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Messaggi di Maggio 2010

 

ULTIMA ORA, FAMIGLIE, PEDOFILIA, STUPRO, VIOLENZA, DELITTI IN FAMIGLIA, L'ORCO ABITA SEMPRE IN CASA, CATANIA,

Post n°4272 pubblicato il 31 Maggio 2010 da psicologiaforense

CATANIA: nonno riprende con il cellulare gli abusi sessuali su tre nipotine: fermato.

Era un nonno apparentemente affettuoso, al quale la figlia e il genero affidavano le loro tre figlie quando andavano al lavoro. Ma, in realtà, secondo l'accusa era colui che violentava le sue nipotine di età compresa tra 10 e 12 anni, riprendendo le scene degli abusi con il proprio telefonino cellulare. Scenario dell'aggressione era la casa dell'uomo, un operaio di 52 anni che abita in un paese della provincia etnea, e che è stato fermato dalla polizia postale di Catania su disposizione della locale procura della Repubblica per violenza sessuale su minorenni e produzione di materiale pedopornografico.

A tradire l'uomo un ritrovamento casuale: lo smarrimento della memory card del suo telefonino. L'aveva perduta nell'abitazione della figlia e la cercava disperatamente. Tanto da suscitare la curiosità della donna che, mentre rassettava casa, l'ha ritrovata e ha voluto vedere perché il padre fosse in ansia. Sul video è apparso un filmato di diversi minuti e altri fotogrammi con gli espliciti rapporti sessuali e gli abusi subiti dalle sue tre figlie, che chiamavano l'uomo che le violenta “nonno”, anche se il volto non è mai ripreso. La famiglia si è rivolta a un legale, che ha consegnato il materiale alla polizia di Catania. Gli investigatori ora ritengono di avere identificato con certezza il presunto carnefice.

Le ragazzine sono state interrogate dal procuratore aggiunto di Catania, Marisa Scavo, e dal sostituto procuratore Antonella Barrera, alla presenza di una neuropsichiatra infantile e hanno confermato le violenze subite. I magistrati hanno disposto il fermo dell'uomo, eseguito dalla polizia postale. L'uomo, portato in carcere, oggi sarà sottoposto all'interrogatorio di convalida del fermo dal gip di Catania.

«È statisticamente dimostrato: i maggiori casi di violenze che restano sommersi, come gli abusi sessuali e i maltrattamenti, avvengono in famiglia ed è difficile farli emergere: occorre fare “rete” per farli venire alla luce» ha dichiarato il pm Scavo, che da diversi decenni si occupa di questi tipi di reati. «In casi come questi è difficile che la vittima si ribelli - ha continuato - perché non pensa che un familiare che le vuole bene possa farle del male, o perché non vuole fare del male lei con la sua denuncia a una persona alla quale, nonostante tutto, vuole bene, o ancora ha paura della reazione della famiglia».

Il procuratore aggiunto si è detto «ottimista», perché, i dati sembrano essere in controtendenza visto che «c'è una sensibilità collettiva che si sta risvegliando».«Un aiuto potrebbe venire dai centri di ascolto per i quali da tempo mi batto affinché vengano realizzati nelle scuole, con psicologhe specializzate e personale professionale qualificato. Sarebbe - ha concluso - un modo per fare emergere il sommerso, facendo partecipare alla rete, però, non soltanto i ragazzi e le ragazze ma anche i loro familiari».

