono della loro donna, perché appunto la parità di sesso è più teoria sbandierata che pratica concreta anche in questo terzo millennio. L' uomo tende a considerare la donna come una sorta di "prolungamento" di sé stesso mal sopportando che la propria compagna possa pensare o decidere di recidere questa catena fatta essenzialmente di sesso di possesso, camuffata da affetto/amore. Chi ama davvero lascia, seppur con sofferenza, l' altro libero di andar via.
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ormalibera
ormalibera il 11/01/11 alle 10:52 via WEB
L'ennesima prova che non si è più capaci di amare. Gli altri vengono trasformati in oggetti senz'anima. E' solo il frutto di quel che è stato seminato a generare sempre di più esseri deboli e immaturi. Un sorriso
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