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BULLI, BULLISMO, RAPINA, ESTORSIONE, MINORI, CONDANNA "ESEMPLARE", FREQUENTARE LA MESSA PER UN ANNO, MESSA IN PROVA

Post n°5252 pubblicato il 19 Febbraio 2011 da psicologiaforense

TRIBUNALE DEI MINORENNI DI VENEZIA

 PER IL GIUDICE MINORILE LA PAROLA D'ORDINE E': "EDUCARE SEMPRE"

 VI CONDANNO:
a fare i buoni, a prestare servizio di volontariato, a studiare (con voti non inferiori al 7), a mantenere una condotta esemplare, a chiedere scusa a tutte le vittime dei vostri reati, a frequentare un trattamento psicoterapeutico, e  ad.... ANDARE A MESSA TUTTE LE FESTE COMANDATE.
Questa la singolare "sentenza" del giudice minorile di Venezia per 2 ragazzi di 15 e 16 anni, di famiglie ricche e conosciute, residenti in  Bassano del Grappa  imputati per rapina ed estorsione nei confronti di alcuni coetanei.  Il percorso 'espiativo' dei giovani, il cui termine giuridico è 'messa in prova', durerà un anno, al termine del quale il giudice deciderà se considerare la vicenda chiusa o riprendere con il processo.
RIPRODUZIONE RISERVATA© BY PSICOLOGIAFORENSE

 
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Commenti al Post:
stelladolce46
stelladolce46 il 19/02/11 alle 20:52 via WEB
Bene,ma la Messa mi lascia perplessa!!Buona serata e domenica Giuliana.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/02/11 alle 21:04 via WEB
Gli avvocati di questi due giovani criminali hanno cercato di farli passare per due chierichetti tutti casa e chiesa che non si erano resi conto di commettere reati gravissimi (minacce, lesioni, rapine, estorsioni, ecc...). I poverini "scherzavano". Per questo, secondo me, il giudice ha inserito il discorso della messa (ma ha sbagliato cmq!). Grazie STELLADOLCE46, ti auguro uno straordinario W.E.
(Rispondi)
 
clara.limpidissima
clara.limpidissima il 19/02/11 alle 20:55 via WEB
A MESSA NO! Questo è un tribunale italiano non dello STATO DEL VATICANO. Non c'è più religione!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/02/11 alle 21:06 via WEB
eheheheh ha applicato la "MESSA.... in prova". BUONA SERATA CLARA:-)))
(Rispondi)
 
alphayin
alphayin il 19/02/11 alle 21:43 via WEB
"Messa a parte" mi sembra un'ottima sentenza , buon fine settimana :-))
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 19/02/11 alle 22:01 via WEB
Bene!Forse se dessero più spesso,pene come questa,anche per più di un anno,qualcosa cambierebbe..specialmente per i figli di "buone famiglie",sempre pronte a PAGARE...per coprire gli sbagli dei loro..rampolli BUONA SERATA GIULIANA:)
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/02/11 alle 22:55 via WEB
CIAO ORETTA, credo anch'io. Questi due delinquenti hanno i CC che li controllano, i servizi sociali del comune di Bassano che li seguono giorno dopo giorno. Devono studiare molto e con profitto, senza fare assenze e senza dar motivo di lamentele.... Nel tempo libero (anzichè andare in discoteca o a cazzeggiare) siono condannati a svolgere volontariato a favore delle persone più bisognose di aiuto.... Una vita d'inferno per due adolescenti con il rischio che dopo i 12 mesi ci sia una valutazione negativa e che si aprano le porte del carcere minorile di Treviso.
(Rispondi)
 
 
 
 
corina_vasile
corina_vasile il 19/02/11 alle 23:59 via WEB
ma questa punizione e' semplicemente quello che dovrebbero fare nella vita di tutti i giorni due adolescenti!! vita d'inferno?a me non sembra proprio. ci sono tanti altri adolescenti che fanno una vita simile senza per questo sembrare degli eroi.non so se i due rapinatori riusciranno a capire la gravita' dei loro fatti.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 20/02/11 alle 00:32 via WEB
Non direi. Non credo che due adolescenti "normali" vivano monitorati dai servizi sociali e dai CC con sulla testa la spada di Damocle di finire rinchiusi. Del pari, non mi sembra che a questa età si dedichino, nel loro tempo libero, ad attività socialmente utili e al volontariato.Se fai un giretto nelle piazze qui a PD dopo le 17 li vedi in tutt'altre faccende affaccendati.... Sull'ultima tua osservazione sono d'accordo non c'è mai la garanzia che un "percorso espiativo e di recupero" abbia successo.E l'altissimo turnover che si registra negli istituti di pena è indicativo dei fallimenti. Grazie per visita e commento. BUON W.E.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/02/11 alle 23:17 via WEB
Per esperienza so che le misure alternative alla pena "detentiva" sono, di solito, molto più efficaci del ricovero in carcere minorile o in comunità. Grazie per visita e commento!BUON W.E.
(Rispondi)
 
