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Messaggi del 13/09/2009

 

POST RISERVATO, CULTURA, RIFLESSIONI, PENSIERI, STORIA, CORSIVO, PIER PAOLO PASOLINI, UM MISTERO TUTTO ITALIANO,

Post n°2839 pubblicato il 13 Settembre 2009 da psicologiaforense

CORSIVO (UN PO' DIFFICILE) RISERVATO
ESCLUSIVAMENTE AI MIEI 25 LETTORI

QUALE ERA IL CARISMA DI PASOLINI, AL DI LA' DI UNA INTELLIGENZA GENIALE E CREATIVA?
LA PROVOCAZIONE!

Pasolini cosa scrive nel suo diario a “fogli sciolti”? “Tutto quello che mi colpisce, quello che mi capita, quello che so, informazioni che mi arrivano. Ci sono parti impubblicabili”. Perchè molto private? O perchè potrebbero suscitare reazioni incontrollabili? “Impubblicabili a norma di codice... e non perchè riguardano cose di me. Sono sprovvisto di sub cosciente. Non perdo tempo ad analizzarmi”. Perchè non ha subcosciente? Ha rimosso tutti i complessi o non lo apprezza? “Credo di conoscermi abbastanza bene. L'affermazione può sembrare paradossale in effetti è una battuta ma non mi interessa molto quello che si muove dentro di me”. Anche perchè pensa di dargli fiato, cioè di esprimersi in piena e totale libertà? “Sì, credo di non avere dei nodi dentro da sciogliere. Mi sento molto libero”. E semplice, chiaro anche.. “Sì, semplice, chiaro; credo di avere dalla vita tutto quello che voglio. Non c'è nulla che sia in me malattia, morbosità. Mi sento molto limpido”. E questo pensa che possa influire nel giudizio che dà degli uomini e del MONDO? “Sì, forse influisce anche sui giudizi”. Cioè insofferenza verso tutto quello che è oscuro, pieno di grovigli... “Sì, insomma Dostoevskij non è il mio scrittore e Proust nemmeno”. Rispetto alla tradizione letteraria siciliana, a chi si sente più vicino? “Brancati è lo scrittore che mi ha influenzato di più. Mi riconosco nella sua linea. Da Brancati si può poi andare indietro a Pirandello e a De Roberto. Non mi riconosco invece nella linea Verga”. E De Roberto? In che rapporto si situa rispetto a Verga? “La disperazione storica diciamo così di De Roberto è quella in cui mi riconosco di più. Considero I Vicerè il più grande romanzo della letteratura italiana moderna, dopo I Promessi Sposi”. Disperazione storica c'è anche in Verga. Qual è il grado di differenza tra i due scrittori? In che cosa De Roberto è vitale per lei? “De Roberto vede quella disperazione propriamente nella storia. In Verga c'è invece una specie di componente metafisica e di tipo tomistico. È in San Tommaso che troviamo questo... in lui non si può fare un salto di condizione senza peccare insomma. In Verga è un pò così “. Qual è il più grande peccato della Sicilia? “È stato ed è sempre quello di non credere nelle idee. Qui non si è mai creduto che le idee muovano il MONDO. Ci sono naturalmente delle ragioni, ragioni di storia, di esperienza. Ma la ragione che ha impedito alla Sicilia di andare avanti è il credere che il MONDO non potrà mai essere diverso da come è stato”. Come si giudica in confronto all' esperienza di Pasolini? “La morte di Pasolini mi ha sconvolto, perchè mi sentivo molto vicino a lui: non ero sempre d' accordo, però Pasolini aveva un coraggio, una capacità di provocazione straordinarie. Dopo la sua morte mi sono sentito un pò più solo, un pò più disarmato” (PASOLINI UCCISO, FOTO SOTTO,  IDROSCALO DI OSTIA, 2 NOVEMBRE 1975)

 
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Inchieste sulla Sindone. Segreti e misteri del sudario di Gesù, La Sindone. Analisi di un mistero, SCIENZA E FEDE

Post n°2838 pubblicato il 13 Settembre 2009 da psicologiaforense

La Sindone, una sfida alla scienza moderna

DOPO ANNI DI STUDI SCIENTIFICI, DI OPINIONI CONTROVERSE, DI SEVERISSIME "STRONCATURE", LA SACRA SINDONE CONSERVA INTATTI I SUOI MISTERI.

Sta avendo un grande successo, anche di natura polemica, il libro di Barbara Frale intitolato I Templari e la Sindone di Cristo (Il Mulino, pp. 251, e16). L’autrice non è un’emula di Dan Brown e del fantasioso Codice da Vinci. Lavora all’Archivio segreto vaticano ed è una apprezzata storica del Medioevo. Adesso sostiene la tesi secondo cui la Sindone di Torino sarebbe entrata in possesso dell’ordine monastico e cavalleresco dei Templari, dopo lo sciagurato saccheggio di Costantinopoli del 1204 a opera dei Crociati. Il punto di forza della sua riscostruzione, condotta su una quantità di documenti archivistici e pittorici, sembra la circostanza che Geoffroy de Charny, il quale accompagnò al rogo l’ultimo gran maestro Jacques de Molay, apparteneva alla famiglia nelle cui mani pervenne inoppugnabilmente, nel 1353, il sacro lenzuolo. Ha fatto però sensazione un altro argomento. Nell’infame processo intentato contro di loro nel 1307 da Filippo il Bello, i Templari vennero accusati di adorare segretamente un idolo che, secondo Barbara Frale, deve essere identificato con la Sindone. La storia non è piaciuta a La voce del popolo, il settimanale della diocesi torinese, che in un articolo non firmato giudica «modeste» le prove addotte, adombrando un’accusa di sensazionalismo.

