Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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PASSIONI, SOLITUDINE, PORNOGRAFIA, DONNA OGGETTO, CRIMINALITA', REATI SESSUALI, VIOLENZE, RETE, STUPRO

Post n°5270 pubblicato il 01 Marzo 2011 da psicologiaforense

LA VITA IMPIGLIATA NELLA RETE

LA PORNOGRAFIA IN WEB E IL SUO IMPATTO SUI COMPORTAMENTI

Spettacoli. Film hard. Poi è arrivato internet ed è stato lo tsunami della pornografia. Il “passatempo” invade la vita privata, talvolta quella lavorativa. Ricordiamo, solo per fare un esempio Alberto Stasi (delitto di Garlasco) o gli imputati per il delitto di Perugia.  In America  c’è una crociata che punta a dimostrare che il porno colpisce il cervello come le sigarette colpiscono i polmoni. Io non credo che questo sia vero. Osservo solo che la pornografia ci abitua ad visione strumentale e brutale del corpo  femminile come puro oggetto di eccitazione e di abuso. Ciò che vediamo e rivediamo diventa “normale”, e ciò che sembrava trasgressivo ieri, diventa lecita consuetudine oggi. I neuroni specchio del nostro cervello funzionano in questo senso. Allora perché meravigliarsi se poi  si passa dal vedere al “voler fare” concretamente?

 
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Commenti al Post:
maraciccia
maraciccia il 01/03/11 alle 17:20 via WEB
...e non solo la pornografia..penso a certi film dell'orrore..che mai sono andata a vedere...ma..che malauguratamente..ho dovuto subire in pubblicità improvvise..e che mi hanno colpito in maniera terribile..una scena c'è l'ho fissa in testa..e non riesco a scordarla. Son contraria anche a quelli.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/03/11 alle 18:57 via WEB
Più "resisti" ad una cosa, più le dai potere. Se la scena ti è rimasta spiacevolmente impressa contestualizzala su un set, pensa di essere tu la regista, come l'avresti girata? Ecc... Vedrai che si dissolve. CARA MARA TI AUGURO UNA FELICE SERATA!
(Rispondi)
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 02/03/11 alle 14:38 via WEB
Grazie..era un film di Dario Argento..uno spot pubblicitario..fatto passare molte volte..non mi salvavo..toglievano i denti a una ragazza legata..e quant'altro..giuro Giuliana...mi capita di riverdla nei momenti più impensati..proverò a fare come dici...grazie di cuore
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/03/11 alle 15:19 via WEB
MARA CARISSIMA, fai il "percorso" di flooding con fiducia: Come si può, sul set, "togliere i denti" ad una ragazza? Che tipo di protesi odontoiatrica devi utilizzare? I denti veri, perchè non si vedano, basta colorarli di nero? E il sangue? E come predisponi la "prossemica" affinchè non si perda neppure un particolare: la bocca aperta, l'espressione terrorizzata della vittima,le mani legate, il carnefice, ecc... Risolti tutti questi problemi "tecnici" l'immagine si sarà sciolta come una scultura di ghiaccio esposta al sole di agosto. Ci sarebbe un'altra "tecnica di estinzione" molto utile, ma la lasciamo perdere perchè il primo "percorso" è molto efficace e più breve.
(Rispondi)
 
clara.limpidissima
clara.limpidissima il 01/03/11 alle 17:39 via WEB
E' tutto il nostro mondo sovraesposto, ipersorvegliato, ultravisionato a essere essenzialmente pornografico
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/03/11 alle 18:58 via WEB
Direi che quella è un genere di pornografia più insidioso.
(Rispondi)
 
filoumenanike
filoumenanike il 01/03/11 alle 17:46 via WEB
Di sicuro nei ragazzi l'impatto è più devastante, la loro psiche non è ancora matura per valutare giustamente i messaggi che ricevono e che subiscono passivamente, solo l'occhio attento e vigile dei genitori può salvarli e aiutarli! Vorrei aggiungere che secondo me la pornografia abitua ad una visione strumentale dei corpi umani, sia femminili che maschili, alla base mancano i valori dell'essere umano, i suoi sentimenti, le sue emozioni e questo è veramente dannoso. Patrizia
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/03/11 alle 19:06 via WEB
HAI RAGIONE PATRIZIA! Più in generale, afferma SCURATI: " ..... alzi la mano chi non ha mai guardato un film porno. Molti ultra60, un pò sdegnati, staranno alzando le loro mani. Ma se scendiamo anagraficamente, troveremo che sotto i quaranta sono già ben pochi quelli che potranno proclamarsi immacolati rispetto alla pornografia. Sotto i vent'anni d'età, poi, non troveremo quasi nessuno che non abbia fatto uso di pornografia. La pornografia è, infatti, una presenza massiccia, multiforme e permanente nei consumi culturali di adolescenti e ragazzi odierni. Grazie alla immediata accessibilità domestica consentita da Internet, quella che un tempo era una pratica segreta, nascosta, marginale, è ora diventata abituale e quotidiana. Il consumo di dosi massicce di pornografia diventa così un'esperienza centrale nell'educazione sentimentale e sessuale delle nuove generazioni." Con effetti devastanti....
(Rispondi)
 
