Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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umorismo e satira

 

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Messaggi del 04/10/2009

 

FOTO, OLIMPIONICHE VESTITE D'ORO

Post n°2983 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da psicologiaforense

OLIMPIONICHE TUTTE D'ORO  E SEXY. LE RICONOSCETE?

 
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MEDICINA LEGALE E SCIENZE AFFINI, 39° CONVEGNO NAZIONALE, ANCONA, SOCIETA' DI MEDICINA LEGALE,

Post n°2982 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da psicologiaforense

MEDICI LEGALI, STOP BANALIZZAZIONE DISCIPLINA IN TV

I medici legali prendono le distanze dalla ''banalizzazione della disciplina fatta in Tv''. Lo fanno in occasione del 39/o Convegno nazionale della Societa' di Medicina Legale, conclusosi oggi ad Ancona. 'Stop', e' dunque l'invito degli esperti, alla ''banalizzazione della disciplina offerta dalle numerose trasmissioni televisive, dalle fiction ai reality ai format che ripropongono fatti giudiziari di attualita'''. In ambito genetico forense, ad esempio, spiegano i medici legali, ''il bombardamento mediatico che ha magnificato oltre misura le indagini sul DNA ha generato ingiustificate attese sui risultati che possono essere realmente conseguiti in ambito criminalistico''. Si tratta, precisano, di una disciplina che ''ha elaborato tecniche preziose per la lotta contro il crimine e per la soluzione di paternita' controverse ma che possiede, oltre a grandi potenzialita', aspetti singolari e limiti''. Per questo motivo, ''figure di varia estrazione scientifica che si sono lanciate nel settore della genetica forense con la presunzione di essere in possesso di adeguate conoscenze e con il miraggio di facili guadagni - avvertono gli esperti a congresso - devono avere ben chiari questi limiti ed essere consapevoli che questa disciplina puo' essere frequentata soltanto da coloro in grado di coniugare il sapere bio-medico con quello forense, qualita' precipua della medicina legale''. Dal Congresso della Societa' scientifica si guarda dunque con ''preoccupazione'' alle ''carenze metodologico procedurali con cui talvolta si opera in casi giudiziari di forte impatto nell'opinione pubblica''. Chiaro il richiamo dei medici legali: ''E' necessario, da parte dei magistrati, fare riferimento a periti di comprovata formazione culturale ed esperienza. Cio' mentre si attende l'istituzione di un sistema di qualita' che porti al riconoscimento di esperti accreditati, da considerare gli interlocutori esclusivi cui fare riferimento per le esigenze processuali''.(ANSA).

 

 
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SESSUALITA', PIUME COLORATE, TOYS, CERA COLATA, SESSO A MILANO, FOTO, STILI SESSUALI OGGI IN LOMBARDIA

Post n°2981 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da psicologiaforense

