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Messaggi del 06/08/2009
Post n°2651 pubblicato il 06 Agosto 2009 da psicologiaforense
CORSIVO BREVISSIMO La solidarietà nel suo fondamento etico è innanzitutto regolata dalla legge dell'amore e dall'incipit «Ama il prossimo tuo come te stesso», preciso suggerimento ricco di significato ma tutt'altro che semplice nella sua attuazione: la giustizia sociale, almeno per i credenti, si basa su tale comandamento. Anche il compianto Papa Wojtyla fino all'ultimo ci ha messo in guardia su come qualsiasi iniziativa individuale dell'uomo debba trovare ostacoli affinché il percorso di salvezza sia uguale per tutti. Monito che trova la sua più ampia giustificazione nell'odierna fotografia di una società pericolosamente attraversata dal senso di smarrimento dei principi fondamentali. Così oggi tutto assume un significato di globale matrice economica che stabilisce chi è giusto (o conveniente) sostenere e chi invece può essere abbandonato. Ecco allora che l'essere solidale non risulta più regolato dalla legge dell'amore pronta ad assistere ogni diversità, ma diventa presupposto intoccabile di pura legge di mercato.
Post n°2650 pubblicato il 06 Agosto 2009 da psicologiaforense
L'OPINIONE (vedi precedenti post, in particolare il n. 2637). In un'interessante indagine Eurisko i ricercatori intervistarono mille bambini e i loro genitori, sulle dinamiche familiari e individuarono alcune tipologie di bambini (e relative famiglie), come ad esempio: il «bambino biologico». Un bambino, che nasce in situazioni di «crisi familiari»: o perché la sua famiglia è "disfunzionale" e multiproblematica, o perché i genitori hanno severi problemi socio-economici (nuove e vecchie povertà) e/o non hanno capacità/ allevanti, ecc... (si veda, anche il caso del bimbo NON VOLUTO, nato per "caso", non desiderato...ecc...) Il "bambino solitario". Apparentemente autosufficiente, capace di cucinarsi il pranzo e la cena e di farlo anche per i fratelli; un bambino con le chiavi di casa e i soldi in tasca. Quel bambino sopporta il volontario abbandono con un dolore che, spesso, non si vede. Questo dolore viene, all'improvviso, «messo in scena», quando la rabbia, la paura, e il bisogno di richiamare l'attenzione degli adulti, supera il livello di contenimento e di guardia. Non so se FRANCESCO, di cui si è occupata la cronaca, voleva gettarsi dalla finestra, per esprimere la sofferenza di un distacco dalla madre bruciante, per lui, come una scottatura, avrebbe, poi, veramente compiuto l'atto di autoeliminarsi, per protestare contro il distacco, l'assenza, la mancanza di ascolto degli adulti? Forse, no. Ma altri bambini, però, l'hanno fatto. Ricordo, per tutti, il suicidio, per fortuna soltanto cinematografico, del bambino del film di Roberto Rossellini: «Germania anno zero». Quel bambino non ha più fiducia nel mondo degli adulti; la sua protesta depressiva è estrema; il vuoto, la rabbia, il dolore che sente, lo spingono a cancellarsi per «agire» l'abbandono. Ma, per tornare ad oggi e qui, nel nostro Paese, ci sarebbero, a questo punto, molte domande da fare e alle quali dare una risposta. Ad esempio: «Dov'è la scuola e quale contributo di prevenzione potrebbe dare, se fosse ben organizzata, a tutela di bambini addolorati come il bambino Francesco?» E, ancora: «che fare per formare, sempre di più e meglio, genitori ed educatori al loro compito?». Rispondere a tali interrogativi con immediatezza ed operare con sempre maggiore attenzione affinché la Cultura dell'Infanzia si diffonda sensibilizzando la nostra società, è un «imperativo categorico». Se è vero, come ho sostenuto nel precedente post n....., che quel che oggi veramente minaccia il mondo (come ieri, del resto!), è la generalizzata ignoranza sulle conseguenze, negli adulti, dei traumi, degli abusi, delle violenze, degli abbandoni che essi hanno subito durante l'infanzia.
