Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30 31          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30 31          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Messaggi di Marzo 2015

 

LA FOTO DEL GIORNO, LA BIMBA CHE HA COMMOSSO IL MONDO, IL VISO SPAVENTATO E LE MANI ALZATE, IMMAGINI SIMBOLO

Post n°8232 pubblicato il 31 Marzo 2015 da psicologiaforense

Cosa si nasconde dietro a questa foto? Lo rivela per la prima volta l'autore dello scatto, il fotografo turco Osman Sagirli... Un volto di bimba con lo sguardo angosciato e quasi adulto, la piega delle labbra all’ingiù e quelle manine alzate tipiche di chi si arrende: è lo scatto che sta facendo il giro del web, divenendo il simbolo di una guerra terribile...

 

LA BIMBA SIRIANA CHE HA COMMOSSO IL MONDO. "PENSAVA LE SPARASSERO. ERA SOLO UNA FOTO"

 

 

La fotografia parla da sola. E parla più di tante parole. Il suo sguardo, il suo gesto riassume tutto l'orrore della guerra in Siria. Ma potrebbe essere di qualsiasi guerra. L'immagine della bambina di quattro anni col viso spaventato e le mani alzate ha fatto il giro del mondo. Si chiama Hudea ed è stata fotografata nel campo profughi siriano di Atmeh, vicino ai confini con la Turchia. Vive lì, insieme alla mamma e ai fratelli. La storia di questa foto è stata raccontata alla BBC direttamente dal fotografo turco Osman Sagirli, autore dello scatto che ha commosso il mondo e conquistato la rete (è stata ritwittata 11 mila volte). "Avevo una macchina fotografica con un teleobiettivo ingombrante. La bambina ha pensato fosse un’arma e ha alzato le mani in segno di resa" ha raccontato il fotografo. E ha poi aggiunto: "Pensava che le avrei sparato. Non aveva capito che si trattava di una macchina fotografica. In genere alla vista di un obiettivo i bambini ridono, scappano o si nascondono la faccia". Osman Sagirli ha pubblicato l'immagine per la prima volta sul giornale Türkiye. È da 25 anni che il fotografo scatta immagini nelle zone di guerra. Il suo intento è proprio quello di ritrarre la sofferenza e la distruzione dei conflitti bellici attraverso gli occhi dei bambini. Occhi che più degli altri riescono a raccontare l'inutilità delle guerre.

NOTA INTEGRATIVA: IMMAGINI SIMBOLO

Hudea, la bimba con le manine alzate, è destinata a diventare un simbolo, unendosi ad altri scatti storici che resteranno per sempre. Si pensi al Miliziano colpito a morte di Capa o ancor più alla «napalm girl», la bimba immortalata dal fotografo Nick Ut nel momento in cui (nel 1972) un aereo militare sud-vietnamita che stava compiendo un raid a caccia di vietcong sganciò il suo mortale carico di bombe al napalm sulla popolazione del piccolo villaggio di Trang Brang. Oggi quella bambina diventaat adulta, Kim Phuc, racconta di aver passato tutta la vita cercando di scappare da quella foto. Ma Kim è ancora viva e la foto che la ritrae è diventata un emblema del pacifismo. E chissà tra cinquant’anni che ne sarà della bimba con le mani alzate che si arrende davanti al flash?

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

UNA IDEA ORIGINALE PER LA SORPRESA DA INSERIRE NELL'UOVO DI PASQUA,

Post n°8231 pubblicato il 31 Marzo 2015 da psicologiaforense

La sorpresa nell'uovo di Pasqua va personalizzata. E oggi cosa può esserci di meglio del lusso che finalmente smette di avere in spregio la tecnologia? Di considerarla marginale, accessoria, secondaria al bello che si sfoggia e non possiede utilità: soltanto vanto?


PER LA SORPRESA DI PASQUA FAI INCONTRARE IL LUSSO CON LA TECNOLOGIA

Con soli  100mila euro puoi far felice la tua partner con uno smartphone gioiello


Questa è la storia del lusso che finalmente smette di avere in spregio la tecnologia; di considerarla marginale, accessoria, secondaria al bello che si sfoggia e non possiede utilità: soltanto vanto. Ecco un gioiello che ha anche una funzione: uno smartphone che si acquista in gioielleria, come un Rolex o un bracciale di diamanti. Destinato a una clientela femminile, incastonato di pietre preziose che fanno lievitare valore e prezzo da 8mila fino a 100mila euro.  Ma tant’è  il cellulare è un prodotto determinante ormai nella vita di ciascuno, imprescindibile. Ci accompagna quasi alla maniera in cui si porta indosso un vestito.  Questo è  un oggetto del desiderio un nuovo gioiello, che non esisteva prima d’ora.  Si chiama maliziosamente  JARDIN-SECRET, perché oggi il cellulare racchiude segreti: professionali, sentimentali, fatti di parole o di immagini.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

NO ALLE DONNE, NO ALLE UNIONI OMOSEX, IL PAPA RIVOLUZIONARIO, PONTIFICATO BREVE, GUARDIE SVIZZERE

Post n°8230 pubblicato il 30 Marzo 2015 da psicologiaforense

Dallo scorso febbraio è il nuovo comandante delle Guardie svizzere. Christoph Graf, 53 anni, dirige il corpo di guardia che ha il compito di garantire l'incolumità del Santo Padre. È lui che sta alla sua destra quando il Papa si trova in Piazza San Pietro. Oggi esce allo scoperto e in una lunga intervista rilasciata alla Argauer Zeitung parla della vita delle guardie svizzere, del ruolo della donna nella Chiesa e delle posizioni del Vaticano sull'argomento omosessualità. E parla anche di un Pontefice che sta rivoluzionando parecchie cose, ad iniziare dal suo comportamento con i fedeli.




