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umorismo e satira

 

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Messaggi di Dicembre 2015

 

IL MONDO SI PREPARA AL 2016, TRA TENSIONE E ALLEGRIA, FESTE BLINDATE

Post n°8530 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da psicologiaforense

Il mondo intero si sta preparando a celebrare l'arrivo del nuovo anno, ma non ovunque il clima è di festa. In molte località del mondo l'allerta per possibili attacchi terroristici è elevata: la polizia presidia strade e piazze ed è in tenuta antisommossa, e i luoghi dove le persone si riuniranno per festeggiare sono minuziosamente setacciati, alla ricerca di possibili ordigni.

 

BENVENUTO CAPODANNO 2016

I primi e gli ultimi al mondo a brindare al nuovo anno saranno gli abitanti di piccole isole del Pacifico: il 2016 inizierà, 13 ore prima che in Italia, a Kiritimati (o Christmas Island) dove passa la linea internazionale del cambiamento di data, tracciato immaginario istituito nel 1884. Gli ultimi a rimanere nel 2015 saranno invece gli abitanti delle isole Samoa, atollo della Polinesia che festeggeranno 11 ore dopo l’Italia con pittoresche feste sulla spiaggia.
Tante le città del mondo che, una dopo l’altra, saluteranno il 2016 prima degli italiani: Auckland in Nuova Zelanda, è la prima metropoli a dare il benvenuto al nuovo anno 13 ore prima dell’Italia. Poi toccherà a Sydney (11 ore prima) dove, come tradizione è atteso un mega spettacolo pirotecnico nella baia dell’Opera; a Tokyo, 9 ore prima di noi, si alzeranno nel cielo le lanterne bianche dai Giardini Imperiali; poi Singapore prima di passare all’India (5 ore), la Russia (a Mosca si festeggia 3 ore prima di Roma).

Mentre anche l’Italia sarà entrata nel nuovo anno, resteranno invece in quello 'vecchiò Londra e Lisbona (1 ora in più) mentre le Azzorre saranno l’ultimo spicchio di terra europea ad entrarci (+2 ore). Tre ore dopo dell’Italia invece la festa inizierà a Rio de Janeiro, sulla spiaggia di Copacabana per i festeggiamenti in spiaggia paragonabili al Carnevale. Cinque ore dopo i brindisi al Colosseo il 2016 giungerà anche a Times Square a New York. Una delle ultime grandi metropoli a dare il benvenuto all’anno nuovo sarà Los Angeles (+8 ore). E poi le Hawaii per chiudere con gli abitanti delle Samoa che resteranno più 'giovanì per 11 ore in più rispetto agli italiani.


 
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PADOVA, LUTTO NEL MONDO DELLA CULTURA, NELLE ACCADEMIE, TRA GLI INTELLETTUALI E GLI SPIRITI LIBERI DI TUTTO IL MONDO

Post n°8529 pubblicato il 30 Dicembre 2015 da psicologiaforense

La scomparsa di un Grande Maestro di vita ...

 

SABINO SAMELE ACQUAVIVA


Pochi minuti fa è  morto  qui a Padova all'età di 88 anni il  Professore Emerito Sabino Samele Acquaviva. Era studioso  eclettico  riconosciuto in tutto il mondo già  nel 1961  grazie  al libro "L'eclissi del sacro nella società industriale". Sociologo di grandissimo spessore culturale, professionale, personale ed umano   fu professore prima  all'Università di Trento poi qui a Padova come titolare della cattedra di sociologia alla Facoltà di Scienze politiche del Bò, divenendo anche più volte  direttore  del dipartimento di Sociologia. Autore di numerosissimi libri e studi fu anche collaboratore della Rai. Innumerevoli i messaggi di cordoglio  dal Presidente della Repubblica al governatore del Veneto agli intellettuali di tutto il mondo. 
Il funerale del Prof.  Sabino Samele  Acquaviva sarà celebrato il 2 gennaio nella chiesa di Santa Sofia a Padova.


Lascia la moglie Eugenia e due figli, Francesco e Chiara.


 

NOTA INTEGRATIVA


Acquaviva, Sabino Samele  fu tra i maggiori esponenti del dibattito sociologico attuale, studiò i fenomeni religiosi e la crisi dei valori nella società contemporanea. Tra le sue opere si ricordano:Alto Adige. Spartizione subito? (1980), L’eclissi del sacro nella civiltà industriale (1985), Eros, morte ed esperienza religiosa (1993), Sociologia delle religioni. Problemi e prospettive (1996), Giovani sulle strade del terzo millennio. I giovani degli ostelli: tra pellegrinaggio interiore e turismo culturale (1999), Dio dopo Dio. Diario 1964-2005 (2007). Altre opere sono dedicate agli anni di piombo anche se affrontati da prospettive diverse, come Guerriglia e guerra rivoluzionaria in Italia (1979), Il seme religioso della rivolta (1979), Sinfonia in rosso (1989). Un terzo gruppo di libri si occupa di sociologia politica come Progettare la felicità (1994) e La democrazia possibile (2002). Un’ultima tematica affrontata è quella della comunicazione massmediatica, come in Televisione e ***bambini immagine nel mondo della prima infanzia (1976); La modernizzazione sperata (1978); La montagna del sole: il Gargano (1982); e Social Structure in Italy, Crisis of a System (1976).