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 01/03/11 alle 19:38 via WEB
E' vero,conoscono benissimo corpi e annessi e connessi..senza prima passare dai sentimenti.Crescono pensando che sia tutto un fattore di "ginnastica",con esercizi più o meno complicati;nessuno che spieghi loro che prima ci sono le emozioni dell'anima.. CIAO GIULIANA:)
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/03/11 alle 19:53 via WEB
CIAO ORETTA! Si dice: “È un gioco, un divertimento virtuale, dov’è il problema?”. Forse inizia come gioco, ma diventa invasivo, dà una visione della realtà, come dici tu, distorta e fuorviante. Inoltre la pornografia si "usara" velocissimamente per cui bisogna spostarne i "limiti" sempre più avanti (ad es. con video delle categorie: "abusi", "violenza", "tortura", "incesto", "soffocamento", ecc... per non parlare di quelli di pedopornografia). Forse non è un caso se in molti delitti (Chiara Poggi, Meredith Kercher,ecc....) si è documentato che gli indagati o gli imputati frequentavano quotidianamente siti di porno estremo e/o di pedofilia.
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luckyluk007
luckyluk007 il 01/03/11 alle 19:48 via WEB
Verità, pura verità....
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psicologiaforense
psicologiaforense il 01/03/11 alle 19:55 via WEB
Grazie luckyluk007, ti auguro una felice serata!
(Rispondi)
 
chrissydgl8
chrissydgl8 il 01/03/11 alle 20:28 via WEB
Concordo a pieno che oggi giorno sia facile trovare questo materiale ma, ricordo pure che sul finire degli anni '80, in casa mia, giravano certi giornaletti (anche sotto forma di fumetto) da far drizzare..i capelli.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/03/11 alle 20:52 via WEB
CARISSIMA CRISSYDGL8, è vero. L'appetito collettivo per le "porcherie" è una costante umana. Internet c'entra relativamente. Però, come osservi Tu, ogni giorno in Rete c'è qualcosa di nuovo. La Ragnatela Mondiale è cresciuta tanto che a questo punto è quasi impossibile sapere che cosa c'è veramente online. Però i siti porno sono i più frequentati ed è documentato che milioni di persone oggi «dipendono» sessualmente dalla rete. In genere i "dipendenti" sono persone sole, senza attività sociali, sovente depresse. O persone con bassi livelli di testosterone. Queste ultime sono ''egosintoniche'', cioè "stanno bene" perchè hanno una risposta fisica piacevole senza ansia da prestazione. E lasciare attività che gratificano è molto difficile.
(Rispondi)
 
stelladolce46
stelladolce46 il 01/03/11 alle 21:06 via WEB
Concordo con te.Conosco persone ultrasessantenni che sono sempre in chat ,credo che siano malate e dipendenti .Buona serata.
(Rispondi)
 
tiefblau
tiefblau il 01/03/11 alle 21:48 via WEB
Un argomento difficile da trattare. la pornografia c'è sempre stata, sin dai tempi delle pellicole a 8mm poi con le videocassette e con i famosi giornalini pornografici sia in fumetti che in immagini. Io credo che una sana e spensierata educazione sessuale possa far comprendere molte cose. In special modo la differenza tra sensualita' e la sessualità.( non conosco le statistiche di oggi ma credo che le violenze sessuali siano diminuite rispetto agli anni 70. Ma anche le statistiche lasciano il tempo che trovano; non tutte denunciano l'abuso sessuale). Molti ragazzini oggi vedono una ragazza in minigonna e partono subito pensieri e parole sporchè.Internet? Sembra diventato un luogo di scambisti ed inciuci. mah. Buona serata Giuliana.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/03/11 alle 22:31 via WEB
BUONA SERATA TIEFBLAU, pensavo ai ragazzotti che ho conosciuto e che si sono macchiati di reati sessuali. A volte non capivano la gravità del crimine commesso e si stupivano di essere stati arrestati per aver, ad esempio, strappato le vesti ad una bimba, aver tentato uno stupro, ecc.... Tutti questi disgraziati erano consumatori abituali di pornografia. Forse anche questo ha un suo significato.
(Rispondi)
 
