MARCO PICCOLO

Vero...

Forse, l'errore sta proprio nel cercare di cambiare se stessi per compiacere gli altri, perchè nel tentativo di rispondere ai loro desideri si trascurano i propri bisogni più veri. SERENA NOTTE MARA CARISSIMA

"nel cercare di cambiare se stessi per compiacere gli altri"," Compiacere" forse nasconde la parola nel cercare di essere insieme agli altri o cercare gli altri, un mezzo per arrivare agli altri o ad una persona. A mio parere un verbo privo di verbo. Conoscere una persona e farsi conoscere, comprendere una persona e farsi comprendere, interesse verso la persona e interesse da parte della persona verso noi stessi, credo che verbi di questo genere hanno maggiore peso oltre che maggiore complicità, anzi... il compiacere a mio parere è la morte della complicità, di un essere insieme. A mio parere l'equilibrio si trova con la "Volontà" d'incontrarsi e con la "Volontà" di crescere insieme o vivere.

E' difficile l'equilibrio. Migliorarsi è giusto. Evolversi verso il meglio è parte della vita. Ma occorre essere pazienti anche con se stessi. Hai ragione: smussare troppo uccide: significa detestare se stessi e, in ogni caso mette ansia. Buona nottata.

Bisogna "muoversi", nel senso che tu indichi, con una giusta combinazione di aggressività, duttilità, empatia, creatività e fantasia....

a volte ci si infliggono certe automutilazioni spaventose, o ci si castra.

Sono d'accordo con Girgenti...sono spaventose certe "automutilazioni!"..cribbio!!!! E poi perchè?!

Sì, lo facciamo ogni volta che ci diciamo: "NON RIESCO PROPRIO A FARCELA", "LA GENTE MI FA IMPAZZIRE", "IL MIO LAVORO E' TROPPO PESANTE", "IL MONDO MI SOFFOCA", "NESSUNO MI CAPISCE", ecc...

Il confronto con gli altri ci porta naturalmente e inevitabilmente a modificare alcuni aspetti del nostro comportamento, "si smussano gli angoli" senza neanche farci caso. E' quando si vuole cambiare per piacere agli altri che le cose si fanno più complicate, pericolose. Buona giornata. Francesco

Mi apprezzo abbastanza per stare al mondo senza troppe seghe mentali, ma in caso di necessità posso diventare una merda cinica e senza pietà: a volte nel lavoro e nella vita serve. Sotto sotto sono convinto che solo io esisto, l'universo mondo è la mia stanza dei giochi e l'intera umanità è solo un gioco di ombre cinesi... Terribile!

A volte è necessario per il bene di chi hai accanto...

Grazie per questo post.Un semplice saluto.

Sono d'accordo che a furia di smussare gli angoli, trascuriamo le nostre esigenze... Rosanna

Tesoro,ripasso stasera...giornata down... :-( ciao gilda

Giuliana, mi stai facendo riflettere un sacco negli ultimi giorni...grazie May

Dalla storia dei tempi è sempre stata la donna ad avere queste problematiche! La maggior parte di noi,chi più chi meno,ha rinunciato a qualcosa per amore,ha finto,si è imposta di modificarsi,ha tentato e sperato di poter cambiare il proprio partner. Si è arresa fino a quasi autodistruggersi,per fortuna in angolo del nostro subconscio,anche se remoto ma vivo c'è l'istinto dell'autoconservazione!E come la fenice;rinasciamo sempre dalle nostre ceneri!Wowwwww....Giuliana carissima, mi metti a dura prova,oggi le mie meningi sono assopite ed ovattate in uno sgradevole tepore :-( Sarà l'approssimarsi della primavera?? Nell'abbracciarti forte con affetto,ti auguro uno splendido week end :-) Basiiiiiiiii,Gilda :-))))

Carissima Gilda, ti leggo sempre con grandissimo piacere. Mi domandavo: se scrivi così quando hai la mente "ottenebrata", come scrivi quando sei lucida? P.S. E' esattamente come dici. La pensava così anche Arthur Schopenhauer: " È forse impossibile trovare una donna che, nei rapporti con l'uomo, sia del tutto sincera, che non finga. Ma per la stessa ragione le donne scoprono facilmente la finzione altrui, e non è consigliabile tentare di ricorrervi nei loro riguardi".

Ahhhaahhaaaa....hai ragione mia cara,ma forse le tenebre m'illuminano :-))))))) (giuro no gò bevù gnanca na ombreta,no posso beare ciooooo)

passavo per caso; e ho trovato questo post che mi rappresenta bene. Ho sempre cercato di mediare, di andare d'accordo e di far andare d'accordo. Non mi è mai piaciuto vedere persone che avevano una teoria belligerante della convivenza. Ma arrivata ad un certo punto della mia vita mi sono resa conto che, se volevo sopravvivere, se non volevo diventare un automa, alla mercè di altri, un pupazzo a comando, dovevo mettere dei paletti; dovevo prima scoprire, poi difendere il mio questo mi piace e il mio questo non mi piace. Ciao, e scusa se mi sono inserita e *_* anche dilungata! ciao, Is

è verissima questa frase, mi piace tanto. ciao un saluto