 
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RIFLESSIONE DELLA SERA, L'UOMO E IL MONDO, OGNI RIFERIMENTO È PURAMENTE CASUALE

Post n°8528 pubblicato il 30 Dicembre 2015 da psicologiaforense

Il mondo, al contrario di quello che si crede, non è lo sfondo anonimo della nostra esistenza, il luogo, uguale per tutti, dove viviamo. Ma fra noi e il mondo c'è un'intima correlazione. Il suo significato si spinge oltre i dati sensibili. In altri termini :  
ciò che vediamo nelle cose, quanto queste  ci dicono,  dipende esclusivamente da come siamo.

 

 

LA COMUNITÀ DEL DISINCANTO  


 

Il mio mondo, i miei progetti, le relazioni umane, i semplici fatti che accadono ogni giorno sono intonati a me stesso, alla mia identità personale, professionale e familiare, al modo di declinarmi in tutto ciò. Una malattia, un lutto, uno scacco professionale possono mutare la fisionomia delle cose. Il lavoro cesserà allora di essere rassicurante, non sarà più lo stimolo per un progresso, ma il simbolo della perdita e del fallimento. Nè parleremo per questo, semplicemente, di una proiezione dei miei sentimenti sulle cose esterne, ma è la mia posizione nel mondo che è mutata, il mio modo-di-essere. I miei progetti fanno parte di me e il loro mutamento è correlativo al mio. Ad esempio, la visione ambientale del depresso, la sua percezione di un mondo squallido e privo di senso, la degradazione delle cose e il declinare del futuro non esprimono forse, meglio di qualunque introspezione, la sua condizione reale?

Egli vede il mondo per come è egli stesso; questo è realmente il suo mondo. Il nostro mondo "normale" è diverso, è ancora ricco di agganci, ancora significativo ed aperto all'esperienza. Ma questo confronto non può avere alcun senso per il malato. E nulla ci autorizza a stabilire se le sue percezioni siano più o meno «vere» delle nostre, a trasformare subito in sintomi queste differenze, perdendo di vista il significato intrinseco dei fenomeni che egli esprime.


 
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POST 8527, IL BUON SAMARITANO NON ABITA NEL WEB

Post n°8527 pubblicato il 29 Dicembre 2015 da psicologiaforense

RIFLESSIONE DELLA SERA


 

La persona buona la immaginiamo dotata necessariamente di compassione. Parlare di compassione in web? Molti blogger  la riguardano con disprezzo, orgogliosamente compassionando i compassionevoli. Al contrario,  la natura stessa ci porta ad amare i nostri simili e ad esser contenti del loro bene, così fa sentire pena per chi soffre. La compassione, infatti, è sentimento innato in ogni persona normale, degna di apprezzamento e di rispetto. «La compassione che nasce nnell'animo nostro alla vista di uno che soffre è un miracolo della natura, che in quel punto ci fa provare un sentimento affatto indipendente dal nostro vantaggio o piacere, e tutto relativo agli altri, senza nessuna mescolanza di noi medesimi» (G. Leopardi). Il Foscolo giunge a dire: «Tu, o compassione, sei la sola virtù; tutte le altre sono virtù usuraie». Quante buone azioni - ammirevoli, disinteressate e generose - ispira la pietà per chi soffre!  Il buon Samaritano della famosa parabola evangelica è divenuto la figura classica della persona compassionevole. Lui solo «si mosse a pietà» e si prese cura dello sventurato. Invece, il sacerdote ebreo prima e il levita dopo guardarono e passarono oltre. Per costoro l'aggredito dai briganti e lasciato mezzo morto non era che un oggetto di momentanea curiosità. La compassione, aprendo il cuore a «sentire con gli altri» le loro pene e mali, porta a condividerli e alleviarli, anche quando non fosse possibile la presenza fisica e la presa diretta di contatto così come accade nel web.

 
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RIFLESSIONE DEL GIORNO,CHE COSA NE SARÀ DEI MIEI FIGLI?, PAURA, CRISI, CAOS,

Post n°8526 pubblicato il 28 Dicembre 2015 da psicologiaforense

 

EDUCAZIONE ALLA LIBERTÀ E ALL'AMORE NELL’ERA DELLA PAURA E DEL CAOS


 

