Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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Messaggi del 28/08/2009

 

SEPARAZIONE, DIVORZIO, IL CONFLITTO "UCCIDE" I FIGLI, MEGLIO GENITORI SEPARATI CHE GENITORI IN GUERRA

Post n°2735 pubblicato il 28 Agosto 2009 da psicologiaforense

un "buon" divorzio non fa male ai ragazzi

Quali ripercussioni sui figli?

Nessuna conseguenza lunga una vita.
I
figli di coppie divise consensualmente e che non sono stati circuitati nel conflitto tra ex coniugi si riprendono in fretta e attorno ai 16/18 anni hanno lo stesso comportamento e rendimento scolastico dei loro coetanei i cui genitori sono rimasti insieme felicemente.MENTRE SONO MIGLIORI, PER CONDOTTA E PROFITTO, DEI COETANEI CHE HANNO SOFFERTO DI GENITORI NON SEPARATI MA CONFLITTUALI E RANCOROSI.  
Emerge da uno studio di psicologi dell'università di Melbourne.
Fonte: Journal of child psychology and psychiatry.

 
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CURIOSITA' SUL CONCORSO PIU' SEGUITO DAGLI ITALIANI

Post n°2734 pubblicato il 28 Agosto 2009 da psicologiaforense

 Curiosità e notizie sulle Miss di Salsomaggiore

 

 Per gli amanti del concorso di bellezza più seguito della penisola, stiamo naturalmente parlando di Miss Italia, ecco un po' di statistiche che potranno soddisfare la sete di curiosità dei più interessati: nel concorso tenutosi a Salsomaggiore Terme il nome più diffuso è Valentina, con ben nove partecipanti omonime. Il colore degli occhi prevalente, tra le aspiranti miss, è il marrone (ben 113 sul totale). Ben 27 potenziali miss sono nate sotto il segno di toro e gemelli, quattro delle quali all'estero. Una sola tra le tante è già mamma, la 25enne Germana Baruffa. Le più giovani (33 partecipanti) hanno 17 anni, mentre le più grandi 26 (6 aspiranti alla corona di Miss Italia). Le più alte misurano ben un metro ed ottantadue centimetri (19) mentre le più basse, quattro tra le tante, misurano un metro e sessantacinque centimetri. Più della metà (158) sono studentesse mentre 115 lavorano. Le figlie uniche sono 41.

***************************************

ALCUNE EX ...

 
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RIFLESSIONI, ATTUALITA', VITA, CORSIVO, LA GENERAZIONE DEI SEX-ANTENNI, ANZIANI E SESSUALITA', VITA DI COPPIA,

Post n°2732 pubblicato il 28 Agosto 2009 da psicologiaforense

CORSIVO

I nuovi anziani”: interessi e aspettative

Altro che dediti a giocare a carte o a fare la calza: il passatempo preferito per gli anziani americani, ma cifre simili si sono trovate anche da noi, sembra essere il sesso.
Secondo una ricerca pubblicata dal New England Journal of Medicine, nonostante i problemi di salute che comunque li affliggono, almeno un quarto degli ultra settantacinquenni dichiara di essere sessualmente attivo, cifra che sale di molto fra i soggetti appena un po’ più giovani.
Questo ritratto degli anziani americani suggerisce un interesse inaspettato per il sesso anche in tarda età, un aspetto della vita degli anziani che di solito non si tiene nella giusta considerazione.
Il risultato principale è stato che il 73% dei soggetti tra 57 e 64 anni si dichiara sessualmente attivo, percentuale che scende al 53 tra i 65 e i 74, e che cala ulteriormente, ma rimane al 26%, negli anni successivi.

Anche in Italia la terza età sembra non essere sinonimo di “pace dei sensi”: da una ricerca dell'Istituto Internazionale di Sessuologia di Firenze, un ultrasessantenne su tre (32% donne e 31% uomini) nel nostro paese dichiara di fare sesso  "spesso", quasi metà (43% delle donne 37% di uomini) lo fa 'qualche volta, mentre il 10% degli uomini e il 2% delle donne lo fa "sempre".
DATI CHE PERÒ MI LASCIANO FRANCAMENTE SCETTICA
perché è molto frequente che gli over 60 facciano confusione tra attività e desiderio sessuale. In età avanzata si mantiene alta la voglia di coccole e carezze non per questo si arriva a compiere atti sessuali.



