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Messaggi del 13/10/2009
Post n°3047 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da psicologiaforense
NON COGLIETE QUESTO FIORE! Con un serpente simile attorcigliato al suo stelo, possiamo star sicuri che nessuno proverà a cogliere questo bellissimo fiore d’Heliconia, una pianta molto diffusa in Indonesia. Anche perché un solo morso di questa vipera (Tropidolaemus wagleri) può immobilizzare un topolino in pochi secondi e provocare, se non curato tempestivamente, danni permanenti ai nostri tessuti: secerne infatti emotossina, una sostanza che distrugge lentamente i globuli rossi. Da evitare possibilmente anche il luogo di ritrovo preferito di questi rettili: il “Temple of the Azure Cloud”, in Malesia, noto – non a caso – anche come tempio dei serpenti. Al suo interno si riuniscono molte di queste vipere, forse attratte dal profumo degli incensi accesi dai monaci buddisti. fonte: tuttoscienze
Post n°3046 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da psicologiaforense
Dissolvenza Un'esibizione di ballerini moscoviti di danza classica su ghiaccio al teatro nazionale di Managua, in Nicaragua (Afp)
Post n°3045 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da psicologiaforense
Internet: 8% italiani schiavi di cybersex e web, seminario su dipendenza
Armati di mouse e pc, a caccia di sesso virtuale tra chat erotiche, blog, social network e altre 'piazze' virtuali della Rete. "L'8% degli italiani e' 'drogato' di Internet, e fra questi spiccano i dipendenti dal cybersex, il sesso virtuale", spiega all'ADNKRONOS SALUTE Valentina Cosmi, sessuologa e psicologa dell'Istituto di sessuologia clinica di Roma, alla vigilia del seminario su 'Cybersex: forme attuali di dipendenza sessuale'. Un appuntamento in programma domani nella Capitale (presso l'Istituto in via Savoia 78, alle 17), in occasione del Mese del benessere psicologico organizzato a Roma e provincia dalla Sipap (Societa' psicologi area professionale). "Si tratta di un fenomeno che riguarda prevalentemente i maschi, eterosessuali, dai 33 ai 55 anni. Ma - aggiunge la Cosmi - stiamo ricevendo sempre piu' richieste di aiuto da parte dei giovani dai 18 ai 35 anni". Dall'identikit dei 'malati di cybersex' e del piu' generico popolo dei drogati di Internet, emerge anche che "nel 76% si tratta di uomini, sposati nel 60% dei casi e separati nel 13%, capaci di passare da 11 a 35 ore a settimana incollati al pc. Ci si connette spesso durante le ore lavorative - aggiunge la Cosmi - ma i file di interesse vengono scaricati di notte, a casa. Inoltre, per lui il 33% delle relazioni virtuali sfocia in incontri reali. Una percentuale molto inferiore a quella totalizzata dalle donne", precisa la sessuologa.
Post n°3044 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da psicologiaforense
CORSIVO BREVE In Italia i bambini ... so' pezzi 'e core? LO SFRUTTAMENTO MINORILE Secondo un'indagine Istat, i bambini che svolgono attività lavorative corrispondenti a forme di sfruttamento sono 31 mila e 500, pari allo 0,66% della popolazione giovanile tra i 7 e i 14 anni. I bambini sotto questa età che sono coinvolti, a vario titolo, in attività di aiuto alla famiglia sono 344 mila. L'indagine dimostra che si tratta raramente di vero e proprio sfruttamento, quanto piuttosto di impiego di lavoro minorile soprattutto da parte di aziende familiari dove i figli in qualche modo contribuiscono con il proprio lavoro. PERO’ se è vero che il dato italiano, con 31 mila bambini sfruttati, non è tra i più drammatici d’Europa è anche vero che il lavoro minorile costituisce in ogni caso un atto di criminalità, anche se si tratta di lavoro prestato nelle aziende di famiglia.