Conciliare la libertà dei figli con l'amore genitoriale comporta, oggi più che in passato, difficoltà che non si possono sottovalutare. COME HO SCRITTO ALTROVE: nella società odierna, del tutto priva di regole e colma di pericoli, nella quale regna una sconfinata miseria morale, è infatti forte la necessità che molti genitori avvertono di proteggere i figli, difenderli e preservarli dagli innumerevoli pericoli celati ovunque. Bambini e adolescenti – spesso candidamente disarmati - vanno incontro alla vita con apparente spavalderia portando con loro quel bagaglio di valori, di educazione e di principi appresi in famiglia, ma ben presto si trovano dinanzi a qualcosa di diverso, di sconosciuto che spesso non sanno fronteggiare o gestiscono nel modo sbagliato. Come può tutto questo non preoccupare i genitori? Quei genitori ai quali Kahlil Gibran così si rivolgeva: «Voi siete gli archi dai quali i figli vostri, viventi frecce sono scoccati innanzi... Sia gioioso il vostro tendervi nella mano dell'Arciere; perché se ama il dardo sfrecciante, così ama l'arco che saldo rimane». È l'amore nelle parole di Gibran. E nulla, in verità, può sostituire per un figlio l'amore dei propri genitori, la sicurezza della vicinanza, il dialogo costruttivo, la condivisione della vita, l'abbraccio, la prontezza sempre e comunque di una risposta d'autentico amore.

 
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SORPRESA DI NATALE 2015, ADOLF HITLER NIPOTE DI BENITO MUSSOLINI, FRATELLO DI LENIN CONDANNATO A FIRENZE,

Post n°8525 pubblicato il 26 Dicembre 2015 da psicologiaforense

La questione della fine di ADOLF HITLER ha sempre destato perplessità e  dubbi . C'è chi sostiene che il dittatore riparò in Brasile... In realtà, secondo la documentata opinione degli storici,  il 30 aprile 1945 - mentre i sovietici si aprivano la strada verso il centro di Berlino-  Hitler si suicidò nel suo bunker  insieme all'amante EVA BRAUN  che aveva sposato il giorno prima,  aveva 56 anni.... 


NESSUNO SCHERZO : FIRENZE, ADOLF HITLER VA AI DOMICILIARI...


Quando i carabinieri hanno notificato un'ordinanza emessa dal tribunale di sorveglianza di Firenze, non potevano credere ai loro occhi. Davanti avevano nientedimeno che ADOLF HITLER . E' questo, infatti,  il nome di battesimo di un  uomo, che era stato condannato perché sorpreso, nel luglio 2013, a guidare in stato di ebbrezza. Adolf Hitler dovrà scontare nove mesi agli arresti domiciliari. Ma le sorprese non finiscono qui. L'arrestato non solo ha un nonno che ha come nome di battesimo Benito Mussolini, ma anche, forse per bilanciare un po' le cose,  un fratello di nome Lenin.

 
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NATALE ANOMALO, DAL REGNO UNITO ALLUVIONATO ALL'AUSTRALIA IN FIAMME, IL MONDO ALLA ROVESCIA

Post n°8524 pubblicato il 25 Dicembre 2015 da psicologiaforense

Un Natale insolito, in cui l'Italia condivide con l'Europa e buona parte del resto del mondo un dicembre di temperature miti. Meteo che nella Penisola ha favorito la persistenza dello smog, soprattutto nelle aree metropolitane. Ma le conseguenze di un livello della colonnina di mercurio oltre la soglia abituale non sono sempre le stesse e cambiano con latitudini e longitudini...

 


UN NATALE FUORI DI CLIMA



Nel Regno Unito fino ad ora la temperatura media è di ben 4 gradi superiore alla norma e  questo dicembre 2015  sembra il più caldo di sempre. Però a  differenza, dell'Italia, le numerose perturbazioni che attraversano le isole britanniche hanno dato luogo alle più alte precipitazioni dal 1910, una massa critica d'acqua che ha gonfiato i fiumi e li ha fatti tracimare già tre volte nell'ultimo mese, mentre le previsioni non inducono all'ottimismo.

E' previsto per questa sera di Natale  l'arrivo della tempesta "Eva" ed è allarme rosso anche per 86 località fra Galles,  Midlands, il nordest e il nordovest del Regno Unito.

Anche in  Finlandia: a casa di Babbo Natale, cinque chilometri a nord di Rovaniemi, stamattina il Natale è all'insegna della pioggia e non delle neve, sempre presente in questo periodo.


Anche molti stati degli Usa sono colpiti da un  effetto "phon" che non solo fa registrare oggi un nuovo record di temperatura a New York (già ieri sono stati toccati i 21° C), ma che sta dando luogo a condizioni di forte instabilità con nubifragi, allagamenti e addirittura dei tornado negli stati meridionali e nel Midwest, dove si registrano anche delle vittime.


 
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RIFLESSIONE DELLA SERA, NATALE IN ALLEGRIA, LA SANTITÀ CONSISTE NELLO STARE SEMPRE ALLEGRI,

Post n°8523 pubblicato il 24 Dicembre 2015 da psicologiaforense

L'allegria autentica, quella che irradia ottimismo, soddisfazione, vivacità e gioia, invita a far festa, e, quindi, è propensa ad aprirsi alla comunicazione per raccontare se stessa. L'allegria ci arricchisce interiormente, ci mostra il panorama di un futuro più vasto e in tali momenti dà all'esistenza il suo autentico significato. Grazie all'allegria la vita vale la pena, nonostante tutto. E così che il passato acquista un senso alla portata della nostra comprensione e il futuro è visto con fiducia poiché si aspetta da esso tutto il bene che ci possa portare.....

