Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2009 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2009 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Messaggi del 09/08/2009

 

RIFLESSIONI, PENSIERI, CORSIVO DELLA NOTTE , DEVO FARE UNA CONFESSIONE!

Post n°2671 pubblicato il 09 Agosto 2009 da psicologiaforense

IL CORSIVO DELLA NOTTE

DEVO FARE UNA
CONFESSIONE 

...altrimenti mi porterei dietro un senso di colpa, se è vero che aprendo l'animo ci si sente meglio. Del poco tempo che dedico , a guardare la televisione, una parte è per i notiziari che, di questi tempi, ci portano al rallentatore verso dove nessuno lo sa, fra alti e bassi trepidi o stucchevoli.
In proposito, scelgo quelli più stringati, preferendo di solito i consommé ai brodi diluiti. Le notizie hanno sempre il pregio dell'essenzialità. Le ipotesi, le congetture, lasciano il tempo che trovano, oppure terrorizzano o viceversa tranquillizzano, in entrambi i casi con facilonesca disinvoltura. Esperti di questioni militari, di vicende belliche, vorrebbero anticipare illuminandoci, però si capisce subito
quanto sia vuoto il loro annaspare nel buio.
Il sentito dire è ininfluente alla concretezza. Ciò che viene considerato «tempo reale» è già vecchio, le ripetizioni verbali e filmiche minimizzano, sminuiscono, il vero. 
Ogni tanto una presunta facezia, o una riflessione santagostiniana in attesa che un concorrente dia la risposta giusta da cui una forte vincita e il prosieguo del gioco.
Pettegolezzi che con il sinonimo anglosassone (gossip) dovrebbero nobilitarsi, rendersi maggiormente interessanti, e non si sa per chi.
Scoperte all'Archimede, persino sentenziose: «Dalla capacità di baciare, si desume la bravura dell'intrattenitore a letto». Non lo sapevamo, o ce n'eravamo dimenticati che una simile affermazione rechi straordinaria intelligenza a chi la esibisce.
È la sfrontatezza la nuova frontiera della buona educazione. Quando appaiono, i preti si direbbero immemori del loro mestiere, anzi, alzano il tiro a sostenere che su questo loro mestiere si è equivocato per secoli. Giorno dopo giorno, protagonisti di varia fila, lungi dal dialogare, parlano per se stessi, immaginando di ricevere in quel preciso momento i complimenti della moglie, a casa. 
MA LA CONFESSIONE? 
I miei 27 lettori  che non si sono scordati della premessa, vorranno sapere e hanno tutte le ragioni. Ebbene, devo ammettere senza troppa mortificazione che, eccezion fatta per i notiziari nel senso richiamato, i programmi che seguo di preferenza, nel poco tempo che la televisione mi sottrae,
sono quelli condotti dai venditori di tappeti, e non solo. Parlano con proprietà insolita di linguaggio, dote acquisita da chi sollecita all'acquisto di pentolame, vasellame, lingeria, alimentari in blocco, terni al lotto, messaggi ultraterreni e affini: proprio qui, i medium si adeguano ai tempi, con una scrittura ormai prossima al computer, righe su righe illeggibili senza l'introduzione del «mouse» mentale sciamanico.
Il vero divertissement televisivo è prevedere che cosa diranno maghi e maghesse in risposta di chi chiama col groppo in gola. Centro... o bingo o tombola, come preferite. Ma essendo la tv un'«arte» relativamente giovane, prepariamoci ai suoi prossimi slanci evolutivi e che Iddio ci aiuti!
 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA RIFLESSIONE

Post n°2670 pubblicato il 09 Agosto 2009 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE

PETTEGOLEZZI, GOSSIP,
STUPIDAGGINI E FACEZIE.
ESTATE 2009.

