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Messaggi di Luglio 2009

 

ATTUALITA',TERRORISMO, PSICOLOGIA, SOCIOLOGIA, CRIMINOLOGIA, UNABOMBER, KAMIKAZE, SPAGNA, IRAQ, PAKISTAN, AFGHANISTAN , NORD EST

Post n°2622 pubblicato il 31 Luglio 2009 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE

TERRORISMO: QUELLO CHE I MEDIA NON DICONO

AVVERTENZA: Scrivo questa riflessione sentendo tutto l'orrore delle stragi compiute in questi ultimi giorni in tutto il mondo dalla Spagna all'Iraq, dal Pakistan all'Afghanistan...  E tutto ciò mi richiama prepotentemente alla memoria FALCONE, BORSELLINO (vedi cronaca e commenti di oggi)  e da ultimo,   UNABOMBER (DEL MIO NORD EST). Ovvero, quell' individuo (MAI INDIVIDUATO) che dal 1994 al 2006 seminò ordigni esplosivi, orrore, panico,  paura,  sgomento,  incubo,  angoscia,  in Veneto e in Friuli.  

I terroristi,sono sempre alla ricerca di pubblicità «esplosiva». È il segno della loro modalità di comunicare la rabbia, l'impotenza, l'odio che provano. I terroristi, poi, hanno uno stile inequivocabile: colpiscono gli inermi, gli indifesi. Il terrorismo è un'astrazione che per materializzarsi ha bisogno del sacrificio degli innocenti. Ed è altrettanto vero che la natura dei terroristi è multiforme come multiformi sono le variazioni dell'orrore che essi sanno mettere in atto. Sotto la parola «terrorista», può essere annoverato anche il nome di un solitario cultore della violenza più bieca come Unabomber.
Costui, organizzando attentati dinamitardi spesso, specificatamente,  ai danni dei bambini (con esplosivi mascherati da giocattolo), vuole lasciare il segno di una regia criminale alla quale affida la conferma della sua identità. (Un «esplodo, dunque, esisto» che, per lui, come per tutti i terroristi del mondo, kamikaze o attentatori, costituisce una modalità di comunicazione e di espressione a sostituzione del «cogito ergo sum»).
Unabomber, poi, è un seminatore di violenza che si lascia adescare, come gli odierni terroristi, dal fascino dei mass-media e dal potere delle immagini. Viviamo, infatti, in tempi nei quali alla violenza dei discorsi, nel privato come nel pubblico, ha fatto seguito la violenza degli atti e delle immagini che li documentano. Così, i discorsi più efficaci nel segno della violenza sono proprio le azioni feroci che ogni giorno i mass-media veicolano.
E la violenza delle immagini cattura lo sguardo dei violenti poiché la violenza è nello sguardo di chi guarda. E chi guarda e ha una propria inespressa, oscura, minacciosa violenza da esprimere, può anche collegarsi alle immagini violente per «andare a pesca», nel mare tempestoso del suo inconscio e tirare fuori quelle azioni attraverso le quali attuare un percorso che lo aiuti a far emergere l'orrore, il dolore, la rabbia che ha dentro. Dico può, perché ci sono poi infiniti passaggi che non vengono quasi mai fatti, per arrivare ad atti terroristici brutali. Vero è, anzi, che molto spesso storie e racconti di violenze, tragedie e paure assolvono al compito catartico e liberatorio di offrire la delega espressiva alle parti in ombra di ciascuno e di tutti.

 
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ATTUALITA', CRISI ECONOMICA, NUOVE POVERTA', LEGGI DI MERCATO, SPRECHI, DISTRUZIONE FRUTTA FRESCA, POLITICHE AGRICOLE

Post n°2621 pubblicato il 31 Luglio 2009 da psicologiaforense

FOTO DEL GIORNO

DISTRUGGETE QUESTE PESCHE!

