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Messaggi di Settembre 2010

 

EDITORIALE DELLA NOTTE, PENSIERI, OPINIONI, IDEE, SUGGESTIONI, RIFLESSIONI.... PER UN NUOVO GIORNO, IL FUTURO,

Post n°4734 pubblicato il 30 Settembre 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DELLA NOTTE

L'ANNO CHE VERRA' NESSUNO LO SA

Fare previsioni è sempre difficile... specialmente sul futuro

Predire sembra essere  essenziale per l'esistenza umana: ogni religione ha i suoi profeti. Nella Roma antica la divinazione era monopolio di Stato, la modernità ha avuto gli utopisti sociali, da Fourier a Marx, la tecnologia ha partorito i futurologi. Che però ora sono in crisi. L'uomo del 2000 avrebbe dovuto mangiare pillole, e invece trionfa Slow Food. Si parlava di vacanze sulla Luna, ma l'impresa di Armstrong è storia del secolo scorso quasi dimenticata. Viceversa, nessun futurologo aveva previsto Internet o i telefonini. La realtà è che il mondo è diventato così complesso che oggi fare previsioni è ancora più arduo di quanto si poteva immaginare. Di questa difficoltà però non si preoccupano gli astrologi, che in questi giorni fanno affari d'oro in tv e sui giornali raccontandoci il destino di  Obama, Putin, Sarkozy, Carlà … e nostro personale. La gente li ascolta fiduciosa. Dimostrare che le previsioni astrologiche non si avverano mai, come fa regolarmente il Cicap, (Comitato italiano per l'accertamento delle affermazioni paranormali, non cambia nulla). Nè serve ricordare che le costellazioni di cui parlano gli astrologi non esistono, e in ogni caso tutti i segni sono slittati per il moto di precessione dell'asse terrestre: chi è Ariete in effetti è Pesce, chi è Capricorno è Sagittario e così via. Inoltre i segni non sono 12 ma 13: i nati sotto il Serpentario, poveretti, non hanno oroscopo; e, come se non bastasse, il Sole sta nella costellazione della Vergine 44 giorni e solo 7 nello Scorpione, sicché gli scorpioni sarebbero una specie in estinzione mentre il mondo, contro ogni evidenza, dovrebbe pullulare di vergini. Argomenti vani. L'oroscopo rassicura, giustifica, regala speranza. Non ha a che vedere con l'astronomia ma con la psicoanalisi a buon mercato e gli ammortizzatori sociali. Poco importa che non sia vero. E poi c'è di peggio: le previsioni economiche  che hanno una sola funzione: fare in modo che l'astrologia appaia come una scienza rispettabile.

 
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LA FOTONOTIZIA DEL GIORNO, TONI CURTIS, MITO DI HOLLYWOOD, NON VOLEVA PIU' VIVERE, FOTOGALLERY

Post n°4732 pubblicato il 30 Settembre 2010 da psicologiaforense

Addio a Tony Curtis, un mito
di Hollywood

È morto all'età di 85 anni Tony Curtis, attore famoso soprattutto per il film «A qualcuno piace caldo» di Billy Wilder, con Marilyn Monroe e Jack Lemmon. A confermare la morte di Bernard Schwartz, vero nome dell'attore, è stata la figlia Jamie Lee Curtis a "Entertainment Tonight Online", ma non sono stati dati ulteriori dettagli. Sposatosi sei volte, era attualmente legato a Jill Vandenberg, sua moglie dal 1998. Nella sua carriera, aveva ricevuto una nomination all'Oscar per il film "La parete del fango" nel 1958.
NELLA FOTO QUI SOTTO L'ATTORE CON L'ATTUALE MOGLIE.


Nella foto sotto Tony Curtis con Roger Moore in "Attenti a quei due"
L'ULTIMA FOTO... L'ADDIO. NON VOLEVA PIU' VIVERE.
 
