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8 MARZO 2011, MOLESTIE SESSUALI, LAVORO, DIGNITA', PERSONA, ALLUSIONI, BARZELLETTE, BATTUTE, PIZZICOTTI, OVVIETA' PROBLEMATICA

Post n°5289 pubblicato il 08 Marzo 2011 da psicologiaforense

LE ALLUSIONI A VOLTE SONO PEGGIO DEI PIZZICOTTI


MOLESTIE SESSUALI SUL POSTO DI LAVORO

DOVE MUOIONO I SOGNI

Si tratta di una ovvietà ma oggi, 8  marzo 2011, siamo costretti ancora a ribadirlo: è diritto inalienabile di ogni lavoratore  essere trattato con rispetto e dignità. Le molestie sessuali sul lavoro insidiano la dignità  di coloro che le subiscono compromettendone la salute, la fiducia, il morale, la motivazione al lavoro. E diciamolo chiaramente: è molestia sessuale ogni comportamento indesiderato a connotazione sessuale (anche le battutine, le barzellette, il cazzeggiare, ecc…) che offenda la dignità  della Persona.

 
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Commenti al Post:
io.morgana1963
io.morgana1963 il 08/03/11 alle 22:03 via WEB
Esatto, sopratutto le giovani donne, facciano attenzione a nn confondere certi comportamenti, ritenendoli erroneamente una forma di apprezzamento. Non è certo durante le ore lavorative che si esprimono sentimenti o intenzioni. Impariamo , poi, a non tacere mai, anche un solo sospetto è bene sempre esporlo. Difenderci è un diritto, ma anche un dovere ed un senso di rispetto verso noi stesse, impariamo a rispettarci affinche' gli altri facciano lo stesso con noi. Dolce sera
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psicologiaforense
psicologiaforense il 08/03/11 alle 22:45 via WEB
CARISSIMA IO.MORGANA sei una Donna che "vede lontano". Grazie per questo tuo intelligente commento. E' così vero quello che dici che la commissione europea per prevenire e arginare il fenomeno sempre piu' frequente delle molestie sessuali che si consumano in ufficio ha redatto un apposito codice di condotta. Il documento, nato dalla constatazione che la diffusione del fenomeno è pressochè omogenena in tutti i paesi dell'Unione europea, contiene una serie di obblighi per il datore di lavoro e per il lavoratore. BUONA NOTTE AMICA MIA!
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clara.limpidissima
clara.limpidissima il 08/03/11 alle 22:20 via WEB
La parola uccide più della spada
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/03/11 alle 22:54 via WEB
Cara CLARA, la questione è complessa e delicata. Purtroppo la mancanza di rispetto per l'altro comincia proprio da piccoli gesti o parole apparentemente innocue. La donna deve imparare molto presto a tollerare di buon grado battutine, spiritosaggini, barzellette, allusioni e quant'altro. Solo un maschio (non un Uomo) può pensare di essere spiritoso e divertente con volgarità, oscenità, linguaggio scurrile. Nei confronti di una persona che si rispetta, chiunque essa sia, nessuno si sognerebbe di usare epiteti come "che bonazza!" "che pezzo di f....", ecc... Da questo ad esplicite richieste (o pretese) di prestazioni sessuali il passo è brevissimo.
(Rispondi)
 