Coltivatori francesi di pesche hanno scaricato quintali di frutta freschissima alla frontiera con la Spagna nei pressi di Perpignano per protestare contro le catene di grande distribuzione francesi che non hanno dato la preferenza ai coltivatori nazionali come negli anni scorsi (Raymond Roig/Afp)

 
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SESSUOLOGIA, ANSIE DA PRESTAZIONE, VIAGRA, MASCHILE&FEMMINILE, PSICOLOGIA, EROTISMO, SESSUALITA', RAPPORTI SESSUALI,

Post n°2620 pubblicato il 31 Luglio 2009 da psicologiaforense

SEGUE DAL PRECEDENTE POST. CORSIVO (PARTE II)

«Se ti tocchi, diventi cieco, se usi il viagra, anche...».

Scrivevo nel precedente post che dietro l'allarmismo  su presunti effetti collaterali  del Viagra (fa diventare ciechi) si poteva  celare l'intento di scoraggiare l'uso di prodotti antimpotenza perché lesivi, soprattutto, dell'immaginario maschile.......

In questo caso,   bene farebbero,  gli uomini a consultare il libro della collega ed amica  Jole Baldaro Verde: «Gli specchi dell'eros maschile» ( Raffaello Cortina Editore). Le risposte sono tutte là!. Gli scenari sono tutti là! Poiché in verità, molti uomini oppongono grandi resistenze ad indagare, con serietà e competenza, la propria sessualità ed a conoscerla. Quasi questa possibilità giocasse a sfavore proprio delle loro prestazioni. Per quanto riguarda il mondo maschile, si osserva, infatti, che le inibizioni che maggiormente mettono alla prova la “tenuta” psicologica ed emotiva degli uomini sono legate alle diverse ansietà cosiddette “da prestazione”. Da non intendersi in senso meramente sessuale ma, più in generale, come delle tensioni collegate al bisogno di essere delle persone efficienti, soddisfatte di sé, soddisfacenti nelle relazioni (anche nella relazione con il mondo femminile), fisicamente e mentalmente in grado di competere con gli altri uomini e di avere un certo potere ed ascendente a livello interpersonale. Dunque, persone mai insicure, mai in dubbio. Insomma, della serie: «Uomini che non debbono chiedere mai!». Quando, poi, la paura di «non essere all'altezza» diventa fobia, a livello psicologico, scattano meccanismi ben precisi: l'ansia anticipatoria, l'evitamento situazionale. A questi meccanismi di difesa si può rispondere attraverso un lavoro di presa di consapevolezza. Lavoro che, nei casi di paure lievi (e, dunque, non di disturbi funzionali) può anche non necessariamente passare per lo studio dello psicologo ma anche transitare per le forme più intelligenti dell'auto aiuto. Tra le quali, può “non” figurare l'assunzione del Viagra ma l'educazione sessuale, la conoscenza, il rispetto e il piacere al dare piacere al proprio corpo.

 
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SESSUOLOGIA, RIFLESSIONI, PENSIERI, CORSIVO, SUGGESTIONI, PREGIUDIZI, STEREOTIPI, PSICOLOGIA, MASTURBAZIONE, VIAGRA

Post n°2619 pubblicato il 31 Luglio 2009 da psicologiaforense

CORSIVO (PARTE I)

IL VIAGRA FA DIVENTARE CIECHI?

