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Messaggi del 30/08/2009

 

Propithecus coronatus, sifaka, zoo francese di Besançon,lemuri, animali in via di estinzione, uomini e animali, curiosità

Post n°2754 pubblicato il 30 Agosto 2009 da psicologiaforense

IL CUCCIOLO ORFANELLO

Per consolarla della perdita della mamma, morta nel darla alla luce, le hanno regalato un orsacchiotto di peluche. E ora Tahina, una cucciola di sifaka coronato (Propithecus coronatus) nata lo scorso dicembre allo zoo francese di Besançon, è talmente felice del suo nuovo amico che non lo molla un minuto. Un po’ di compagnia le serviva proprio, la piccola è uno dei rarissimi lemuri di questa specie che si trovano in cattività (sono solo 17 in tutto). E le cose non vanno meglio in natura, negli ultimi 30 anni secondo i dati dell’IUCN (International Union for Conservation of Nature), la popolazione di sifaka coronati si è dimezzata, a causa della progressiva distruzione del loro habitat naturale.

Fonte: FOCUS  

 

 

 
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ATTUALITA', VITA, RIFLESSIONI, PENSIERI, POLITICA, SOCIETA', ECONOMIA, LAVORO, CRISI ECONOMICA, SUICIDI,

Post n°2753 pubblicato il 30 Agosto 2009 da psicologiaforense

CORSIVO

PIENA DISOCCUPAZIONE: VIVERE E SOPRAVVIVERE NELL'ITALIA DI OGGI

Chissà se un solerte addetto stampa, o almeno un usciere, ha avuto la sensibilità di sottoporre all'attenzione del presidente del Consiglio una raggelante notizia. ANCHE DURANTE IL FERRAGOSTO due giovani si sono  uccisi per mancanza di lavoro. Il primo si è lanciato da un viadotto sotto gli occhi sbarrati della moglie. L'ultimo, celibe, ha posto fine alla sua vita buttandosi sotto un treno.

Credo che, in queste ore convulse, tra scandali e veleni fatti del genere non interessino più di tanto i responsabili dell'Economia, che hanno a cuore numeri, aliquote e dimenticano che, dietro i segni in rosso, ci sono esseri umani. E continuano – come i predecessori – a dimenticare che l'Italia dovrebbe essere una e, invece, è drammaticamente divisa da una demarcazione sostanziale. Una linea che non riguarda solo i ceti sociali, ma soprattutto le aree geografiche. In alto, i benestanti o, comunque, quelli che riescono ad arrivare alla fine del mese senza tanti patemi d'animo. Sotto , al sud, quelli senza opportunità di lavoro, abbandonati ad amaro destino e svuotati nell'anima anche dall'indifferenza dei più.
Gli anni – i decenni – passano e la situazione è sempre la stessa. Di tanto in tanto, quando i proconsoli – spesso solo utili idioti - non ce la fanno a tenere a bada e a prendere in giro la gente, arrivano i consoli in prima persona solo per scaricare sui governanti di prima tutte le colpe e, sentendosi immacolati come fanciulli, per promettere mari e monti. Vengono a dire che, con loro, tutto cambierà e che la vergogna del 30% di disoccupazione verrà cancellata da scelte coraggiose e virtuose
.

 
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RIFLESSIONI

Post n°2752 pubblicato il 30 Agosto 2009 da psicologiaforense

RIFLESSIONE DELLA SERA
CASTITA' E CELIBATO SCELTE TORMENTATE

Non ce l'ha fatta più e si è impiccato con un lenzuolo alla trave del lavatoio condominiale. Dopo un tentativo di suicidio andato a vuoto, "finalmente" don M. A. arrestato con l'accusa di pedofilia, è riuscito a lasciare la scena del mondo. Ha affidato la sua disperata difesa a un biglietto ("Ti chiedo scusa mamma, ma non sono un pedofilo"), reso poco credibile dalla montagna di contestazioni (decine di abusi su minori, compiuti sin dagli anni del seminario e poi nella parrocchia ) fatte dagli inquirenti.