PARLA IL COMANDANTE DELLE GUARDIE DEL PAPA SU CHIESA, DONNE E GAY

Christoph Graf da febbraio è il comandante delle guardie pontificie. Dice no alle donne in Vaticano, no alle unioni omosex e rivela lo stipendio di una guardia: 1500 euro al mese

"La mia preoccupazione è garantire la sicurezza del Papa, e questo non sempre è un compito facile, soprattutto con un Pontefice così vicino al popolo che ci chiede di fermare la Papamobile quando attraversa piazza San Pietro invasa dai fedeli. A volte riteniamo che fermarsi in quel momento non è proprio l'ideale, ma se lui chiede di farlo noi eseguiamo il suo ordine".

IL PAPA RIVOLUZIONARIO - Un Papa vicino anche al personale che lavora nella Città del Vaticano. "In questo senso ha portato davvero una rivoluzione. È molto paterno. Parla con tutti. Prima quando passava il Pontefice il personale doveva nascondersi e non poteva avere contatti con lui. Ora invece il Papa parla direttamente con loro e ha specificato che non c'è bisogno che spariscano al suo passaggio. Una volta è andato perfino a pranzare nella mensa del personale".

LE DONNE IN VATICANO - Alla domanda quando vedremo una donna nelle guardie svizzere, Graf dice che il giorno in cui accadrà, lui probabilmente non ci sarà più. "La nostra caserma è già piena. Non c'è più posto. Se dovessimo assumere delle donne dovremmo costruire una nuova ala". "La Chiesa ha una tradizione, e deve attenersi ad essa. Cosa sarebbe accaduto se la Chiesa avesse dato seguito ad ogni tendenza? Avremmo avuto vescovi donne o addirittura un Papa donna".

1500 EURO AL MESE - È stata poi la volta del lavoro delle guardie svizzere che, a differenza delle guardie del corpo di altri presidenti di stato, non vengono ricoperte d'oro. "Se uno lo fa soltanto per i soldi allora è meglio che lasci perdere" ha spiegato Christoph Graf, aggiungendo: "Una guardia svizzera guadagna 1.500 euro al mese".

LE GUARDIE E LE RAGAZZE - Nell'intervista si chiede anche se le guardie svizzere possono avere una ragazza e il comandante Graf ha risposto con una battuta, ridendo: "Siamo uomini normali e non controlliamo se una guardia ha una ragazza o no. E se ce l'ha, sarà lei stessa a dovere fare fronte a questa preoccupazione".

SOLO SVIZZERI E FEDELISSIMI - Le guardie del Papa resteranno svizzere, anche in futuro. Un'apertura a militi stranieri resta esclusa: "Resterà un privilegio per gli svizzeri".

GAY E SESSUALITÀ - Un tema affrontato nell'intervista è stato quello dell'omosessualità. È stato ricordato il caso del parroco che ha impartito la benedizione a una coppia lesbica, e nell'intervista il giornalista ha fatto notare che l'omosessualità è stata nel frattempo accettata dalla società. Graf ha risposto, ponendo una domanda: "La Chiesa si deve sempre adeguare alla società? Il caso di Bürglen viene strumentalizzato per raffigurare una Chiesa retrograda. Ma gli abitanti di Bürglen credono ancora veramente? Tutta questa gente che critica va davvero alla Santa Messa? Non si scordi che la Chiesa svizzera non è la chiesa del mondo". A quel punto il giornalista ha chiuso l'intervista chiedendo a Graf se non considera antiquata la posizione del Vaticano nei confronti degli omosessuali. "No. Dipende dal modo di vedere le cose. Se la Chiesa vuole seguire la società dovrebbe per esempio permettere l'aborto e le unioni omosessuali. Ma poi resterebbe ancora la Chiesa cattolico romana? Nessuno esclude gli omossessuali. La questione è se gli omosessuali manifestano la loro sessualità o meno. Se lo fanno e vogliono essere cattolici allora la cosa non va bene. La Chiesa, sotto questo aspetto è chiara".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