Ma cos'è quella del Viagra? Una falsa profezia che si autoavvera? Chi non ricorda, infatti, i profeti di sciagura che, ancora negli anni 50, spaventavano i ragazzini in vena di masturbazioni, dicendo loro: «Se ti tocchi, diventi cieco»?. Gli adulti sapevano, avendone fatta l'esperienza, che non era vero. I ragazzini, invece, no. E provavano un terrore indicibile di perdere la luce degli occhi. E, anche di finire all'inferno. Poiché oltre la cecità, gli atti impuri erano anche un peccato mortale! Ora, invece, che la Fida , l'ente governativo americano che controlla i farmaci, ha rilevato che 38 uomini (su svariati milioni) che facevano uso del Viagra hanno perso la vista, sembra proprio che ci sia una simile possibilità.
Vero è, però, che si tratta di remotissima possibilità. Infatti, le persone colpite , tutte tra i 50 e i 68 anni, presentavano anche disturbi capaci di influire gravemente sulla vista, come il diabete e il colesterolo alto. Che, non ci sia, invece, dietro questo allarmato diffondersi di notizie relative alla cecità, quale effetto collaterale dell'assunzione di Viagra, Cialis e Levitra, su una «frazione infinitesimale» di consumatori, l'intento di scoraggiare l'uso di prodotti antimpotenza perché lesivi, soprattutto, dell'immaginario maschile?

SEGUE.....

 

 

 

 
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“Baby Girl Arciaga”, BIMBA NATA CON DUE TESTE, DICEFALIA MONOZIGOTICA, MEDICINA, GENETICA, FILIPPINE,MANILA,

Post n°2617 pubblicato il 30 Luglio 2009 da psicologiaforense

dicefalia monozigotica

Medicina: Filippine, Nata Bimba Con Due Teste

 I medici dell'ospedale di Manila, nelle Filippine, stanno monitorando attentamente le condizioni di una bimba nata con due teste.La piccola e' venuta alla luce nella serata di martedi' al Doctor Jose Fabella Memorial Hospital. Secondo i medici, la neonata è in condizioni stabili, ma potrebbe non sopravvivere a lungo se gli specialisti scopriranno che nel suo corpicino batte un solo cuore. I genitori della piccola, un autista di mototriciclo e la moglie, chiedono aiuto e preghiere per la bimba. Salvador Arganda, il papa', ha raccontato alla 'Abc Cbn News' che la piccola Arciaga e' nata intorno alle 20.45 e poi e' stata trasferita nell'unita' di terapia intensiva neonatale. Il direttore dell'Ospedale, Ruben Flores, ha spiegato che la bimba costituisce un caso molto raro di dicefalia monozigotica. In pratica, nel corpicino coesistono due gemelli che dividono gli organi, ma hanno teste distinte. Ora i medici sottoporranno la piccola ad ecocardiogramma per capire se ha un solo cuore: in questo caso non potrebbe sopravvivere a lungo.

FONTE: (Adnkronos/Adnkronos Salute)

 
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CURIOSITA',

Post n°2616 pubblicato il 30 Luglio 2009 da psicologiaforense

CURIOSITÀ – L’acqua di colonia compie 300 anni

Un’invenzione tutta italiana


 È stata creata nel lontano 1709 da Gian Maria Farina, un profumiere piemontese emigrato a Colonia. Il suo intuito lo portò a creare una fragranza rivoluzionaria, totalmente diversa da quelle allora esistenti, che sedusse anche Goethe e Napoleone.
"Il mio profumo è come un mattino italiano di primavera dopo la pioggia: ricorda le arance, i limoni, i pompelmi, i bergamotti, i cedri, i fiori e le erbe aromatiche della mia terra. Mi rinfresca e stimola sensi e fantasia ", diceva il suo inventore, l’italiano Gian Maria Farina.
La Farina Haus è la fabbrica del profumo più antica del mondo – anno di fondazione 1709 – ed ospita oggi un Museo del Profumo, dove rivivere la storia della fragranza. Nel laboratorio del profumiere gli ospiti vengono introdotti ai segreti della creazione del profumo, dalla scelta degli ingredienti, all’arte della distillazione e alla tecnica dell’enfleurage.
Il profumo 4711 è forse la versione  più famosa e diffusa. Si dice che Wilhelm Mühlens, fondatore della casa, ne acquistò la ricetta da un monaco. È nel 1820 che viene creato il flacone – detto Molanus – che facilita l’immagazzinamento e l’utilizzo dell’Acqua di Colonia, e che viene impiegato ancora oggi per il prodotto 4711 – Vera Acqua di Colonia. Oggi la casa in Glockengasse ospita un negozio/museo, con tanto di fontana all’Acqua di Colonia, dove si tengono anche tour guidati e seminari sul profumo.

