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LA FOTO DEL GIORNO, REFERENDUM FIAT, 46% DI "NO", CORSI E RICORSI DELLA STORIA, TORINO 8 MAGGIO 1921, ANTONIO GRAMSCI

Post n°5156 pubblicato il 16 Gennaio 2011 da psicologiaforense

SignorNO


Gli operai della Fiat per anni e anni hanno lottato strenuamente, hanno bagnato del loro sangue le strade, hanno sofferto la fame e il freddo; essi rimangono, per questo loro passato glorioso, all'avanguardia del proletariato italiano, essi rimangono militi fedeli e devoti della rivoluzione. Hanno fatto quanto è dato fare a uomini di carne ed ossa; togliamoci il cappello dinanzi alla loro umiliazione, perché anche in essa è qualcosa di grande che si impone ai sinceri e agli onesti.
Sembra scritto oggi invece sono alcune righe di  un editoriale firmato da  ANTONIO GRAMSCI  l' 8 maggio 1921

 
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Commenti al Post:
red67ag
red67ag il 16/01/11 alle 20:00 via WEB
Hai fatto bene a ricordarlo, non era facile dire no al ricatto del signor Marchionne va dato atto a questi operai ormai senza più rappresentazione politica e dalla loro l'unico sindacato ancora che si pùò chiamare tale la Fiom...grazie,buona serata,red
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/01/11 alle 20:09 via WEB
Grazie a te! E' sempre utile leggere i "fatti del giorno" con la lente della storia. Questo articolo si riferisce agli avvenimenti della primavera 1921, quando a Torino, in seguito all'annunciato licenziamento di più di mille operai, le maestranze Fiat e Michelin entrano in sciopero. Gli industriali rispondono con la serrata degli stabilimenti e l'agitazione si conclude, agli inizi di maggio, con la sconfitta delle organizzazioni sindacali e il licenziamento di più di 3.500 lavoratori
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girgenti_1929
girgenti_1929 il 16/01/11 alle 20:03 via WEB
bel titolo suggestivamente allusivo
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/01/11 alle 20:12 via WEB
Signor "NO" era doveroso dopo che il 46% dei lavoratori Fiat ha avuto il coraggio di non rinunciare alla propria dignità. Senza diritti non c'è nè benessere, nè civiltà.
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clara.limpidissima
clara.limpidissima il 16/01/11 alle 20:05 via WEB
Cosa è accaduto nel 1921?
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/01/11 alle 20:14 via WEB
Ciao CLARA, ho già risposto sopra a RED, in quell'occasione (1921) Gramsci scrisse tra l'altro: " Gli operai della Fiat sono ritornati al lavoro. Tradimento? Rinnegamento delle idealità rivoluzionarie? Gli operai della Fiat sono uomini in carne e ossa. Hanno resistito per un mese. Sapevano di lottare e resistere non solo per sé, non solo per la restante massa operaia torinese, ma per tutta la classe operaia italiana. Hanno resistito per un mese. Erano estenuati fisicamente perché da molte settimane e da molti mesi i loro salari erano ridotti e non erano più sufficienti al sostentamento familiare, eppure hanno resistito per un mese. Erano completamente isolati dalla nazione, immersi in un ambiente generale di stanchezza, di indifferenza, di ostilità, eppure hanno resistito per un mese. Sapevano di non poter sperare aiuto alcuno dal di fuori: sapevano che ormai alla classe operaia italiana erano stati recisi i tendini, sapevano di essere condannati alla sconfitta, eppure hanno resistito per un mese. Non c'è vergogna nella sconfitta degli operai della Fiat".
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albatrosx69
albatrosx69 il 16/01/11 alle 21:32 via WEB
La speranza adesso è che la fiat mantenga le promesse e che faccia auto un po' + di qualità!!! Buona serata!!
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/01/11 alle 22:08 via WEB
CARISSIMO ALBATROSX69 sono in perfetto accordo con te e mi unisco al tuo auspicio. BUONA SETTIMANA!
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woodenship
woodenship il 16/01/11 alle 23:47 via WEB
La cosa che più mi ha disturbato della vicenda,è che su tutti i media si è cercato di spacciare un ricatto per accordo.Ed una svendita del sangue di quei compagni che han lottato,rimettendoci pure la vita,come modernizzazione delle relazioni sindacali,in sfregio a qualsiasi logica e realtà dei fatti.Ma.per fortuna,c'è ancora molta gente che pensa con la propria testa e non è disponibile a lasciarsi falsificare...Grazie per avere rinfrescato una realtà che puzza di stantio già da molti anni.......... un saluto...................W........
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psicologiaforense
psicologiaforense il 17/01/11 alle 00:15 via WEB
Pare che molti siano distratti dalle vicende erotico-narcisistiche del primo ministro... ma noi no! FELICISSIMA SETTIMANA ENTRANTE!
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maraciccia
maraciccia il 17/01/11 alle 00:18 via WEB
vediamo messe in discussione molte delle nostre certezze.....difendere i diritti all'interno ...esportarli..ugualiarli nei paesi emergenti... ora sembra impossibile..ma..
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/01/11 alle 00:51 via WEB
Cara Mara ti leggo con piacere. Apprezzo e condivido questo tuo tentativo di "dar corpo alla speranza". TI AUGURO UNA SETTIMANA SERENA ED APPAGANTE
(Rispondi)
 