 


 

NATALE 2015:
SIAMO SERI, PER VIVERE BENE CI VUOLE ALLEGRIA

 

 

L'allegria conferma la persona nella sua dimensione biografica, articolando presente, passato e futuro in un solo blocco, in una struttura che ha una base e una precisa direzione, nonostante il fluttuare dell'esistenza. Dante nella Divina Commedia  dice che l'allegria è una luce dell'intelletto colma d'amore, amore autentico colmo di gioia, gioia che supera ogni dolcezza.  Cartesio nel suo trattato "Le passioni dell'anima"  scrive  che l'allegria è  “ una piacevole emozione dell'anima che consiste nella gioia del bene”. Nell'allegria un bene è stato ottenuto o si spera di ottenerlo. Questo bene può essere materiale oppure non materiale, tuttavia la soddisfazione che l'allegria ci dona trascende la sfera del tangibile. È per questo che l'allegria autentica è prodotto e conseguenza dello sforzo. Un'allegria di grande importanza è quella che proviene dal lavoro ben eseguito. Lavoro, allegria e festa formano un continuo psicologico. Soltanto una vita con un lavoro pieno di significato  rende allegro l'uomo con un'allegria che ha le radici nel sacrificio nascosto. Ed è possibile celebrare una festa soltanto  quando questa avviene in una persona per la quale la vita e il lavoro seguono un percorso, hanno una direzione che supera se stessa, che va al di là della sua realtà concreta e che generalmente è una realtà di servizio agli altri per aiutarli, in misure diverse, a vivere meglio. Conviene n on dimenticare che l'allegria è maggiormente legata al dare che al ricevere. Quando questa direzione viene capovolta è frequente che la tristezza, la malinconia e la delusione mettano in pericolo le fortificazioni della personalità

 
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LA PROPOSTA INDECENTE, ROCCO SIFFREDI ALLA MINISTRA GIANNINI: EDUCAZIONE SESSUALE OBBLIGATORIA A SCUOLA, VENGO IO,

Post n°8522 pubblicato il 22 Dicembre 2015 da psicologiaforense

Sexting, pornografia, adescamento online, sessualizzazione precoce sono temi quasi sconosciuti a genitori  e docenti di oggi ma molto presenti nelle vite dei ragazzi, che finiscono per farsi un'idea sbagliata della sessualità e, soprattutto, cadono in trappole pericolose per la propria salute fisica e psicologica, con conseguenze anche a lungo termine.  La tecnologia, infatti,  rende accessibili in un click contenuti ed esperienze che spesso bambini e giovani non sono in grado di comprendere criticamente… 

 

 

ROCCO  SIFFREDI LANCIA UNA PETIZIONE: "IO PROF DI EDUCAZIONE SESSUALE"

IL PORNODIVO  SI PROPONE COME PROFESSORE DI EDUCAZIONE SESSUALE  E  RACCOGLIE  FIRME PER PROMUOVERE L'INTRODUZIONE DELL'EDUCAZIONE SESSUALE NEL PROGRAMMA DI STUDI DELLE SCUOLE ITALIANE


Rocco Siffredi  ha utilizzato  Charge.org    per chiedere   di introdurre L’EDUCAZIONE SESSUALE OBBLIGATORIA nelle scuole.  La petizione del porno divo è indirizzata al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per proporre di  adeguare gli standard italiani a quanto già adottato nella maggior parte dei Paesi dell’Ue in ambito  di educazione sessuale.  


Il famoso pornodivo   si offre anche come testimonial facendo notare quanto spesso in mancanza di un’educazione sessuale a scuola, i ragazzi imparino quanto sanno traendo ispirazione dai film porno di cui, molto spesso, lui è protagonista. Allo stesso modo e con gli stessi intenti  Siffredi  ricorda alla ministra che anche se la pornografia dovrebbe essere soltanto intrattenimento, in mancanza di un’alternativa valida, diventa uno strumento di istruzione  per i giovani e  fa notare quanto il sesso in Italia sia ancora un argomento tabù che non permette ad alunni e studenti di soddisfare le proprie curiosità perchè, alla fin fine non sanno a chi rivolgersi per porre le domande che li assillano al riguardo.

In tutti i Paesi dell’UE l’educazione sessuale è obbligatoria tranne che in Italia, Bulgaria,Cipro, Lituania, Polonia, Romania e Regno Unito,  insiste  Siffredi,  sottolineando che in Italia, tra l’altro, non esiste una legge al riguardo nonostante la richiesta di formazione sia molto alta. "Sono un fiero porno attore e regista, protagonista di quasi 2000 film porno girati da attore e 450 da regista e fin da giovanissimo ho voluto dedicare la mia vita al sesso. In occasione della giornata mondiale dell'orgasmo (22 dicembre), voglio lanciare questo appello, perché il sesso è una cosa bellissima. Ci metto la faccia e l'esperienza, offro la mia completa disponibilità a visitare le scuole italiane e a farmi promotore in prima persona di questa iniziativa. Perché proprio io? Perché faccio il mio lavoro da 30 anni e ho acquisito abbastanza esperienza per assicurare che quello che faccio io non è educazione sessuale, bensì altro, pornografia appunto" spiega l’attore aggiungendo che i ragazzi hanno il diritto di avere risposte e formazione su una delle tematiche più belle  e importanti della vita.