 
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MIO EDITORIALE, COPYRIGHT

Post n°4271 pubblicato il 31 Maggio 2010 da psicologiaforense

EDITORIALE DELLA NOTTE

DONNA.  Donne... questo non è  un BLOG  militante femminista, ma il titolo di una mostra che si è tenuta  a Firenze, a Palazzo Strozzi, curata da Adelina von Furstenberg, che introduceva una visione trasversale dei problemi di genere. In un panorama globale, con oltre trenta artisti provenienti da oriente a occidente, la mostra toccava temi legati alla corporeità, all'anima femminile, al consumo, all'abnegazione, alla seduzione, alla vecchiaia. Scopo dell'iniziativa era fare il punto della situazione dopo così tanti anni dalla la Conferenza di Pechino, che inaugurava una nuova dichiarazione di DIRITTI FEMMINILI, la mostra e' stata infatti concepita come corollario al Convegno fiorentino «DIRITTI PROCLAMATI, DIRITTI VIOLATI». La scelta curatoriale di parlare delle donne e' di aprire anche agli artisti maschi l'interpretazione dell'altra “META' DEL CIELO”. Uno struggente ciuffo di capelli, avvolto in un fagotto nero, su una vecchia panca di legno, realizzato da Jannis Kounellis, e' uno dei segni piu' forti e commoventi, insieme al video di Shirin Neshat e alle donne anziane fotografate da Stefano Boccalini. Il viaggio in questo universo femminile si presenta come apolitico, non vi sono manifesti e slogan ma stati d'animo minimi o gigantesche sculture, come le due donne del cinese Wang Du, che assumono ai nostri occhi dimensioni di seduzione..... forse!!!




 

 
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QUI PADOVA, SESSO, SESSUALITA' , EROTISMO TRA ADOLESCENTI, INDAGINE IN ESTE (PD), DOGLIANZE RAGAZZE, MASCHI, ROZZI E VELOCI

Post n°4270 pubblicato il 31 Maggio 2010 da psicologiaforense

QUI Padova:
Sesso...... un sondaggio a scuola. Le adolescenti: «Compagni troppo veloci»

 

 




Leiaculazione precoce, ossia la sindrome del "Pic indolor", nome della famosa siringa che, come recitava la pubblicità, di fronte al sederino di un bambino una voce innocente diceva "già fatto?", sta imperversando tra le giovani coppie.

L’imbarazzante statistica, che vede la maggioranza degli adolescenti maschi "vittime" di "speedy gonzales", è emersa da un sondaggio effettuato all’interno di uno dei più grandi istituti scolastici superiori dell’Estense. Un docente, dopo aver fatto lezioni di sessuologia e affettività nelle proprie classi, ha avuto l’idea di mettere nell’atrio della scuola una scatola per raccogliere le anonime considerazioni di tutti gli studenti dell’istituto in merito al sesso.

Nel giro di tre ore, la scatola era già stata riempita con un centinaio di risposte. E, sorpresa, la stragrande maggioranza dei "cahiers de doléances" aveva un unico tema: l’eiaculazione precoce dei ragazzi. A lamentarsi, ovviamente, le ragazze, che in alcuni casi sono arrivate addirittura a minacciare di lasciare il proprio partner nel caso in cui non ci fossero miglioramenti in vista.
Insomma, un problema non da poco che va a confermare le ultime statistiche nazionali che mettono in risalto un maschio sempre più debole e con l’ansia da prestazione che lo rende ancora più vulnerabile.

Viagra usato già in adolescenza. Per ovviare al problema, in molti ricorrono all’uso della "pillola blu" già prima della maggiore età, creando così una dipendenza non facile da guarire. Un problema, questo, che potrebbe far sorridere tanti, ma che in realtà nasconde dei disagi ben più profondi. La sessualità è ancora un tabù per molti genitori e insegnanti, ma non lo è per la stragrande maggioranza dei giovani che, però, non è in grado di gestire in maniera adeguata le proprie emozioni.

 
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LA RIFLESSIONE DELLA SERA: POLITICA, ECONOMIA, RELIGIONE, SPERANZA, DESTINO, FILOSOFIA, CULTURA LAICA, CULTURA CATTOLICA,

Post n°4269 pubblicato il 31 Maggio 2010 da psicologiaforense

 

CORRUZIONE, CONCUSSIONE, AFFARE& MALAFFARE, TANGENTOPOLI, AFFITTOPOLI, SCANDALI, PECULATO, RUBERIE, MAFIA&POLITICA…. IL  PIU’ PULITO HA LA ROGNA

 

E' FINITA   L'ETA' DELLA SPERANZA?