 
 
tiefblau
tiefblau il 01/03/11 alle 23:40 via WEB
Il branco rende le persone esseri disumani e inconsapevoli di cio' che hanno commesso. Il maniaco spesse volte studia da vicino le persone le violenta prima con la fantasia e poi con i fatti nella maggior parte dei casi sono familiari.Hanno la libidine sciolta nel cervello e la pornografia stampata nella mente... Dolce notte ;)
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io.morgana1963
io.morgana1963 il 01/03/11 alle 21:50 via WEB
Argomento ostico, è un male sociale e culturale, che ha radici ataviche. La rete, la tv sono solo i nuovi mezzi. La chiave è nella mente umana e nelle sue capacita' di vivere serenamente e con completezza la vita di coppia, di famiglia... Mia madre diceva sempre che il bambino sazio non guarda nel piatto del compagno. Certo nn si puo' generalizzare, poiche' una mente malata distorce ogni cosa a suo piacimento. Credo infine che oggi siamo solo piu' informati sullo scempio che ci circonda, se leggiamo la storia, quella scritta ma anche quella non scritta, gli uomini hanno sempre abusato, anche quando della donna nn potevano vedere che una caviglia. Ho visto padri approfittare di figlie in tempi ed in luoghi ove il progresso nn era ancora arrivato..mi fermo qui, mi perdo io stessa in pensieri e temo che un tale argomento richieda davvero molte....ma molte rifleessioni.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/03/11 alle 22:24 via WEB
CARISSIMA IO.MORGANA1963, ho letto con interesse queste tue riflessioni. E' verissimo che in alcuni dei delitti a sfondo sessuale (omicidi di donne e bambine/i, stupri, incesti, violenze, molestie, ecc...) che conosciamo la pornografia non gioca un ruolo significativo. Però è indubbio che riducendo il corpo femminile a uno strumento-oggetto per la gratificazione dei sensi la pornografia ostacola lo sviluppo di relazioni sane e mature. Inoltre attua lo sfruttamento degli individui, specialmente di quelli che sono più vulnerabili, come è così tragicamente evidente nel caso della pedopornografia.
(Rispondi)
 
card.napellus
card.napellus il 01/03/11 alle 22:04 via WEB
Non sopporto il moralismo nordamericano. Guardare una gara di formula uno non porta gli spettatori a guidare come pazzi, come nessuno guarda Pulp Fiction per poi mettere in pratica lo stile di vita di Vincent Vega. Può darsi che un soggetto problematico peggiori la sua situazione se viene stimolato da ore di film erotici, ma il problema è a monte. Se si ha una sessualità normale non esistono questi problemi; non mi passa nemmeno per la testa di organizzare un'orgia o di prendere calci Chiara prima di seviziarla con lo stendibiancheria (ho cercato un esempio impossibile, ma forse si può fare, chissà...). Ci divertiamo fra di noi, senza coinvolgere altra gente o usare fruste o bastoni, abbiamo un equilibrio che a noi pare sufficiente. La visione strumentale del corpo femminile viene più da anni di istruzione sessuofobica e parziale. Purtroppo verrà bilanciato da una identica visione strumentale del corpo maschile... questi neuroni specchio...
(Rispondi)
 
 
io.morgana1963
io.morgana1963 il 01/03/11 alle 22:15 via WEB
Concordo, card.napellus, hai espresso in modo piu' esaustivo quello che era il mio pensiero.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/03/11 alle 22:44 via WEB
eheheheheh con lo stendibiancheria.... Grazie CARD.NAPELLUS. Se, ad es., un bulletto di periferia NON presenta "difetti settoriali a carico delle funzioni di analisi, critica, sintesi, giudizio, anticipazione e previsione delle conseguenze dei propri comportamenti" il consumare materiale pornografico non gli arrecherà danni particolari perchè saprà utilizzare i suoi "filtri critici". Se invece le sue capacità critiche sono deficitarie si costruirà una "verità relazionale" (specialmente con le donne) avulsa dalla realtà, negativa e patogena. Che poi tutto questo lo porti necessariamente alla commissione di fatti-reato di natura sessuale è tutto da dimostrare, anzi è francamente improbabile.
(Rispondi)
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 01/03/11 alle 22:51 via WEB
Alla fine, come sempre, è soprattutto un problema culturale. Punto.
(Rispondi)
 
