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Messaggi di Ottobre 2014
Post n°8069 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da psicologiaforense
I LABIRINTI DEL MALE: FEMMINICIDIO A ben guardare, tutti i moventi per un omicidio sono sintetizzabili in quattro parole:
Post n°8068 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da psicologiaforense
Un mondo di predatori e di predati dove prostituzione, stupro e pedofilia rischiano facilmente di confondersi con una sessualità libera e istintiva, sottratta a ogni senso di colpa... MA I TEMPI DELL'INFAMIA SONO DAVVERO PASSATI? Subito dopo la seconda guerra mondiale e fino almeno ai tempi di Martin Luther King e di Malcolm X, era difficile per le donne di colore non esser viste come puttane e per i loro figli, disseminati senza speranze per le strade, non esser presi per teppisti. Le une, usate come femmine dai maschi delle loro stesse comunità, ghetti urbani o sobborghi rurali che fossero, e trattate come merce di scambio da padri/padroni in ogni senso miserabili. Gli altri, educati dalla solitudine e dall'abbandono a coltivare l'arte di sopravvivere, prima ancora che quella di arrangiarsi. Un mondo di predatori e di predati dove prostituzione, stupro e pedofilia rischiavano facilmente di confondersi con una sessualità libera e istintiva, sottratta a ogni senso di colpa. Un mondo nel quale i peccati e i reati erano semmai altri: cercar di realizzare per sè e per i propri cari il Sogno Americano, anche se si era neri di pelle; reclamare i propri diritti o almeno non sottomettersi in silenzio ai soprusi dei bianchi; rendersi autonomi dagli antichi padroni; o darsi semplicemente da fare per avere un briciolo in più di quel poco che già si possedeva.
TROPPO NON È MAI ABBASTANZA, BEDSURFING, COUCHSURFING, MIRROR, PROPOSTA INDECENTE, SESSO, OSPITALITÀ
Post n°8067 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da psicologiaforense
Tutti conoscevamo il “COUCHSURFING” – la rete di scambio di ospitalità tra viaggiatori – ma che dire del BEDSURFING? Ospitami e passo la notte con te! Spiega la 19enne cinese Ju Peng: è il mio sogno di ribellione e di libertà... non temo nè il machismo nè la violenza sessuale.... è come una specie di autostop... e non c'è nulla di cui vergognarsi"… "OSPITAMI E PASSO LA NOTTE CON TE", L'ANNUNCIO CHOC DI UNA 19ENNE ATTRICETTA CINESE SUL WEB E' OVVIAMENTE UNA CALLIDA OPERAZIONE DI MARKETING. LA NOTIZIA, PARTITA DAL POTENTE MOTORE CINESE WEIBO, HA FATTO SUBITO IL GIRO DEL MONDO E SI È DIFFUSA A MACCHIA D'OLIO IN OCCIDENTE TRA GLI ASPIRANTI “FIDANZATI TEMPORANEI” PRONTI AD APRIRE LA PORTA ALLA SCANDALOSA CINESINA DI PROFESSIONE ATTRICE “Se mi ospiti sarò tua per tutta la notte”. Questo l'astuto annuncio di una 19enne attrice cinese che dice di voler in questo modo visitare gratis città e mete turistiche di tutto il mondo. La notizia è stata data dal Mirror e si è diffusa in un lampo nel web. In pratica, la graziosa Ju Peng, che ha pubblicato la sua “proposta indecente” sulla potente piattaforma di microblogging cinese WIBEO, si dice disposta a consumare rapporti sessuali con un uomo per ogni città che vorrebbe visitare. In realtà è un annuncio per molti ma non per tutti, infatti i PARTNER TEMPORANEI da cui vorrebbe essere ospitata l'attricetta che, allo stato, lavora per Youjia (una app cinese che cerca di entrare nel business del dating online) : "Devono essere carini, benestanti, giovani (max 30 anni) e più alti di 1 metro e 75". Questi i requisiti richiesti da Ju Peng che "lancia" la tendenza del bedsurfing, un saltare di letto di letto per andare di città in città. Viaggiare, fare sesso, e girare piacevolmente il mondo. La ragazza nel suo annuncio provvede a specificare le modalità dell' "accordo" di bedsurving: "I partner temporanei dovranno provvedere alle spese di viaggio, ospitarmi, essere molto generosi con me. In cambio - continua Ju Peng - potranno avere la possibilità di fare sesso con me per una notte, di ricevere le mie attenzioni, e anche di mostrarsi in pubblico con una bellissima ragazza". Ma se è vero che non mancano le polemiche su questo annuncio hot, pubblicato e diffuso dal tabloid britannico Mirror, è anche vero che l’iniziativa pare avere un successo strepitoso non solo con migliaia di risposte ma anche con vari editori che le hanno offerto di pubblicare in un libro, che sta tra autobiografia, indagine sociale e road movie, la sua esperienza di viaggio.