MA NON E' SU QUESTO CASO SPECIFICO CHE VOGLIO ARGOMENTARE, MA SULLA CASTITA' E IL CELIBATO.
Senza la pretesa di saperne più degli altri, mi chiedo come si possa continuare a tenere la testa sotto la sabbia. A far finta di non sapere che il celibato imposto può scatenare tendenze sessuali anche deviate. Che non tutti i "consacrati" seguono sino in fondo lo splendido cammino della castità, da accettare come dono e non come costrizione.
Quanti sono i puri sino in fondo? Lo sanno solo loro e noi non possiamo azzardare nessun tipo di percentuale. Non è il nostro compito. Sappiamo, però, che sono in aumento gli infelici che non ce la fanno. I poveri don M., che immaginano di surrogare il bisogno di affettività, "rubando" l'innocenza ai ragazzi, all'inizio quasi per gioco e poi per vizio. Allora, una domanda. Se questi fragili uomini avessero avuto, sin dagli anni della formazione, l'aspettativa di una normale vita sessuale, di sposarsi, quanti dei deviati si sarebbero salvati, servendo egualmente il Vangelo? Quanto minore scandalo avrebbero dato?
Non soddisfa affatto la risposta, secondo la quale i più riescono a tagliare il glorioso traguardo. Il problema è un altro. La castità apparente non vale granchè, con il rischio di danni, a nostro avviso maggiori del valore solo fittiziamente protetto. Non vale nulla quando i "superiori" sanno e nascondono terribili verità, che talvolta diventano anche tragedie. Scrivo queste parole con tanti dubbi e con sofferta umiltà, ma provo indicibile pena a registrare storie come quelle di don Marco solo tra i fatti criminali. Aspettando in silenzio il prossimo caso.

 
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ATTUALITA', CURIOSITA', MODELLA SI SPOGLIA AL MUSEO, VITA, FOTO, METROPOLITAN MUSEUM, NEW YORK,

Post n°2751 pubblicato il 30 Agosto 2009 da psicologiaforense

Modella si spoglia al museo, arrestata

Ci sono voluti diversi scatti prima che le guardie del Metropolitan Museum di New York si accorgessero che tra le armature medievali stava posando una modella completamente nuda, che è stata poi immediatamente arrestata. Il provocatorio set è solo l'ultimo architettato dal fotografo Zach Hyman, noto da tempo per comparire nei luoghi pubblici della città con modelle svestite e attrezzatura fotografica al seguito. La sicurezza ha fermato i due che non hanno fatto troppo caso ai turisti, tra i quali anche dei bambini, che circolavano tra le sale del museo. Alle domande della polizia Hyman ha risposto sostenendo che in fondo il Metropolitan è pieno di statue di nudi e che uno in più, anche se in carne e ossa, non faceva male a nessuno.

(Immagine tratta dal sito ClintSpaulding.com)

 

 
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ATTUALITA', ANIMALI E UOMINI, ANIMALI TROPICALI, PITONE ALBINO, MILANO, ESTATE, RIENTRO VACANZE, COSTUME&SOCIETA'

Post n°2749 pubblicato il 30 Agosto 2009 da psicologiaforense

Milano, rientra a casa e nella cucina trova un pitone albino

E' tornato a casa, ha messo a letto i suoi due bambini e poi è andato in cucina per bere un bicchiere d'acqua, e lì ha trovato un pitone albino che strisciava sul pavimento. Verso le 23,30 di ieri, Giulio L., 30 anni, era appena rientrato nella sua abitazione al quinto piano di piazza Perego, a Milano, dopo essere stato a cena fuori con i suoi due bambini.
Il papà ha dato la buonanotte ai piccoli ed è entrato in cucina. Ma ad attenderlo c'era un pitone albino, che appena l'ha visto si è messo a strisciare ed è andato ad infilarsi sotto la lavatrice. L'animale probabilmente era uscito dall'appartamento di un inquilino dei piani superiori ed era riuscito ad entrare nella casa dell'uomo.
È intervenuta la polizia insieme ai vigili del fuoco che hanno preso il serpente e l'hanno affidato a una clinica veterinaria, in attesa di capire chi sia il proprietario
.