La cosa infastidente fino alla repulsione non è tanto
l’avventuretta di Berlusconi con la escort di turno,
quanto il fatto che essa sia diventata pretesto di squallide conversazioni pubbliche, di chiacchiericci radiofonici in quei programmi che hanno la pretesa di essere umoristicamente leggeri e che il più delle volte si risolvono in annaspamenti con l’audio delle conversazioni della D’Addario con il presidente, quale salvagente.
“Tu cosa avresti fatto, e lui, e lei, e la moglie, e la figlia, e i genitori di lei, e lo staff presidenziale? E i servizi segreti, allora? Però bisogna pensare alla mafia, alla sacra corona unita…. “.
E giù una girandola di corbellerie, più spumeggianti dei fuochi artificiali per la festa del Redentore a Venezia.
Risolini. Voce austera da vecchio saggio. Azzardo di particolari coinvolgenti i protagonisti delle trasmissioni che di “avventurette” simili devono averne vissute a  bizzeffe e che scoprono in ritardo come esse possano essere mercificate.
Anche negli aeroporti o sui traghetti per la Sardegna è la stessa cosa: solo che lì puoi trovarti dirimpettaio di una religiosa, di un prete, e allora non si sa da che parte prenderla, la “scappatella presidenziale”, con le implicazioni originatesi da lontano e di sbocco imprevedibile. Si finisce per tirare in ballo la morale, per stabilire dei raffronti fra costumi o semplici abitudini di nordamericani e di latini, fino a quando il discorso si amplia ancora di più, e nel recitativo appaiono le caratteristiche estetiche di Silvio, le sopportazioni signorili di Veronica (chissà poi perché signorili, se le sopportazioni maggiori furono sempre proletarie), l'agnosticismo della signorina, l'allegra furfanteria del frutto proibito.
E l'eventuale prete compagno di viaggio a ripetere ciò che già dicevano i suoi santi predecessori, cioè che la provvidenza è grande e la misericordia infinita: del resto gli sarebbe difficile prendere posizione, sennò gli toccherebbe negare l'assoluzione alla maggior parte dei suoi penitenti. Infatti, una caratteristica non ultima dello spirito latino, italiano in specie, è di lasciar intendere al colto e all'inclita di avere tradito spesso la moglie (raro, nelle sottintenzioni, il caso inverso). Che se poi taluno non afferra, con il sorriso sulle labbra non solo si ammette l'adulterio, ma lo si esibisce come credenziale di sangue forte, di padronanza nel virtuale gineceo dove ci si immagina immersi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ATTUALITA', INFLUENZA "A", ESSERE E BENESSERE, PANDEMIA AD OTTOBRE, CROCIERE COSTA "CONCORDIA",

Post n°2668 pubblicato il 09 Agosto 2009 da psicologiaforense

Costa Concordia, influenza "A".
Nove casi, con sei ricoveri.

Nove casi, sei ricoveri con tre marittimi in infermeria. E’ questa a inizio pomeriggio la situazione dei controlli sui passeggeri della Costa Concordia attraccata nella notte a Savona e dove si sono registrati negli ultimi tre giorni i casi sospetti di Influenza A che ha indotto al controllo tra i membri dell’equipaggio (un migliaio) e tra i passeggeri in arrivo (oltre 3500, 1400 quelli previsti in partenza) che presentavano o denunciavano sintomatologie sospette o da verificare. I controlli a Savona sono durati a lungo dopo che la Concordia era attraccata con un anticipo di circa un’ora e mezza e dopo che ieri a Marsiglia era stato sbarcato un marittimo mentre due giorni fa a Barcellona c’erano stati altri due passeggeri scesi dalla nave per essere curati. A Savona, dove la sanità marittima ha dovuto chiedere 60 tamponi faringei alla Asl2 savonese per effettuare tutti i controlli necessari, sono state allo stato ricoverate tre persone (tra cui un bambino di 5 anni) per altrettanti casi sospetti di influenza A che si trovavano sulla Costa Concordia (AGI).

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ATTUALITA', ESTATE, VACANZE , MISS VENEZUELA, FOTO CURIOSA, PARADISE ISLAND.BAHAMAS,MISS UNIVERSO 2009

Post n°2667 pubblicato il 09 Agosto 2009 da psicologiaforense

LA FOTO CURIOSA

Mani nelle pinne .
Miss Venezuela, Stefania Fernandez (vedi anche foto sotto), "danza" con un delfino nel Paradise Island alle Bahamas. Miss Universo 2009 sarà scelta proprio in questo luogo, il 23 agosto (Reuters)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ATTUALITA',RIFLESSIONI, PENSIERI, CULTURA, SOCIETA', NUOVE POVERTA', RAPPORTO SULL'ITALIA 2008, CRISI ECONOMICA E SOCIALE

Post n°2666 pubblicato il 09 Agosto 2009 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE

Rapporto sull'Italia 2008:

LE NUOVE POVERTA' 

La povertà oggi è esattamente questo:
essere meno perchè si ha meno.