Post n°8066 pubblicato il 28 Ottobre 2014 da psicologiaforense
IDENTITÀ VIRTUALI O IDENTITÀ PERSONALI?
Di AMICIZIE VIRTUALI (amicizie, complicità, passioni) ho avuto occasione di parlare più volte in questo stesso blog, meno spesso ho trattato il tema della DROMOMANIA o NEVROSI DA VAGABONDAGGIO. Si tratta, in parole semplici, del desiderio irrefrenabile di uscire dal proprio ambiente (reale o virtuale), fuggendo dalle proprie angosce e dalle proprie paranoie. Tutto questo senza alcun piano, senza mete pre-fissate. Un puro vagabondare... proprio come navigare in Internet dove le distanze si accorciano, ogni timidezza si attenua e anche chi vive un'esistenza emarginata può trovare lo spazio ambito. Ma che tipo di navigatori-blogger siamo? Irrequieti e astuti come Ulisse, oppure utopisti in cerca dell'isola che non c'è? Fuggiamo dalla realtà o ne cerchiamo una solo diversa? E VIVERE NEL VIRTUALE È ANALOGO A VIVERE NEL REALE? Il web è un ambiente freddo e irreale, in cui però si svolgono attività e si dipanano affetti in misura crescente. Perchè, ad esempio, i blogger assumono spesso identità diverse da quelle reali? E CHE GENERE DI “LEGAMI” SI CREANO NELLA COMMUNITY: DURATURI, INSTABILI O COMUNQUE INESORABILMENTE FRAGILI? Quale immagine - soprattutto - diamo di noi stessi, se ci nascondiamo dietro l'anonimato o comunque dietro uno schermo, che è insieme SPECCHIO ma soprattutto MASCHERA?
Post n°8065 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da psicologiaforense
Prenderà il via al Castello di Susans di Majano (UD) il 31 ottobre 2014 alle ore 19 con ben 6 mostre, 4 eventi inaugurali e 5 incontri il "MARAVEE CORPUS", l’arte contemporanea sull’ immaginifica e suggestiva scena del trasformismo. Il tripudio del corpo plurale, messo in scena dall’arte contemporanea con l’entusiasmante trasformismo che pulsa da fotografie, dipinti, video, costumi, performance e tatuaggi……
“MARAVEE” METTE A NUDO CORPI E ANIME
Post n°8064 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da psicologiaforense
Impossibile non pensare a tutti coloro che pagando un biglietto, continuano ad assistere divertendosi al dolore e all'umiliazione di animali ridotti in schiavitù. Circhi e zoo sono tutti posti da disertare. E quelli che ci portano i figli? Che insegnamento avranno da un simile orrore? DELITTI BESTIALI Non si era mai visto, in Italia, un sequestro così importante di animali rinchiusi in un circo-lager dove erano condannati, dopo essere stati addestrati chissà con quale violenza, ad esibirsi in pubblico. Incatenati, con museruole di ferro, costretti ad esercizi assurdi: come quello in cui un leone galoppava aggrappato in sella ad un cavallo. Scene da far venire i brividi per la spietata crudeltà inflitta a creature alle quali era stato rubato tutto: la dignità, la fierezza. Non solo la libertà. Altro che divertimento. Un inferno per 19 animali, fra cui una leonessa, un lama peruviano, un cammello, un pappagallo Ara, due dromedari, una zebra e un incrocio tra una zebra e un cavallo,sono stati prelevati dal circo Martin Show, ora a Tortolì in Ogliastra, e dal circo Krones, a Sassari. Imbarcati in una sorta di «Arca di Noè» - nome dell'operazione - e trasferiti in strutture in