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Messaggi del 31/07/2009

 

ATTUALITA',TERRORISMO, PSICOLOGIA, SOCIOLOGIA, CRIMINOLOGIA, UNABOMBER, KAMIKAZE, SPAGNA, IRAQ, PAKISTAN, AFGHANISTAN , NORD EST

Post n°2622 pubblicato il 31 Luglio 2009 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE

TERRORISMO: QUELLO CHE I MEDIA NON DICONO

AVVERTENZA: Scrivo questa riflessione sentendo tutto l'orrore delle stragi compiute in questi ultimi giorni in tutto il mondo dalla Spagna all'Iraq, dal Pakistan all'Afghanistan...  E tutto ciò mi richiama prepotentemente alla memoria FALCONE, BORSELLINO (vedi cronaca e commenti di oggi)  e da ultimo,   UNABOMBER (DEL MIO NORD EST). Ovvero, quell' individuo (MAI INDIVIDUATO) che dal 1994 al 2006 seminò ordigni esplosivi, orrore, panico,  paura,  sgomento,  incubo,  angoscia,  in Veneto e in Friuli.  

I terroristi,sono sempre alla ricerca di pubblicità «esplosiva». È il segno della loro modalità di comunicare la rabbia, l'impotenza, l'odio che provano. I terroristi, poi, hanno uno stile inequivocabile: colpiscono gli inermi, gli indifesi. Il terrorismo è un'astrazione che per materializzarsi ha bisogno del sacrificio degli innocenti. Ed è altrettanto vero che la natura dei terroristi è multiforme come multiformi sono le variazioni dell'orrore che essi sanno mettere in atto. Sotto la parola «terrorista», può essere annoverato anche il nome di un solitario cultore della violenza più bieca come Unabomber.
Costui, organizzando attentati dinamitardi spesso, specificatamente,  ai danni dei bambini (con esplosivi mascherati da giocattolo), vuole lasciare il segno di una regia criminale alla quale affida la conferma della sua identità. (Un «esplodo, dunque, esisto» che, per lui, come per tutti i terroristi del mondo, kamikaze o attentatori, costituisce una modalità di comunicazione e di espressione a sostituzione del «cogito ergo sum»).
Unabomber, poi, è un seminatore di violenza che si lascia adescare, come gli odierni terroristi, dal fascino dei mass-media e dal potere delle immagini. Viviamo, infatti, in tempi nei quali alla violenza dei discorsi, nel privato come nel pubblico, ha fatto seguito la violenza degli atti e delle immagini che li documentano. Così, i discorsi più efficaci nel segno della violenza sono proprio le azioni feroci che ogni giorno i mass-media veicolano.
E la violenza delle immagini cattura lo sguardo dei violenti poiché la violenza è nello sguardo di chi guarda. E chi guarda e ha una propria inespressa, oscura, minacciosa violenza da esprimere, può anche collegarsi alle immagini violente per «andare a pesca», nel mare tempestoso del suo inconscio e tirare fuori quelle azioni attraverso le quali attuare un percorso che lo aiuti a far emergere l'orrore, il dolore, la rabbia che ha dentro. Dico può, perché ci sono poi infiniti passaggi che non vengono quasi mai fatti, per arrivare ad atti terroristici brutali. Vero è, anzi, che molto spesso storie e racconti di violenze, tragedie e paure assolvono al compito catartico e liberatorio di offrire la delega espressiva alle parti in ombra di ciascuno e di tutti.

 
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ATTUALITA', CRISI ECONOMICA, NUOVE POVERTA', LEGGI DI MERCATO, SPRECHI, DISTRUZIONE FRUTTA FRESCA, POLITICHE AGRICOLE

Post n°2621 pubblicato il 31 Luglio 2009 da psicologiaforense

FOTO DEL GIORNO

DISTRUGGETE QUESTE PESCHE!

Coltivatori francesi di pesche hanno scaricato quintali di frutta freschissima alla frontiera con la Spagna nei pressi di Perpignano per protestare contro le catene di grande distribuzione francesi che non hanno dato la preferenza ai coltivatori nazionali come negli anni scorsi (Raymond Roig/Afp)

 
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SESSUOLOGIA, ANSIE DA PRESTAZIONE, VIAGRA, MASCHILE&FEMMINILE, PSICOLOGIA, EROTISMO, SESSUALITA', RAPPORTI SESSUALI,

Post n°2620 pubblicato il 31 Luglio 2009 da psicologiaforense

SEGUE DAL PRECEDENTE POST. CORSIVO (PARTE II)

«Se ti tocchi, diventi cieco, se usi il viagra, anche...».