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LA SENTENZA DI CASSAZIONE, DIRITTO&ROVESCIO, I TUOI DIRITTI, NON DARE DEL DOTT., IDENTITA' PERSONALE, CURIOSITA',

Post n°4731 pubblicato il 30 Settembre 2010 da psicologiaforense

LA SENTENZA DI CASSAZIONE

Dare del "dottore" a sproposito offende chi lo è veramente

 

Il titolo di "dottore" affibbiato con disinvoltura a chi non lo è può «offendere» la categoria. Lo sostiene la Cassazione che, con la sentenza 20338/10, impone uno stop all’utilizzo a sproposito dei titoli con cui vengono definite le varie categorie di professionisti. Attenzione, dunque, a chiamare qualcuno dottore se effettivamente non lo è. Poco importa se il titolo viene utilizzato «senza offendere l’onore o la reputazione» della categoria tirata in ballo a sproposito. Stesso discorso per i commercialisti, gli architetti, i giornalisti e via di questo passo. Utilizzare un titolo a sproposito, dice la Cassazione, può ledere il «diritto all’identità personale» visto che «ogni persona ha diritto ad essere rappresentata, nella sua vita di relazione, con la vera identità come è conosciuta nella realtà sociale, generale o particolare e quindi ha interesse a non vedere alterato, travisato, offuscato, contrestato il proprio patrimonio culturale, politico, sociale, religioso, culturale, ideologico, professionale, che si estrinseca nell’ambiente sociale perchè il correlativo diritto garantisce la personalità individuale riconosciuta dall’art. 2 della Costituzione».Sulla base di questo punto fermo, avverte la Suprema Corte, «la persona ha diritto di insorgere contro comportamenti che offuschino tale immagine pur senza offendere l’onore o la reputazione, ed anche le associazioni non riconosciute hanno diritto alla tutela della propria identità e denominazione».

 
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DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISCALCOLIA, DISTURBI APPRENDIMENTO, DISCRIMINAZIONE, NUOVA LEGGE,

Post n°4730 pubblicato il 30 Settembre 2010 da psicologiaforense

Sì all'unanimità alla legge sulla dislessia

Un primo passo a favore dei  350mila bambini e ragazzi dislessici che vanno a scuola, e complessivamente per il milione e mezzo di italiani, con disturbi specifici di apprendimento (Dsa).
La commissione Cultura del Senato ha approvato in via definitiva - e all'unanimità - la prima legge sulla dislessia mai varata in Italia, «Disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico», prima firmataria la senatrice Pd Vittoria Franco, che pone fine a anni di discriminazioni nei confronti dei bambini dislessici, intelligenti quanto e più dei loro coetanei, ma con serie difficoltà, dovute alla malattia, nel leggere, scrivere, far di conto.
La legge prevede la necessità di una specifica preparazione per i docenti finalizzata anche «ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali di disturbo».. Per questo fine vengono stanziati complessivamente due milioni di euro per il 2010 e il 2011. Altro aspetto importante disciplinato dalle nuove norme è quello che riguarda la diagnosi che dovrà essere effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Ssn (a legislazione vigente) e sarà comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente.

 
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CRIMINOLOGIA, PSICOLOGIA FORENSE, SARAH SCAZZI, CRIMINALISTICA, INDAGINI PSICOLOGICHE, SCIENZE FORENSI, CARABINIERI RACIS,

Post n°4729 pubblicato il 30 Settembre 2010 da psicologiaforense

VEDI MIO PRECEDENTE POST n°4635
pubblicato  l' 8 Settembre 2010

DRAMMATICA PRIMA TRACCIA DI SARAH: IL SUO CELLULARE BRUCIATO

 

 

Prima e unica traccia nel mistero sulla sorte di Sara. Una traccia che, purtroppo, conferma quanto da me paventato nel post n. 4635 qui pubblicato in data 8 settembre 2010.   Il telefono cellulare della quindicenne scomparsa ad Avetrana è stato trovato ieri mattina non molto lontano dalla provinciale che conduce a Nardò.  L’apparecchio, in parte bruciato, era senza scheda e senza batteria ma grazie al codice identificativo non ci sono dubbi: è quello della infelicissima ragazza, scomparsa più di un mese fa, il 26 agosto 2010.
A ritrovare il cell. proprio lo zio di Sarah, cioè il padre della "famosa" cugina con la quale la ragazzina avrebbe dovuto andare al mare il giorno della scomparsa.
Sul posto del ritrovamento si sono concentrati polizia, unità cinofile con cani da macerie (addestrati a ritrovare cadaveri sepolti) e carabinieri anche quelli del RACIS. E' stata avviata una battuta di ricerca nelle zone vicine, in particolare nell’area tra le province di Taranto e Lecce: sono stati ispezionati casolari, grotte e pozzi, fossati, anfratti, terreni smossi recentemente.....  ma senza risultati. Cosa questa che, a mio modo di vedere,  non deve meravigliare nessuno perchè è legittimo credere  il telefonino sia stato lanciato da una macchina in corsa il giorno stesso della scomparsa.
^^^^^^^^^^^^^
PER LA CRONACA: Ieri in procura sono arrivati la madre di Sara, Concetta Serrano Spagnolo, e il pool difensivo della famiglia Scazzi: si tratta degli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile (i legali di Rudi Guede, accusato dell’omicidio di Meredith Kercher a Perugia), e dell’ex comandante dei Ris dei carabinieri, Luciano Garofano. Adesso nell’inchiesta spunta anche l’ombra di una sorella segreta: la madre di Sara, in un’intervista al «Corriere del Mezzogiorno», ha infatti avanzato l’ipotesi che il marito abbia avuto una figlia a Milano da una relazione extraconiugale e ha raccontato che la quindicenne un anno fa scoprì la foto di una bambina nella memoria del telefono cellulare del padre; quest’ultimo l’avrebbe rimproverata spiegandole di aver comprato un apparecchio usato e aggiungendo che forse quell’immagine era stata inserita dal vecchio proprietario.