grado di garantire loro spazi adeguati e cure, tra queste il Centro di recupero di fauna esotica di Semproniano. Nel viaggio saranno accompagnati dal personale della Lav, custode giudiziario che sta facendo fronte a tutta l'operazione impegnando migliaia di euro recuperati grazie ai contributi dei soci. Il sequestro preventivo degli animali, richiesto dalla Procura di Tempio Pausania dopo una serie di accertamenti riguardanti il modo in cui venivano trattati gli animali e gli spazi in cui erano costretti a vivere e dopo un primo sequestro di una tigre, di un orso e di un cavallo dell'anno scorso, è stato già confermato dal Tribunale del Riesame. A far scattare le indagini era stata proprio una denuncia della Lav per maltrattamenti. «Si tratta della più grande operazione di salvataggio di animali da un circo - evidenzia l'associazione - e il nostro intervento è fondamentale per assicurare una vita dignitosa a questi animali che finalmente potranno recuperare atteggiamenti tipici della propria etologia, liberi dalle costrizioni degli spettacoli». Al trasferimento ha partecipato anche l'associazione britannica Born Free Foundation, che ha adottato la leonessa Elsa per celebrare il suo 30/o anniversario, fondata su ispirazione del film «Nata libera» la cui leonessa protagonista aveva lo stesso nome.
Post n°8063 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da psicologiaforense
Il sinistro "Angelo della Morte" Daniela Poggiali, l' infermiera dell’ospedale Umberto I di Lugo indagata per l'assassinio di vari pazienti anziani, appena reclusa nel carcere di Forlì vanta schiere di innamorati che le hanno scritto montagne di lettere piene di passione allegando dei francobolli per sollecitare una risposta... INFATUATI DELL'INFERMIERA "NATA PER UCCIDERE" Innamorati di un’assassina o di un assassino: capita sempre così ma ogni volta fa scalpore. Questa volta “oggetto di amore e di passione” è l’infermiera accusata di aver causato la morte di alcuni ricoverati all’ospedale di Lugo che riceve lettere e profferte d'amore da tutta Italia. Qualcuno tra i mittenti, per garantirsi più chance di risposta, ha addirittura allegato dei francobolli. L’infermiera, residente a Giovecca di Lugo, si trova nel carcere di Forlì solo dal 9 ottobre scorso e rischia l’ ergastolo ma è già VIP. A favorire gli innamoramenti in questo caso non è, secondo me, solo l’oscuro fascino del male. C’è anche l’immagine di una donna sicura e volitiva della quale avevano soggezione non solo molte colleghe, ma pure diversi medici. Una donna determinata e sfrontata che nei corridoi del Tribunale, tra un nugolo di carabinieri, sorride ai giornalisti allungando il collo quasi come per mettersi in posa. Un po’ come in quelle foto che il suo partner aveva pubblicato nel proprio profilo Facebook, fino a poco tempo fa aperto e ora non più rintracciabile. Si vedeva lei, elegante e felice, il giorno del suo 40esimo compleanno. Ma anche assieme a un celeberrimo campione dello sport, forse incontrato per caso durante una vacanza. E poi ancora sempre lei in una spiaggia tropicale, al carnevale di Rio o in altre location da sogno scovate nel corso degli innumerevoli viaggi - sua vera passione - che ha finora fatto.