Paradossalmente, uno dei pretesti dello sterminio sarebbe stata dunque l’adorazione delle «vera icona» di Cristo, che l’autrice riconosce nelle deposizioni di tre testimoni (pochi invero rispetto ai tanti che furono coinvolti nel processo). Ma prevalsero altri che, sottoposti a tortura, designarono l’idolo con nomi riconducibili all’esecrato Maometto (fino al demoniaco Bafometto che ha nutrito la fantasia degli esoteristi). La tenue e malcerta apparizione della Sindone nella vicenda viene spiegata col fatto che era custodita e fatta oggetto di un culto segreto dai capi dei Templari, con esclusione degli stessi adepti. Barbara Frale parla di «un drammatico errore» nel tenere celata una verità che sarebbe bastata a sfatare la «leggenda nera» del Bafometto, demolendo le accuse di eresia e empietà. Ma perché chi era a conoscenza del sacro deposito non se ne giovò per scagionarsi ed evitare il rogo?
 
                          
 

 

 
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RIFLESSIONI, PENSIERI, ANNO SCOLASTICO 2009/2010, DISCENTI, DOCENTI, GENITORI, CONSUMISMO, CRISI ECONOMICA

Post n°2836 pubblicato il 13 Settembre 2009 da psicologiaforense

RIFLESSIONE
Piccoli consumisti:
Per gli scolari la crisi economica non c'è e gli acquisti li decidono loro.

Altro che vittime della tv. I bambini d' oggi sono informati e “scafati”. Scelgono il corredo scolastico mediando i consigli per gli acquisti con gusti e aspirazioni personali. Altro che manipolati. Già verso gli otto anni conducono l' operazione shopping senza l' aiuto di mamma e papà: non accettano consigli, sono selettivi ed esigenti. Al punto da meritarsi la pesante definizione di “preadolescenti anticipati”. Infatti  i bimbi si comportano come i teen ager di qualche anno fa  e non certo  vittime della pubblicità, nè di soggetti passivi. Loro scelgono il corredo scolastico con autonomia e furberia: insomma nuotano nel mondo dei consumi con grande agilità  inoltre sono abilissimi nell' usare il loro potere di ricatto nei confronti dei genitori. Così finiscono per ottenere, e con poco sforzo, lo zaino ultimo grido, il diario più costoso e il quaderno con copertina iridescente. E la terribile crisi economica? Quanto inciderà sulla spesa per il corredo? Apparentemente, per nulla. Infatti le vendite di quest' anno non hanno alcuna flessione. Anzi. Ci sono addirittura fenomeni di . E' il caso della collezione XYZ (mi rifiuto di fare pubblicità) che si vende come il pane. Richiestissima e' anche la linea XXX : zaini, portapenne, cartelline e quaderni su cui rimbalza il famoso marchio xxx. Altra novità per il settore diari: è  sempre più di moda il formato mignon. E così quasi tutte le case riducono le dimensioni dell' agenda scolastica fino a quelle di un "Bignami" ( forse per un crescente desiderio di privacy: un diario piccolo può stare anche in tasca quindi è sempre pronto ad accogliere nuovi segreti). Fatta eccezione per il quaderno a copertina rigida con calcolatrice incorporata, l' attuale panorama dei micro accessori per la scuola è davvero desolante, della serie ”NON SERVE PIU’ PENSARE”. E dire che, trent' anni fa, quando nelle vetrine dei cartolai spuntavano le prime biro tabellina (sul cui dorso scorreva la tavola pitagorica), le mamme si domandavano: “Di questo passo dove andremo a finire?”.

 
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contraccezione, arriva KLAIRA, pillola bio, ormone estrogeno, salute, essere e benessere, novità in medicina

Post n°2835 pubblicato il 13 Settembre 2009 da psicologiaforense

 Contraccezione: finalmente la pillola è bio

E' basata su un ormone naturale

Si basa su un ormone naturale, del tutto identico a quello prodotto dalle ovaie nel corpo di una donna: è la nuova pillola anticoncezionale che garantisce una   contraccezione sicura quanto quella orale tradizionale e in più ha il vantaggio di essere "bio". Ora è disponibile in farmacia anche nel nostro Paese, dopo il lancio avvenuto nelle scorse settimane in Germania, Inghilterra e altre nazioni. Si chiama  KLAIRA ed è basata su un ormone estrogeno, l'estradiolo valerato, identico a quello prodotto dalle ovaie. Fino a questo momento non era stato possibile utilizzarlo con funzione contraccettiva, ma era già in uso con altre indicazioni terapeutiche, ad esempio nei trattamenti per la menopausa o per la cura della sterilità.

 
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INCESTO? , FIGLI DATI IN ADOZIONE, IL LEGAME MADRE E FIGLIO, SESSO TRA CONSANGUINEI,

Post n°2834 pubblicato il 13 Settembre 2009 da psicologiaforense

Ritrova il figlio dato in adozione e fa sesso con lui: denunciata per incesto

 



Aimee Louise Sword è una donna di 35 anni americana, di Waterford, nel Michigan. Molti anni fa aveva avuto un figlio e lo aveva dato in adozione, poiché non poteva prendersi cura di lui. Dopo tutto questo tempo però, Aimee ha deciso di rintracciare il figlio biologico, usando internet. Una volta ritrovato, però, almeno stando a quanto ha detto la polizia, non si sarebbe affatto limitata a riabbracciarlo, ma avrebbe addirittura fatto sesso con lui.
Ora la Sword è stata accusata di abuso di minore (il figlio biologico è ancora minorenne). Non è chiaro se il ragazzo fosse consapevole del fatto che Aimee fosse la sua vera madre.

 
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