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finchè vita non vi separi
 

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Messaggi di Ottobre 2009

 

E D I T O R I A L E, ATTUALITA', ARGOMENTO DI OGGI, TURISMO SESSUALE, EROTISMO, NARCISISMO, PEDOFILIA, PSICOLOGIA, SESSUOLOGIA,

Post n°3148 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

EDITORIALE

 

DOVE VANNO OGGI (FINE 2009) I TURISTI A “LUCI ROSSE”.


Africa ultima meta per i charter della prostituzione In molti viaggi d'affari le ragazze sono comprese nel prezzo. E in Italia «weekend particolari» con squillo importate dall'Est«All what you want». Chi si è sentito dire questa frase da un uomo sorridente di fronte agli occhi sciagurati e al corpo nudo di una bambina di nove anni, non dimentica più: tutto quello che vuoi, paga e puoi farle tutto quello che vuoi. Settembre 2000, a Bangkok, inchiesta della «Stampa» sulla pedofilia. Dicembre 2004, operazione di polizia contro il turismo sessuale. Non è vero che non è cambiato niente. È cambiato tanto. È mutata la geografia delle destinazioni, sono mutati i «gusti» e gli utenti, sono mutati (ma non abbastanza) accordi e precauzioni. È mutata anche la legge: oggi, se c'è reato, sei perseguibile in Italia anche per ciò che hai fatto all'estero. Sono rimaste uguali le vittime: bambini e bambine, donne e ragazzi presi per la loro fame e non per il loro piacere. C'è del nuovo, sì. Tra i viaggiatori e le mete. Si parlava di Santo Domingo, Thailandia, Brasile. Oggi la ragnatela del sesso (non soltanto di pedofilia, ma adulto, di uomini, donne e gay) ricorda i tracciati dei voli che troviamo tratteggiati nelle riviste delle compagnie aeree nella tasca del sedile davanti al nostro durante il volo. Una ragnatela di aeroporti internazionali. E le cifre del fenomeno lasciano il tempo che trovano: il sommerso è il 90 per cento. I pedofili - così come chi cerca «carne fresca» non necessariamente nell'infanzia o nell'età prepuberale - hanno il parco più ampio. A Santo Domingo, se per toglierti di torno un gruppo di ragazze ti dici «maricon», cioè omosessuale, ti propongono il loro «hermano», il fratello, e se dici che è troppo grande hanno anche un fratellino. I meninos de rua del Brasile sono più che una riserva di caccia: un supermercato. Bangkok, Chat May, Hat Yai, Pattaya sono le mete thailandesi, rese più difficili da una polizia sempre un pò meno corrotta e un pò più collaborativa. Ma rimangono gli episodi assurdi, come l'americano che per festeggiare il compleanno «affitta» un gruppo di ragazzini per sè e i suoi amici. Se la polizia thailandese si fa sentire, allora ci si rivolge ai Caraibi, al Brasile, ma anche - nuove frontiere sempre più battute - a Laos e Cambogia, dove il bambino lo usi e addirittura lo uccidi, lo usi e lo compri. C'è il fastidio del visto d'ingresso, ma un viaggio d'affari lo può sempre giustificare. Il viaggio d'affari, talora, comprende già il sesso, soprattutto dove si vogliono non piccole creature ma ragazze molto belle e molto giovani. A Bucarest, dicono le ricerche di Ecpat e Gruppo Abele, è già tutto previsto. Vai, ceni, firmi contratti e il tuo interlocutore ha già pensato al resto. Nella Repubblica Ceca è la stessa cosa. Ci sono rapporti che parlano di «automatismo» del viaggio: è evidente che vogliono anche questo. E quando non è previsto, ci scappa spesso. Se gli uffici del personale delle aziende controllassero certi conti inseriti in nota spese per la «lavanderia», considerato l'abbigliamento che uno si porta appresso, avrebbero qualche dubbio. Il portiere procura la ragazza, l'azienda la paga seppur sotto una voce più «pulita». Se l'Est è il paradiso delle ragazze, il Brasile e i Caraibi per ragazze e ragazzini, l'Africa è meta a tutto raggio. Ci vengono i signori, ma ci vengono anche le signore. Per loro in testa c'è il Senegal. Non c'è da scandalizzarsi. Perchè gli uomini sì e le donne no? E anche qui mutano le mete. Le gentili signore che vogliono il nero vanno in Marocco - ci sono splendide interviste di single che spiegano perchè - o in Senegal, andava la Costa d'Avorio, ma ora è più rischiosa. Ma quelle che preferiscono il ragazzino puntano sul Sud America, sulle favelas brasiliane, il perchè è allo studio. Pedofilia femminile. La cosa più stupefacente è la totale assenza di precauzioni. Giovani uguale no hiv. Chi l'ha detto? L'Aids sta scivolando proprio fra gli eterosessuali, tra i vicini di casa ineccepibili. Hanno ragione Mirta Da Prà, Gruppo Abele, e ha ragione MARCO Scarpati, presidente di Ecpat, quando dicono che l'identikit del cliente scende sempre più di età e svela persone con una doppia morale: a casa loro certe cose non esistono, in certi luoghi tutto è concesso, perchè là si divertono a farlo, perchè là li aiuti a mangiare, perchè là vivono così. A parte che sarebbe più divertente farlo con chi si diverte, dicono gli psicologi che chi si diverte vorrebbe divertirsi davvero. In altre parole: non mi metto in gioco, non ho doveri, non faccio brutte figure. E poi c'è l'esotico. Come quel bacino incredibile che è l'India, dove addirittura si esportano bambini altrove o si acquistano quelli nepalesi per i bordelli locali. E c'è l'esotico di provincia. Il turismo del sesso, dicono gli osservatori ufficiali, sta anche dentro i confini. In giri ristretti e nemmeno troppo si viene a sapere del charter di fanciulle che arriva per il weekend in certe aree, in genere di mare e vacanza, e si sparpaglia nelle discoteche. Le statistiche dicono che in Italia il sesso è virtuale, guardato o parlato. La realtà svela che fugge dal coinvolgimento, forse dal «voto» dell'altra persona. Una solitudine. E una promessa: «ALL WHAT YOU WANT».