 
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TU DI CHE INVIDIA SEI? PSICOLOGIA, SCIENZE, FILOSOFIA E VITA, RISENTIMENTO, ANATOMIA DI UN'EMOZIONE INCONFESSABILE

Post n°8521 pubblicato il 21 Dicembre 2015 da psicologiaforense

La trama psicologica dell'invidia ci porta a scoprire la personalità dell' invidioso celata dietro di essa.  Però c'è una sfumatura che mi preme  far notare prima di proseguire. Qualche autore trattando questo argomento usa un tono accusatorio accentrandolo su questa o su quella persona evocata in quel momento  e  che incarnano il prototipo dell'invidioso. Devo insistere ancora  sul fatto che l'invidia è una passione generale che tutti prima o poi sperimentiamo,  tutti dobbiamo lottare per non permetterle  di annidarsi in noi poichè l' invidia  ci allontana   dai fini nobili e  ci  rende profondamente infelici...

 


SOFFRIRE DEL BENE ALTRUI: L'INVIDIA


1. L'INVIDIA FISICA: prende di mira la bellezza corporea, risultato della ricchezza estetica del corpo e della sua conformazione: gli occhi, lo sguardo, i lineamenti, le mani, la figura nel suo insieme.

2. L'INVIDIA MATERIALE: accenna alla forma più comune e frequente di tutte. È la più ricorrente nell'albero genealogico dell'invidia.

3. L'INVIDIA PSICOLOGICA: è più subdola delle altre, poiché ha come punti di riferimento il tipo di personalità, le doti intellettuali, le facoltà emozionali ecc.

4. L'INVIDIA SOCIALE: si riversa sulla capacità di rapporto sociale, sul livello socio-professionale e su quello economico, ecc.

5. L'INVIDIA CULTURALE: si muove intorno alla vastità delle conoscenze, al modo di coltivarsi e, infine, alla ricchezza interiore.

6. L'INVIDIA SPIRITUALE: si scatena come conseguenza dell'osservazione della ricchezza spirituale di un'altra persona. In un'epoca che possiede un marchio spiccatamente edonista è, in definitiva,  utile  che si produca questa reazione. (1)

(1) Il trionfo e l'esito positivo degli altri significano per ognuno di noi una specie di sfida per il fatto di non aver potuto fare lo stesso o per aver lasciato a metà il proprio operato; ognuno ha un punto di riferimento concreto. L'esempio dell'uomo che emerge che si trova al di sopra degli altri, grazie alla sua professione, al suo studio, al denaro, alla fama ecc... costringe molte persone a esaminare la propria vita. Se questo esame sarà profondo ci aiuterà a pensare...

 
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RIFLESSIONE DELLA SERA, DAL NATALE ALL'EPIFANIA, IL TEMPO SOSPESO, LA FESTA E IL LAVORO,

Post n°8520 pubblicato il 20 Dicembre 2015 da psicologiaforense

Il post ideale deve essere contenuto in 20 righe. Però solo  per questa sera e solo a gentile richiesta scrivo qui  un intero articolo....  Prometto solennemente  di non  farlo mai  più, col fermo proposito di fuggire le occasioni prossime di cadere in questa  grave mancanza …..



