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Messaggi del 15/10/2009
Post n°3060 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da psicologiaforense
L’opera di un giovane artista foggiano in mostra negli Stati Uniti. B A M B O L E Chi non ha mai desiderato una donna bella, sexy e affascinante, servizievole e provocante, pronta a soddisfare ogni più piccolo desiderio, lecito o illecito, per uomini e donne, dalla contemplazione conturbante maschile alla produttività e freneticità casalinga tipicamente femminile? Tutto questo oggi è possibile. Per averlo non occorre cercare nelle diavolerie tecnologiche giapponesi o nelle strane vendite di un oscuro negozietto per soli adulti, o ancora in un’improbabile televendita di inutili marchingegni. Tutto questo è a basso costo, il prezzo di una monetina da videogame. Tutto questo è lecito e alla portata di tutti, perlomeno sulla carta, anzi sui pixel. Tutto questo è Push Play, l’opera digitale di Davide Valente, classe 1983, nella vita di tutti i giorni insegnante di Storia dell’Arte, in quella sognante e sognata artista in mostra negli Stati Uniti. Davide, infatti, originario di Vico del Gargano, è probabilmente fra gli artisti più giovani - se non il più giovane tra i foggiani - a poter vantare una sua opera esposta nelle maggiori città degli States: Miami, Chicago, San Francisco e Los Angeles. Il giovane artista, che dipinge da quando aveva sette anni, è uno dei 200 artisti selezionati su un totale di 1300 nell’ambito della manifestazione Artundressed. In un pigro lunedì pomeriggio uggioso e tutto foggiano, Davide Valente ci ha parlato di se e della sua arte. Fonte e rif: i: 338.3145338; www.artundressed.net; www.eroticsignature.com;
Post n°3059 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da psicologiaforense
PER I CREDENTI UN "PICCOLO" INFARTO (CHE SI RISOLVE IN ALCUNI GIORNI IN OSPEDALE) E' UN SEGNALE DELLA DIVINA PROVVIDENZA CHE, BONARIAMENTE, RICHIAMA ALL'ORDINE...... PER TUTTE LE PERSONE RAZIONALI L'ACCIDENTE CARDIACO SEGNALA LA NECESSITA' CHE IL SANGUE RIMANGA FLUIDO .
I DETTAGLI IMPORTANTI:
L’INFARTO? Per otto persone su dieci la diagnosi della malattia diventa uno sprone per vivere una vita più sana concentrata sulla cura del proprio corpo e sulle cose che più contano, come la famiglia. Per molti, quindi, anche l’attacco cardiaco rappresenta una seconda opportunità di vita. A fronte di queste valutazioni tuttavia quasi la metà dei pazienti afferma di poter far poco per ridurre il rischio di infarto e molti non adottano uno stile di vita più salutare per preservare il cuore da ulteriori complicazioni. Sono sicuramente in chiaroscuro i risultati che emergono da un’indagine internazionale condotta su 3000 persone sopravvissute ad eventi cardiaci in Canada, Francia, Germania, Italia, Messico e Gran Bretagna, presentata al recente congresso della Società Europea di Cardiologia di Barcellona. E confermano come ci sia ancora molta strada da fare per prevenire un secondo attacco ed anche nell’informare correttamente sui rischi per il cuore. La prima regola da ricordare è sempre la stessa. Quando compare un forte dolore al petto, che magari si irradia verso le braccia e la gola, l’importante è chiamare subito il 118. «Grazie alle terapie disponibili, come l’angioplastica e la trombolisi che permette di sciogliere il trombo, oggi si può fronteggiare adeguatamente l’infarto – spiega Stefano De Servi, Primario del Dipartimento Cardiovascolare dell’Ospedale di Legnano -. Tuttavia è fondamentale che la cura venga effettuata il prima possibile, perché con il passare del tempo gli effetti benefi ci di questi trattamenti scemano». Una volta passato l’attacco acuto, poi, occorre fare in modo che l’ostruzione che ha bloccato una o più arterie coronariche inibendo il fl usso di sangue ed ossigeno al cuore non si ripresenti. «In questo senso è importante che, oltre a seguire le indicazioni del medico, il paziente venga trattato con farmaci che tra l’altro possono indurre un efficace controllo dell’aggregazione delle piastrine (le cellule del sangue che entrano in gioco nei fenomeni della coagulazione, ndr.) – fa notare De Servi -. Oggi esistono sostanze, come prasugrel (non ancora disponibile in Italia), che permettono di ridurre del 19 per cento gli eventi cardiovascolari maggiori come infarto e ictus e del 50 per cento il rischio di trombosi da stent (i tubicini che vengono inseriti all’interno dei vasi per mantenerli dilatati, ndr.), nei pazienti colpiti da sindrome coronarica acuta e sottoposti ad intervento di rivascolarizzazione (cioè all’angioplastica). Questi risultati sono stati ottenuti in confronto all’antiaggregante oggi più utilizzato, chiamato clopidogrel. Va detto comunque che dagli studi emerge l’importanza di una corretta selezione dei pazienti che possono giovarsi al meglio di questo trattamento». Se la ricerca sui farmaci va avanti, inoltre, migliorano anche le opportunità di ottenere migliori risultati dall’angioplastica effettuata al momento dell’accesso in ospedale della persone infartuata. Secondo un’indagine della Cardiologia dell’Università Cattolica di Roma l’aspirazione del trombo che blocca il vaso nell’intervento di angioplastica permette di favorire l’affl usso del sangue alle cellule cardiache.