sinaico
sinaico il 17/01/11 alle 00:28 via WEB
La cosa agghiacciante di tutta la vicenda è che ormai si è arrivati anche nel campo del lavoro ad imporre la legge del più forte. Spudoratamente. Siamo cioè alla barbarie.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/01/11 alle 00:47 via WEB
Carissimo Sinaico, come darti torto? Questo è il ritorno del modello autoritario delle fabbriche-caserme. Mio caro amico è vero che secondo il catechismo di Pio X uno dei peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio è defraudare la giusta mercede agli operai? Allora perchè questo assordante silenzio di troppi preti?
(Rispondi)
 
 
 
sinaico
sinaico il 17/01/11 alle 20:51 via WEB
Riguardo al mondo del lavoro la Chiesa si è espressa: con documenti ma anche attraverso discorsi e omelie del Papa, dei Vescovi e di molti sacerdoti. Sul caso specifico della Fiat forse, almeno per ora, è stato scelto il silenzio, sia perché la Chiesa di solito si limita ad enunciare dei principi, sia per prudenza, essendo il caso complesso. Ad es. occorre tenere conto delle esigenze di chi, avendo famiglia ed essendo monoreddito, guadagnare di più, anche lavorando di più e perdendo alcuni diritti, può risultare vantaggioso. La cosa che ritengo intollerabile è stato l’ultimatum di Marchionne. Non c’è stata trattativa né libertà di scelta personalizzata, ma solo un diktat. Ciò che si può rimproverare ad alcuni cristiani, ecclesiastici compresi, riguardo ai problemi sociali, è la poca disponibilità a sporcarsi le mani. So bene che la Chiesa deve pur avere dei mezzi per sussistere ed evangelizzare e so bene che è stata la Chiesa ad iniziare ad assistere i poveri e che a tutt’oggi se ne occupa più di tutti. Ma alcuni parlano dei poveri senza vivere da poveri, al contrario di madre Teresa, don Benzi, don Milani, ecc. Molti parlano degli immigrati ma si guardano bene dall’aprire i conventi, le case, i palazzi:questo vale anche per i politici che strumentalizzano i poveri. Li vorrebbero tutti in Italia, ma senza dargli casa e lavoro. Tanto nei loro palazzi muniti di allarme e inferiate non entrano: se la vedano le categorie meno agiate e chi abita nei quartieri ghetto. Si vuole aiutare i poveri? Lo stato è al verde? Basta aprire il portafogli. O, se si vuole, basta prendere i soldi da chi li ha.. Scusa la lungaggine. Buona serata.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 17/01/11 alle 21:02 via WEB
GRAZIE SINAICO, c'è un riscontro probante in quello che dici proprio qui a Padova nell'attività quotidiana di un prete tale DON ALBINO BIZZOTTO che ha tuonato dall'altare e da RADIO COPERATIVA in favore degli operai Fiat lamentando le stesse cose per cui tu ti duoli
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