PENSIERI DELLA NOTTE, IN ATTESA DELLA PASQUA, SETTIMANA SANTA,

Post n°8229 pubblicato il 30 Marzo 2015 da psicologiaforense

LA PASQUA

La Pasqua, è la più an­tica festa cristiana e  cade la domenica dopo il plenilunio di prima­vera. E’ celebrata anche dagli Ebrei per commemorare la libera­zione del popolo d'Israele dalla schiavitù in Egitto.  La chiesa vi si prepara con il periodo di penitenza e di preghiera della Quaresima, che culmina nel ricor­do della Passione e della morte di Cristo. Poi esplode la gioia nella festa che ne commemora la resurrezione e la conseguen­te redenzione dell'uomo dal peccato. Della consuetudine,  di scambiarsi dei doni in questa ricorren­za è sopravvissuto solo il simbolo dell'uovo, che ricorda la vi­ta, la rinascita, la primavera (è in questo periodo che le galline riprendono a fare le uova).  In alcune famiglie, una volta,  si passava la serata prima del giorno della Pa­squa a decorare con colori sgargianti  i gusci di uo­va sode che venivano poi rotti il giorno. Ma quelle che si regalano sono per lo più uo­va di cioccolato. Così innamorati nuovi e "vecchi" per stupire il partner  con una sorpresa "ad hoc"  si rivolgono  a pasticcerie specializzate per  portare  un “do­no speciale” che verrà poi inserito nell'uovo di cioccolato prodotto arti­gianalmente (magari un gioiello, se le fi­nanze lo consentono).  Qualcuno ricorre anche all'invio di omaggi floreali, in partico­lare chi vive profondamente il significato religioso di questa so­lennità e vuole ribadirlo per esprimere un augurio di pace o un pensiero di riconoscenza. Per alcuni poi la scadenza pasquale si abbina all' opportunità di festeggiare contemporaneamente i molti Angelo e Angela che riconoscono il proprio onomastico nel lunedì di Pasquetta.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

IL CASO, LE NUTRIE INVADONO FIUMI E CANALI? MANGIAMOLE, SONO SQUISITE, PAROLA DI VIP

Post n°8228 pubblicato il 29 Marzo 2015 da psicologiaforense

E'  nutria-mania. Antipasto di crostini al paté di nutria. A seguire: nutria al forno con le cipolle, nutria arrosto con le patate e, per finire, fegatini di nutria alla veneziana. Il tutto annaffiato con Prosecco e Raboso del Piave. Poi il dessert. «Ed è stata una cena buonissima. Eccezionale», dicono entusiasti  Assessore e VIP….

 

DAI CROSTINI AL PATÉ, FINO ALL'ARROSTO E AI FEGATINI: MENÙ SQUISITO A BASE DI NUTRIA

A Farra di Soligo, nel cuore delle colline trevigiane,  «Quei dea Nutria», famoso gruppetto goliardico  di esigentissimi buongustai venerdì sera hanno voluto invitare l'assessore veneto alla caccia  al loro tavolo: «Ed è stata una cena buonissima. Eccezionale», ha puntualizzato  il politico. Ormai nella Marca è nutria-mania. Nonostante il solo pensiero di pasteggiare con il "grosso topo"  blocchi lo stomaco a più di qualcuno, si moltiplicano i posti dove il pelosissimo animale è il pezzo forte del banchetto: «Magari la prima volta che la mangi ti pare così e così perché sei ancora vittima del pregiudizio - osserva Cristian Gai, organizzatore della serata - poi però ti abitui e ti rendi conto che stai assaporando una carne ottima, bianca, delicata, senza grassi e colesterolo. È molto meglio di quella che si trova nella grande distribuzione. La nutria è sana: si ciba solo di erba e alghe. Sono almeno tre anni che organizziamo cene così. Questa volta abbiamo deciso di invitare l'assessore vista la sua campagna a favore della nutria come piatto». Le cene si svolgono sempre a casa di qualcuno, mai in ristoranti o trattorie.

E le nutrie vengono tutte dal Piave. L'altra sera a Farra ne sono state utilizzate tre piuttosto grosse per servire 11 persone: «Ce le procura un cacciatore abilitato dalla Provincia al loro abbattimento - precisa Gai - abbiamo iniziato per goliardia visto che se ne parlava in continuazione per i danni che producono. A un certo punto abbiamo pensato: perché non le mangiamo? Adesso facciamo una cena all'anno. In quella precedente c'erano pappardelle al ragù di nutria e nutria alla salsa peverada. Chi viene per la prima volta è scettico e timoroso. Ma a fine cena sono tutti soddisfatti». Neanche da sottolineare che Lorenzon è entusiasta: «Ma insomma - dice - in Francia, Germania e negli Usa la nutria viene mangiata da anni. È una carne meravigliosa, migliore del nostro coniglio o del pollo. Non c'è proprio paragone e cene del genere vengono organizzate in tanti angoli della nostra provincia, anche se nessuno ne parla magari per non sfigurare. Entro giugno vogliamo fare una grande kermesse della nutria proprio lungo il Piave: una cena aperta dove tutti potranno gustare la sua carne. Ovviamente i piatti saranno a base di nutrie rigorosamente nostrane».

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO, ULTIMA ORA, IL SINDACO INSEGNA COME FARE PIPÌ

Post n°8227 pubblicato il 28 Marzo 2015 da psicologiaforense

Con “FARE PIPÌ” si indica   l’atto di urinare; più specificamente, l’insieme degli atti volontari o involontari che provoca l’espulsione dell’urina dalla vescica, attraverso l’uretra. Nell’adulto normale l’ azione di  “FARE PIPÌ”  è sotto il controllo della volontà che regola la minzione automatica e ne facilita l’espletamento….  In tema interviene il SINDACO DI CAMAIORE…

 

 

 

BAGNI TROPPO SPORCHI, IL SINDACO CONSIGLIA COME FARE PIPÌ

CAMAIORE: DOPO LE PROTESTE DI NUMEROSI CITTADINI IL SINDACO PRENDE L'INIZIATIVA E AI MASCHIETTI DICE: «SE NON VOLETE STARE SEDUTI, PRENDETE ALMENO LA MIRA» . MENTRE ALLE FEMMINUCCE SPIEGA....