Quasi otto milioni di italiani possono essere considerati poveri. Anzi, poveri due volte: per le loro condizioni e per l'indifferenza che li circonda. Un'indifferenza, un'ostilità destinate a crescere. Sono anche più poveri dei mendicanti di una volta, perchè oggi si sentono rifiutati: i poveri non li si vuole vedere, di loro non si vuole parlare. Meglio far finta che non esistano. La povertà è la disuguaglianza portata all'estremo. E la percezione della disuguaglianza fa parte della povertà. Penso a certi vecchi nei grandi centri storici. Bisogna accettare che la povertà è assai più quella del pensionato a 800 euro al mese che non d'uno straccione. Fromm ha detto che essere è avere, ma a certi livelli il rapporto si capovolge. Quando uno ha tanto meno degli altri, allora è tanto meno degli altri. La povertà oggi è esattamente questo: essere meno perchè si ha meno.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

IL CORSIVO DELLA DOMENICA MATTINA

Post n°2665 pubblicato il 09 Agosto 2009 da psicologiaforense

CORSIVO: La donna e la riforma della sua condizione.

NON È PIÙ LA
REGINA DELLA
CASA ?




Secondo un sondaggio appena fatto dagli esperti, da coloro cioè che di volta in volta tastano il polso a noi italiani su argomenti i più vari, e tali da misurare l'evoluzione, comunque la modificazione, delle nostre abitudini frutto di comportamenti e di opinioni, la moglie casalinga non piace più. Cade cioè l'immagine della donna, nostra compagna nella vita, brava innanzitutto perché attende alle faccende domestiche nelle quali rientrano la cura dei mariti, il disbrigo di quotidiane occupazioni nell'ambito dei bilanci familiari, la tenuta delle stanze dove noi ci riconduciamo la sera fingendo magari di ignorare che loro, le mogli, alla stessa ora desiderebbero uscirne.
Secondo la maggioranza degli italiani, l'identikit della moglie ideale sarebbe anzi l'opposto, tratteggiandone la piena autonomia e l'impegno nel lavoro fuori casa, alla pari del consorte. Due persone che vivono assieme in quanto augurabilmente si piacciono, ma tese a raggiungere in qualsivoglia carriera i risultati conseguenti alle proprie capacità manuali o commerciali o creative. Ed è poi su di essi, sui risultati raggiunti, che ci si misura, ci si confronta, ci si conforta all'ora di cena.
Chi è pratico di menage coniugali, ben sapendo come due entrate facciano comodo assai più d'una sola, riconduce i mutati gusti maschili alle esigenze della vita d'oggi, dove i soldi non bastano mai, oggettivamente, e quand'anche bastino sembra da goffi non ottenerne lecitamente di più per goderne.
Chi si crede pratico di psicologia femminile asserisce che sarebbe altrettanto da goffi passar da retrogradi, negando la preferenza a ciò che, nella realtà, è da tempo un fatto compiuto.
Chi ha spirito d'avanguardia (sapete, quello spirito che la maggior parte delle volte si manifesta soltanto a parole), benedice alla perdita, da parte delle mogli, della corona di regina del focolare, talora compensativa delle arroganze maritali, talora suffragante un sotterraneo matriarcato. Ma il matriarcato presuppone un folto gruppo domestico, per giunta da un bel po' i focolari sono spenti: regina dunque di quale fuoco se tengono banco i tramezzini freddi («senti, senti com'è buono», intanto che si deambula da una stanza all'altra o dalla finestra al tavolo d'ufficio)?
Pare che, comunque, le opinioni degli italiani cambino quando s'annuncia l'arrivo della cicogna. I figli, si sa, sono meraviglia e sacrificio: sacrificio dell'egoismo. Dev'essere anche per questo che, mediamente, ogni famiglia italiana può contare su un solo discendente. Anzi, un po' meno di uno perché sempre le statistiche dicono che quella superstite unità è rosicchiata al 92,8 per cento.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963