Lancio di Agenzia, h.15.49, Adnkronos

Piume, cera colata e sex toys. Alle donne milanesi piace il sesso estremo

 
Con buona pace dei luoghi comuni, le milanesi appaiono tutt'altro che 'freddine' o compassate. Scoprono il piacere già prima dei 14 anni e quasi l'80% sa che il punto G non è una leggenda...... infine:  almeno 6 su 10 imparano a fingere sotto le lenzuola!
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Note integrative:
Adorano la biancheria sexy e non disdegnano le fantasie hard. Scoprono il piacere già prima dei 14 anni e con il tempo approfondiscono la 'materia'. Il 40% usa giocattoli erotici, quasi l'80% sa che il punto G non è una leggenda, e per non deludere il partner moltissime sviluppano doti da attrici: almeno 6 su 10 imparano a fingere sotto le lenzuola. Alle donne milanesi piace il sesso estremo. Un esercito di smaliziate fotografato da un'indagine che sarà presentata domani nel capoluogo lombardo, al convegno dell'Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata (Aispa). Un viaggio a 360 gradi nel mondo dell'intimità in rosa, compresa un'incursione nell'universo parallelo delle Kinky: quelle che 'lo fanno strano'. L'istantanea sul piacere delle donne all'ombra della Madonnina arriva dai "dati preliminari dello studio 'Erosfem', avviato operativamente nel maggio scorso - spiega all'ADNKRONOS SALUTE Roberto Bernorio, ginecologo e sessuologo dell'Aispa - Per ora i numeri riguardano un campione di 300 donne dai 20 ai 45 anni. Tutte del Nord Italia, per l'80% lombarde e prevalentemente milanesi". Il quadro che emerge fa certamente onore alla passionalità femminile nella metropoli del Nord. Che, con buona pace dei luoghi comuni, appare tutt'altro che 'freddina' o compassata. "Oltre il 40% delle intervistate dice di avere regolarmente orgasmi multipli e il 25% li sperimenta talvolta", riferisce l'esperto. "Percentuali praticamente doppie rispetto a quelle disponibili in letteratura, relative però al mondo anglosassone perché il nostro - precisa - è il primo studio italiano di questo tipo". L'ambizione di Bernorio e colleghi è "estendere prossimamente la rilevazione ad almeno 500 donne, anzi di arrivare a 600-700, così da disporre di risultati corposi per una pubblicazione unica nel suo genere". Intanto, i numeri di questa prima rilevazione sono stati incrociati con quelli di una seconda indagine su 22 trentenni 'adepte' del sesso estremo. "In gergo tecnico le Kinky", ricorda Alberto Caputo, psichiatra e sessuologo dell'Aispa, contrapposte alle donne che invece si accontentano del cosiddetto 'sesso alla vaniglia': "Quello 'normale', definito alla vaniglia perché sempre uguale, proprio come l'ingrediente base di tutti i gusti del gelato". Benché siano sempre più disinibite, però, le milanesi non rinunciano al romanticismo. "Sembra uno stereotipo, ma non lo è: il sentimento rimane la cosa più importante per il 68% del campione.  "Per certi versi le Kinky non si differenziano molto dalle fan del sesso 'normale'. Anche per loro la passione è più coinvolgente se abbinata al sentimento". E anche loro, proprio come le colleghe più 'classiche', "dichiarano nel 26-27% dei casi di essere state oggetto di avance indesiderate che hanno lasciato il segno", sostiene Caputo. Tuttavia, prediligere il sesso estremo non dipende da traumi del passato come invece alcuni pensavano. "Del nostro campione di 'estreme', 7 ricoprivano il ruolo cosiddetto di 'schiave', 7 erano 'dominatrici' e 8 schiave o dominatrici a seconda delle occasioni (in gergo di settore, 'switch'). E risulta appunto che quelle più condizionate dai vecchi traumi sono proprio le switch", fa notare lo specialista. Insomma, le Kinky sono soltanto "più 'versatili' e aperte a esperienze sensoriali forti. Tutte ricorrono a sex toys e a fantasie erotiche - elenca Caputo - tutte sono multiorgasmiche, tutte praticano il piacere autoindotto, tutte sanno dov'è il punto G e tutte fingono a letto, perché la spettacolarizzazione del rapporto per loro è fondamentale". E siccome l'esperienza insegna sempre, qual è la lezione che le 'donne vaniglia' possono imparare dalle estreme? "Il piacere della 'sculacciata' in quei momenti - risponde senza mezzi termini l'esperto - il gusto di indossare lingerie sexy, ma anche solo di acquistarla o immaginarla, e la stimolazione delle parti sensibili con cera colata o piume". Va benissimo anche "il vecchio piumino della cipria", che forse non a caso "oggi troviamo al centro commerciale in confezione regalo". Ma attenzione a non perdere la misura: "Gli organi genitali sono tra le gambe, ma quelli sessuali stanno nel cervello", ammonisce Caputo. Morale? E' tutta una questione di testa.
 
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FLAVIO ZANONATO MEDICO

Post n°2980 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da psicologiaforense

IL SINDACO DI PADOVA

FLAVIO ZANONATO

E' DA OGGI

MEDICO ARCHIATRA

Al Compagno Flavio le mie più sincere congratulazioni.

 
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CULTURA E SETTACOLO, FOTO, COSTUME E SOCIETA', SOPHIE MONK, "THE HILLS RUN RED", ORROR

Post n°2979 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da psicologiaforense

La bella Shopie Monk nuda nell'horror flop

La bionda 30enne australiana Sophie Monk probabilmente non pensava che il suo striptease sarebbe diventato una sorta di "ancora di salvezza promozionale" per il film "The Hills Run Red". Dopo il flop nelle sale, in occasione del lancio del dvd le immagini della sua performance in una scena del film horror sono state diffuse in rete e diventate subito cliccatissime.
Di seguito due  fotogrammi (Masterphoto Milano):
 
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COSTUME E SOCIETA', GRAFOLOGIA, SCIENZE, PSICOLOGIA, SUPERSTIZIONE, METODI SCIENTIFICI, SELEZIONE DEL PERSONALE

Post n°2978 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da psicologiaforense

Grafologia: antica scienza o grande truffa?
I voyeur dell' inchiostro.
Inglesi sul piede di guerra

 