 

 
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RIFLESSIONI, PENSIERI, PSICHIATRIA, PSICOPATOLOGIA, MANICOMI, "I MATTI",

Post n°3147 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

UNA VITA IN PRIMA LINEA DALLA PARTE DEGLI ULTIMI

Ho sempre presente un giovane malato di mente ricoverato nel reparto detenuti delle Molinette. Era l’anno 1988.  Stava rintanato sotto la branda e non veniva fuori nemmeno quando gli portavano i pasti: allungava la mano, ritirava il rancio e lo mangiava là sotto. Soltanto in un caso abbandonava la tana: quando gli agenti annunciavano l'arrivo del «dottor Crosignani». Allora si metteva in piedi. Si guardavano negli occhi, poi il malato gli faceva cenno di entrare e cominciava il dialogo. C'e' in questa memoria l'atteggiamento che lo psichiatra teneva verso il malato e verso la psichiatria stessa da quando entrò, nel '68, nel manicomio di via Giulio fino a quando diresse un repartino.

Ricordo che  al primo esame di specialità fu bocciato e si intestardì. Entrò in strutture più carcerarie che sanitarie. Combattè la contenzione fisica come routine. E, fiducioso nella legge 180, combattè anche le dimissioni selvagge (che facevano inorridire Mario Tobino) figlie di una guerra santa contro l'inciviltà di certe istituzioni, ma che come tutte le guerre sante lasciava a terra i suoi morti: i ferrovieri non volevano lavorare sulla Torino-Bardonecchia per il terrore di trovare davanti alla motrice il suicida per angoscia, che fuori dall'istituzione si scopriva sperduto. Crosignani credeva e crede in un principio: stare dalla parte dei pazienti, non usarli nè guidarli nè gestirli. Convinto che la psichiatria è clinica, è terapia, è sedare malesseri, ma è soprattutto affetto, non quello paterno e tanto meno paternalistico, ma quello della comprensione e condivisione, che ti fa placare il furioso senza mettergli le mani addosso.