 

 

 
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CURIOSITA', FOTO, ANIMALI E UOMINI, RISPOSTE A QUESITI, MONDO ANIMALE, SCIENZA, ORNITOLOGIA, ETOLOGIA,

Post n°2731 pubblicato il 28 Agosto 2009 da psicologiaforense

Gli studiosi (e non solo loro) si sono sempre chiesti come mai il tucano avesse un becco lungo un terzo del suo corpo.
Ora la risposta arriva da uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Science.
Lo spettacolare becco varia di temperatura in base a quella esterna, permettendo all'uccello di mantenersi fresco.
Un condizionatore "di serie", insomma! Da fare invidia a molti di noi, in tempi di afa...
***************

NOTA: Il tucano appartiene all’ordine dei piciformi e alla famiglia dei Ranfastidi. Anticamente, gli indigeni lo addomesticavano. Vive nelle regioni tropicali dell’America Centrale e di quella Meridionale. La peculiarità di questo uccello (al di là del becco di cui ho parlato sopra) è di avere il primo e il quarto dito delle zampe rivolti in avanti. La sua lingua è molto caratteristica poiché è lunga, stretta e munita di filamenti ai lati rivolti in avanti. E' intelligentissimo, si affeziona all'uomo e ha capacità di apprendimento e condotte simili a quelle di un pappagallo, però è meno esigente di quest'ultimo.

 
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SESSO E UNIVERSITA',ATTUALITA', COSTUME E SOCIETA',

Post n°2730 pubblicato il 28 Agosto 2009 da psicologiaforense

Sesso in cambio dell'ammissione
all'università: «disponibile» il 29% delle matricole
Della spintarella si sapeva già, dei corsi a pagamento pure, ma quella del sesso in cambio di un ammissione a qualche facoltà è davvero nuova. Forse è il segno dei tempi, così segnati da storie ambigue, sussurrate e poi smentite, di veline, escort, politici e paparazzi. Fatto sta che le ragazze, proprio quelle che hanno appena superato la maggiore età, hanno squarciato un velo su come siano davvero cambiate le attitudini sessuali degli italiani, anzi delle giovani ragazze italiane appena diplomate

Per il 29 per cento delle aspiranti matricole italiane non sarebbe un problema offrire una prestazione sessuale in cambio dell'ammissione. A rilevare la tendenza è stata un'inchiesta svolta da UniversiNet.it, .

 
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FOTO CURIOSA

Post n°2729 pubblicato il 28 Agosto 2009 da psicologiaforense

LA FOTO CURIOSA DEL GIORNO

UNA E' VERA, L'ALTRA FALSA

Una  è la vera famosissima  tennista Serena Williams in carne ed ossa, l'altra è solo la sua  statua di cera inaugurata al Museo di Madame Tussauds a Times Square, New York . SAPRESTE DISTINGUERE L'UNA DALL'ALTRA?
 
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MORTE e VITA, SCIENZE, MEDICINA, PROFEZIE, ALGORITMO, PREVEDERE IL MOMENTO DELLA NOSTRA MORTE, ALGORITMO

Post n°2728 pubblicato il 28 Agosto 2009 da psicologiaforense

RIFLESSIONE

NON STABILITE L'ORA DELLA MIA MORTE! 

Hanno perfezionato proprio ieri un algoritmo capace di determinare se, quando, come e in quali circostanze un(a) disgraziato(a) possa essere colpito da un infarto o da un ictus.