Fonte: ANSA

 
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ATTUALITA', CRONACA, SCIENZE, BOTANICA, PIANTA MANGIA TOPI, NEPENTHES ATTEMBOROUGHII, PREDATORI VEGETALI

Post n°2748 pubblicato il 30 Agosto 2009 da psicologiaforense

Scoperta una pianta carnivora in grado di divorare i topi

Fino ad ora eravamo abituati a piante carnivore in grado di catturare, al massimo, mosche o altri piccoli insetti. Quelle giganti erano protagoniste solo di film horror, come 'La piccola bottega degli orrori', o di fantascienza di serie 'B'. Non è più così. Una squadra ricercatori botanici inglesi ne ha individuata una in grado di mangiarsi addirittura un topo. La scoperta è avvenuta a Palawan, nelle Filippine centrali, e la nuova specie è stata battezzata Nepenthes Attemboroughii, in onore del famoso divulgatore e documentarista britannico Sir Richard Attemborough. Con i suoi 30 centimetri di diametro è la seconda specie più grande - dopo la Northaina in grado anch'essa di catturare piccoli animali - tra le 600 esistenti al mondo ed ha la forma di una coppa che, spiega il capo della spedizione Stewart MacPerson, è piena di acqua e di enzimi acidi per la digestione della vittima. Questo predatore vegetale attrae infatti il suo pasto emettendo un odore dolciastro: una volta che la preda è caduta nella coppa digestiva non può più uscire a causa delle pareti scivolose e affoga. In seguito viene lentamente digerita. (adnkronos)

 

 
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FOTO DEL GIORNO, TIMOR EST, FESTA PER L'INDIPENDENZA,

Post n°2747 pubblicato il 30 Agosto 2009 da psicologiaforense

LA FOTO DEL GIORNO

Una sfilata per l'indipendenza -
I soldati tradizionali marciano durante il decimo anniversario dalle prime elezioni per l'indipendenza di Timor Est. La popolazione è tra le più povere del mondo, con il 40 per cento delle persone che guadagnano meno di un dollaro al giorno (Epa).
****************************

NOTA INTEGRATIVA:
Timor Est o Timor Orientale (in portoghese: Timor-Leste; in tetum: Timór Loros'ae; in indonesiano: Timor Timur) è uno Stato del sud-est asiatico. Il paese è composto dalla metà orientale dell'isola di Timor, da cui il nome, dalle isole di Atauro e di Jaco, e da Oecussi-Ambeno, una exclave nella parte occidentale dell'isola di Timor. La rimanente parte dell'isola fa parte dell'Indonesia.
Caratteristica di Timor Est è di essere uno stato a maggioranza cattolica in un'area prevalentemente musulmana.

 

 
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ARTE, CULTURA, FRIDA KAHLO, PITTURA, LA 70esima PITTRICE NELLE CLASSIFICHE MONDIALI, PITTURA E RIVOLUZIONE, EROISMO, ,

Post n°2746 pubblicato il 30 Agosto 2009 da psicologiaforense

 FRIDA KAHLO:
UN MITO PER IL MESSICO, UN PATRIMONIO PER L'UMANITA'.