 

 
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ATTUALITA', LA RAGAZZA SCIMMIA, ANTROPOLOGIA, PSICOLOGIA, MEDICINA,

Post n°3146 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

 

Per diciotto anni, ha vissuto in una foresta al confine tra Cambogia e Vietnam, insieme alle scimmie. Il suo nome è Rochom P'ngieng, ma tutti la conoscono come "Jungle Woman", la donna della giungla. Scomparsa a 8 anni nel 1989, Rochom è stata poi ritrovava due anni fa. Da allora, la giovane, ormai 28enne, non si è mai riabituata alla vita in società. Genitori e parenti non sanno più come fare: Rochom continua a dimagrire, si rifiuta di mangiare, si toglie i vestiti in pubblico e tenta regolarmente la fuga. Non parla, limitandosi a emettere suoni disarticolati simili a quelli delle scimmie. I suoi occhi, spesso assenti, si riaccendono solo di fronte alla giungla: è lì che sogna di tornare, tra quella natura che l'ha vista crescere per gran parte della sua vita

*****************************

VEDI TUTTO QUI:

Doc: Cambodia's 'jungle woman' sick, mentally ill
The Associated Press - ‎19 hours ago‎
PHNOM PENH, Cambodia — A woman dubbed the "jungle woman" after emerging naked and unable to speak from the wilds of northeastern Cambodia two years ago is ...

 
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curiosità, halloween, le zucche invadono le città,

Post n°3145 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

Con «dolcetto o scherzetto» le zucche invadono l'Italia L'ultima tendenza è il truccatore professionista.  In molte città video spaventosi su schermo gigante. Le candele sono un obbligo.
 
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ATTUALITA', FOTONOTIZIA

Post n°3144 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

NAVE-CITTA' GRANDE COME SETTE QUARTIERI

Il transatlantico Oasis of the Seas, il più grande al mondo, in partenza dal cantiere navale di Turku, nel sud ovest della Finlandia, per raggiungere la costa occidentale degli Stati Uniti, dove il 5 dicembre imbarcherà i passeggeri per la sua prima crociera ad Haiti. Oasis of the Seas - nome scelto dai lettori del quotidiano Usa Today tramite un concorso - è costata 900 milioni di euro. Ha 16 ponti, 2.706 camere e può ospitare 6.360 passeggeri e 2.000 membri d'equipaggio.
 
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RIFLESSIONE DELLA NOTTE, SITI PORNO, WEB, GUASTAFESTE, SCOCCIATORI, SECCATORI IMPORTUNI

Post n°3143 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

RIFLESSIONE DELLA NOTTE
 
 
INTERNET I siti porno, troppo invadenti ma tecnicamente avanzati...

NON ho niente contro i siti porno. Non mi interessano, li filtrerei senz'altro dal computer dei miei nipotini, ma non c'è dubbio che, nel mondo dell'entertainment per adulti, abbiano il diritto di esistere. Alcuni  sono  pionieri all'avanguardia nelle nuove tecnologie. Sperimentano tutte le novità. Sono stati i primi a lanciare con successo il commercio elettronico, vendendo in rete abbonamenti a servizi a luci rosse con la carta di credito criptata. Purtroppo, sono anche i più aggressivi nel direct marketing. E da qualche tempo a questa parte, con la corsa diffusa alla conquista di audience, stanno diventando molto invadenti. È come con un seccatore che ti importuna per strada: non sai se è meglio ignorarlo, nella speranza che si stanchi e cambi obiettivo. O se reagire e fare una scenata. Succede con l'email: la catena di messaggi si estingue solo se cestino tutto facendo finta di niente. Sul World Wide Web è ancora peggio. Nel mese di settembre (2009) la Federal Trade Commission  ha registrato che i visitatori di più di  25 milioni di pagine Web sono stati deviati su siti pornografici contro la loro volontà. A volte, navigando in Rete, si scopre di non riuscire ad andare dove si vuole, o peggio, ci si trova in un luogo dove non si vuole essere e non si riesce a uscirne. Sono trappole tese dagli abili «web master». Il trucco sta nel manipolare il codice html, ecc… in modo per esempio da disabilitare il bottone «back» per tornare indietro sulla pagina precedente, oppure nel programmare in Javascript (un altro programmino molto comune) un circolo vizioso, con nuove pagine che si aprono automaticamente quando si cerca di chiuderne un'altra. Oppure inserendo parole chiave che non c'entrano nel codice che serve per farsi selezionare dai motori di ricerca (cercate il sito della Casa Bianca e finite su www.whitehouse.com, un sito porno, anzichè www.whitehouse.gov). Un altro trucco sono i banner (quei rettangoli di pubblicità) che avvertono di un «problema grave»: lo sprovveduto che clicca su «ok» casca su un sito non desiderato. Visto che garantisce un'audience insperata, questo sistema di bassa lega è stato copiato anche da blog  non pornografici, ma idioti o  con un'etica a dir poco discutibile.