Post n°8062 pubblicato il 26 Ottobre 2014 da psicologiaforense
CRISI La vita è una successione di crisi e di interrogativi. Che cosa si può fare per chi sembra così in crisi? Innanzitutto, è necessario lasciare la persona tranquilla e non porle domande. Giunge però il momento in cui occorre localizzare il conflitto con maggior precisione, discernere la causa del disagio. I conflitti non localizzati, non comunicabili, assumono infatti proporzioni enormi, e le sofferenze che non si riesce a manifestare diventano insopportabili È innanzitutto opportuno riconoscere in sé o nell'altro la presenza di uno stato di sofferenza, accompagnato da un'incapacità di formularlo e di condividerlo, uno stato in cui la persona si sente inferiore, povera e lacerata. Spesso chi vive queste situazioni non ha il coraggio di parlare di ciò che sta vivendo, perché pensa che nessuno possa comprendere il suo malessere. Si sente colpevole, come se non si avesse il diritto di parlare delle proprie ferite! Si pensa che, probabilmente, nessuno sarà in grado di capire e neppure di ascoltare. Molti fattori fanno sì che la persona, invece di aprirsi e di condividere le proprie sofferenze interiori, si chiuda in se stessa, sulle sue tristezze e le sue ferite. Ci si chiude in una sorta di prigione. La prima cosa da fare è parlare a qualcuno che possa comprenderci. La parola è comunicazione e comunione. Implica che si abbia fiducia in un altro essere, o almeno che questa fiducia stia per sorgere.
Post n°8061 pubblicato il 25 Ottobre 2014 da psicologiaforense
L'universo sentimental erotico al tempo di facebook, blog, twitter, internet, videogiochi... Avvicinamento, conquista, possesso: la seduzione, arte di guerra tra le più diaboliche, ha le sue progressioni, le sue tecniche, le sue strategie... ABOLITE PER LEGGE LE TECNICHE DI SEDUZIONE? In America, il governatore della California J. Brown ha firmato una legge in tema di sessualità. Questa nuova normativa, tesa ad evitare sfumature e ambiguità di senso nei rapporti sessuali, specialmente tra studenti nei college e nelle università dello Stato, precisa che “SÌ VUOL DIRE SÌ” ovvero che per poter lecitamente consumare un congresso carnale: ci vuole “un consenso affermativo, consapevole e volontario” al sesso. Se non ti sei opposto o sei rimasto in silenzio, non vale. Devi dire sì, e lo devi fare con chiarezza ed entusiasmo, altrimenti è una contravvenzione alla legge. Dunque, “yes means yes” (sì significa sì)… e detta così sembra più che semplice. Sembra addirittura banale. Eppure quando si tratta di corteggiamenti, quando si tratta di seduzione, di giochi amorosi, in cui tutto sta nel sapersi offrire e nel sapersi ritrarre, nell’accettare un appuntamento dicendo alle amiche “vediamo un po’ come se la cava questo”, nella delusione o nella conferma, ogni “percorso” diventa complesso e “yes means yes” contribuisce ad aumentare la complessità. Infatti, ad esempio, dove vanno a finire tutti quei “NO” che invece volevano dire sì?
Post n°8060 pubblicato il 24 Ottobre 2014 da psicologiaforense
I molestatori on line si estingueranno quando si affermerà per cultura e diritto che una donna possa stare in rete senza essere considerata una preda disponibile per chiunque.... CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA Stalker, troll, molestatori, psicopatici, cyberbulli che fanno fisiologicamente parte dell’umanità, in rete sembrano avere i giorni contati. Infatti, già oggi, rappresentano solo un’ombra fastidiosa per la popolazione femminile on line. La trollaggine alla fine imploderà esattamente come molti altri fastidi al sereno navigare che si sono nel tempo attenuati o addirittura sono scomparsi. Che il Troll e i suoi compari si stiano scavando la fossa da soli e siano irrimediabilmente destinati ad estinguersi lo afferma con forza anche Jake Swearing, uno dei massimi esperti di cultura digitale ed editorialista di The Atlantic in un commento all'ultima valutazione del Pew Research Center, per cui una donna su quattro è in varie forme molestata on line....