Reginella78_A
Reginella78_A il 01/03/11 alle 22:10 via WEB
Il problema è che molte persone alla fine si limitano al porno on line, e non riescono a vivere più una sana sessualità...questo è davvero preoccupante!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/03/11 alle 23:19 via WEB
Bravissima Reginella78_A in due parole hai sintetizzato uno dei problemi salienti che l'uso della pornografia on web pone prepotentemente. Grazie. Ti auguro una serena notte. A presto!
(Rispondi)
 
 
Praj
Praj il 02/03/11 alle 19:30 via WEB
Concordo. Infatti, credo che l'immersione sempre più accentuata, poi ossessiva, nella dimensione voyeuristica della pornografia, porti con sè notevoli problemi alla capacità di viversi una sana, potente e naturale sessualità.
(Rispondi)
 
ScrignoAntico
ScrignoAntico il 01/03/11 alle 22:19 via WEB
Sono perfettamente d'accordo, non è tanto l'immagine ma è ciò che accade all'interno della psiche. Le immagini condizionano a seconda della cultura, ma è ciò che accade alla psiche che è importante, è ciò che è l'adattamento (sempre a mio parere opinabilissimo) che l'uomo ha avuto per capire e vivere anche negli ambienti nuovi o ostili. Non è la trasgressione in sé che dovrebbe essere messa alla luce ma quanto questa influenzi la psiche e dove fuori dalla considerazione sociale e culturale possa cambiare la visione e considerazione della persona (in questo caso è una strumentalizzazione della donna). Se, proprio agli inizi del web, di internet e del vettore che internet ha rappresentato nel settore della pornografia, se conosci un'amica per chat (erano diverse allora) che ti chiede se gli fai un sito con ovviamente immagini pornografiche, quella carrellata di immagini ha comunque cambiato la mia psiche anche se non avevo nessun pregiudizio mi ci è voluto del tempo per potermene dimenticare perché comunque i contenuti di chat e anche privato non andavano oltre che ad una amicizia, discorsi normali e un buondì e un goodnight, è certo che un bombardamento di qualche cosa di trasgressivo distorce e falsifica le relazioni che normalmente dovrebbero esserci e che in realtà sono (la cultura c'entra poco in quanto è ciò che interpreta il cervello umano che è importante, è il significato che attribuisce la psiche che è importante).
(Rispondi)
 
 
ScrignoAntico
ScrignoAntico il 01/03/11 alle 22:20 via WEB
Un saluto e buon martedì sera, Andrea
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/03/11 alle 23:13 via WEB
SALVE ANDREA, condivido il senso delle tue opinioni. Del tutto "a margine" mi limito a richiamare un'altra questione. Quello pornografico è un commercio inquietante perchè generato da persone che chiedono cose sempre più estreme, più "spinte", più violente. Ricordo che anni fa fu pubblicato un video dove, tra l'altro, un ragazzino veniva ucciso per girare la scena erotica. Fu un "successo" strepitoso, un video clikkatissimo e ricercatissimo... finchè la polizia postale non provvide. Successivamente se ne occupò felicemente il magistrato di Roma Italo Ormanni. In quella occasione la Mussolini invocava la castrazione, le "liste" l'isolamento sociale... altri l'ergastolo, alcuni, come sempre in questi casi, la pena di morte. FELICISSIMA NOTTE E GRAZIE.
(Rispondi)
 
 
 