Gli psicologi britannici hanno lanciato un possente siluro contro un' arte antica e riverita, la grafologia. C' è chi applaude, ma c' è chi protesta e contrattacca: individui, banche, aziende, la densa schiera di chi nella grafologia ha tuttora fede. E' una disputa che arderà a lungo e il cui epilogo è incerto; già i grafologi inglesi cercano, e trovano, l' appoggio dei colleghi stranieri; già volano sfide e controsfide. Un grafologo tuona: "Se c' è della gente che deve star zitta, sono proprio gli psicologi. Non è certo una scienza, la loro, è negromanzia". MA GLI PSICOLOGI, dopo una ricerca di trenta anni affermano: la grafologia altro non è che Mumbo Jumbo, una colorita e antica espressione inglese che, così chiamando il Dio di certe tribù negre, descrive ogni rito irrazionale e grottesco.... La grafologia  vale quanto l' astrologia, nel determinare l' idoneita' di una persona ad una data attivita'. I test di molte aziende non servono a nulla. E con fantasiosa immagine: "Tanto vale che queste corporations prendano tutte le prove grafologiche dei candidati, le buttino da una finestra e offrano i posti a coloro i cui test sono atterrati in un certo posto e in un certo modo". La prima protesta è giunta proprio da una famosa merchant bank della City, la Warburg. "Da molti anni, noi usiamo la grafologia nella selezione del personale di alto grado. Certo, non è il solo metodo: ma noi crediamo più che mai nel suo valore". Anche per il Times, la grafologia è in gran parte Mumbo Jumbo. "La violenza della B nella firma di Bonaparte non significa egotismo, che è un difetto che si legge in tutta la sua carriera. Mozart componeva con tenerezza precisa, sensuale, ma è  fantasia ravvisare tale qualità nei movimenti del suo autografo " . Il Times ammette che la calligrafia può rivelare alcune cose, la nazionalita' o il sesso, ma, a suo avviso, "dice poco o nulla sul carattere di una persona". Un esempio. Gli scarabocchiatori più illeggibili sono medici e giornalisti. Perchè ? I primi, "perche' tentano di impedire ai pazienti di decifrare la banalità delle loro ricette". I secondi, "perchè le loro dita sono contorte dalla pressione di afferrare le ultime notizie".

 
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FOTO CURIOSA DEL GIORNO, TAGLIATA A META'

Post n°2977 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da psicologiaforense

LA FOTO CURIOSA DEL GIORNO

Tagliata a metà - Un curioso abito disegnato da Viktor & Rolf e presentato durante le sfilate di moda a Parigi (Afp)

 
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ENZO BIAGI, LIBERTA' DI STAMPA, PERCHE' IL SUCCESSO DI BIAGI?, RIFLESSIONI, PENSIERI, OPINIONI, COMMENTI

Post n°2976 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da psicologiaforense

IN MEMORIA DI ENZO BIAGI NELLA GIORNATA DELLO SCIOPERO DEI GIORNALISTI O PSEUDO TALI

Con la sua pacatezza, Biagi sferzava situazioni e personaggi. Ma nessuno di quei personaggi tentava di sottrarsi. Perchè? Perché Biagi parlava con autorevolezza, serietà, nessun preconcetto. Aveva autorevolezza perchè non puntava allo scandalo, ma a una informazione ragionata, non aggrediva l'interlocutore in modo chiassoso. Era un grande censore del costume politico e non ma si muoveva con rispetto per il confronto delle opinioni. Esprimeva le sue opinioni, condivisibili o meno, e le sosteneva con forza, però senza MAI prevaricare.

La sua forza stava nel fatto che era intellettualmente molto onesto, un autentico giornalista con le qualità e i rischi di questa professione. Non strumentalizzava nulla per preconcetto, era oggettivo, un sincero democratico.

Biagi abbinava alle capacità professionali grandi doti umane. Aveva incontrato personaggi di ogni grandezza, dai latitanti ai politici, alle vittime di ingiustizie.

Biagi non era tenero, metteva il bisturi dove la piaga sanguinava. Ma rappresentava una certezza. La forza di Biagi durava da una vita. Non dimentichiamo che il suo Tg1 fu storico. L' impatto col pubblico era diverso da quello di qualsiasi altro giornalista. Quando colpiva non offendeva, non era mai una lite fra due individui, non era un avversario singolo.

In definitiva, autorevolezza e ottima costruzione del programma spingevano anche chi da Biagi era stato criticato ad accettare l’intervista. Andavano da lui come in confessionale, volentieri, proprio perchè di fronte non avevano un avversario, un nemico, ma un uomo in grado di capire anche le più buie profondità dell’animo umano.

 
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