 

 
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IL MONDO E L'UNIVERSO, ASTRONOMIA, NASA, FOTO,

Post n°3142 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

GIOCO ASTRONOMICO DI COLORI

 

Per ottenere una foto con colori così stupefacenti, gli astronomi della Nasa usano i loro trucchi. Innanzitutto hanno messo insieme tre immagini prese separatamente con tre diversi filtri, ognuno dei quali tarato per registrare le diverse linee di emissione dai gas presenti nella nebulosa sotto obiettivo. In questo caso, la nebulosa Orione, enorme sala parto di tante stelle.
A bassa densità, zolfo e idrogeno emettono luce rossa, mentre l'ossigeno emette luce verde. Gli astronomi però, per diversificare ulteriormente i colori nell'immagine, ha assegnato il colore rosso allo zolfo, il verde all'idrogeno, il blu all'ossigeno. Nonostante il risultato finale risulti completamente differente dall'immagine visibile a occhio umano, questo permette agli studiosi di tenere traccia delle componenti gassose della nebulosa e conoscerla meglio. © Nasa ( riportato da scienze/Focus) 
 
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FOTONOTIZIA

Post n°3141 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

AFFARI DI SESSO

Il sesso esce dalle stanze da letto e diventa un grande affare: in totale si stima che il fatturato annuo mondiale si aggiri sui 7 miliardi di euro, ma difficili sono le stime precise. Un vero e proprio business, con servizi (eros center, linee telefoniche hard, sexy shop) e prodotti (pornografia e gadget erotici). Con venditori e clienti, e un giro d'affari da capogiro. Peccato che la merce di scambio sia anche umana e nella maggior parte dei casi si tratti di persone sfruttate e maltrattate. Parallelamente sopravvive una nicchia di lavoratori, i sex worker, che fanno del sesso una professione a tutti gli effetti, con diritti, doveri e un sindacato a loro difesa.

 
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FOTONOTIZIA

Post n°3139 pubblicato il 30 Ottobre 2009 da psicologiaforense

 

NERVI A FIOR DI PELLE

Se pensate che si tratti della ricostruzione perfetta di un corpo umano, vi sbagliate. Sono invece i corpi umani appartenuti a persone reali esibiti in una mostra itinerante intitolata Body Worlds, la prima esposizione anatomica di corpi umani che da qualche anno fa il giro del mondo. La mostra è organizzata da Gunther Von Hagens dell'istituto di Anatomia dell'Università di Heidelberg, inventore della plastinazione, tecnica di conservazione dei corpi attraverso cui organi e interi corpi vengono plastificati. Le pose scelte sono quelle della vita quotidiana: i corpi sono immortalati durante una partita di basket, alla scrivania davanti al computer o mentre giocano a scacchi. Un modo bizzarro- e a volte ampiamente contestato di conoscere la meravigliosa macchina del corpo umano. Foto: © Bodyworlds , fonte scientifica Focus
 
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RIFLESSIONI, PENSIERI, OPINIONI, cultura, scienza, mamma e papà, trans, lesbiche, omosessuali, omogenitorialità, genetica,

Post n°3138 pubblicato il 30 Ottobre 2009 da psicologiaforense

RIFLESSIONE DELLA SERA

Né Dio né Genoma.
I RISCHI DELLA GENETICA

FIGLI DI DUE PADRI O DI DUE MADRI............. 