FONTE: Impresa Mia 
 
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POPOLI FELICI, RIFLESSIONI, PENSIERI, CORSIVO, ATTUALITA', SOCIOLOGIA, PSICOLOGIA, LETTERATURA, SOCIETA', COSTUME

Post n°2615 pubblicato il 30 Luglio 2009 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE

POPOLI FELICI?

Fanno davvero pensare i  dati sulla "felicità" della rivista inglese di sociologia Journal of Happiness Studies. Già l'esistenza di una rivista scientifica su argomenti così soggettivi, lascia perplessi. Ma il Regno Unito è il pragmatico paese dell'“aritmetica morale” di Jeremy Bentham, tesa a trasformare la morale in scienza esatta. E dalla morale alla felicità, il passo è breve. Dunque i dati sarebbero questi. Nella graduatoria dei Paesi del mondo più felici, al primo posto vengono in ordine Malta, Danimarca, Svizzera, Colombia e Islanda. Seguono Irlanda, Olanda e Canada. Se gli Usa sono al sedicesimo posto, nei primi venti non c'è però spazio per Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia. Parrebbe in qualche modo che la felicità vada a rintanarsi nelle isole, siano da intendersi in senso letterale che simbolico, come la Svizzera o il Canada. Dove «non esistono il carrierismo sfrenato, l'aumento degli orari di lavoro, il declino della famiglia e delle comunità tradizionali», osserva il curatore della rivista professor Ruut Veenhoven. Ma, caro professore, mi permetta di nutrire qualche dubbio sulla sua idea di felicità. Noi italiani siamo il Paese di uno dei più grande intenditori nel merito, il poeta Giacomo Leopardi, che in materia di felicità ha scritto cose eccelse. Siamo proprio sicuri che la felicità consista in una serra dove l'orologio della storia si ferma, in un Limbo dove il buon tempo dell'umanità innocente si protrae all'infinito, fra tanti Peter Pan?

 
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SCOPERTA NUOVA SPECIA DI UCCELLI, «Bare-faced Bulbul», FOTO DEL GIORNO, SCIENZE, ORNITOLOGIA, LAOS

Post n°2614 pubblicato il 30 Luglio 2009 da psicologiaforense

FOTO DEL GIORNO

Una nuova specie di uccelli

SCIENZA. ORNITOLOGIA.
È stata scoperta in Laos una nuova specie di uccelli. Si chiama «Bare-faced Bulbul». Questo è l'unico esemplare che è  stato trovato. (Reuters)

 
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CURIOSITA', USA, METROPOLITANA DI NEW YORK

Post n°2613 pubblicato il 30 Luglio 2009 da psicologiaforense

New York, chi guida la metro? Un bambino di 8 anni

E' verde, veloce». «Giallo, rallenta». Erano queste le frasi che provenivano dalla cabina di comando della metro che lo stava portando a Manahattan. Incuriosito, un avvocato di 41 anni, Jules Cattie, si è avvicinato e ha scattato una foto: al comando c'era un bambino di 8-9 anni e in piedi dietro di lui la conducente del treno che impartiva la singolare lezione di guida. «Siamo fermi per traffico eccessivo sulla linea», avrebbe anche annunciato, impeccabile, il bambino al microfono.

L'avvocato ha denunciato i fatto alla Mta, società che gestisce il trasporto pubblico a New York, la quale ha annunciato un'inchiesta «vigorosa e approfondita».

Dieci giorni fa un ingegnere della Long Island Railroad, la linea ferroviaria che collega New York a Long Island, era stato sospeso per aver lasciato che un passeggero guidasse un convoglio
(CBS News).