LA FESTA E IL LAVORO

Lavorare e festeggiare si nutrono della medesima radice

Il tema, il significato e la funzione della festa ci presentano la complessità dei fenomeni di cui è fatta la realtà umana. Tutti abbiamo l'esperienza del beneficio che la nostra esistenza trae da quella sosta, da quell'espansione del proprio essere che significa festeggiare qualche avvenimento. Sappiamo che dal punto di vista psicologico vi è un modo interiore di vivere il tempo, sappiamo che la nostra esperienza della temporalità è doppia: da una parte troviamo il tempo oggettivo o cronologico, misurato dall'orologio,  che ha un carattere universale: è così  e non lo possiamo alterare. Dall'altra, il tempo patico o interiore che è il modo intimo di vivere il fluire dei fatti che avvengono nel trascorso della nostra vita.
Nella festa il tempo interiore è direttamente collegato con l'allegria, qualità emozionale che colma il soggetto in quei momenti: il tempo vola, come diciamo nel linguaggio comune, il tempo ha un ritmo vertiginoso, è una sequenza di piccoli “ora” che ci allacciano al futuro.  La meta di questa velocità temporale  è intrisa di avvenire. Ciò che ci lega all'avvenire è sempre la speranza; ecco perché l'allegria ci lascia intravvedere un futuro che recepiamo pieno di speranze,  capace di trasformarci positivamente e che ci permette di scoprire nuovi oceani le cui acque ci offrono una trasparenza nuova. Questa non è altro che una percezione interiore che ha alla base una struttura ontologica. Il tempo interiore ci rivela l'altro volto della vita.
Anche il tempo cronologico è toccato dalla festa; è in quei momenti che affiorano i migliori propositi di combattere l'impazienza. Aver pazienza è saper aspettare con calma, persino con dolore. Inoltre scaturisce la capacità di perseverare in ciò che abbiamo iniziato, sacrificando i possibili esiti immediati per ottenere beni e felicità più duraturi. Kronos e kairos impregnano in modo particolare l'atmosfera dell'uomo che si rallegra". Entrambi hanno un'importanza capitale a motivo della loro capacità di situare I'uomo dinnanzi alla propria storia. Ogni uomo non è altro che il suo passato; tuttavia
dall'equazione fra il passato e il possibile futuro che iniziamo a percepire nasce il presente, la realtà attuale inarrestabile e fugace. Il futuro è l'aspetto più potente e positivo della temporalità, significa sempre che siamo ancora capaci di porre le nostre speranze in ciò che sta per giungere. Tuttavia non si tratta di aspettare qualsiasi tipo di avvenimento bensì quelli che possono avere per noi un tono maggiormente grato e consolatore. E’ il futuro che ci muove, che ci riscatta dal letargo e ci innalza verso mete impensabili. L'uomo vive nella festa un'elevazione del proprio stato d'animo e un'espansione del suo ritmo interiore. Entrambe sono avvolte da una nota di dinamismo, di movimento che è veramente ristoratrice. La vita è movimento e azione. In questo senso si comprende che debba includere il ballo, la danza, la  musica, i canti ecc. Una vita armoniosa e coerente può essere articolata intorno a determinate feste. I preparativi di queste tonificano l'esistenza, la rafforzano, le danno maggior solidità, la proiettano. L'attenzione possiede così scopi concreti verso i quali dirigersi, punti di riferimento a breve scadenza. Da una prospettiva più profonda ciò che un'esistenza deve nutrire non è la festa in sé bensì il lavoro. Si può dire che lavorare e festeggiare vivano grazie alla stessa radice. Fra essi si stabilisce un'osmosi reciproca. Soltanto in una vita laboriosa e autentica può trovar posto una festa ed è possibile che venga vissuta in tutta la sua gradevole intensità. La laboriosità deve essere tracciata con autenticità, deve essere un lavoro coerente, pieno di significato. Non dimentichiamo che il lavoro può essere preso come un rifugio e che, quando questo atteggiamento diventa eccessivo, il soggetto si converte in nevrotico e la sua attività professionale, proprio perché è smisurata, lo aiuta a sfuggire dalle altre imprese che dovrebbe affrontare. È importante sottolineare questo punto per evitare malintesi. Talvolta si pretende contrapporre lavoro e festa. Secondo il mio parere fra entrambi vi sono molti punti di contatto, si trovano in esatta corrispondenza. Il lavoro che ha un significato riempie, appaga, si trasforma in una gioia profonda: è l'allegria di vivere come conseguenza del dovere compiuto, dello sforzo di avere raggiunto le piccole mete concrete che il lavoro ci permette di proiettare. Sforzo, lavoro, gioia, dedizione laboriosa: l'uomo laborioso ha innanzitutto la capacità di concentrarsi su un campo determinato, rinunciando ad altre attrattive che di certo gli si presentano.  Questa concretezza è una forza, è negazione di altri cammini e affermazione di quello scelto dopo una lunga riflessione personale. Quindi non domandarsi se il lavoro che si sta realizzando abbia un senso e al tempo stesso compierlo tenendo presente un determinato scopo che lo porta al di sopra del semplice piano del quotidiano, è come non avere la capacità di recepire profondamente ciò che significa vivere una festa, parteciparne davvero. Il festeggiare inoltre ci rivela le nostre zone profonde che erano rimaste celate fino a quel momento. È un po' come andare incontro all'essenza dell'uomo.  Questa essenza è collegata con ciò che Nietzsche chiama l'”eterno ritorno", con l'avvenimento ciclico che si inserisce nella nostra vita e l'abbraccia, avviandolo verso gli aspetti fondamentali dell'io non ancora esplorati a sufficienza. L'immagine del circolo può esserne il simbolo. La vita è vista come reiterazione, allo stesso modo che il ritmo della natura: il giorno è seguito dalla notte e viceversa. Il pensiero nietzschiano attribuisce un'importanza speciale alla pausa: il mezzogiorno, pausa in cui si percepisce l'impressione dionisiaca dell'eternità, in cui la vita si ferma e il tempo oggettivo non conta. L'uomo si sente realizzato pienamente e questa impressione soggettiva ha un sapore strano e particolare, profondo e grave, che penetra acutamente. Il tempo si è fermato, non ha più importanza come fattore della propria storia.  Da questo, secondo Nietzsche, emana il superuomo, idea non troppo chiara nell'aspetto genetico, che presenta un profilo poco nitido. Percorrendo questo sentiero, a volte molto sdrucciolevole, si può arrivare a una ipertrofia festosa che perde il suo significato e sbocca nella frivolità assoluta oppure in un tipo di condotta che è molto più prossima alla patologia maniacale e ipertimica. La festa può, in un momento determinato, venire inquadrata nella psicopatologia, quando perde il suo significato più genuino e viene viziata, convertendosi in una stereotipia in cui l'uomo è incapace di trovarsi con altri uomini e con se stesso; si sommerge nella fantasia dionisiaca del momento, che lo porta a un tipo speciale di contatto umano: un contatto preindividuale e anonimo. Quale deve essere la disposiziole-animica verso la festa? Heidegger parla del Grundbefindkichkeit come una forma di preparare il cuore, la vita affettiva in vista della festa. Ecco perché è importante preparare interiormente la festa,  far sì che la vigilia renda già presente l'avvenimento che si avvicina. La preparazione migliore è anche quella di aver cura che gli sforzi concreti della vita quotidiana non vengano meno bensì che  raggiungano gli scopi previsti, ponendovi tutta l'anima e i cinque sensi. Allo stesso tempo dobbiamo lasciarci pervadere dal sentimento della festa. La vita frettolosa, che non permette alcuna sosta, che non aiuta a conservare la capacità di sorpresa dinnanzi alle cose nuove che si presentano, impedisce che questa fase previa si compia come dovrebbe. E così la festa giunge  all'improvviso, ci prende alla sprovvista, ci pone  un'attività carica di preoccupazioni passate e future; in tali circostanze l'uomo è incapace di godere, di estrarre un frutto positivo. Tuttavia può svagarsi cioè deviare la sua attenzione, eccessivamente colma di contenuti, verso aspetti ed esperienze diversi dagli abituali.
Nelle celebrazioni natalizie la festività ha sfumature proprie, cariche di solennità. In queste ogni gesto ha un tono speciale: più stilizzato, più posato… ogni gesto ha un proprio simbolismo che fa risaltare un aspetto specifico di ciò che si sta celebrando. La festa ha infine una funzione pedagogica. Evitiamo l’isolamento la fuga facile verso i luoghi dove si perde il contatto umano. Non dimentichiamo almeno a Natale che una delle imprese più difficili per  l’uomo è il rapporto sociale: quella relazione di interscambi ideologici ed affettivi che smussano gli spigoli della nostra personalità e al tempo stesso ci mostrano la varietà di opinioni che esistono tra gli uomini di diversa cultura e di diversa provenienza.