AVEVA le sopracciglia che sembravano le ali d'una rondine, Frida Kahlo. Così appaiono nel suo «doppio» autoritratto più famoso «Le due FRIDA», che è del '39 (vedi qui sotto).
Una rondine che volava tra l'arte, gli uomini e la militanza politica, con una passione bruciante che non si fece mai piegare dalla sofferenza fisica da cui pure fu tormentata per tutta la vita. Una vita intensa come quella di molti «rivoluzionari» che tra la prima e la seconda guerra mondiale, in Messico come in Europa, credettero, con molte certezze e pochi dubbi, in quell'utopia che si chiamava comunismo.
RIDA KAHLO nacque a Coyacan, in un sobborgo di Città del Messico, nel 1908. Da bambina frequenta il Colegio Alèman e si ammala di poliomielite: le rimarrà una deformazione al piede destro. Ha solo quattordici anni e sogna di fare il
medico, quando nell'Anfiteatro Bolivar della Escuela Nacional Preparatoria vede Diego Rivera dipingere il murale «La creazione». Rivera è già famoso, lei una ragazzina. Scopre l'arte e il comunismo, inizia a dipingere dopo un grave incidente che la tiene un mese in ospedale e la costringe a una lunga convalescenza. Dipinge autoritratti in cui attinge alla tradizione del suo Paese ma che trasforma in chiave surrealista: «una goccia di realtà e di humour incredibilmente capace di mescolare quei rari ed efficaci poteri che nel loro insieme formano la pozione segreta del Messico» scrive Breton, caposcuola del surrealismo europeo che si innamora dei suoi quadri. Lei è invece innamorata di Rivera, che sposerà nel '29. Un amore lungo e tormentato, da separazioni e tradimenti, da fughe e ritorni. Lui la dipinge in camicia rossa che distribuisce armi, nel celebre affresco la «Ballata della Rivoluzione». Insieme conosceranno Troskij, che ospiteranno a casa loro, la «casa azzurra». Gireranno per gli Stati Uniti dove a New York nel '38 ha grande successo la prima personale di FRIDA. Torneranno in Messico, lei perderà figli e subirà un'operazione dietro l'altra, lui si vedrà rifiutare affreschi o murales in America come in Europa perchè infuria già la guerra fredda e lui si ostina a metterci dentro Lenin o Mao Tze Tung.

 
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COSTUME&SOCIETA', VOLANTINI PUBBLICITARI, DECORO URBANO, PUBBLICITA' PORTA A PORTA,VOLANTINAGGIO,

Post n°2745 pubblicato il 30 Agosto 2009 da psicologiaforense

CORSIVO

VOLANTINAGGIO SELVAGGIO,
PUBBLICITA' IN CASSETTA

Non c'è giorno che dalla buca delle lettere non vengano fuori fogli pieni di annunci sensazionali, di offerte commerciali quanto mai favorevoli e di sconti sino al 90%... e passa. Uscendo in strada, sotto i tergicristalli delle macchine sono bell'e sistemati due o tre depliant del genere. Se guardate oltre, vedrete queste carte un poco attorcigliate, che i cittadini scaraventano per terra, senza neppure guardarle. Lo stesso capita di notare negli androni dei palazzi. Crediamo che solo una sparuta minoranza legga questi fantastici inviti all'acquisto e che i più s'infastidiscano a vedersi recapitare consigli non richiesti sin dentro casa o sul parabrezza dell'autovettura.
Il problema non riguarda tanto l'utilità che ne viene a chi si serve della pubblicità porta a porta o, meglio, buca a buca. Il problema è un altro e cioè stabilire se sia lecito invadere le strade di migliaia di fogli e aggravarne la già pesante situazione di sporcizia e degrado. Sarà pure consentito chiedere in base a quale diritto qualcuno può ritenersi autorizzato a riempire la cassetta delle lettere – che non è uno spazio pubblico – con i suoi non richiesti annunci pubblicitari. Si dirà che lo stesso accade per le reclame recapitate a mezzo posta, con la differenza che, in tal caso, c'è un'autorizzazione esplicita data al portalettere d'«invadere» la sfera privata e che, quanto meno, il mittente ha dovuto pagare lo Stato, e indirettamente noi tutti, per il servizio richiesto. Questa nuova forma di pubblicità non è neppure paragonabile a quella televisiva, che entra sin dentro le pareti domestiche, poiché da questa è possibile salvarsi con l'uso tempestivo del telecomando. Con la pratica, si diventa anche bravi a calcolare esattamente, quando non è preannunciato, il tempo dell'interruzione, sintonizzandosi su un altro programma.
Bisogna inventare un sistema per difendersi dalla pubblicità «da strada». Forse una via giudiziaria per chi si permette di toccare la mia macchina e di sporcarmi il vetro con il depliant macerato dalla pioggia. Sicuramente, c'è una via amministrativa da utilizzare, per accertare se vengano pagate imposte di pubblicità e, in ogni caso, per evitare che le strade vengano invase di fogli.

 
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