 
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MEDJUGORJE CLAMOROSO, PADRE TOMISLAV VLASIC DI MEDJUGORJE E' ERETICO, FENOMENO MEDJOGURJE SCONFESSATO DAL PAPA,

Post n°2612 pubblicato il 30 Luglio 2009 da psicologiaforense

VATICANO: SESSO E ERESIA,CACCIATO 'PADRE' DI MEDJUGORJE. MA L'IMMACOLATA VERGINE COMUNQUE NE ESCE TRIONFANTE...  

Esce di scena, portandosi dietro la minaccia di scomunica da parte del papa e le accuse infamanti di eresia, manipolazione delle coscienze, misticismo sospetto e, persino sesso con una suora, il francescano Tomislav Vlasic che nel 1981 diede vita al fenomeno Medjugorje in qualita' di 'padre spirituale' dei sei ragazzini che improvvisamente cominciarono a riferire di vedere ogni giorno la Madonna. Vlasic non ha aspettato di essere scomunicato ed ha giocato d'anticipo: ha dato formalmente le dimissioni nel marzo scorso, anche se la notizia e' trapelata solo in questi giorni. Un brutto colpo per l'immagine di Medjugorje, paesino dimenticato sulle colline dell' Erzegovina, divenuto dagli inizi degli anni ottanta uno dei santuari mariani piu' frequentati del mondo, una calamita per milioni di devoti che vi si recano nonostante la Chiesa non l'abbia mai riconosciuto come sede di eventi ''soprannaturali''. Anzi il Vaticano ha guardato sempre con diffidenza a quelle apparizioni mariane cosi' puntuali, ogni giorno alle 17.00, che continuano tuttora, almeno a sentire i racconti dei veggenti, diventati adulti e sparpagliati in tutto il mondo: piu' di 40 mila visioni e non ''sembrano avere fine'', come osservo', in una visita ad Limina in Vaticano nel 2006, l'attuale vescovo della diocesi, quella di Mostar, mons. Ratko Peric. Le accuse mosse da Benedetto XVI, attraverso la Congregazione per la Dottrina della Fede, contro il 'padre spirituale' del grande fenomeno mistico sono gravissime: ''diffusione di dubbia dottrina, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza verso gli ordini legittimamente costituiti e atti contro il 'sextum' (contro il Sesto comandamento di non commettere adulterio)''. A renderle ancora piu' fosche vi e' una frase dell'ex dicastero di Ratzinger che ha il sapore di una sentenza: i peccati di cui e' imputato il frate sono stati commessi ''nel contesto del fenomeno di Medjugorje'',  (ANSA).

 

 
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FEDE, FEDERICA PELLEGRINI, ORO E MONDIALE , UNA RAGAZZA DI 20 a. TUTTA D'ORO

Post n°2611 pubblicato il 30 Luglio 2009 da psicologiaforense

con  F E D E ... si spostano le montagne!

Federica Pellegrini, doppietta stratosferica: oro e record mondiale nei 200

 