 

 

 

Prendere «accuratamente la mira», se si è maschietti, e se proprio non si può evitare di fare la pipì in piedi. Gettare i propri «equipaggiamenti» - per le femminucce - nel cestino, e non nel water. Questi  i «consigli e le indicazioni» messi nero su bianco dal primo cittadino di Camaiore, Alessandro Del Dotto, e affissi al bagno del primo piano del Palazzo comunale. Il cartello ha suscitato l'inevitabile ilarità dei fruitori dei servizi pubblici del Comune, ma il sindaco spiega: «LA QUESTIONE È SERIA».  In realtà chi si è trovato oggi quel documento davanti affisso al bagno del primo piano del Municipio  ha pensato ad uno scherzo. Ma la conferma che il documento è originale  la dà lo stesso Del Dotto: «CERTO CHE È VERO, L'HO SCRITTO IO».  Il testo inizia da alcune premesse, tra le quali la spiegazione che il Comune è «fornito di servizi igienici e che siamo felici che siano utilizzati, non solo da parte dei dipendenti comunali ma anche dagli avventori degli uffici». Poi un passaggio, che ha tanto il sapore di avvertimento: «Ritengo inopportuno di operare drastiche pratiche discriminatorie che limitino l'utilizzo dei bagni ad un solo sesso, ma ritengo altresì opportuno tutelare l'igiene dei luoghi con un occhio di riguardo per le signorine e signore». Si arriva così ai consigli. «Se maschi – scrive Del Dotto - qualora non ritengono di voler utilizzare il bagno in modalità di seduta, si consiglia di avere cura di alzare tutte le tavolette del bagno e di prendere precisamente la mira tenendo i flussi all'interno della circonferenza del vaso». Un consiglio anche per i fruitori del gentil sesso dei wc. «Se femmine si consiglia di ricordarsi di gettare eventuali equipaggiamenti diversi dalla carta negli appositi cestini». Del Dotto  spiega: «Ci sono mattinate in cui bagno  è quasi inutilizzabile… ho fatto protocollare questo documento con dei semplici consigli "in perpetuo", perchè sono norme basilari» (…) «Beh, capisco che fare pipì seduti possa essere interpretato da qualcuno come una cosa poco maschile. Per questo dicevo, se proprio non volete mettervi seduti, almeno prendete per bene la mira. È una questione di buon senso». Per fortuna chi ha letto il cartello l'ha presa con filosofia. Viene infatti in mente una scena simile, nel terzo atto del celebre AMICI MIEI, quando la direttrice di un ospizio per anziani chiede all'architetto Melandri (al secolo il grande Gastone Moschin) di fare i suoi bisogni fisiologici in posizione seduta, per poi pentirsi amaramente di quella richiesta. Per fortuna a Camaiore la reazione è stata una semplice risata.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ULTIMA ORA, DECINE DI MIGLIAIA DI STUDENTI BRITANNICI “IN VENDITA” , SESSO A PAGAMENTO,

Post n°8226 pubblicato il 27 Marzo 2015 da psicologiaforense

Universitari britannici disposti a sesso a pagamento per pagare la retta scolastica… Decine di migliaia di studenti si sono già “messi in vendita”.  E sono più maschi che femmine....

 

 

GRAN BRETAGNA: IL 22% DEGLI STUDENTI SONO PRONTI A VENDERE IL PROPRIO CORPO PER PAGARSI GLI STUDI... E NON SOLO


 Vendere il proprio corpo per pagarsi la retta o un migliore stile di vita all'università non è affatto un tabù in Gran Bretagna. Anzi, secondo un sorprendente studio condotto dalla Swansea University, il 22% degli studenti negli Atenei del Regno ha considerato come una opzione i cosiddetti lavori nell'industria del sesso, che vanno dalle chat erotiche, agli spogliarelli fino alla vera e propria prostituzione con uomini e donne. E il 5% ha ammesso di aver fatto soldi in questo settore. I maschi guadagnano di più.  Si parla, secondo gli esperti, di decine di migliaia di studenti che si sono già 'messi in vendita': un dato allarmante per le università britanniche che dovrebbero offrire sostegno a queste persone. Lo studio, dal titolo emblematico di 'Student Sex Work Project', ha chiesto anche agli studenti di motivare questa scelta. I due terzi afferma che la priorità sono i soldi per uno stile di vita migliore, mentre il 45% vuole evitare di finire l'università coi debiti accumulati per pagarsi le costose rette nel Regno. Di solito si lavora in questo settore per periodi brevi e con orari part-time, meno di cinque ore a settimana, per non togliere troppa attenzione agli studi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

“Io penso che il paradiso terrestre debba essere così”.

Post n°8225 pubblicato il 27 Marzo 2015 da psicologiaforense

Così disse estasiato Berlusconi quando visitò "Non è la RAI" il programma televisivo italiano ideato da Gianni Boncompagni e Irene Ghergo e diretto dallo stesso Boncompagni, andato in onda dal 9 settembre 1991  al 30 giugno 1995 per quattro edizioni. La trasmissione, fenomeno di costume degli anni novanta mandava in onda in diretta dallo studio 1 del Centro Safa Palatino di Roma protagonisti del varietà,  balletti, giochi telefonici e canzoni, tutti eseguiti da un gruppo di ragazze adolescenti o poco più...


E' QUI IL PARADISO!