 
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FATTI E MISFATTI: MISS MAFIA, EVENTI, BELLE E CRIMINALI, CONCORSO SPECIALE, COSTUME, SOCIETA', DONNE DELINQUENTI,

Post n°4727 pubblicato il 29 Settembre 2010 da psicologiaforense

BELLE E CRIMINALI LE ASPIRANTI A MISS MAFIA




Un concorso di bellezza per eleggere "Miss Mafia": questa l'ultima iniziativa dello "Stage Pub", rinomato locale notturno di Budapest.
Le aspiranti miss dovranno essere belle, affascinanti, ma soprattutto criminali e con almeno un'accusa per associazione mafiosa. Questi i requisiti fondamentali per le 16 bellezze che sfileranno sul palco dello Stage Pub.





Per partecipare, le ragazze hanno dovuto inviare, oltre ai dati anagrafici e a quattro foto, la propria fedina penale per testimoniare il proprio passato criminale. Sono state ammesse quelle ragazze che hanno riportato condanne per truffa, rapina, spaccio, ma soprattutto che abbiano avuto dei collegamenti con la criminalità organizzata. Per pubblicizzare l'evento, gli organizzatori hanno tappezzato i muri di Budapest di manifesti giganti, ma saranno ammesse anche votazioni online.
 
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DISABILI, RUPE TARPEA,SCUOLA SOLO PER "NORMALI", INTEGRAZIONE HANDICAPPATI, EUGENETICA, MENGELE, DIRITTI UMANI

Post n°4726 pubblicato il 29 Settembre 2010 da psicologiaforense

«Troppi disabili nelle scuole »
«Torniamo alla Rupe Tarpea»

METTI UNA DOMENICA SERA AL BAR, ANZI NO...  SU FACEBOOK

Domenica sera, quattro chiacchiere su Facebook, si parla della proposta choc dell'assessore Pellegrino di espellere dalla scuola gli handicappati. Il papà di un bambino autistico commenta invocando «un soprassalto di dignità umana e civile» da parte degli utenti del forum. Anche Joanne Maria Pini, compositore e docente di armonia al Conservatorio di Milano, legge e rilancia : «E se invece fosse una cosa giusta? Già le classi sono troppo disomogenee, oltre che numerose. D'altronde la funzione della scuola oggi non è di infondere conoscenza, ma di standardizzare la testa della gente». Eugenetica, selezione della razza, diritto alla sopravvivenza. Si apre il dibattito (che la civiltà pensava di aver superato da mezzo secolo). Un partecipante, scandalizzato, interviene: «Cos'è, un disabile non aiuta a "finire il programma"?». Botta e risposta, le frasi di Pini lasciano tutti basiti. Qualcuno gli dice di andare a fare il salumiere («sarebbe una gran fortuna per i tuoi allievi»), qualcuno gli dà del Mengele, gli altri commentano: «Si torna indietro di quarant'anni». Ed è a quel punto che scatta il commento più controverso. Pini chiede:
«Indietro? Alla Rupe Tarpea bisognerebbe tornare. Stiamo decadendo geneticamente. Ovviamente rispetto singoli dolori e situazioni personali, ma il discorso generale è questo. Oggi una pseudoscienza autoreferenziale senza bussole fa campare organismi che non dovrebbero. Datemi pure del nazista, se volete, cosa che non sono: sono invece una persona che ragiona. Liberamente».