 


 

 

Siamo velocemente passati dagli anni in cui si fronteggiavano schieramenti culturali in netto contrasto fra loro a questi anni in cui ogni contrapposizione sembra addirittura sparita. Nella palude sembra tuttavia riaffiorare, ogni tanto, un contrasto fra “cultura laica” e “cultura cattolica”. Ma per lo più labilmente, stancamente, con rare punte, improvvise conversioni e improvvisi impuntamenti che vanno ad alimentare disperanti giochi d'interesse e confusione d'idee. A questo punto, potrebbe concretizzarsi il quesito di questa riflessione:  Davvero è possibile appellarsi alla religione, alla trascendenza, per farne uno strumento che garantisca fini e comportamenti etici (o solo banalmente “onesti”) ? Davvero le parole del Papa “vanno a segno”, sono efficaci, hanno oggi un'autentica “forza di persuasione”? O resta forse la fuga dalla violenza della storia nella contemplazione dell'eternità del bello, del mito, del sublime, della poesia, dell'arte? O resta soltanto il gioco disperato e disperante  delle differenze insignificanti e divertenti, un “nichilismo” diventato effimero “riduzionismo”? Le possibilità umane sembrano oggi limitarsi a questo. QUINDI può essere tranquillamente accettata questa situazione, questo destino, come “naturale”, dopo millenni di speranze e di sforzi compiuti per sfuggirgli?

 

 
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GIORNATA MONDIALE CONTRO IL TABAGISMO

Post n°4268 pubblicato il 31 Maggio 2010 da psicologiaforense

ATTENZIONE: QUESTE IMMAGINI POSSONO URTARE LA SENSIBILITA' DEI BLOGGERS

No-tabacco Day, campagna choc: "smoking is ugly"

 

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization) ha scelto per la Giornata mondiale contro il fumo che si tiene oggi, il tema "Genere e tabacco", richiamando particolare attenzione alla necessità di proteggere le donne e le ragazze dagli effetti nocivi del fumo di tabacco.
Queste due delle  locandine della campagna di sensibilizzazione lanciata dalla WHO.

 
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LA VIGNETTA DEL GIORNO, IN GIRO l'ITALIA, MANOVRA, TAGLI, CRISI, ECONOMIA, FINANZA, CORRETTIVI SPESA, STANGATA

Post n°4267 pubblicato il 31 Maggio 2010 da psicologiaforense

 
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ULTIMA ORA: CODICE DELLA STRADA, CASCO, BICICLETTA, ZERO ALCOL, TARGA PERSONALE, AUTOVELOX,MINICAR, PATENTE GUIDA,

Post n°4266 pubblicato il 30 Maggio 2010 da psicologiaforense

Rimosso l'obbligo del casco
in bici per i minori di 14 anni

Rimosso l’obbligo dell’uso del caschetto in bici per i minori di 14 anni e del seggiolino per il loro trasporto in moto (misura applicata soltanto in Belgio). Introdotto l’obbligo di una prova pratica di guida per condurre le minicar e sanzioni più dure per coloro che, proprietari e officine, truccano i mezzi e i ciclomotori. Per gli autovelox, inoltre, è stato stabilito che non possano essere istallati a meno di un chilometro dal segnale del limite di velocità in modo «da impedire brusche frenate».

Tra le nuove norme più attese ci sono quelle definite "zero-alcol" ma anche la targa personale e la possibilità di innalzare il limite di velocità sulle autostrade a 150km/h.

 
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FOTO, CURIOSITA', BIMBI, NATURA, AMBIENTE, EXPO SHANGHAI, MUCCA, ALLEVATORI, LATTE, SCULTURA, ARTE, ANIMALI

Post n°4265 pubblicato il 30 Maggio 2010 da psicologiaforense

Allevatori per gioco



I bimbi moderni hanno perso il contatto con la natura? Guardate un po' che cosa si sono inventati in uno dei padiglioni dell'Expo di Shanghai: una mucca a dimensioni naturali, ma infinitamente paziente perché... finta. Un modo come un altro per trasmettere ai più piccoli l'arte della mungitura. Nel corso della sua vita una mucca (in carne e ossa) produce in media 200 mila bicchieri di latte. Esemplari particolarmente generosi ne "erogano" anche 60-70 litri al giorno. La più grande mucca finta del mondo invece, si trova a New Salem, nel Nord Dakota (USA). Alta circa 11 metri e mezzo, la colossale scultura in fibra di vetro è stata realizzata in onore della locale industria casearia.