 
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ULTIMA ORA, MISS MONDO, LA SPAGNA ESULTA, FOTOGALLERY, PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA,

Post n°8519 pubblicato il 19 Dicembre 2015 da psicologiaforense

Miss Mondo 2015 è spagnola

Mireia Lalaguna Royo è stata incoronata Miss Mondo durante la cerimonia svoltasi a Sanya in Cina


Per la prima volta nella storia una spagnola vince Miss Mondo 2015.   La giovane Mireia Lalaguna Royo porterà per i prossimi 12 mesi la corona azzurra di brillanti che finora aveva portato la vincitrice dell'edizione del 2014, la sudafricana Rolene Strauss.  La 65esima edizione di Miss Mondo è stata splendidamente organizzata a Sanya in Cina. La ragazza iberica ha sbaragliato  la concorrenza delle rappresentanti di Russia, Indonesia, Libano e Giamaica giunte in finalissima con lei.

Come detto la Mireia succede alla sudafricana Rolene Strauss. 

NOTA INTEGRATIVA

Miss Mondo è uno dei concorsi di bellezza  più famosi ed importanti. Fu fondato nel Regno Unito da Eric Morley nel 1951. Dalla sua morte nel 2000, il concorso è passato nelle mani della moglie di Morley, Julia Morley. Insieme ai concorsi rivali Miss Universo e Miss Terra, Miss Mondo è uno dei concorsi di bellezza maggiormente pubblicizzati al mondo. L'Italia non ha mai vinto il titolo, andando vicina nel 2000 quando Giorgia Palmas si classificò 2ª.

 
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NON SARÀ UNA NOTTE DI NATALE COME LE ALTRE, GUARDATE IL CIELO, CI SARANNO FENOMENI NATALIZI E NON SOLO, C’È CATALINA

Post n°8518 pubblicato il 19 Dicembre 2015 da psicologiaforense

Sarà un natale diverso  e bisognerà guardare il cielo, scrutare le stelle, provare ad interrogare il futuro…   È un appuntamento suggestivo e una coincidenza curiosa,  non è un evento frequente, considerando che dal 1900 al 2099 i giorni di Natale  così sono appena otto....


NATALE COME 2015 ANNI FA

Quest'anno il cielo offre nuove suggestioni la notte di Natale: il plenilunio - l'ultima volta fu nel 1977 - e una vera e propria cometa, che si chiama Catalina. Insieme a stelle cadenti, due asteroidi di passaggio e una stella che gioca a nascondino con la Luna.