 
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LA VIGNETTA SUL FATTO DEL GIORNO,GOVERNO CHIEDE FIDUCIA, CAMERA, BERLUSCONI/FINI, TIRARE A CAMPARE, TIRARE LE CUOIA,

Post n°4725 pubblicato il 29 Settembre 2010 da psicologiaforense

 

Il governo ha deciso: chiederà la fiducia al Parlamento. Berlusconi finora può contare sui 236 deputati del Pdl e sui 59 della Lega. Ma se non raggiunge quota 316 va a casa.
Meglio per Berlusconi  "tirare a campare..." o "tirare le cuoia"?

 
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RIFLESSIONE BREVE, SEPARAZIONI, DISTACCHI, CONDIZIONE UMANA, TEMPO, SOLITUDINE,

Post n°4724 pubblicato il 29 Settembre 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE BREVE

DISTACCHI

Come tutte le cose dell'universo, sin dalla nascita, anche noi siamo destinati ad allontanarci gli uni dagli altri. Il tempo è solo il metro con cui misuriamo la separazione, il distacco, lo svincolo.
Ma se siamo solo particelle fluttuanti nel mare della distanza, esplose da un nucleo originale, ci deve essere una spiegazione scientifica per la nostra solitudine.

 
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EDITORIALE DELLA NOTTE, PENSIERI, IDEE, RIFLESSIONI, OPINIONI, SUGGESTIONI....PER UN NUOVO GIORNO

Post n°4723 pubblicato il 29 Settembre 2010 da psicologiaforense

EDITORIALE DELLA NOTTE

ANGELI ED EROI... DA MORTI!

 

NASER Othman, il tunisino che a luglio salvò tre ragazzi dall'annegamento nel mare di Vasto, non aveva le carte in regola per vivere qui (per morire da eroe, magari sì). Prima di lui Iris Noelia Palacios Cruz, la babysitter honduregna che si è sfracellata contro gli scogli all'Argentario per soccorrere la «sua» bambina: avrà il permesso di soggiorno, però postumo. E prima ancora, e ancora più sul torbido crinale fra legalità e illegalità, la prostituta nigeriana che ha denunciato una truffa a Terni: ha fatto il suo dovere civico ma senza diritto di cittadinanza, mandata via anche lei. O delinquenti o eroi, a leggere i giornali sembra che agli extracomunitari siano riservati soltanto destini estremi: di qua noi, una comunità pronta, secondo i casi, a digrignare i denti o a spargere tardive lacrime, di là loro, condannati a essere «extra» - o troppo buoni o troppo cattivi. Italiani brava gente, se c'è da commuoversi per un gesto di coraggio, e fin troppo pronta a crogiolarsi nella propria retorica bellicosa o sdolcinata. Italiani pessima gente, però, quando c'è da aiutare concretamente chi aiuta noi (i nostri vecchi, i nostri bambini) a districarsi fra gli umilianti intoppi burocratici. O a evitare la beffa dell'espulsione dopo avere compiuto l'atto più intimo che c'è, salvare una vita. Fra i buoni propositi per la stagione che va a incominciare, ne basterebbe uno soltanto: un po’ di normalità. Non è normale vivere sempre tutto sull'onda emotiva o addirittura isterica, pronti a fucilare gli intrusi oppure a scoprirne l'umanità a esequie avvenute. Non è normale spandere buoni sentimenti ma non spendersi per cambiare regole troppo rigide, o lente, o ingiuste. Sarebbe sufficiente applicarne una sola, di regola, quella antica che le racchiude tutte: non fare al prossimo tuo... A patto però di accorgersi che l'extracomunitario ci è talmente prossimo che all'occorrenza salva le nostre vite, a volte con slanci estremi, più spesso nella fatica quotidiana dell’accudimento.

 
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LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO, RAGAZZE, PIPI' IN PIEDI, UNIVERSITA', ECOLOGIA, RISPARMI, AMBIENTE, FOTOGALLERY, STUDENTESSE

Post n°4722 pubblicato il 28 Settembre 2010 da psicologiaforense

LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO

SFIDA ECOLOGISTA: PIPÌ IN PIEDI PER LE STUDENTESSE

Alla Shanxi Normal University nello Xian (Cina) c'è qualcosa che non quadra: nei bagni delle ragazze si trovano gli orinatoi. Non si tratta di un errore, ma di una strategia ben studiata per risparmiare acqua. Secondo i portavoce dell'Università, infatti, se ogni ragazza facesse la pipì da in piedi, aiutandosi con degli speciali coni di carta, si risparmierebbero ogni giorno 160 tonnellate d'acqua.