 

Prima trasmissione di intrattenimento a frequenza quotidiana delle reti Fininvest ad impiegare la diretta ha lanciato personaggi importanti del mondo del teatro, della musica, del cinema e della televisione ed è andato in onda su Canale 5 nella sua prima edizione e per parte della seconda, per poi trovare il massimo successo su Italia 1, dove fu spostato nel gennaio del 1993. Alcune delle protagoniste dello show hanno iniziato lì le loro carriere di attrici, cantanti, conduttrici televisive e attrici , tra cui Laura Freddi, Alessia Mancini, Alessia Merz, Antonella Mosetti,  Claudia Gerini e la stessa Ambra Angiolini.  Una volta, durante le riprese arrivò il Cavaliere.  “Io penso che il paradiso terrestre debba essere così”. È con queste parole che un ancora 'giovane' Silvio Berlusconi, all'inizio degli anni '90 descrisse per la prima volta le 200 ragazze di "Non è la Rai", mentre giravano il noto programma di Gianni Boncompagni sul colle Palatino, a Roma. A raccontarlo è lo stesso autore televisivo a "Il fatto quotidiano". "Rimase attonito, senza parole, ipnotizzato da quella visione", racconta Boncompagni.

 "Tornò un mese dopo, e ridisse la stessa cosa". "Le ragazze erano tutte vestite uguali, e naturalmente gli sponsor facevano a gara per darci i vestiti - prosegue l'autore televisivo che non manca di lanciare frecciatine a un allora emergente Bonolis: "Ricordo che da Mediaset all’inizio mi ammollarono Bonolis che aveva già il contratto, ma io lo detestavo allora come lo detesto oggi. Non gli feci fare niente e dopo un anno misi Ambra al posto suo".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

UTILIZZATORI FINALI. SESSO, POTERE, SENTIMENTI. IL LATO NASCOSTO DEGLI ITALIANI,

Post n°8224 pubblicato il 26 Marzo 2015 da psicologiaforense

Il viaggio in uno dei temi più nascosti e controversi in Italia. Il giornalista e conduttore televisivo Riccardo Iacona si è addentrato in uno spaccato del nostro Paese, indagando il tema rovente del sesso mercenario. I numeri parlano di nove milioni di prestazioni sessuali a pagamento all’anno in Italia e di una platea di due milioni e mezzo di clienti. Tra cronaca e testimonianza diretta, l’inchiesta di Iacona racconta un fenomeno di cui poche istituzioni ormai si curano e di un paese dove l’educazione sentimentale e sessuale è diventata un tabù.

 

UTILIZZATORI FINALI

 

La vita parallela e segreta di milioni di maschi italiani. Dopo "Se questi sono gli uomini", il libro che ha documentato i tanti casi di violenza sulle donne da parte di mariti, compagni ed ex fidanzati, Riccardo Iacona propone un racconto ancora più crudo e spiazzante, ma necessario. Che cosa stanno diventando le relazioni di coppia in Italia? Queste pagine registrano la voce più inconfessabile dei maschi italiani. Padri di famiglia, mariti all'apparenza integerrimi, fidanzati premurosi che frequentano abitualmente escort di lusso, prostitute di strada o bordelli oltreconfine. Milioni di clienti. O ancora uomini che farebbero carte false pur di portarsi a letto una minorenne, fregandosene di rischi, denunce, controlli. Sono loro stessi a parlare, finalmente. Senza filtri. Tra cronaca e testimonianza diretta. Dal caso delle "baby squillo dei Parioli" alle altre lolite e ninfette che oggi riempiono le aule dei tribunali. E ancora i tantissimi minorenni, ragazzi e ragazze, incontrati fuori dalle scuole, per i quali il sesso è ormai pura merce di scambio, usa e getta. Scomparse le istituzioni, decimati i consultori e i servizi sociali, l'educazione sentimentale e sessuale è diventata un tabù, meglio tacere. Ed è proprio questo silenzio che produce mostri.

 

RICCARDO IACONA, Utilizzatori Finali, Chiarelettere, 2014

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

FARE COME LA VOLPE CON L'UVA, MENTIRE A SE STESSI, RAZIONALIZZAZIONE, DISSONANZA COGNITIVA

Post n°8223 pubblicato il 26 Marzo 2015 da psicologiaforense

Esopo, Fedro… la saggezza  dei narratori antichi! Spacciandole e contrabbandandole per fiabe per bimbi gli Autori  si  trasformarono in macchine fotografiche viventi, tramandandoci, attraverso i racconti, verità e saggezza al di là del tempo e della cultura.


 

 

È FACILE DISPREZZARE QUELLO CHE NON SI PUÒ OTTENERE

 

 

Navigando in rete  mi è tornata alla memoria "LA VOLPE E L'UVA"   una delle più celebri favole attribuite a Esopo. I riferimenti alla favola nel linguaggio comune assumono quasi le caratteristiche del proverbio.  "FARE COME LA VOLPE CON L'UVA" significa, metaforicamente, reagire a una sconfitta sostenendo di non aver mai desiderato la vittoria, o disprezzando il premio che si è mancato di ottenere.. In altri termini non riuscendo a saltare abbastanza in alto tanto da  addentare il grappolo, la volpe affamata, coda fra le gambe, se ne va, dichiarando, un clamoroso giudizio  mistificatorio: “…tanto non è ancora matura…”. Così chi ha perso imputa agli altri la colpa della sconfitta e si lamenta  “non hanno capito il mio messaggio”. Come sempre  la colpa è degli altri. La reazione dell'animale è, in psicologia,  una forma esemplare di razionalizzazione   e di dissonanza cognitiva.  