Post n°8059 pubblicato il 24 Ottobre 2014 da psicologiaforense
Molto bella, seduttiva, un piccolo angelo con un fisico da Lolita e i capelli biondissimi raccolti a coda di cavallo... Con lei porta qualche libro di economia. "Sono appena stata in biblioteca, sapete di giorno mi do da fare con gli studi". Ma di notte la storia cambia.... L'INTERVISTA COSA FAI NELLA VITA? "Sono una studentessa universitaria, frequento la facoltà di economia e sono tra le più brave del mio corso. Non per vantarmi ma lo studio è proprio la mia passione". COME SEI ENTRATA NEL GIRO? Intervista di Mauro Botti
Post n°8058 pubblicato il 23 Ottobre 2014 da psicologiaforense
Tolleranza zero per piscioni e incontinenti! Se, ad esempio, andate a New York state in campana. Chi urina in pubblico viene arrestato sul fatto e rischia fino a un anno di galera. Anche in Italia è un reato. Ma oggi c’è un rimedio…
Fare pipì in strada è reato, anche se di notte o in un luogo appartato. Lo ha deciso la Cassazione con la sentenza n. 40012/11 che bacchetta chi urina fra le macchine, uscito da un locale o dietro a un cassonetto. Nei raduni di popolo, come quello che si svolgerà sabato 25 a Roma e, comunque, nei concerti, in tutte le manifestazioni di piazza, il problema dei bagni non è secondario. Le persone che urinano ovunque rappresentano una "complicazione" crescente per gli eventi e non solo... Se ne sono occupati i sindaci di moltissime città tra cui Padova, Verona, Milano, Roma, Venezia, ecc... con apposite ordinanze che prevedono sanzioni fino a 500 euro. Oggi si potrebbero ovviare al problema utilizzando degli "ORINATOI TASCABILI". Una specie di "TOILETTE PORTATILI" che potrebbero ridurre significativamente il problema della "PIPÌ SELVAGGIA" in assenza dei costosissimi bagni chimici. Gli orinatoi portatili sono stati creati in tre differenti versioni: uomo, donna e bambino. Le tasche di plastica colorata sono lunghe circa 40 centimetri. Contengono un gel che solidifica l'urina e che neutralizza l'odore in pochi minuti. Dopo l’uso i contenitori possono essere gettati via. Questi orinatoi sono stati inventati da Marc Collinet, direttore della società tedesca Adamus Group: “Hanno una capienza di 750 millilitri, come due vesciche di uomo”.
Post n°8057 pubblicato il 22 Ottobre 2014 da psicologiaforense
La festa di Halloween ha origini nel mondo celtico e le leggende su quella notte magica, che coincideva con il Grande Sabba Nero delle streghe, raccontano di spiriti, di morti che ritornano, di giovani contadini che hanno saputo ingannare addirittura il diavolo. La grande protagonista della serata era senza dubbio la zucca, invece quest’anno…
Post n°8056 pubblicato il 21 Ottobre 2014 da psicologiaforense
IL BLOGGER VA IN PARADISO?
Io sono convinta che debba esserci un'altra vita per i blogger "qui labourent de la plume", un Paradiso o comunque un "al di là" ove sia riconosciuta l'oscura fatica che loro costa un post, una riga, una parola, un commento. Il blogger potrà esser celebrato, glorificato, ma nessuno si accorgerà che quella tal frase o parola risponde a uno strenuo impegno, nasce da una tensione dolorosa; le "affres du style", o soltanto il travaglio dell'espressione restano senza compenso nella community, onde è logico che la retribuzione attenda il blogger militante in un altro mondo.
Post n°8055 pubblicato il 21 Ottobre 2014 da psicologiaforense
La prima cura per il depresso sono i suoi familiari. Famiglia come luogo naturale di cura e di contenimento. Famiglia come risorsa ineliminabile. Il depresso va ascoltato con pazienza, con benevolenza e comprensione nelle sue doglianze e lamentele, nelle sue pretese ed esigenze di una rapida guarigione, nelle sue proteste più o meno esplicite perchè questa non si realizza immediatamente, spesso nei suoi rimproveri angosciosi quasi i parenti ne fossero i responsabili. Occorre fare attenzione che questo atteggiamento, più o meno mascheratamente aggressivo del malato, non provochi reazioni negative o punitive da parte dei familiari, i quali devono invece mantenere un atteggiamento fermo e conseguente, ma sempre oblativo e affettuoso. Assistere in famiglia il depresso è avere a che fare con un paziente estremamente esigente, ma assai poco gratificante, e, salvo eccezioni, inadeguatamente riconoscente dopo la guarigione.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49