 
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FERMIAMO LA NOTIZIA: ANIMALI, UOMINI, PAPPAGALLO, COSTUME, SOCIETA', SOCCORSO, VIGILI DEL FUOCO, ANIMALISTI

Post n°4264 pubblicato il 30 Maggio 2010 da psicologiaforense

Invoca aiuto del padrone urlandone il nome. Salvato pappagallo impigliato tra i cavi

Si era impigliato tra i cavi dell'alta tensione prima di essere salvato dai vigili del fuoco che hanno accolto le sue richieste di aiuto. Protagonista della vicenda è il pappagallo Enrico, che vive a Brognaturo in provincia di Vibo Valentia. Enrico, bloccato tra i cavi, ha iniziato a gridare il nome del padrone “Cenzo”, intendendo Vincenzo Grenci, che appena ha saputo la notizia da altri abitanti del paese che avevano sentito le grida, è accorso sul posto. Subito dopo sono stati chiamati i vigili del fuoco e così gli agenti insieme a Grenci e ad un'altro uomo hanno salvato l'animale.

Enrico si era perso ieri sera, dopo che la figlia lo aveva portato a fare un giro per il paese. Improvvisamente era scappato dal controllo della ragazza e si era rifugiato sui alcuni fili dell'alta tensione: «Abbiamo avuto tanta paura per il nostro Enrico - ha detto Vincenzo Grenci - ora è tornato a casa ed è tranquillo. Mia figlia aveva portato Enrico a fare un giro, improvvisamente, però, è volato via ed è finito sui cavi dell'alta tensione. Quando ha visto che non riusciva più a tornare a casa, ha iniziato a pronunciare il mio nome, “Cenzo, Cenzo”. E così si è radunata tantissima gente che ha iniziato a disperarsi per la sorte del mio pappagallo».

«Quando sono arrivato - ha proseguito il padrone del pappagallo - Enrico ha continuato a chiamarmi. Sembrava un bambino che aveva rivisto il padre ed al quale chiedeva aiuto. E infatti c'era il rischio che Enrico, volando via, potesse rompersi una zampetta. Abbiamo allora chiamato i vigili del fuoco, ma questi non avevano una scala adeguata per il recupero. È arrivato così il proprietario di una impresa che ha una scala con il cestello e così siamo riusciti a mettere in salvo il mio pappagallo». Vincenzo Greci adesso è soddisfatto «Il mio Enrico - ha concluso - è conosciutissimo a Brognaturo e tutti gli vogliono bene. Adesso è tranquillo e sono sicuro che in futuro eviterà di fare qualche altro colpo di testa».

 
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LUTTO

Post n°4263 pubblicato il 30 Maggio 2010 da psicologiaforense

E' morto Don Mario Picchi,
combattente contro la droga



Fondò il Centro Italiano di Solidarietà. Zingaretti: «Il suo "Progetto Uomo" è un esempio internazionale di lotta contro le tossicodipendenze»

 

E' morto  a Roma all'ospedale Fatebenefratelli all'isola Tiberina don Mario Picchi, fondatore del Centro italiano di solidarietà. Secondo quanto si è appreso don Picchi era ricoverato da alcuni giorni nell'ospedale romano. In mattinata ci sarà la camera ardente.

Don Picchi era nato a Pavia nel 1930 e venne ordinato sacerdote nel 1957. Dieci anni dopo - secondo la biografia pubblicata sul sito del Ceis, fu chiamato a Roma, con l'incarico di cappellano del lavoro presso la Pontificia Opera di Assistenza. Cominciò a riunire e animare i primi gruppi di volontariato nel 1968, e da quelle iniziative ebbe origine il Centro, che, a partire dagli anni '70 diresse l'attenzione principalmente verso il problema della tossicodipendenza, diventando una delle esperienze più significative di lotta alla droga.