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

BUON COMPLEANNO MINA, LA TIGRE DI CREMONA SPEGNE 75 CANDELINE

Post n°8222 pubblicato il 25 Marzo 2015 da psicologiaforense

"Cara Mina, Lo so, dopo i vent'anni, se c'è una cosa che ci fa incazzare, è quando tutti si affannano a farci gli auguri il giorno del nostro compleanno. Lo fanno apposta. Come dire: "E adesso?". E adesso è proprio questo che dovrete scoprire... Comunque Auguri piccola! TU ed io siamo LE migliori". Sono gli auguri di Adriano Celentano a Mina. Auguri speciali, affidati al suo blog, con cui l'ex Molleggiato lascia presagire una nuova collaborazione con la cantante italiana, a 17 anni da "Mina Celentano", l'album del 1998 - con dieci brani dedicati all'amore - che ha venduto oltre un milione e mezzo di copie.

MINA, AUGURI ALLA “PIÙ GRANDE CANTANTE BIANCA DEL MONDO” CHE FECE ‘INNAMORARE’ ARMSTRONG E DE ANDRÈ

 

 Buon compleanno Mina! È un coro - anticipato già ieri dai principali notiziari radiofonici e televisivi - l'augurio che il mondo dello spettacolo fa ad Anna Maria Mazzini, meglio dire Mina, ovvero la "Tigre di Cremona", che oggi compie 75 anni. Una regina della canzone e dello spettacolo che ancora oggi dal suo "buen retiro" di Lugano, dove si è rifugiata diversi anni fa, continua a farsi sentire, a cantare, duettare e incidere album, e a far sperare il pubblico televisivo italiano che ancora la vuole vedere in azione. Una carriera senza fine, quella di Mina, alimentata da quella che è stata considerata la voce più bella della musica italiana. Una carriera che ha preso le mosse in Versilia, negli anni del boom economico, quando arrivano talenti del calibro di Adriano Celentano, Bobby Solo, Little Tony e Gianni Morandi. In Versilia, sul palco della famosa Bussola sale una giovanissima cremonese che inizia a cantare ed incantare. È il 1958. Quella serata sarà per Mina il trampolino di lancio verso una carriera di successi fatta di canzoni ma anche conduzioni di serate televisive. La sua voce viene subito notata dal discografico Matalon, della Italdisc, che la ingaggia per tre anni e le fa incidere i primi 45 giri, e la porta a Sanremo nel 1960 con il brano "È vero". Uno dietro l'altro ecco i successi con "Cielo in una stanza", "Mille bolle blu", "Città vuota", "È l'uomo per me". Il Paese canta con Mina, le copertine sui settimanali di costume e gossip si sprecano. E il gossip fa però anche la sua parte cattiva, perché Mina è sempre sotto osservazione, si perde quasi il conto dei flirt che le vengono attribuiti e le amarezze per l'artista non mancano. Una grande storia d'amore c'è però, è quella con l'attore Corrado Pani, che era sposato, e l'Italia bacchettona di quei tempi questo non lo perdona a Mina. Specie perché arriva anche un figlio, Massimiliano. All'artista vengono chiuse in faccia le porte della tv, la stampa scritta non è da meno nel metterla all'indice. Forse comincia allora a prendere forma in Mina l'idea che prima o poi deve lasciare l'Italia. Per intanto però la sua grande voce fa giustizia delle critiche, e arrivano canzoni come "Grande, grande, grande", "E poi...", "Parole, parole", "Insieme", "Amor mio" e "Io e te da soli". Per non dire di "Se telefonando", testo di Maurizio Costanzo e diventato un grande successo nel 1966, un brano ancora oggi riproposto come cover e non a caso all'ultimo Festival di Sanremo - riproposto da Nek - ha vinto nella serata dedicata alle cover. Mina è famosa anche in America, e Frank Sinatra non nega che la vorrebbe con sè sul palco. Sul piccolo schermo è la protagonista di programmi che fanno ascolti notevoli e sono un appuntamento imperdibile per gli italiani: "Canzonissima", "Studio Uno" e "Teatro 10", affiancando figure artistiche di spessore come Walter Chiari, Johnny Dorelli, Alberto Lupo, Don Lurio e Raffaella Carrà, con cui nel 1974 conduce "Milleluci". La sigla finale di quel varietà è "Non gioco più", e solo a cose fatte ci sarà chi dirà che forse quella sigla era il suo messaggio criptico per annunciare l'addio alle scene. Ci sarà sì una serata nel 1978 ancora alla Bussola, dove tutto era partito, ma ormai Mina ha scelto di far calare il sipario. La sua voce sì, quella ancora c'è e viene proposta, quella storia continua, mentre la tv ormai non più. Anche se in tantissimi sperano non sia così, e tra gli artisti - a cominciare da Celentano - c'è sempre chi torna alla carica perché quella magia ci sia ancora.