Si stanno approvando (o sono appena state promulgate) una serie di leggi le cui conseguenze sono difficili da prevedere. Ad es. il via libera alla ricerca sui cosiddetti "embrioni chimera", ovverosia degli ibridi uomo-animale. Per i suoi sostenitori, si tratta di ricerche che porteranno alla cura di malattie attualmente incurabili. Del pari, si vuol dare alle coppie lesbiche un importante riconoscimento, anche da un punto di vista simbolico: la donna non fertilizzata ha tutti i diritti del genitore. In pratica, le viene riconosciuto il ruolo di padre.

Per evitare che un bambino abbia tre genitori, tale diritto non viene riconosciuto al donatore dello sperma.
Per una strana coincidenza, il «Daily Mirror» ha recentemente fatto uno scoop giornalistico: ha pubblicato le prime foto di un uomo incinto. Si tratta di Thomas Beatie, un transessuale americano legalmente sposato con una donna sterile. Il padre sarà dunque anche la madre del bambino. Notizie come queste sollevano sconcerto. Nelle società fortemente laicizzate, la tecnologia viene utilizzata per soddisfare ogni possibile desiderio: la ricerca di nuove medicine, la voglia di maternità e di avere una famiglia. Si tratta di desideri comprensibili, ma non necessariamente legittimi. Non voglio qui sottolineare questioni di ordine morale, anche se queste sono assai importanti. Il problema principale risiede nelle conseguenze, sovente non intenzionali e non previste, di decisioni che toccano concetti  radicati nella nostra tradizione, come il concetto di famiglia e di persona.

Né vi è un consenso scientifico sulle conseguenze psicologiche su un bambino che cresce in una famiglia con due padri o due madri.

Il senso comune e lo stesso fondatore della psicanalisi, Sigmund Freud, suggeriscono che padre e madre svolgono ruoli diversi nel processo educativo. Nessuno, oggi, è in grado di dimostrare il contrario.

 

 

 

 
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ANIMALI, ANIMALISTI, UOMINI E GATTI, GATTO IN ELICOTTERO, CURIOSITA', MONDO GATTO,

Post n°3137 pubblicato il 30 Ottobre 2009 da psicologiaforense

Per un viaggio da Roma in Sardegna

Il gatto ha il mal di mare noleggiano un elicottero


Soffre il mal di mare e mal d'aria e quindi non può affrontare lunghi viaggi in nave o in aereo. È stato pertanto necessario noleggiare un elicottero per trasportarlo, sotto anestesia perché non si accorgesse di nulla, da Roma a Gavoi, nel Nuorese. Non è un ricco viziato o un malato grave, e neppure un vip, ma solo un gatto nero di dieci chili i cui padroni non hanno esitato a spendere ben 15.000 euro per evitargli fastidi e stress. La singolare vicenda, vede protagonista Fufi che – ha raccontato la padrona – mentre, l'anno scorso veniva trasportato da Roma a Civitavecchia per imbarcarsi su un traghetto, «era agitatissimo, aveva le zampine tutte insanguinate e il cuore che andava a mille». Cosa si poteva fare? «Siamo tornati a casa e la nave l'abbiamo presa il giorno dopo». Per cui, ora che la coppia ha deciso di trasferirsi definitivamente in Sardegna, «l'unica soluzione» per trasportare Fufi senza traumi «era il viaggio in elicottero: è breve, la gabbietta non va nella stiva e l'anestesia tiene buono il gatto per un paio d'ore». È così il felino più coccolato d'Italia è sbarcato, trionfante e un pò stralunato, ancora con la flebo attaccata alla zampette, dall'elicottero appena atterrato nel campo sportivo di Gavoi. In paese, come immaginabile la storia è finita sulla bocca di tutti, ma la padrona di Fufi, che non ha esitato a farsi fotografare con il gattone tra le braccia, ha spiegato che lei i soldi li spende come meglio crede. E poi va capita: Fufi non era mai uscito di casa per cui si stressa appena lo levano dal suo ambiente. «Gli viene la tachicardia», spiega la signora.

 
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ATTUALITA', GIUSTIZIA, "IL PIZZO SESSUALE", SENTENZA DI CASSAZIONE, CONCUSSIONE, VIOLENZA SESSUALE,

Post n°3136 pubblicato il 30 Ottobre 2009 da psicologiaforense

SENTENZA DI CASSAZIONE

Quando un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio abusa dei suoi poteri.