Basta infilare in un computer alcuni dati del poveretto o della poveretta e arriverà il servizievole algoritmo a stabilire con precisione la probabilità dell' «evento coronarico». Preconizzando anche con sufficiente certezza   il “periodo” del coronarico evento fatale destinato a portare alla tomba il soggetto indagato. Un tempo c'erano le profezie, gli oracoli, le premonizioni. Nella modernità, dopo che gli dèi hanno disertato i cieli e la terra, grande audience hanno incontrato astrologi e cartomanti. Ma che una formula algebrica, un gelido algoritmo, una cliccata al computer possano prendere il posto del destino, tutto ciò NON RENDE PIÙ MITE IL VIVERE, FIGURARSI IL MORIRE. Che invece di sciamani e stregoni, composti signori in camice bianco, beninteso spinti da altruistiche motivazioni e attrezzati di potenti algoritmi, possano signoreggiare sul caso e sulla necessità, non è esattamente una prospettiva tranquillizzante.
È POSSIBILE LA RENITENZA ALL'ALGORITMO? Se sì, sarà possibile evitare di sfidare la sorte, con l'algoritmo che decreta il tuo trapasso a febbraio, e invece a gennaio un'automobile ritocca la previsione e mette fretta alla fine.
Con tutto il rispetto, e scongiuri facendo
.

 
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RIFLESSIONI, CULTURA, COSTUME E SOCIETA', POLITICA, LINGUAGGI,

Post n°2727 pubblicato il 28 Agosto 2009 da psicologiaforense

I LINGUAGGI ASTRUSI E FURBASTRI

"Nulla è più irricevibile dell'imperdibile
ineludibile".
Non s'impegnino i miei 25 lettori  nella decifrazione che non c'è: si tratta semplicemente dell'accostamento di tre termini, aggettivi qualificativi spiegherebbe l'antica maestra di scuola, ormai inevitabili nelle conversazioni correnti, nelle dichiarazioni solenni, negli annunci categorici che il linguaggio commercial-reclamistico sta mutuando da quello politico. Perché accade, che ci s'innamori d'una parola: come avveniva qualche tempo fa per il participio passato «coeso» estratto da un verbo difficile da trovare nel vocabolario.

Deve possedere tale capacità d'attrazione questo forbito esprimersi, da transitare subito dalla bocca dell'uomo politico a quella del cronista radiotelevisivo, illuminato da improvviso arricchimento discorsivo, quasi un salto con l'asta rispetto all'appiattimento del suo dire. In ogni modo sarà irricevibile un'assennatezza di parte avversaria: non potendosi negare la sua obiettiva validità, la si fa irricevibile a causa d'inghippi paventati o trascorsi. Vengono in mente le studiate mosse sulla scacchiera. Inoltre, il no assoluto è poi arduo da convertire nell'opposto, mentre ci possono essere eventualmente altri canali per essere ricevuti.

Ineludibile è a sua volta elegante neologismo  al posto di inevitabile: ma in esso fa capolino anche il significato di furbesco inganno, al pari d'uno scacco matto a cui è impossibile rispondere. Perciò pure qui occhieggiano scappatoie delle quali servirsi senza smentirsi.

 C'è poi l'imperdibile: che se non si pone attenzione nella scioltezza fonica, suona persino all'incontrario, simile a cosa che non si può prendere, imprendibile appunto: se nella soffice linea di confine sta la dotta sottigliezza dell'occasione che non si può perdere, ma nemmeno la si può acciuffare. Ecco perché i maghi della pubblicità, di scuola diplomatic-correctly, si sono messi in gara a servirsene per primi, così da incidere nel pensiero subliminale dell'ascoltatore, del lettore.

Peccato che, nonostante i meritevoli sforzi d'innovare nella ripetitività dei concetti, nella sostanza questi siano eternamente gli stessi. Tanto di spazio a uno, cronometro alla mano, tanto all'altro in maniera decrescente in base alla forza parlamentare dei rispettivi schieramenti. Nulla cambia rispetto a ieri, forse neppure quando sarà domani. Per fortuna sono in pensione da un bel po' l'obsoleto, la competitività, il nuovo soggetto sempre embrionale, il giustamente. Gli auguriamo un'imperdibile quiescenza.

 
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