NOTA INTEGRATIVA

Mina, nome d'arte di Mina ANNA MARIA MAZZINI (Busto Arsizio, 25 marzo 1940), è una cantante, conduttrice televisiva, attrice e produttrice discografica italiana naturalizzata svizzera. Dopo il matrimonio del 10 gennaio 2006 con EUGENIO QUAINI è diventata, per l'anagrafe elvetica, MINA ANNA MARIA QUAINI. Tale variazione non viene applicata nelle registrazioni anagrafiche italiane. Annoverata tra le più grandi cantanti di tutti i tempi, è nota per le qualità della sua voce che si possono definire di soprano drammatico d'agilità, pur non avendo l'impostazione accademica del soprano classico. Il suo strumento, dal timbro caldo e personalissimo, subito riconoscibile, è dotato di grande ampiezza, estensione, agilità, capace di coniugare la potenza vocale con la duttilità, ed è sostenuto da una tecnica saldissima; Mina si distingue anche per le doti interpretative e l'ecletticità, che l'hanno portata ad affrontare con successo generi musicali spesso lontani tra loro. Durante la sua carriera, iniziata alla fine degli anni cinquanta, Mina ha interpretato oltre 1 500 brani e venduto più di 150 MILIONI DI DISCHI fino al 2010, ottenendo primati e ricevendo premi e riconoscimenti, incluse due partecipazioni al Festival di Sanremo, tre alla Mostra Internazionale di Musica Leggera, una Targa Tenco, e l'assegnazione dell'onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Sulla scena internazionale ha raccolto il plauso di artisti quali Frank Sinatra, Louis Armstrong, Michael Jackson, Aretha Franklin, Antony and the Johnsons, Jennifer Lopez, Mónica Naranjo, Céline Dion, Barbra Streisand, Liza Minnelli, Luciano Pavarotti.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO,SEXY GIORNALISTA SI SPOGLIA

Post n°8221 pubblicato il 24 Marzo 2015 da psicologiaforense

"Se il Cùcuta ottiene la promozione nel massimo campionato, mi spoglio". Una promessa già sentita. Questa volta a farla (e a mantenerla) è stata la sexy giornalista colombiana Alejandra Omaña Ruiz.


LA SEXY GIORNALISTA MANTIENE LA PROMESSA E SI SPOGLIA PER LA SQUADRA

IL CÙCUTA HA CENTRATO I PLAY-OFF ED È RIUSCITO A FARE IL SALTO DI CATEGORIA.  E COSÌ LA GIORNALISTA HA POSATO PER SOHO, LA RIVISTA PER CUI LAVORA, CON LA MAGLIA DEL CLUB, MA IN LINGERIE SEXY E POSE MOZZAFIATO SENZA VELI.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

GRETA & VANESSA, TORNEREMO IN SIRIA,SIAMO ORGOGLIOSE, ITALIANI PAGARONO 12 MILIONI PER LIBERARLE

Post n°8219 pubblicato il 23 Marzo 2015 da psicologiaforense

Vanessa: "Pronte a tornare in Siria". In barba ai 12 milioni di euro pagati per il riscatto. Buonanno: "Mettiamole in un circo" Salvini sulle volontarie: "Pago a Greta e Vanessa biglietto di sola andata"

 

VANESSA MARZULLO: "IO E GRETA TORNEREMO IN SIRIA"
 

 

Dopo due mesi di silenzio torna a parlare la volontaria rapita dal Fronte al Nusra e liberata il 15 gennaio. Con l’occasione Vanessa Marzullo annuncia  che intende tornare in Siria insieme all'amica Greta Ramelli e dice : "Se per vergogna si intende imbarazzo per quello che abbiamo fatto, io non mi vergogno di niente. Anzi, ne vado fiera". Una dichiarazione che  ha scatenato un giro di polemiche  visto che  l'Italia ha dovuto sborsare ben 12 milioni di euro per riportarle a casa. "Chi ha lavorato con noi in questi anni sa quello che abbiamo fatto e come lo abbiamo fatto. Quanto ci siamo spese per la Siria" (…)  "Gli insulti passano. Il fango e le cattiverie me le sono tolte di dosso. Ho ripreso gli studi. Io e Vanessa Ramelli torneremo ad aiutare il popolo siriano". La 21enne ribadisce che non ha nulla di cui vergognarsi: "Siamo andate in Siria da volontarie con il progetto per il quale abbiamo lavorato per quasi tre anni: "Assistenza sanitaria Siria". E' dal 2012 che aiutiamo il popolo siriano massacrato da una dittatura tremenda - spiega - di fronte alla quale il mondo ha fatto e fa ancora niente". Tra le voci più critiche c'è senza dubbio quella della Lega Nord. Ai microfoni di Radio Padania, Matteo Salvini propone di "aprire una sottoscrizione per pagare" alle due ragazze "il biglietto di sola andata" per la Siria. "Perseverare è  diabolico - ha aggiunto il leader lumbard - Non so se ci sono o ci fanno. Ragazze, fate volontarie sotto casa vostra e se volete andare in zona di guerra firmate una bella liberatoria e speriamo che non capiti nulla: non siano i cittadini italiani a rimetterci". Anche Gianluca Buonanno non è da meno."Dopo tutto quello che è successo, la cosa migliore sarebbe quella di farle lavorare in un circo, visto che amano così tanto i pericoli - ha tuonato l'eurodeputato del Carroccio - almeno se stanno in un circo non ci costano niente".