cara.calla
cara.calla il 19/02/11 alle 22:09 via WEB
ok per il percorso psicoterapeutico,ma che vuol dire andare a messa?io comunque avrei imposto una pena più esemplare, ma io sono solo una mamma e nonna"molto severa" buon fine settimana Carla
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/02/11 alle 22:44 via WEB
Ciao Carla, il Giudice ha utilizzato per questi due criminali l'istituto della "messa in prova" per un anno. Può essere che alla fine arrivi anche una pena molto più severa se il "percorso espiativo" non dovesse concludersi felicemente. Per quanto riguarda la tua osservazione sulla "MESSA" io credo che nessun giudice può imporre l’obbligo di andare a messa ed avere fede (cioè coltivare la "religiosità". E, in ogni caso, chi dovrebbe controllare la loro crescita morale-religiosa? Un perito? GRAZIE CARA.CALLA PER VISITA E COMMENTO. A presto!
(Rispondi)
 
mmcapponi
mmcapponi il 19/02/11 alle 22:32 via WEB
Beh, credo che per un credente serio la messa domenicale e festiva prima ancora che un precetto sia un bisogno: trovo assurdo che diventi una condanna, anche se certamente giovani come questi hanno bisogno di punti di riferimento e di valori (e ovviamente hanno bisogno di chi sappia trasmetterglieli). Mancava solo che fossero condannati alla lettura quotidiana dei Sette Salmi Penitenziali. Comunque la partecipazione alla messa domenicale ha valore se c'è la fede dietro, altrimenti diventa un vuoto atto amministrativo: magari chissà, porterà i suoi frutti. Si vis bonum crede illum, scriveva S. Agostino: se vogliamo che quei giovani divengano brave persone, dobbiamo essere i primi a credere alla loro conversione, che non sarà immediata ma mediata dal tempo e dalle persone che sapranno instradarli sulla via della rettitudine.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/02/11 alle 23:14 via WEB
Grazie MMCAPPONI per questo tuo intervento intelligente e competente. Felice notte :-)
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 19/02/11 alle 23:36 via WEB
non sarebbe daccordo nemmeno i Papa con la Messa forzata..a me verrebbero in mente altre punizioni..quelli se vanno a Messa fanno casino anche li
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/02/11 alle 23:44 via WEB
Questo è una Stato laico. Qui non c'è l'integralismo religioso. Un giudice giura sulla costituzione non sulla bibbia e le cose di "chiesa" non devono entrare in tribunale. Credo che questi dati di fatto siano assorbenti di ogni altra considerazione. GRAZIE MARA, FELICE NOTTE.
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 19/02/11 alle 23:54 via WEB
Certo si...due ordinamenti...quello dello Stato e quello della Chiesa...ben distinti..ognuno nelle sue prerogative, e speriamo sia sempre così...dolcenotte
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/02/11 alle 23:58 via WEB
Vedo con piacere che non sei incollata davanti al televisore....
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 20/02/11 alle 00:58 via WEB
ahahahah...bacio della buonanotte...
(Rispondi)
 
sinaico
sinaico il 20/02/11 alle 10:05 via WEB
Non saprei che dire. E' giusto educare. Ma costringere alla Messa è il modo migliore? Può essere. Però per dei rapinatori, per quanto in erba, occorrerebbe qualcosa di ancora più forte... non dico la prigione. Spero almeno nella restituzione del maltolto ed in una pena pecuniaria. Anche l'espiazione è formativa. Inoltre evita i pericoli che ci si possa fare giustizia da soli.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 20/02/11 alle 16:31 via WEB
CARISSIMO SINAICO, BUONA DOMENICA! Sono stati tutti risarciti prima del processo (per evitare che si costituissero parte civile). Non è stato un sacrificio, sono entrambi di famiglie abbienti. Più in generale, bisogna tener presente che sono ragazzini e che prima di chiudere un minore in “istituto” si devono esperire tutte le altre possibili alternative consentite dalla c.d. "messa in prova". Non è superfluo, da ultimo, considerare che questi due se fossero stati giovanotti maggiorenni sarebbero stati condannati (essendo le attenuanti- giovane età, incensurati, studenti con discreto profitto,risarcimento del danno, buona famiglia, ecc...- prevalenti sulle aggravanti) ad un massimo di 1 anno e qualche mese. Sarebbe scattata quindi la condizionale, la non menzione, ecc... Insomma, non avrebbero fatto un giorno di carcere e dopo 5 anni la fedina penale sarebbe stata di nuovo candida.
(Rispondi)
 
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