A Roma e nei comuni limitrofi furono attivati una serie di servizi e di programmi educativo-terapeutici ispirati a una precisa filosofia d'intervento, chiamata 'Progetto Uomo'. Collegate a questo progetto nacquero poi in numerosi Paesi decine di programmi e associazioni. In Italia la maggior parte di queste associazioni sono riunite nella Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche, di cui don Mario rimase presidente fino al 1994. Direttore editoriale delle rivista 'Il delfino', don Picchi scrisse anche numerosi libri, alcuni tradotti in varie lingue. Oltre ai numerosi riconoscimenti conferitigli per la sua opera, é stato anche insignito del titolo di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana (ANSA).

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LA FOTO CURIOSA DELLA DOMENICA: SPORT, CALCIO, MONDIALI, COPPA DEL MONDO, SE LA VUOI E' TUA, COSTUME, SOCIETA'

Post n°4262 pubblicato il 30 Maggio 2010 da psicologiaforense

TE LA DO IO LA COPPA DEL MONDO....PER 25 DOLLARI!

 

 

La coppa del mondo
Denise Riquelme è una ragazza cilena che costruisce e vende nel suo negozio di Valparaiso, a circa 120 chilometri da Santiago del Cile, delle copie della Coppa del mondo. Denise afferma di vendere almeno 4 coppe al giorno a 25 dollari ciascuna. (Reuters/Eliseo Fernandez)
 
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EDITORIALE DELLA DOMENICA: VACANZE, PSICOLOGIA, ANTROPOLOGIA, SCIENZE, PROVA COSTUME, IL FEMMINILE, IL MASCHILE, SPIAGGIA,

Post n°4261 pubblicato il 30 Maggio 2010 da psicologiaforense

ESTATE 2010:
ABITO DA BAGNO, “GARÇONNE” (LA CULOTTE PIÙ CORTA E LA SCHIENA NUDA), COSTUME INTERO,  DUE PEZZI IN MAGLIA DI LANA DAZZA,  BIKINI, TANGA, TOPLESS, MONOKINI, MICRO….,  ECC…

 

.... L’ULTIMA SPIAGGIA!

 


 

Le mamme vorrebbero togliersi il reggiseno e le bambine… se lo vogliono mettere. Questo lo stato dei fatti già oggi  secondo il trend di “primavera  spiaggia 2010” . Le mamme sono quelle che hanno iniziato ad avere un topless nei tempi in cui il topless andava per la maggiore o comunque era “rispettato”. Ora lo mettono solo in calette riparate di isole remote. Nelle spiagge dei VIP (o di coloro che si conoscono) si vien guardate malissimo, non lo usa più nemmeno la Gregoraci... che è tutto dire.
Per la maggioranza dell'umanità femminile, il costume da bagno é il capo d'abbigliamento meno amato, meno concupito, in cui ci si sente meno sicure, che fa tremare le vene dei polsi . LA PROVA COSTUME È UN INCUBO CHE SPESSO SCATENA LA PATOLOGIA POST TRAUMATICA DA STRESS. Il drammatico rapporto delle donne coi loro bikini (o interi, o quel che sia) é direttamente riconducibile al loro tormentato rapporto con il corpo. La donna tipo, SECONDO LA MIA DIRETTA ESPERIENZA QUOTIDIANA , si vive CINQUE CHILI PIÙ GRASSA E SFORMATA DI QUEL CHE IN EFFETTI É.
Quasi nessuna donna é contenta del suo seno. Molte donne “si vedono” la cellulite. 99 adolescenti su 100 (tra i 14 e i 22 anni)  si odiano davanti allo specchio, e guai a  rassicurarle dicendogli che tutti i padri di famiglia della spiaggia le stanno guardando lubrichi, con la luce della concupiscenza carnale negli occhi…  perché si innervosiscono ancora di più. 

Al di là di tutto ciò, i costumi da spiaggia costano moltissimo, sono il capo più caro per centimetro quadro dopo le scarpe (che però danno molta più soddisfazione, volete mettere?).

