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Messaggi del 01/09/2009

 

ATTUALITA', ANIMALI, FLORA E FAUNA, PREDATORI, FLAGELLI DI DIO, SILURUS GLANIS,DISASTRO AMBIENTALE ED ECOLOGICO,

Post n°2772 pubblicato il 01 Settembre 2009 da psicologiaforense

SEGUE DAL PRECEDENTE POST

TORNA L'ALLARME PER IL PERICOLOSISSIMO PREDATORE
CHE DEVASTA I FIUMI E DISTRUGGE FLORA E FAUNA

È  nuovamente allarme rosso per la presenza nel Po del “PESCE SILURO”.
La storia dell'introduzione nel Po di questo predatore - che assomiglia ad un enorme  pesce gatto e vive nei grandi corsi d'acqua del Centro Europa - non è certa. C'è chi dice che alcuni esemplari furono liberati nel fiume da laghetti privati, da parte di proprietari spaventati della mole assunta dal pesce. Altri sostengono che la colpa è di immissioni non controllate di pesce nel Po, decise forse da enti pubblici. Comunque, la voracità del PESCE SILURO è tale da avere come effetto la distruzione completa dell'ittiofauna . Proprio la sua voracità  e l'assoluta mancanza di predatori naturali (che lo possano uccidere) fanno sì che questo animale nel Po riesca a raggiungere dimensioni notevoli. Ne sono stati avvistati e catturati esemplari lunghi oltre due metri (VEDI PRECEDENTE POST). Un PESCE di queste dimensioni è in grado anche di attaccare e divorare piccole anatre e altri animali acquatici. E c'è chi giura di aver visto perfino qualche grosso esemplare di “SILURO” attaccare cani che si erano avventurati in acqua. Il gigantesco PESCE; pur incutendo timore, non è invece pericoloso per l'uomo, anche se l'avvistamento di un grosso esemplare nel fiume non lascia certo indifferenti.

 
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CASTIGO DI DIO, PESCE SILURO, ECOLOGIA, FIUMI, PREDATORE DEI FIUMI

Post n°2770 pubblicato il 01 Settembre 2009 da psicologiaforense

IL CASTIGO DI DIO, UN GIGANTE DA OLTRE 2 METRI

La pesca eccezionale di un PESCE SILURO tra i più grandi catturati in Italia:
pesa settanta chili ed è lungo due metri e 30 centimetri. E' stato pescato alcuni giorni fa nelle acque del Tanaro, non distante da dove il fiume si getta nel Po. L'appassionato di pesca, aveva già catturato due anni fa un «SILURO» di oltre quaranta chili.   La «lotta» per trascinare a riva il gigantesco pesce (con una normale canna e mulinello), è durata quasi un'ora.

SEGUE NEL PROSSIMO POST:
PERCHE' CASTIGO DI DIO?

 
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ALBINO BIZZOTTO

Post n°2769 pubblicato il 01 Settembre 2009 da psicologiaforense

ANTICIPAZIONE: CRONACA/ATTUALITA'

FINALMENTE, STOP DOMANI ALLO SCIOPERO DELLA FAME

E' FINITO UN INCUBO! DOMANI (2 SETTEMBRE 2009) IL NOSTRO AMICO ALBINO (nella foto a sx ) DOPO 15 GG. DI DIGIUNO RIPRENDERA' GRADUALMENTE A
NUTRIRSI. VERRA' CONDOTTO DIRETTAMENTE IN OSPEDALE  PER  GLI ACCERTAMENTI E LE TERAPIE DEL CASO.

OGGI L'HO VISTO PROVATISSIMO E CON DISTURBI COGNITIVI.

 
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COSTUME&SOCIETA', USANZE E STRAVAGANZE, CERIMONIE DI CONGEDO, CURIOSITA', ANTROPOLOGIA, SOCIOLOGIA,

Post n°2768 pubblicato il 01 Settembre 2009 da psicologiaforense

Curiosità: strani funerali dal mondo

Cambia il modo di salutare il caro estinto, di augurargli buon viaggio verso l’aldilà. Tramonta il funerale triste per lasciare spazio a riti più allegri. In giro per il mondo ci sono tanti modi di dare l’estremo saluto, alcuni sono davvero improbabili e surreali. In Germania, nel cimitero Ohlsdorf di Amburgo, durante i funerali parenti e amici liberano nell’aria centinaia di allegri e coloratissimi palloncini. Sempre tedesca, e in particolare di Rastatt, è l’usanza di far salire due parenti in mongolfiera per spargere al vento le ceneri del defunto. Ancora una volta in Germania, le ceneri vengono sepolte ai piedi degli alberi, sono i poetici "Boschi della Pace". In Ghana va molto di moda la bara a tema, che si ispira alla vita e al gusto del defunto. Così, se il caro estinto era un agricoltore ecco pronta una bara a cipolla o a peperone, zucca, pomodoro, oppure a forma di macchina per i defunti che in vita svolgevano l’attività di autista o erano appassionati d’auto… a questo punto sorge un dubbio: se il defunto era un conducente di autobus?