tiefblau
tiefblau il 08/03/11 alle 22:34 via WEB
Maiali che per una briciola di pane si credono padroni anche del corpo di una dipendente. Datori, colleghi di lavoro, abominevoli. Ciao Giuliana
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/03/11 alle 23:00 via WEB
CIAO TIEFBLAU, "GLI uomini che mascalzoni" diceva il titolo di un vecchio film di Mario Camerini con Vittorio De Sica. "Gli uomini che presuntuosi" dice un rapporto fresco di stampa sulle MOLESTIE SESSUALI nei luoghi di lavoro. Anche mascalzoni, visto che le molestie verbali e fisiche sono confessate, ma soprattutto presuntuosi, perchè dichiarano, nella grande maggioranza, che si tratta di comportamenti "naturali" o "normali", in ogni caso comportamenti che farebbero piacere alle colleghe, anche quando non lo danno a vedere, o che sarebbero provocati dalle stesse, con abbigliamento audace e invitante. Una delle centoventi domande su cui è nato il rapporto diceva: "All' intervistato è mai venuto il dubbio che quel suo comportamento potesse dare fastidio o non essere gradito alla sua collega?" Il 65, 4 per cento degli uomini ha risposto no. Nessun dubbio. Perchè mai battutine, allusioni, proposte, pizzicotti, apprezzamenti pesanti, confidenze licenziose dovrebbero infastidire? Non si è sempre fatto così, non si usa fare così, fra uomini e donne? In fondo, hanno detto molti, "viene spontaneo". ( SIC!SIC!SIC!)
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isolde6
isolde6 il 08/03/11 alle 23:05 via WEB
ho scoperto che un tale, appena arrivato sul nuovo posto di lavoro, si è fatto fare la lista di quelle che ci stavano e quelle che no. Questo signore [!] si è poi rivelato come una delle persone più rozze e ignobili che abbia mai conosciuto. Uno che, avendo torto marcio, ha aggredito con spropositata violenza di toni e contenuti gli interlocutori, che avevano ragione. Che aggiungere? Ci sono molte forme di violenza, talune subdole e meno scoperte, ma comunque rivelatrici.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 08/03/11 alle 23:50 via WEB
GRAZIE ISOLDE6. In un caso analogo Camilla Cederna si pronunciò in questo modo: " ... si tratta di manifestazioni di inciviltà, di atti volgari e insopportabili (...) che fa assomigliare l'uomo alla bestia". Io, per rispetto alle bestie, non mi sarei pronunciata così. BUON INIZIO DI QUARESIMA!
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ZeroRischi
ZeroRischi il 08/03/11 alle 23:34 via WEB
Mi tocca intervenire a tutela di alcune colleghe di lavoro, vittime di quelle che sono definite "innocenti battute all'insegna del buonumore"... non sono portato a reazioni violente, ma mollerei volentieri un ceffone a qualche dirigente...
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psicologiaforense
psicologiaforense il 08/03/11 alle 23:54 via WEB
Sì ZERORISCHI... che poi sia un dirigente ( e cosa sa "dirigere" questo infame?) è veramente inaudito. Tale individuo andrebbe messo al bando non per legge, ma per civiltà. :-)
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LUNA.PIENA40
LUNA.PIENA40 il 08/03/11 alle 23:42 via WEB
Una vergogna che deve assolutamente cessare... ti auguro una buona serata.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/11 alle 00:01 via WEB
GRAZIE LUNA.PIENA40, mi viene in mente il caso clamoroso della ex commissaria al lavoro e agli affari sociali europei, Anna Diamantopoulou, 51 anni, (ingegnere, già segretario generale dell'industria nel governo greco), autrice della legge europea contro l'"harassment" che esordì con una pubblica confessione: "Anch'io ho subito molestie sessuali. Avevo 19 anni e per pagarmi l'università lavoravo in uno studio di ingegneria. E' stata un'esperienza terribile. Non potevo andare in tribunale, perchè non c'erano leggi che potessero sostenermi. Ma non volevo nemmeno sopportare le attenzioni di quell'uomo. Così ho scelto di licenziarmi". Bella e generosa, ha deciso di raccontare quell'esperienza perchè "... le donne che hanno raggiunto un certo successo devono aiutare le altre a non subire in modo passivo!"
(Rispondi)
 
chrissydgl8
chrissydgl8 il 09/03/11 alle 04:52 via WEB
Esperienze di questo genere ne potrei scrivere anche io purtroppo... per quanto la vita continui lasciano un segno indelebile...
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maraciccia
maraciccia il 09/03/11 alle 13:00 via WEB
nella sfortuna...ho avuto la fortuna di non dover mai incorrere in certe incresciosità...e spero non debba mai succedere a mia figlia...e a nessuna donna...purtroppo invece capita..ed è difficile denunciare.
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donata_57
donata_57 il 09/03/11 alle 18:37 via WEB
Io ho iniziato a lavorare a 19 anni. La cosa ke mi dà ancora fastidio,a distanza di molti anni, sono le battutine idiote o le barzellette "grasse" ke raccontavano alcuni: ero giovane e arrossivo e loro continuavano con doppi sensi volgari.Poverini, credevano di essere spiritosi:se avessero saputo ke cosa pensavo di loro! A quel tempo nn c'erano leggi ke tutelavano la serenità delle persone nei posti di lavoro e quindi dovevi sopportare. Ho imparato a essere sorda finkè hanno smesso, dandomi della superba! Chissenefrega!!
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