C'é comunque chi, causa insicurezze di cui si diceva, per i costumi spende tantissimo. Le filo-tigrate/leopardate, le fans dei bikini con reggiseno imbottito, le fashion victims, martiri della moda anche al mare che ogni anno rinnovano il parco-costumi secondo tendenze. Ma anche tra le fashion victims sono una minoranza. La maggioranza compra nuovi bikini perché ha gettato, con schifo,  mutande  e reggiseno quando li ha avuti in mano in autunno, dopo una vacanza di m………

OGGI 2010,  passata (forse)  la rivoluzione sessuale, nessuna ha più voglia di FAR VEDERE TUTTO SUBITO CORAM POPULO. Ci sono già le minigonne ascellari, le macroscollature, le mises ombelicali, ecc….  Tanti modi per mostrare il meglio E OCCULTARE UN PO’ DEL PEGGIO.
Ciò ha causato la quasi-estinzione del tanga, nonostante, anche lì, i molti rilanci. La bellissima in tanga nei “bui” anni prima del 2000 é un caro ricordo maschile; la buzzicona in tanga nello stesso periodo... un  orrendo incubo femminile. La stessa tendenza, il volersi mostrare in modo mirato, ha misericordiosamente eliminato anche la controparte maschile del tanga, il TERRIFICANTE PORT-CROS: una specie di coprisesso che si agganciava di lato e faceva sembrare qualunque maschio,  un maniaco. Quando agli inizi degli negli anni 2000 tutti cominciarono a darsi un'aria manageriale pure in spiaggia indossando mutandoni boxer, si tirò un sospiro di sollievo. Insomma, per uomini e donne era ormai lo stesso. Grazie a nevrosi, narcisismi, abitudini, pragmatismi, quello dei costumi da bagno é un consumo sempre meno consumista, SPESSO SEMPRE PIÙ PERSONALIZZATO. E ACCESSORIATO: le meno sicure della tonicità dei loro tessuti in zona gambe-glutei vivono col pareo attorno ai fianchi, i preoccupati per il dilatamento dello stomaco stanno in maglietta polo con quaranta gradi.
CHI LI VEDE SUBITO PENSA «HA LA CELLULITE» O «HA LA PANCIA». Meglio stare con un costume normale, e basta. Tanto il costume, il capo più utile inventato nel Novecento, sarà sempre troppo pratico, e troppo piccolo, per sopportare mode e orpelli. Fu inventato otto anni dopo l'uscita del saggio di Adolf Loos su «Ornamento e delitto». Nel caso del costume, a pensarci bene , é proprio vero.

 



 

 
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o' famo strano?, reggiseno, cinghie, cuoio, push-up, L. Poirier, Polytechnic University, LAUREA REALIZZAZIONE REGGISENO

Post n°4260 pubblicato il 30 Maggio 2010 da psicologiaforense

O' FAMO....... AL BUIO?

 

COME TUTTI SANNO, Il reggiseno non è un invenzione moderna: ci avevano già pensato i romani che non amando la vista dei seni troppo grandi, li comprimevano con cinghie e corpetti di cuoio (1).
Ma il reggiseno, oltre a contenere e sostenere le forme femminili, serve anche ad esaltarle: il primo push-up della storia risale al 1961 ed è stato messo a punto dalla stilista francese Louise Poirier. Da allora ne sono nati di ogni tipo, forma, colore e materiale, come questo realizzato con un tessuto fluorescente che brilla al buio, sottolienando ed evidenziando le forme.(2)
Progettare un reggiseno che funzioni non è comunque alla portata di tutti: per questo a Hong Kong, presso la Polytechnic University, è possibile frequentare un corso di laurea specialistica per lo studio, la progettazione e la realizzazione di reggiseni (vedi foto sotto).