NOTA INTEGRATIVA

Vanessa Marzullo, 21 anni, di Brembate in provincia di Bergamo, e Greta Ramelli, 20 anni, che abita a Gavirate in provincia di Varese, sono state rapite ad Aleppo, nel nord della Siria, la notte tra il 31 luglio e il primo agosto 2014. Si trovavano in Siria dal 28 luglio per conto del “progetto Horryaty”, un’associazione che organizza piccoli progetti di volontariato a favore dei civili siriani. Il 31 dicembre 2014 il Fronte al Nusra – il gruppo che “rappresenta” al Qaida in Siria – aveva diffuso un video che mostrava le due ragazze dire di essere in pericolo e chiedere aiuto al governo italiano. Secondo il quotidiano britannico Guardian  le due ragazze sono state liberate in cambio di un riscatto “multi-milionario”. Secondo Al Aaan, una televisione degli Emirati Arabi Uniti, il riscatto pagato  supera i 10 milioni di euro. Durante un’audizione alla Camera, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni  non ha mai esplicitamente negato il pagamento di un qualche tipo di riscatto. Gentiloni ha detto: «L’Italia in tema di rapimenti si attiene a comportamenti condivisi a livello internazionale, sulla linea dei governi precedenti. Per noi la priorità è sempre la tutela della vita e integrità fisica dei nostri connazionali». In passato l’Italia è stata più volte accusata di pagare per la liberazione degli ostaggi come per esempio nel caso  di Simona Pari e Simona Torretta (settembre 2004), Giuliana Sgrena (febbraio 2005), Clementina Cantoni (Afghanistan, maggio 2005), Rossella Urru (ottobre 2011) e Mariasandra Mariani (febbraio 2011), ecc…

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

SCELTI PER VOI, ROBERT MUSIL, SULLA STUPIDITÀ E ALTRI SCRITTI, OSCAR MONDADORI.

Post n°8218 pubblicato il 22 Marzo 2015 da psicologiaforense

Oscar Wilde credeva che la “stupidità”  fosse "l'unico peccato" e Proust pensava di poterla riconoscere dalla forma del naso; per Cechov ne costituiva un segno rivelatore l'essere compresi dal proprio cavallo, mentre secondo Hofmannsthal un'intelligenza troppo acuta era la sua forma più pericolosa.  Ognuno intende la stupidità secondo accezioni più o meno originali e chi scrive sulla stupidità può suscitare reazioni infastidite o immediate simpatie....


 

LA "STUPIDITÀ ONESTA" E LA "STUPIDITÀ SOSTENUTA"

In un seminario tenuto a Vienna nel 1937 Robert Musil distingueva due tipi di stupidità: una "onesta" e l'altra "sostenuta". La prima è il sintomo d'una mancanza d'intelligenza, la seconda  sanziona il fallimento dell'intelligenza. La prima è una sorta di domenica del pensiero, una specie di "paese dei balocchi" della logica in cui frammenti di riflessioni errabonde passeggiano tenendosi a braccetto, a volte urtandosi senza residui polemici, altre volte suscitando irragionevoli émpiti di commozione. Nel regno della stupidità onesta spira una brezza lievemente ironica e dubbiosa, si ha la sensazione d'una precarietà essenziale e ci si può trastullare senza colpa con un'ispirazione fugace e distratta. Al contrario, nel regno della stupidità sostenuta non v'è spazio per il caso, la mente è sempre indaffarata con pensieri che non riguardano la vita dei pensatori medesimi ed è affaticata dall'esercizio continuo d'una intelligenza prevaricatrice e superflua. "Questa stupidità sostenuta" - scrive Musil - "è la vera malattia della cultura. Descriverla è impresa quasi senza fine. Essa tocca i valori più alti dello spirito e contribuisce a vivacizzare la vita spirituale, ma soprattutto la rende incostante e sterile. Non v'è pensiero importante che essa non sappia utilizzare, è mobile in tutte le direzioni e può indossare tutte le vesti della verità. Non è una malattia mentale, eppure è la più letale delle malattie dello spirito: è una malattia pericolosa per la vita stessa".

ROBERT MUSIL,  Sulla stupidità e altri scritti,  Mondadori,  1997  (edizione esaurita )

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

CORSI DI YOGA ANTI-STRESS PER 3,1 MILIONI DI STATALI

Post n°8217 pubblicato il 22 Marzo 2015 da psicologiaforense

L'obiettivo è migliorare le loro performance professionali al servizio dei cittadini

 

 

PERCORSI YOGA

 

 

Milioni di dipendenti governativi in India  avranno l'opportunità di partecipare a partire dal primo aprile in varie città del Paese a corsi di yoga per migliorare le loro performance professionali al servizio dei cittadini. Lo ha reso noto il Dipartimento del personale e della formazione (DoPT) a New Delhi.

L'iniziativa segue l'enfasi che a questa disciplina ha dato, dopo il suo insediamento al potere, il premier Narendra Modi che in un intervento all'Onu lo scorso anno ha proposto, ed ottenuto, che il 21 giugno di ogni anno sia celebrato come l'anno internazionale dello yoga.

I corsi, indica l'agenzia di stampa Pti, si svolgeranno tutti i giorni in nove città indiane (Delhi, Ghaziabad, Faridabad, Mumbai, Chennai, Nagpur, Kolkata, Bengaluru e Dehradun) fra le 6:30 e le 8:30 e fra le 16:30 e le 18:30 e ad essi potranno partecipare gratuitamente non solo i 3,1 milioni di dipendenti governativi, ma anche i loro famigliari.

Accanto alle lezioni di yoga il DoPT ha anche organizzato per gli alti funzionari dei differenti ministeri una serie di workshop di due giorni, a partire dal 28 marzo, durante cui saranno loro proposte tecniche di controllo dello stress, dell'ansia e dei disturbi legati alle loro mansioni nella pubblica amministrazione.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963