FONTE:INTRAGE

 

 
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CULTURA, DIRITTO, RIFLESSIONI, CITTADINI, IMPUTATI, GIUSTIZIA, L'ALTRA FACCIA DEL PROCESSO, CIVILTA', SOCIETA', GARANZIE,

Post n°2767 pubblicato il 01 Settembre 2009 da psicologiaforense

 TESTI&PRETESTI

DIRITTI DEI CITTADINI E DIRITTI DEGLI IMPUTATI

La sensibilità dei cittadini ai temi legati alla criminalità è sempre viva. Essa riguarda sia il versante della efficacia della prevenzione e della repressione del crimine, sia quello dei mezzi che lo Stato impiega nel contrastare le attività deliquenziali. L'uno e l'altro aspetto riguardano una esigenza di sicurezza e garanzia: sicurezza dei cittadini nei confronti delle aggressioni della criminalità, garanzia dei cittadini nei confronti della attività repressiva dello Stato. E' chiaro - anche se spesso non tenuto in considerazione - che vi è un nesso stretto, tra il livello delle garanzie processuali assicurate ai cittadini e l'efficacia della repressione penale ad opera della polizia e della magistratura. Pesano naturalmente anche elementi diversi, come l'entità delle risorse, il numero e la professionalità delle persone impiegate dallo Stato. Ma le norme processuali mantengono importanza decisiva. Basti pensare alle regole che governano la valutazione delle prove. Le indagini della polizia tendono a scoprire i colpevoli, le procedure giudiziarie sono disegnate per evitare la condanna dell'innocente. Dal momento che l'innocenza o la colpevolezza vengono accertate solo in esito alla attività della polizia e della magistratura, è evidente che le esigenze di efficacia dell'indagine e quelle di efficacia delle garanzie sono le une il limite delle altre. Il successo di un sistema processuale si misura dall'equilibrio che assicura alle due contrastanti necessità.

 
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RIFLESSIONI, PENSIERI, SUGGESTIONI, INTRIGHI DI STATO, STRAGI, SPIONAGGIO, SERVIZI SEGRETI, POLITICA, SOCIETA'

Post n°2766 pubblicato il 01 Settembre 2009 da psicologiaforense

CORSIVO

INTRIGHI DI STATO, STRAGI, SPIONAGGIO: QUEI MALEDETTI SERVIZI SEGRETI

I servizi segreti sono parte dell' amministrazione pubblica, e disfunzionano esattamente come il fisco e la Sanita', per citare solo due altre aree d' interesse primario. Ma di nuovo, come abbiamo visto nel clamoroso  esempio delle vicende che hanno coinvolto l' ex ministro De Lorenzo (e oggi nei mis-fatti in Calabria, ecc... ) le disfunzioni della Sanità non sono una pura manchevolezza tecnica; implicano precise responsabilità, e per molti aspetti sono conseguenza di un uso del potere politico a scopo di arricchimento privato. Sarà così anche per i Servizi? Insomma, per quanto si voglia essere cauti, è impossibile non pensare che sotto alle disfunzioni ci siano, anche, deviazioni deliberate, usi degli organi dello Stato, che non servono l' interesse e la sicurezza dei cittadini ma disegni diversi e spesso tra loro contrastanti. Anche se ci abbiamo fatto l' abitudine, infine, dovremmo forse ridiventare sensibili a questo mostruoso paradosso: i servizi segreti dello Stato sono fatti per garantire la nostra sicurezza; e noi invece ne pronunciamo ormai il nome con un misto di sospetto e di paura. La riforma delle istituzioni che tutti auspichiamo passa anche, anzitutto, dall' eliminazione di questo paradosso.

 
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LA FOTO CURIOSA

Post n°2765 pubblicato il 01 Settembre 2009 da psicologiaforense

 

Il volo dell'aquila è particolarmente complesso, perché le modalità di predazione di questo grande cacciatore sono incredibilmente varie. Sulle Alpi, per esempio, si solleva sulle praterie alpine ricche di prede come le marmotte e, quando ne a catturata una, scende verso il nido, sempre costruito in posizione più bassa per diminuire la fatica di trasportare la preda. Quando gli animali cacciati sono più rapidi e agili delle marmotte l'aquila può anche abbassarsi fini quasi al suolo e, seguendo le ondulazioni del terreno, piombare improvvisamente sulla lepre o sulla pernice malcapitata. Secondo alcune testimonianze, infine, può anche accadere che le aquile agiscano in coppia, con il maschio, più piccolo e agile, che spaventa le prede e la femmina, più potente che le sorprende e le uccide.
Fonte: Focus.
 
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ANNA FALCHI, STUPRO, VIOLENZA CONTRO LE DONNE, ATTUALITA', CRONACA, NOTIZIE, COSTUME E SOCIETA'

Post n°2764 pubblicato il 01 Settembre 2009 da psicologiaforense

Anna Falchi: "Sono sfuggita  miracolosamente a una tentata violenza carnale" 

Anna Falchi (nella foto) sfuggì a un tentativo di stupro  a Torino, quando cominciava a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. «Mi sono difesa con i tacchi delle scarpe e sono riuscita a fuggire». A rivelarlo è stata la stessa showgirl. Rispondendo alla domanda di un giornalista, l'attrice ha raccontato per la prima volta dell'aggressione. «Lavoravo in Rai, a Torino – ha detto – avevo 18 anni. Una sera, saranno state intorno alle 20, sono uscita dal mio hotel, vicino alla sede Rai, ero sola, andavo al ristorante e volevo vedere un po' di gente per ravvivare una giornata squallida. Camminavo per strada, quando un extracomunitario si è avvicinato, mi ha aggredita e ha tentato di violentarmi. Ricordo che avevo i tacchi a spillo, mi sono difesa togliendomi una scarpa e picchiandolo con quella. Da quel giorno la mia vita è cambiata». E ha ricordato di avere denunciato il fatto ai carabinieri «ma poi non ho saputo più nulla».

 
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