 
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Sarkò difende la sua Carlà

Post n°2610 pubblicato il 30 Luglio 2009 da psicologiaforense

Sarkò difende la sua Carlà
"Non c'entra con il mio malore".
Fortuna che si trattava di un semplice affaticamento, al quale porre rimedio con un po’ di sana vacanza, lontano dallo stress dell’Eliseo e della politica. Ma l’incidente occorso al presidente francese Nicolas Sarkozy domenica scorsa, quando venne trasportato in ospedale in seguito alla quotidiana dose di jogging, è diventato un affare di Stato. I maliziosi – o semplicemente i soliti malintenzionati – hanno tirato in ballo la dolce consorte, la mezza italiana / mezza francese Carla Bruni: chissà quei due che cosa combinano, chissà che vita mondana che fanno e via con altri commenti del genere.
Una coppia domestica - Oggi Nicolas è partito all’attacco: io e Carlà siamo una coppia che definire domestica è fin troppo poco. Alcuni commentatori nelle scorse ore avevano ripercorso la pazze notti della Première Damme ai tempi in cui frequentava le rock star Mick Jagger ed Eric Clapton. Ma oggi non è più così: “Francamente, mia moglie ed io non usciamo mai la sera, non partecipiamo a feste, io non bevo, come ben sapete, non fumo sigarette, anche se ogni tanto cedo alla tentazione di un sigaro, e quindi non ho bisogno di un cambiamento considerevole del mio stile di vita”, ha dichiarato Sarkozy ai giornalisti.
Non è quindi il caso, per l’inquilino dell’Eliseo, di gettare scompiglio nella sua vita spartana: “Ho semplicemente bisogno di riposarmi”. Ovviamente, le parole non sono bastate, perché le supposizioni continuano a rincorrersi.
Il caso della personal trainer - La Bruni è finita al centro del dibattito perché a lei si attribuisce il merito (o demerito?) di aver imposto al marito di essere per forza in forma, al punto da assegnargli un personal trainer.
 È impossibile dimenticare, a proposito, Julie Imperiali, la maestra di ginnastica che lo scorso gennaio rivelò di aver messo nero su bianco un programma personale per il capo di Stato transalpino che mirava al miglioramento dei movimenti pelvici. La Imperiali venne allontanata con garbo quando ormai la frittata era stata fatta.
Speedy Sarko - In Francia, d’altra parte, da tempo hanno coniato il soprannome Speedy Sarko: sia per il temperamento dimostrato ai tempi in cui ricopriva il ruolo di ministro degli Interni, sia per i numerosi scatti che lo vedono ritratto alle prese con una partitella di calcio o di rugby, una bicicletta da corsa e, addirittura, un cavallo bianco e molto bonapartiano tra la campagna della Camargue in occasione della campagna elettorale per le Presidenziali.
Correva l’anno 2007, Sarkozy era “sposato” con l’autoritaria Cecilià. Poi è arrivata la Bruni e, da allora, chissà che combinano quei due quando cala il sole.


 
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ATTUALITA',RIFLESSIONI, PENSIERI, PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, MASS MEDIA, CRONISTI, GIORNALISTI, REPORTERS, CORSIVO

Post n°2609 pubblicato il 29 Luglio 2009 da psicologiaforense

corsivo: psicologia della comunicazione

IL CRONISTA NON E' MAI NEUTRALE

A differenza della storia, che si basa sull'interpretazione dei fatti, la cronaca dovrebbe limitarsi a registrarli in maniera impersonale. Dovrebbe fornire un asciutto e scheletrico resoconto, a beneficio dei destinatari dell'informazione, che hanno diritto di conoscerli. Ridotta in termini così essenziali, la cronaca – senza commento – potrebbe apparire come una semplice operazione di raccolta di dati, una registrazione di avvenimenti da affidare all'automatismo.
Usiamo il condizionale, perché tale impostazione teorica non appare convincente ed è, invece, costantemente smentita. In tal senso, è subito discutibile la presunta valenza oggettiva di un fatto. In assoluto, non c'è dubbio che un evento c'è o non c'è, ma – superato tale punto di partenza – anche nella sua descrizione potrà essere mostrato in forme diverse. Ne deriva che l'assolutezza della notizia va a stemperarsi o a relativizzarsi nel modo in cui viene "confezionata". Capirete, allora, come l'intervento del "mediatore" non sia neutrale o privo d'incidenza e diventi un filtro attraverso il quale lo stesso fatto può essere diversamente comunicato. In breve, non passa senza rischi di modificazione – e talvolta di manipolazione – nella mente del comunicatore.
Per tali ragioni, sembrano ingenui quanti si scandalizzano se si rendono conto che lo stesso avvenimento risulta variamente "colorato" dagli organi d'informazione e sbraitano per l'attentato alla libertà di stampa.
Quanti rinfocolano la polemica, non tanto per amore di verità, ma solo per sostenere il proprio punto di vista. Anche senza commento, basta il carattere di un titolo, un semplice esclamativo o interrogativo, l'omissione di un particolare apparentemente insignificante o il riferimento a un altro che s'intende valorizzare, basta rintracciare questi e altri profili per verificare la contaminazione della notizia. Questi limiti vanno, quindi, serenamente accettati, perché il lettore o l'ascoltatore riesce in qualche modo a notarli e anche perché è assurdo pretendere dall'informatore la totale rinuncia a operare descrizioni personalizzate. L'unico aspetto che ci sembra da rifiutare è l'accanimento o il rifiuto della più elementare forma di pietà.

