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PORCOPOLI, TRADIMENTO, PORCO TEDESCO, ALLARME, MAIALONI SETOLOSI,

Post n°5141 pubblicato il 12 Gennaio 2011 da psicologiaforense

 NUOVO GRAVISSIMO ALLARME

 

SIAMO STATI INVASI DAI SUINI TEDESCHI ALLA DIOSSINA

 

 

Ma come? Anche lui! Non può essere,  il porco tedesco no. E’ fedele, affettuoso, ti abbraccia, ti dà lo zampone, di lui non butti via niente. Un tradimento così non te lo aspetti. Invece proprio il germanico maialone setoloso è pieno di diossina.
L’Italia importa milioni di chili  di carne suina dalla Germania, un prosciutto su tre è fatto, magari in Italia, con carne di porcello tedesco, non parliamo dello speck, dei wurstel, dei salamini, degli zamponi, dei  cotechini con i quali ci siamo ingozzati a Natale e a Capodanno. Il problema è che non si può sapere di che carne siano fatti i prodotti che arrivano sulle nostre tavole. Ad oggi, infatti, l’origine degli alimenti è obbligatoria solo per alcuni prodotti, legati alle varie emergenze sanitarie (aviaria, mucca pazza, ecc...).

Così il consumatore  dovrà, in attesa della nuova normativa che sarà emanata con procedura d’urgenza,  salvaguardarsi da solo  non comprando prodotti con  carne suina.

 

 
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Commenti al Post:
card.napellus
card.napellus il 12/01/11 alle 19:46 via WEB
Un problema che può interessare i non fumatori. Chi fuma o respira il fumo passivo assorbe tanta diossina che in confronto il povero porco è un toccasana. Comunque il povero porco, anche togliendo la diossina, resta pieno di medicine e ormoni necessari per accelerarne la crescita. Mangiamo pure carne, basta non esagerare, come in tutte le cose.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/01/11 alle 20:17 via WEB
Condivido, il panico non va mai alimentato. Però, come ho scritto in altro post la diossina se ingerita in grandi quantità o anche in piccole dosi ma ripetute e quindi 'accumulate' nell'organismo, o ancora se la nostra pelle viene a contatto con essa può provocare intossicazione acuta e nel tempo tumori anche gravi. Si tratta infatti di una sostanza persistente e non biodegradabile. Non esiste una dose minima non pericolosa. Quindi meglio consumare prodotti con filiera chiaramente rintracciabile.
(Rispondi)
 
islup
islup il 12/01/11 alle 22:05 via WEB
c'é un vento che fa asciugare i proscitti di parma ma non mi viene il nome...ps: la germania é un cimitero ricoperto da uno strato di palazzi...
(Rispondi)
 
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