MA FORSE NON TUTTI SANNO CHE  NON E' UNA NOVITA' SOLO CINESE !!

Magic-Cone si usa anche in Italia. 

 E' un imbuto di cartone usa e getta, l'unico strumento che permette alla donna di fare pipì stando in piedi.Si adatta perfettamente alla forma anatomica della donna presentando, di profilo una curvatura sull'apertura superiore. L'apertura inferiore è abbastanza grande da non permettere alcuna fuoriuscita in eccesso di urina.Facendo una piccola pressione sulle pieghe laterali, magic-cone si bloccherà in una posizione aperta e semirigida permettendo il suo uso.La parte esterna dell'imbuto rimarrà asciutta e pulita per tutto il suo utilizzo.

 
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MALEDETTI ITALIANI, TOPI DI FOGNA , FRONTALIERI SVIZZERI INFAMI E LADRI, CANTON TICINO, VIA GLI ITALIANI,

Post n°4721 pubblicato il 28 Settembre 2010 da psicologiaforense

ITALIANI? RATTI SCHIFOSI: RUBANO, DEVASTANO, FANNO SCANDALO.

DERATTIZIAMO!

 

 

Frontalieri come ratti: nuova campagna choc contro gli italiani


Dai cartelloni a Facebook una nuova e aggressiva presa di posizione contro i lavoratori di Como, Varese e Novara. Sarebbero i "topi" che si arricchiscono sulle spalle dei ticinesi

I "nemici" sono rappresentati come tre toponi pronti a saccheggiare borse di "formaggio" svizzero e sarebbero essenzialmente di tre tipi (VEDI IMMAGINE QUI SOTTO): il Fabrizio, piastrellista di Verbania che lavora in Ticino, il Bogdan rumeno dalla professione sconosciuta e il Giulio avvocato italiano che lavora in Lombardia. Il riferimento è chiaro: chi ha messo in scena questa polemica irriverente non ama chi ogni giorno passa il confine per lavorare, chi arriva dall'estero e chi prende provvedimenti (vedi Tremonti) che intaccano la ricchezza del vicino Cantone. 

"Stiamo arrivando a quota 45.000 frontalieri - si legge sul sito "Bala i ratt"- un quarto della forza lavoro in Ticino. Significa che tutti i ticinesi potrebbero lavorare, ma non possono farlo perché muratori, operai, camerieri, impiegati, infermieri, ricercatori, professori dalla vicina Italia, sottopagati e comunque ben contenti di portarsi a casa stipendi che al loro paesello nemmeno si sognano (adesso poi che l’euro è in caduta libera…) gli portano via il posto da sotto il naso. E non veniteci a dire che gli svizzeri non vogliono fare più certi mestieri: se non ci fossero migliaia di pendolari che giorno e notte arrivano da Como, Varese, Milano e Novara ad occupare fabbriche, negozi, banche (sono anche lì) e ristoranti, gli svizzeri sarebbero ben contenti di non andare a timbrare".


 
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ITALIA, CRISI ECONOMICA, DISOCCUPAZIONE, LELE MORA, ARMI DI DISTRAZIONE DI MASSA, FABRIZIO CORONA, GOSSIP, CURIOSITA',

Post n°4720 pubblicato il 28 Settembre 2010 da psicologiaforense

UN UOMO DA MARCIAPIEDE?

Il macho per eccellenza, alto, muscoloso, super tatuato come un corsaro della Tortuga, si è fatto mantenere da un uomo per dieci anni, come un cicisbeo qualunque. Insomma, quel Fabrizio Corona che un giorno sì e l’altro anche compare sulle riviste patinate con le mani ben salde sulle curve delle donne più belle del mondo (valga per tutte la divina Belen Rodriguez) era il fidanzatino di Lele Mora. Che poi la confessione, perché di confessione si tratta, venga fuori non da una lettera d’amore trafugata da qualche Arsenio Lupin dello spettacolo, ma dai verbali di un tribunale, aggiunge un tocco di meschina italianità che pare, passateci la metafora, il cacio sui maccheroni di una storia d’appendice.
Lele Mora, l’elegantone che ama le pantofole di raso, i caffetani, gli orologi tempestati di diamanti e le feste in Costa Smeralda, si è comportato come una miliardaria americana al cospetto del giovanissimo boyfriend. Soldi, tanti soldi, in cambio dell’illusione di essere corrisposto nel proprio sentimento. E adesso, almeno in tribunale, recrimina sul latte (pardon, sul capitale) versato raccontando delle 8 fuoriserie regalate al suo amasio, compresa la Bentley su cui si racconta il bel Fabrizio abbia concupito Belen, dei gioielli e persino dell’appartamento da 1 milione e mezzo di euro dal quale il nostro, appena liberato dalla galera, dispensava mutande firmate ai suoi fans. Una storiella edificante di sesso, corna e fatture false proprio come si addice al bel mondo della moda e dei reality, quel mondo che tanto affascina i nostri ragazzi tra scimmiottature delle veline e invidia per i loro gigolò. Lusso e popolarità, soldi e segreti inconfessabili, dove la realtà è ben diversa da quella che ci appare sulla carta patinata. Morale della favola, mentre Lele Mora è stato rovinato dall’amore per il bel tenebroso che lo ha spolpato a dovere, e che in fondo fa più tenerezza che scandalo, Fabrizio Corona incassa la peggiore delle etichette: non più play boy a cui le donne cadono ai piedi, ma ragazzotto qualunque che per una bella macchina e qualche regalino è disposto ai compromessi più scabrosi.
L'ITALIA DELLA CRISI SI CONSOLA ANCHE COSI'.

