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Messaggi del 02/08/2009

 

ATTUALITA', LAVORO, DONNE, DISCRIMINAZIONI SESSUALI E LAVORATIVE, PARI OPPORTUNITA', VITA, SOCIETA' COSTUME, POLITICA

Post n°2628 pubblicato il 02 Agosto 2009 da psicologiaforense

Lavoro: capo che discrimina sesso, arresto fino ad un anno

Mai più trattamenti retributivi differenziati e discriminanti, diretti o indiretti, fra uomini e donne. Tutele che comprendono i periodi di gravidanza, maternità e paternità, anche adottive. E' il principio dello schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva n. 54/2006 sull'attuazione delle pari opportunità e della parità di trattamento tra uomini e donne in materia di occupazione e impiego, approvato in via preliminare oggi dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento, messo a punto dal ministro per le pari opportunità Mara Carfagna, introduce alcune novità. La più significativa riguarda l'aumento di pene per i datori di lavoro che violano le norme: sono previste multe fino a 50 mila euro e l'arresto fino ad un anno. Attualmente l'ammenda è di 206 euro mentre l'arresto è previsto fino a tre mesi.

Sono vietate le molestie (ad esempio, verbali) e le molestie sessuali: il testo approvato dall'esecutivo considera una discriminazione anche i trattamenti meno favorevoli subiti da una lavoratrice o da un lavoratore per aver rifiutato (o anche essersi sottomesso) a comportamenti quali molestie o molestie sessuali. E' vietata poi qualsiasi discriminazione nell' accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionale. Il provvedimento (ora andra' all'esame della Conferenza stato regioni e delle competenti commissioni parlamentari per poi tornare al Consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva) riconosce, in tema di previdenza, alle lavoratrici il diritto di proseguire il rapporto di lavoro fino agli stessi limiti di eta' previsti dagli uomini. E' riconosciuta poi la legittimazione processuale ad associazioni e sindacati e della tutela giudiziaria per le vittime di discriminazioni o di coloro che subiscono un pregiudizio dal datore di lavoro per aver difeso una vittima. Infine, e' istituito, al ministero del welfare, il Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parita' di trattamento ed uguaglianza di opportunita' fra lavoratori e lavoratrici. La Consigliera nazionale di parita' puo' svolgere inchieste indipendenti sulle discriminazioni.(ANSA).

 

 
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RIFLESSIONI, PENSIERI, SUGGESTIONI, IVG, ABORTO CHIMICO, ABORTO CHIRURGICO, PSICOLOGIA, DONNE, ABORTIRE SE STESSE?

Post n°2627 pubblicato il 02 Agosto 2009 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE

A 31 anni dalla Legge 194 sulla interruzione volontaria di gravidanza, l'aborto, chirurgico o chimico, resta un terribile  dramma .

Abortire è una tragedia. Comunque. Anzitutto per le donne, poi, per i loro compagni. Si tratta, poi, per le donne di una tragedia dell'impotenza: negare vita alla propria vita, toglierle la possibilità di realizzare, attraverso la continuità di una nascita, quella creazione, individuale e, al contempo, strettamente connessa all'energia vitale collettiva che muove ogni comunità umana e che è potenzialità di ogni donna che, anche fisicamente, concepisce un figlio. Questa tragedia, dunque, passa per i corpi delle donne, segna le loro vite anche quando esse compiono questo atto come decisione estrema, volontariamente, meditatamente. L'aborto è uno spartiacque che le rende artefici di una scelta estrema di vita o della negazione di una parte di loro stesse della quale esse portano e porteranno sempre il peso interiore. Per questo motivo, il rispetto «anzitutto» della loro decisione in merito all'aborto deve rimanere sovrano. Come anche, però, non debbono e non possono mancare l'aiuto e il sostegno altamente qualificati che bisogna fornire loro, prima, durante e dopo l'aborto; la cautela e la competenza che debbono accompagnare il compiersi di una simile, pesantissima decisione; il rispetto, le tutele e le garanzie sociali, legali, economiche (se non l'amore!) dalle quali ciascuna donna che abortisce dovrebbe essere circondata in un paese veramente civile.

 
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Foto del giorno,Inquinamento zero, Leaf Nissan,

Post n°2626 pubblicato il 02 Agosto 2009 da psicologiaforense

FOTO DEL GIORNO

Inquinamento zero -
Si chiama «Leaf» - «Foglia» - la prima Nissan completamente elettrica, a zero emissioni inquinanti, presentata oggi a Yokohama, in Giappone. L'auto ecologica sarà messa in vendita in Giappone, Stati Uniti ed Europa nel 2010. La Nissan ha dichiarato che la vettura avrà lo stesso prezzo dei modelli a gasolio. Il motore elettrico si ricarica al 100% in casa in 8 ore, oppure all'80% in 30 minuti nelle stazioni apposite (AP)

 
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