 
ScrignoAntico
ScrignoAntico il 03/03/11 alle 05:31 via WEB
Ho avuto bisogno di riflettere (so lento...) comprendendo il senso della risposta. "A margine" sotto intendendo che non è per nulla a margine mi sono venute in mente molte cose. Il commercio pornografico è inquietante per le direzioni che ha preso come "Reality" e non più come una sorta di fantasia, commedia. Mi vengono in mente alcune cose che erano completamente distinte ancora quando la polizia postale snobbava decisamente internet (giornalisti idem e politici idem) e non concepiva il reato pubblico comprese le immagini pedo-pornografiche e il loro commercio. Allora giravano distinte i "reality" delle morti e delle mutilazioni in diretta, non quelle simulate ma vere, il suicidio in diretta era quello più ricercato ed alcuni gruppi (ragazzi dai 14 ai 30-35 anni) facevano a gara per riuscire ad ottenere e condividere i video e le immagini più inquietanti e più scabrose nella piena realtà e genuinità di foto e di video (evito di descriverle ma le amputazioni erano cose leggere). Dall'altro capo in pornografia giravano di già video di donne violentate (i consumatori dai 14 ai 30-35 anni) e anche queste venivano tranquillamente condivise e scambiate, era "normale" proporle. Io e i miei amici di chat già si discuteva di questa ondata di "hobby" e il dubbio anche che questi video di donne violentate e torturate fossero vere e non una montatura commediata pornografica era abbastanza alto e non c'era nessuna garanzia. La cosa più inquietante: "Ti mando un video divertente, guardalo!!" E quando si apriva si vedevano questi contenuti, la reazione comunque era: "ma che c.... mi mandi pervertito di m...., f..... tu e tua sorella" e forse cercavano questa reazione, per stupire, per trasgredire. Non so dare un collegamento da ieri ad oggi (io avevo 21 anni), posso solo fare congetture (almeno credo) ma sono certo di una cosa che le cose erano insabbiate dalla scarsa popolarità e accessibilità di internet, bastava solo vedere l'evoluzione che oggi abbiamo sotto gli occhi. Non mi stupisce che è stato e che poteva essere un successo un video di questo genere. Dal tuo commento "Marginale" mi sorgono dubbi, se questo commercio macabro e decisamente deviato fosse già stato creato molto tempo fa, e che i creatori di questi scambi inquietanti per mezzo dei computer, ancora prima di internet il veicolo fosse il "Packet" che è in pratica un internet limitato ma funzionante per mezzo dei ponti radio (ricetrasmittenti) che comunemente venivano chiamate BBS, ma è un'ipotesi che ha ben ragione del dubbio. Una domanda: "Il concetto della punizione (e ciò che si prova) se deviato o portato all'estremo è sadismo?".
(Rispondi)
 
ilmonako
ilmonako il 01/03/11 alle 23:09 via WEB
klikka buona notte kon melodia di una notte uggiosa, un bacio Gian Piero ilmonaKo
(Rispondi)
 
lunaweb2009
lunaweb2009 il 01/03/11 alle 23:43 via WEB
scusami se ti do un commento su chiara poggi visto che la vedevo sempre nel mio paese .l assassino non è stato trovato .in quanto stasi è indaagato per pornografia che fa schifo. odio ste cose chi li fa.ciao angelika
(Rispondi)
 
ebenezer.le.page
ebenezer.le.page il 02/03/11 alle 11:40 via WEB
Ho letto il post e anche buona parte dei commenti e proprio questi mi pongono in risalto come il discorso-quesito di base offra spunto a tante considerazioni da ottiche diverse, tutte ugualmente da tenere in conto e sviluppabili. E qui purtroppo escono evidenti i limiti (inevitabili) dei blog in genere come format (alla pari della TV, del resto). Il post esaurite le 24/48 ore, finisce lui stesso esaurito, e anche l'avvio di discussione più promettente non può che risentire della ristrettezza di spazio, temporali e psicologiche della sede-blog.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/03/11 alle 13:48 via WEB
E' corretto ed intelligente quello che dici EBENEZER.LE.PAGE. Ove possibile, in questo blog, cerco di inanellare "argomenti correlati" in modo tale da mantener viva la discussione che qui si sviluppa. Ad esempio in questo post parlo di PORNOGRAFIA E COMPORTAMENTI (devianti e non), in quello successivo ho delineato lo scenario in cui si concretizzano i DELITTI SESSUALI, più tardi scriverò, a mo' di esempio, le dinamiche del SADISMO SESSUALE.....
(Rispondi)
 
 
 
ebenezer.le.page
ebenezer.le.page il 02/03/11 alle 18:21 via WEB
Sei ammirevole. Oserei parlare di dedizione, che è un aspetto peraltro ricorrentemente femminile, e lo dico positivamente, ma questa è come si suol dire un'altra storia, e quindi deviante. Buon lavoro, di tessitura...
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/03/11 alle 18:27 via WEB
Grazie EBENEZER, buona serata!
(Rispondi)
 
maristella0109
maristella0109 il 19/03/11 alle 20:20 via WEB
Allora perché meravigliarsi se poi si passa dal vedere al “voler fare” concretamente? .. Magari fosse solo questo ! L'uomo rischia la dipendenza e l'impotenza !
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