(1)
Le antiche romane usavano il mammillare, una fascia di cuoio che appiattiva il seno in caso di misure troppo ingombranti, oppure lo strophium, che sosteneva i seni di dimensioni normali. Nel caso di seno troppo scarso si usava invece il corsetto o cestus, che metteva in evidenza i decolletè più minuti.
Le atlete greche invece portavano l’apodesmo, una specie di guaina da indossare durante le prove sportive. Durante tutto il Medioevo si diffonde l’uso del pelicon, un corpetto foderato di pelliccia, usato più come vezzo civettuolo piuttosto che come sostegno.
Dal Rinascimento fino ai primi del Novecento, i busti delle donne rimangono castamente imprigionati nei corsetti, vere e proprie torture che hanno provocato disagi alla struttura ossea a causa della “tenuta stagna” garantita dalle stecche di balena.
La nascita del primo reggiseno come lo conosciamo oggi risale al 1914, e lo si deve alla decisione Mary Jacobs di costruire per sé un modello adatto ad un abito particolarmente scollato e trasparente.
Da allora l’industria della corsetteria si è sbizzarrita nel confezionare i modelli più disparati. Quello che ha sbaragliato la concorrenza di tutti rimane il reggiseno push-up, inventato dalla Wonderbra tanti anni fa (voi non eravate ancora nate, mie carissime amiche!)

(2)
Reggiseni antimolestie
ci sono, oggi,  reggiseni antistupro, che ospitano sensori in grado di rilevare lo stato emotivo di una persona. Opportunamente "tarati" in modo da essere in grado di distinguere le varie emozioni (in base a fattori quali all’accelerazione del battito cardiaco, la sudorazione, la temperatura etc.), possono essere utilizzati per inviare segnali di soccorso nel caso di aggressioni per sollecitare un pronto intervento. In ogni caso, nonostante tutte l’attenzione subite dal reggiseno, quella più lusinghiera rimane sempre e comunque quella maschile, che indipendentemente dalla sua forma, lo considera un’arma di seduzione.





 
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LA RIFLESSIONE: DIO LO VUOLE?, UOMINI VEGETARIANI, VEGANI, ERBE, FRUTTA, ALIMENTAZIONE, RELIGIONE, CULTURA, BIBBIA

Post n°4259 pubblicato il 29 Maggio 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE

Alla mensa di Dio c'erano erbe e frutti

E' nato prima il minestrone o lo spiedino? Domanda non di poco conto, al di là di una questione spinosa e irresolubile come quella dei gusti: il fatto è che ormai, fra l'intruglio di conservanti e plastiche che ogni giorno assimiliamo con gran pena dei succhi gastrici, vai a capire se la specie uomo si distingue nelle sue origini per il severo digrigno di mascelle e canini o piuttosto per la paziente ruminazione di erbe di campo. La Bibbia, almeno, non ha esitazioni: l'ultima fra le creature nasce vegetariana. Dio mette a disposizione di Adamo ed Eva "ogni erba producente semente.. . e ogni albero che ha frutto di albero producente seme: vi servirà da cibo" (Genesi 1, 29).
Quel pasticcio  brutto del serpente... rimette però ogni pietanza drasticamente in discussione. Il testo sacro fa entrare la carne nell'umana alimentazione soltanto dopo il diluvio: per le improbe fatiche che si è sobbarcato, al povero Noe' è dato in premio il dominio di tutto il regno animale. I vegetariani sostengono che il consumo di carne fu concesso temporaneamente da Dio per ragioni di emergenza, dal momento che alla fine del diluvio c'era ancora acqua dappertutto e le risorse latitavano: in mancanza d'altro non restò  che esaurire le, si fa per dire, scorte dell'Arca.

Quindi vegetariani? Onnivori? Carnivori per volere di Dio? Non lo so. So invece  che l'uomo non è affatto il padrone della terra, piuttosto il suo custode tenuto a renderla al Creatore nella stesse condizioni in cui l'ha ricevuta così come l'anima che nel passaggio in terra e in corpo non deve guastarsi.

 
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FOTONOTIZIA: ESTETICA, MODA, COSTUME, MODELLE, ALTEZZA MEZZA BELLEZZA, TOPO MODEL,CURIOSITA', UOMO, DONNA,

Post n°4258 pubblicato il 29 Maggio 2010 da psicologiaforense

NON HA AMICHE CHE SIANO ALLA SUA ALTEZZA

 

 

E' stata soprannominata Babezilla ed è la top model più alta del mondo: misura ben due metri e cinque centimetri, senza tacchi. A lanciarla è stata la rivista australiana "Zoo".


 
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