Post n°2648 pubblicato il 06 Agosto 2009 da psicologiaforense
Post n°2647 pubblicato il 06 Agosto 2009 da psicologiaforense
Uova per Gordon Brown
Post n°2646 pubblicato il 06 Agosto 2009 da psicologiaforense
Sesso da spiaggia, diritti e divieti per i turisti Fare l'amore in spiaggia: una fantasia ricorrente. Ma attenzione: in molti Paesi può portare a spiacevoli inconvenienti che vanno dalla semplice multa fino alla carcerazione. HolidayCheck ha stilato un vademecum per evitare ai vacanzieri brutte sorprese. Per non correre rischi quando ci si lascia andare a effusioni in spiaggia, soprattutto all'estero. I Paesi islamici sono tra i più rigidi contro gli amanti del sesso in pubblico: a Dubai, per esempio, anche un innocente bacio in pubblico può condurre all'arresto e alla detenzione. In Croazia, Turchia e Austria gli atti osceni possono costare fino a 300 euro. In Spagna, a seconda delle regione, i divieti si estendono non solo all'atto in sè e per sè, ma anche alla presenza sulle spiagge al di fuori degli orari stabiliti per legge. In Germania non c'è una norma fissa, ma a seconda dei casi si può incorrere in sanzioni penali. In Italia, nonostante la legge lasci molta autonomia al singolo giudice, si rischiano pene dai tre mesi ai tre anni di reclusione. Attenzione in Kenia, Malesia, Thailandia e Sudafrica: in questi Paesi è sconsigliato abbandonarsi ad effusioni troppo audaci in spiaggia o prendere il sole in topless, si rischia tantissimo (sotto il profili penale ed amministrativo). Troverete semaforo verde (o almeno giallo) per l'amore in spiaggia in Bulgaria, Norvegia, Svezia, Canada e Giamaica: qui la cosa peggiore che può capitare è una diffida da parte delle forze dell'ordine.
Post n°2645 pubblicato il 06 Agosto 2009 da psicologiaforense
ITALIA."No zoccoli": i divieti più assurdi dell'estate. Si va dal più classico stop ai falò in spiaggia in tutta la Sicilia, al divieto di sedersi sulle panchine dopo le 23 di Voghera. Per questioni morali, non si potrà passeggiare in bikini a Lerici (La Spezia) e sempre in Liguria, ricordate che a Sanremo non si può girare a petto nudo per le strade cittadine né bagnarsi nelle fontane o sedersi sul bordo delle fioriere, a meno che non si abbia meno di 12 anni o più di 60.. E così, a Capri e a Positano passeggiare con gli zoccoli in centro non è consentito, mentre a Eraclea (Venezia), i bambini non potranno portare paletta e secchiello in spiaggia né scavare buche e raccogliere conchiglie. Niente più bagno di notte a Maiori (Salerno), mentre vige lo stop alla musica a mezzanotte a Marina di Camerota, Milano Marittima e Cervia. A Capri e Positano un pic nic in riva al mare potrebbe costare dai 25 ai 500 euro di multa. E ancora, in provincia di Savona, un bis di divieti: è vietato mangiare nelle aree comunali di Alassio e sdraiarsi nelle aiuole ad Albisola Marina. A Sorrento, gli artisti di strada non possono sostare nello stesso punto più di 15 minuti e i ristoratori non possono avvicinare i turisti per invitarli a sedersi con "forma petulante e molesta". A Voghera non ci si può sedere sulle panchine dopo le 23 in più di 3 persone mentre, sempre in tema di panchine, a Viareggio non ci si possono poggiare i piedi sopra. Restando in ambito cittadino, se nell'ultimo weekend è scattato il divieto di vendere alcolici ai minori di 16 anni a Milano, a Roma non si può mangiare davanti alla Fontana di Trevi, così come a Venezia non lo si può fare seduti sui gradini dei monumenti. Mentre a Forte dei Marmi il sindaco ha imposto il divieto di usare il tagliaerba nei weekend e nelle ore pomeridiane.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49