 
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ATTUALITA', POLITICA, GIUSTIZIA, RIFLESSIONI, PENSIERI, SUGGESTIONI, COSTUME, SOCIETA', POLITICI & GIUDICI,

Post n°2608 pubblicato il 29 Luglio 2009 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE BREVE  

POLITICA E GIUSTIZIA

In nessun Paese avanzato, i rapporti tra politica e giustizia sono così travagliati come nel nostro. Solo sfegatati uomini di parte e corporativisti senza ritegno sono capaci, di volta in volta, di scaricarsi a vicenda le colpe di tante patologie, cui ci hanno abituato politicanti e giudici non sempre terzi. Non sappiamo quanta gente riesca più ad appassionarsi alla lotta continua tra "pezzi" dello stesso Stato, cui talvolta non si sottraggono neppure taluni vertici istituzionali. Il principio della separazione (o meglio della cooperazione) tra i poteri, su cui si dovrebbe fondare la democrazia liberale, è rimasto riferimento storico, poiché tra gli stessi c'è solo confusione.

 
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Lubna Ahmed Hussein, ATTUALITA', CRONACHE, INTEGRALISMO RELIGIOSO, SUDAN, KHARTOUM, COSTUME, SOCIETA'

Post n°2607 pubblicato il 29 Luglio 2009 da psicologiaforense

Indossa i pantaloni, giornalista rischia quaranta frustate
Si è conclusa poco fa  con il rinvio al 4 agosto la prima udienza del processo alla giornalista sudanese, Lubna Ahmed Hussein, fermata dalla polizia di Khartoum il 3 luglio insieme ad altre 13 donne perché indossava i pantaloni (LO STESSO ABBIGLIAMENTO CHE SI VEDE NELLA FOTO) considerati nel paese africano un indumento 'indecente' per le donne.
Lubna, che collabora con una missione delle Nazioni Unite in Sudan, ha rinunciato all'immunità prevista per chi lavora per un'organizzazione internazionale e intende essere processata in quanto giornalista sudanese. La donna è famosa in patria per essere una firma del giornale di sinistra 'al-Sahafa'.
In un primo momento si riteneva che l'esecuzione della condanna, mediante 40 frustate, dovesse avvenire già oggi subito dopo un veloce processo, come già accaduto in passato. Per questo la giornalista aveva distribuito 500 inviti a suoi colleghi e agli operatori dei diritti umani nel paese in occasione dell'udienza odierna per permettere a un vasto pubblico di assistere alla sua fustigazione. Invece, secondo quanto riferisce la tv araba 'al-Jazeera', questa prima udienza è servita solo per comunicare ai giudici di Khartoum che la donna intende non avvalersi dell'immunità, in quanto intenzionata a lasciare l'incarico ricoperto nell'Onu.
Tutto quindi si deciderà il prossimo 4 agosto. Diversa è stata la sorte di dieci delle donne fermate con lei all'inizio del mese che hanno subito, dopo il fermo, la condanna a 10 frustate ciascuna
******************************************************************
VEDI QUI FONTI E COMMENTI:
Sudan, condannata a 40 frustate perché indossava i pantaloni
La Repubblica - ‎4 ore fa‎
La giornalista aveva raccontato che il 3 luglio mentre si trovava al ristorante c'era stata un'irruzione della polizia e lei con altre 12 donne in pantaloni ...

 
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