Post n°3043 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da psicologiaforense
Passi per le email degli amici, dove il sottinteso è cifra d'intimità. Ma come fronteggiare il fiume di corrispondenza che ogni giorno ci inonda la casella di posta elettronica con messaggi sempre più stringati, senza punteggiatura, e, soprattutto, privi d'una qualsiasi forma di titolo raziocinante da cui dedurre in pochi istanti se trattasi di comunicazione di lavoro o seccante spam, spazzatura? La questione non dev'essere banalmente di lana caprina se ha scomodato, ancora una volta, la Bibbia del BON TON anglosassone, il blasonato «DEBRETT», la più importante guida internazionale alle buone maniere. L'ultima edizione del prestigioso galateo, che da due secoli e mezzo detta legge in materia d'etichetta, comprende infatti un intero capitolo dedicato alla «TECHNO-POLITENESS», la cortesia ai tempi dell'high tech. LA RETE IN REALTÀ, come tutti sanno, SI È DATA DA TEMPO UNA SUA «NETIQUETTE», un insieme di regole che disciplinano il comportamento degli utenti del web negli spazi di discussione come i newsgroup, le mailing list, i forum o le e-mail in generale. Ma dal tempio della comunicazione dal basso al debutto nell'alta società ce ne passa. Perchè di certo storceranno il naso i formalisti doc, quelli che considerano Internet un non-luogo postmoderno, virtuale, immaginario. Le decine e decine di email che tutti riceviamo quotidianamente però, sono reali. E reale è il lavoro necessario a decifrarle. Allora, suggerisce il «Debrett», conviene risolversi ad applicare il BON TON TELEMATICO, sin dalla sempre valida regola numero uno: «Tratta gli altri come vorresti trattassero te». Ti infastidisce l'eccesso di confidenza? Non farne uso. Mai rispondere con un'email a una lettera vecchio stile recapitata con tanto di atavico francobollo. Meglio piuttosto una telefonata. Oppure: detesti l'incertezza della posta elettronica che arriva in tempo reale ma va a sapere quando l'altro si degna di rispondere? Anzichè rimpiangere la vecchia raccomandata con ricevuta di ritorno prendi l'abitudine d'inviare due righe a chi ti ha scritto per dire che, intanto, hai ricevuto. E ancora: componi messaggi dotati di punto e virgola, non dimenticare i verbi, aggiungi un titolo che funga da sintesi, allega i tuoi recapiti ai saluti e, soprattutto, evita ironie e sarcasmi che, avulsi dal poliedrico linguaggio del corpo, sono un formidabile veicolo di fraintendimenti. Troppo complicato? Tutto sta a cominciare: quanti dialogavano via email o sms fino a ieri? fonte: La Stampa
Post n°3042 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da psicologiaforense
Per far fermare l’autobus Bloccando la chiusura delle porte, ha cercato di fare fermare un autobus dell’Amt per permettere a un’amica di salire a bordo, ma di fronte al rifiuto dell’autista ha cercato prima di sferrargli una coltellata e subito dopo lo ha colpito al volto con una testata. Tutto è successo poco prima delle 24 della notte fra sabato e domenica nel ponente di Genova, mentre il bus stava viaggiando fra Rivarolo e Bolzaneto; sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo Radiomobile. L’autista, medicato al pronto soccorso, è stato giudicato guaribile in una decina di giorni. Il giovane e la ragazza si sono dati alla fuga.
Post n°3041 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da psicologiaforense
Nuoto, è morto il ct azzurro Alberto Castagnetti La notizia della morte di Alberto Castagnetti ha lasciato tutto il mondo dello sport sotto choc e gli atleti che per anni hanno lavorato con lui faticano a rendersi conto di quel che è accaduto.
Post n°3040 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da psicologiaforense
I DIRITTI D'AUTORE VANNO PAGATI ALL'ORSO BRUNO....
Le notti dell'orso.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49