 
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TESTI&PRETESTI, PENSIERI, MEDICINA, MUTANDE, SCIENZA, FISIOLOGIA, MODA, UOMO, UROLOGIA, GUERRA, BELEN RODRIGUEZ,

Post n°4719 pubblicato il 27 Settembre 2010 da psicologiaforense

TESTI E PRETESTI


UNA SERIE DI CONFLITTI, SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ, SCONVOLSERO  IL MONDO  (DELLA MODA)   TRA IL 1980 E IL 2010:  FU LA SFIDA DELL'INTIMO MASCHILE.  MEDICI CONTRO STILISTI.
 "SONO MEGLIO GLI SLIP"

LA GUERRA DEI TRENT'ANNI

 

Lo slip  spopola, alla faccia del boxer. E subito si è scatenata la guerra della mutanda, in cui i boxeristi cercano affannosamente di ristabilire le loro posizioni di "eleganza" conquistate negli Anni 80. Mentre gli slippisti rivendicano una ritrovata naturalezza a mostrare, senza imbarazzi, le proprie virtù. Magari enfatizzandole anche un pochino, con l'aiuto di imbottiture push up. Chiudendo un occhio sugli inganni. Ma com'è la mutandina vincente che spopola sul mercato? Non ha niente a che vedere con i modelli ridotti, da vitellone incallito. Si tratta piuttosto di capi a vita alta, castigati, quasi infantili, simili a quelli che si mettevano alle elementari. Come dire? Non volgari, ma sicuramente incisivi.
Se hai un bel fisico stai bene con gli slip. Sono pratici e confortevoli. Chi invece è afflitto dalla pancetta deve ripiegare sui boxer, sostengono gli stilisti . Mentre  la showgirl  del momento, Belen Rodriguez,  sentenzia :" I maschi piccoli e muscolosi sono sexy in slip, gli spilungoni in boxer. Ma quel che conta anche nella biancheria è il tocco originale".
Già, ma nella scelta non c'è da sottovalutare l'aspetto medico e scientifico.  Infatti, recentissimi studi  di clinica  urologica    evidenziano come lo slip di cotone sia la soluzione migliore perché  permette la traspirazione e contiene lo scroto. Al contrario il boxer lasciando più libertà all'organo genitale senza sorreggerlo rischia di causare fastidiose orchialgie. È quindi meglio sceglierlo con il sospensorio. Fondamentale è la temperatura. Il calore eccessivo diminuisce le capacità di fecondazione. Da evitare quindi i materiali sintetici e costrittivi.

 
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LA FOTO CURIOSA DEL GIORNO, LA BORSA...O IL DITO, ARTE, MILANO, MAURIZIO CATTELAN, LOVE, SBERLEFFO, IDEOLOGIE,

Post n°4718 pubblicato il 27 Settembre 2010 da psicologiaforense

O LA BORSA....  O IL VERSACCIO CON IL DITO (DI CATTELAN)

Maurizio Cattelan è riuscito, dopo traversie e tentennamenti del Comune e polemiche, a piazzare davanti alla Borsa di Milano L.O.V.E, la sua scultura in marmo con gesto inequivocabile del dito medio (gli altri mancano). In marmo bianco, alta 11 metri, la scultura sembra proprio uno sberleffo.

Beh, niente di male. Per una brutta piazza, può andar bene anche una brutta opera.

 
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