Il plenilunio a Natale non accadeva da 38 anni, e la prossima occasione ci sarà soltanto fra 19 anni, nel 2034. Intanto il cielo invernale si prepara a regalare spettacoli ed emozioni prima e dopo Natale. Già oggi col passaggio ravvicinato di un piccolo asteroide di 12-13 metri, chiamato 2015YB, a circa 77mila chilometri dalla Terra, cioè 1/5 della distanza media tra la Terra e la Luna. Proprio il 24 dicembre passeranno altri due asteroidi, ma a distanze ben maggiori: Il primo sarà l'asteroide 2015XX378, del diametro di 50 metri circa, che passerà a 2,6 milioni di chilometri dalla Terra alle 02.53 del mattino. Alle 14.08 sarà invece la volta dell'asteroide 2003SD220, del diametro di 1,5 chilometri, ma che passerà a distanza di sicurezza dalla Terra. Il 22 dicembre ci sarà il Solstizio d'inverno alle 5.48 del mattino, segnando l'inizio della stagione invernale, mentre il 23 dicembre la Luna giocherà a nascondino con Aldebaran. "È la stella più luminosa della costellazione del Toro - precisa Paolo Volpini, dell'Unione astrofili italiani (Uai) -. L'occultazione di Aldebaran da parte della Luna durerà un'ora, a partire dalle 19 circa, e sarà ben visibile al grande pubblico senza bisogno di particolari strumenti".

Il 25, giorno di Natale, la Luna piena metterà un po' in ombra la cometa Catalina, "visibile nella seconda parte della notte - aggiunge Masi - e che sarà possibile osservare meglio all'inizio di gennaio, quando la Luna sarà meno ingombrante". Fino a fine mese si potrà osservare qualche scampolo delle stelle cadenti Geminidi e a Capodanno ci sarà la congiunzione tra la Luna e Giove.

Uomo avvisato....

 
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REINVENTARSI È LA CHIAVE DELLA GIOVINEZZA, PAROLA DI JANE FONDA, DARE VITA AGLI ANNI , FOTO

Post n°8517 pubblicato il 19 Dicembre 2015 da psicologiaforense

Jane Fonda, che è ancora considerata da tutti un'icona della moda,  rivela che il segreto della sua eterna giovinezza risiede nel "reinventarsi", ma anche nel continuare a nutrire  amore,  passioni e interessi...


IL SEGRETO DELL'ETERNA GIOVINEZZA



In una intervista al Los Angeles Times, la storica attrice hollywoodiana ha dichiarato: "Non parlo solamente della mia carriera, ma della vita in generale. È importante rimanere appassionati e curiosi: sono cose che aiutano a mantenersi giovani. C'è un problema cronologico, dettato dall'età. Potrei morire anche adesso! Io sono più vecchia di quando mio padre morì".(...) "Ma spiritualmente e a livello di forze, mi sento più giovane di quando avevo 20 o 30 anni. Tutto sta nell'attitudine e nel modo di vedere la vita. Non ero così felice quando avevo 20 o 30 anni. Ero sempre depressa. Adesso vedo il mio passato e mi vedo nel futuro, e sento che ci saranno delle cose positive. Mi sento leggera, ma anche matura. Adesso sono una persona diversa di quando ero giovane e mi sento migliore, e lo stesso vale per la mia vita".  Recentemente, Jane definiva "strano" il fatto di essere ancora considerata un'icona di moda alla sua veneranda età: "Non è strano? Nel mio rimbambimento la gente mi definisce un'icona fashion".


NOTA INTEGRATIVA

JANE SEYMOUR FONDA nata  a  New York, 21 dicembre 1937 è un'attrice e produttrice cinematografica statunitense.  Anzi,  attrice simbolo tra gli anni sessanta e ottanta, ha ottenuto la fama internazionale nel 1968 con il film BARBARELLA. Da quel momento la sua carriera è in completa ascesa partecipando a film che hanno fatto la storia del cinema in quegli anni: NON SI UCCIDONO COSÌ ANCHE I CAVALLI?, UNA SQUILLO PER L'ISPETTORE KLUTE, IL GIARDINO DELLA FELICITÀ, GIULIA, TORNANDO A CASA, SINDROME CINESE E  SUL LAGO DORATO.  Nel corso della sua  fantastica carriera ha ricevuto 7 candidature ai Premi Oscar, vincendolo 2 volte  come  miglior attrice protagonista  per Una squillo per l'ispettore Klute e per Tornando a casa. Ha inoltre vinto 6 Golden Globe, un Premio BAFTA e un Premio Emmy. Vive attualmente ad Atlanta. Si definisce liberal e femminista  e recentemente ha iniziato un percorso di rinascita cristiana seguita in questo dalla comunità battista  della Chiesa Afro-Americana di Atlanta. In questa organizzazione si sente libera di poter far confluire il suo femminismo con l'esigenza di riconciliarsi con una genuina struttura gerarchica e patriarcale della cristianità.

 
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A CHI, DALL'ALBERO DELLA VITA COGLIE LE FOGLIE E TRASCURA I FRUTTI,

Post n°8516 pubblicato il 18 Dicembre 2015 da psicologiaforense

vivere pienamente significa:

saper rinunciare, semplificare,

liberarsi della zavorra

per poter salire in alto

 
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