Scrivevo nel precedente post che dietro l'allarmismo  su presunti effetti collaterali  del Viagra (fa diventare ciechi) si poteva  celare l'intento di scoraggiare l'uso di prodotti antimpotenza perché lesivi, soprattutto, dell'immaginario maschile.......

In questo caso,   bene farebbero,  gli uomini a consultare il libro della collega ed amica  Jole Baldaro Verde: «Gli specchi dell'eros maschile» ( Raffaello Cortina Editore). Le risposte sono tutte là!. Gli scenari sono tutti là! Poiché in verità, molti uomini oppongono grandi resistenze ad indagare, con serietà e competenza, la propria sessualità ed a conoscerla. Quasi questa possibilità giocasse a sfavore proprio delle loro prestazioni. Per quanto riguarda il mondo maschile, si osserva, infatti, che le inibizioni che maggiormente mettono alla prova la “tenuta” psicologica ed emotiva degli uomini sono legate alle diverse ansietà cosiddette “da prestazione”. Da non intendersi in senso meramente sessuale ma, più in generale, come delle tensioni collegate al bisogno di essere delle persone efficienti, soddisfatte di sé, soddisfacenti nelle relazioni (anche nella relazione con il mondo femminile), fisicamente e mentalmente in grado di competere con gli altri uomini e di avere un certo potere ed ascendente a livello interpersonale. Dunque, persone mai insicure, mai in dubbio. Insomma, della serie: «Uomini che non debbono chiedere mai!». Quando, poi, la paura di «non essere all'altezza» diventa fobia, a livello psicologico, scattano meccanismi ben precisi: l'ansia anticipatoria, l'evitamento situazionale. A questi meccanismi di difesa si può rispondere attraverso un lavoro di presa di consapevolezza. Lavoro che, nei casi di paure lievi (e, dunque, non di disturbi funzionali) può anche non necessariamente passare per lo studio dello psicologo ma anche transitare per le forme più intelligenti dell'auto aiuto. Tra le quali, può “non” figurare l'assunzione del Viagra ma l'educazione sessuale, la conoscenza, il rispetto e il piacere al dare piacere al proprio corpo.

 
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SESSUOLOGIA, RIFLESSIONI, PENSIERI, CORSIVO, SUGGESTIONI, PREGIUDIZI, STEREOTIPI, PSICOLOGIA, MASTURBAZIONE, VIAGRA

Post n°2619 pubblicato il 31 Luglio 2009 da psicologiaforense

CORSIVO (PARTE I)

IL VIAGRA FA DIVENTARE CIECHI?

Ma cos'è quella del Viagra? Una falsa profezia che si autoavvera? Chi non ricorda, infatti, i profeti di sciagura che, ancora negli anni 50, spaventavano i ragazzini in vena di masturbazioni, dicendo loro: «Se ti tocchi, diventi cieco»?. Gli adulti sapevano, avendone fatta l'esperienza, che non era vero. I ragazzini, invece, no. E provavano un terrore indicibile di perdere la luce degli occhi. E, anche di finire all'inferno. Poiché oltre la cecità, gli atti impuri erano anche un peccato mortale! Ora, invece, che la Fida , l'ente governativo americano che controlla i farmaci, ha rilevato che 38 uomini (su svariati milioni) che facevano uso del Viagra hanno perso la vista, sembra proprio che ci sia una simile possibilità.
Vero è, però, che si tratta di remotissima possibilità. Infatti, le persone colpite , tutte tra i 50 e i 68 anni, presentavano anche disturbi capaci di influire gravemente sulla vista, come il diabete e il colesterolo alto. Che, non ci sia, invece, dietro questo allarmato diffondersi di notizie relative alla cecità, quale effetto collaterale dell'assunzione di Viagra, Cialis e Levitra, su una «frazione infinitesimale» di consumatori, l'intento di scoraggiare l'uso di prodotti antimpotenza perché lesivi, soprattutto, dell'immaginario maschile?

SEGUE.....

 

 

 

 
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