Anche il...pizzo sessuale è reato di concussione

 

Se un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, abusando dei suoi poteri, chiede o costringe qualcuno a favori sessuali, è colpevole, anche, del reato di concussione. È quanto ha stabilito la Sesta sezione penale della Cassazione dichiarando inammissibile il ricorso presentato da Domenico S., assessore del comune di Brindisi con delega alle case popolari, contro gli arresti domiciliari che gli erano stati comminati in via cautelare, per aver commesso due concussioni e due violenze sessuali ai danni di  E. P. e M. A.
In particolare, l'uomo aveva chiesto alle due giovani signore, senza mai toccarle,  “non rapporti sessuali  ma solo spogliarelli". In altri termini l'assessore ha preteso che le due esibissero i genitali e  si producessero in performance  erotico-sessuali.... per masturbarsi dietro la scrivania, in cambio del suo interessamento a sistemare la pratica relativa all'alloggio popolare da loro abusivamente occupato.

E questo perchè ovviamente: "... i favori sessuali rientrano nella categoria delle utilità, in quanto rappresentano un vantaggio per il funzionario che ne ottenga la promessa o l'effettiva prestazione" . 

 
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LA FOTO CURIOSA DEL GIORNO

Post n°3135 pubblicato il 30 Ottobre 2009 da psicologiaforense

BARBIE ODALISCA

 

Un modello della collezione dedicata ai 50 anni della Barbie durante le sfilate a Dubai (Ali Haider/Epa)

 
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ANIMALI, CUORI SOLITARI, CURIOSITA', ATTUALITA', AMBIENTE,

Post n°3132 pubblicato il 29 Ottobre 2009 da psicologiaforense

 

Cuori pennuti... e solitari

 

Un'agenzia matrimoniale per cuori solitari ha aperto i battenti in Germania e ha attirato l'attenzione di tutto il mondo: non di cuori solitari come tradizionalmente ce li immaginiamo, ma di single pennuti. Si tratta infatti della prima (e unica, per ora) agenzia di incontri… per pappagalli. "In natura, i pappagalli cercano un compagno di vita e passano con lui ogni minuto - spiega Rita Ohnhauser, la responsabile dell'iniziativa - quando invece sono trattenuti come animali da compagnia nelle nostre case, passano la maggior parte della vita da soli… e si deprimono". Al momento gli ospiti dell'agenzia sono 150: il reperimento del partner ideale non è cosa da poco anche per i pappagalli. Se anche esiste il colpo di fulmini, alcune coppie ci mettono anche tre mesi per incontrarsi.
FONTE:FOCUS
 
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MIA RIFLESSIONE DELLA NOTTE, ATTUALITA', ETA' DELLA VITA, ELOGIO DELL'IMMATURITA', VITA E MORTE,

Post n°3131 pubblicato il 29 Ottobre 2009 da psicologiaforense

 RIFLESSIONE BREVISSIMA

VIVERE E SOPRAVVIVERE NEL TERZO MILLENNIO

 

Di un po’ (appena un poco, senza esagerare…..)  di “immaturità”  abbiamo sempre bisogno, per alimentare la nostra vita di innocenza e di speranza. Per trasformarci e rinnovarci, per non farci sentire arrivati. Qui non si tratta di defilarci dalla responsabilità di adulti, di rincorrere il mito dell'eterna giovinezza, sconfessando la carta anagrafica, quanto di individuare le condizioni che permettono ad un'importante età della vita - la maturità, appunto - di mantenersi viva e feconda, di non spegnersi anzitempo. La rivalutazione di questa “immaturità” è la proposta controcorrente che, secondo me, può permettere agli adulti, di assumere un diverso sentire, coniugando stupore e sorpresa; di non essere troppo «datati» nel tempo, operando per una confusione dei giorni e delle età capaci di rimescolare le carte di ognuno; di elevarsi oltre gli steccati della vita quotidiana e delle proprie conquiste, avvertendo il fascino del nuovo e del diverso; di lasciarsi interpellare da domande di senso che la stanchezza del vivere può far tacere; di trasformare il dolore e la perdita in una memoria di gesti e volti che continuano a riempire la scena; sospinti da una voglia inesausta di sapere e di alzare il velo delle apparenze.

 
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