Post n°3058 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da psicologiaforense
LA SICILIA A RISCHIO? (NELLA FOTO UNA PICCOLA FRANA IN LIGURIA, LA SPEZIA )
L’80% dei Comuni della Liguria è a rischio frane o alluvioni: l’allarmante dato emerge da Ecosistema Rischio 2009, l’indagine sui rischi idrogeologici curata da Legambiente e dal dipartimento della Protezione Civile; secondo l’associazione ambientalista, il primato di provincia più fragile va alla Spezia, con il 100% delle amministrazioni classificate «a rischio», ma la situazione è critica anche nel Genovese, con l’87% dei Comuni a rischio, nel Savonese, con l’81%, e nell’Imperiese, con il 69%. L’84% delle municipalità che hanno risposto alle interviste ha abitazioni nelle aree golenali, negli alvei dei fiumi e nelle aree a rischio frana; il 27% presenta addirittura interi quartieri in zone a rischio; il 53% ha edificato in queste stesse aree strutture e fabbricati industriali, con grave pericolo per l’incolumità dei dipendenti, ma anche per eventuali sversamenti di prodotti inquinanti nelle acque e nei terreni. Nel 21% dei casi presi in esame, inoltre, sono presenti, in zone a forte rischio idrogeologico, strutture sensibili, come scuole e ospedali e strutture ricettive turistiche, come alberghi o campeggi. Un «quadro preoccupante», secondo Legambiente, che punta il dito contro uno sviluppo urbanistico e un uso del territorio e delle acque poco rispettosi delle limitazioni imposte dal quadro dei rischi connessi all’assetto idrogeologico: «Le poche zone liguri caratterizzate da piane alluvionali piuttosto estese, come Albenga, la Valbisagno a Genova e la zona del fiume Magra alla Spezia - ha spiegato Danilo Cortellesi, funzionario della Protezione Civile per la Liguria - sono state colonizzate o occupate da fabbricati. A Genova, in particolare, il grosso del problema si è verificato tra gli anni ‘30 ed il dopoguerra, con l’esplosione dell’urbanistica». Gli unici segnali positivi che emergono dall’indagine, riguardano la pianificazione dell’emergenza e l’organizzazione della Protezione Civile locale: l’82% dei Comuni liguri ha predisposto un piano d’emergenza con il quale fronteggiare situazioni di crisi come frane e alluvioni; buono anche il livello di organizzazione e diffusione del sistema di Protezione Civile, con il 63% delle amministrazioni che hanno una struttura d’emergenza attiva 24 ore su 24.
Post n°3057 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da psicologiaforense
Entro vent'anni l'Oceano Artico L’Oceano Artico sarà sgombro dai ghiacci nel periodo estivo entro i prossimi venti anni, un fattore in grado di accelerare ulteriormente i cambiamenti climatici in corso: è quanto pubblica il quotidiano britannico The Financial Times, citando un rapporto del Catlin Arctic Survey.
Post n°3056 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da psicologiaforense
Questa foto dell’australiano Kane Quinnell poteva essere la più bella della sua carriera di fotografo amatoriale, ma anche l’ultima. Si è trovato infatti ad una distanza pericolosamente ravvicinata con un fulmine positivo che si origina, piuttosto raramente, dall’apice di un temporale in lontananza e non, come succede di solito, dalla carica negativa che si ammassa alla base di una nuvola. I fulmini positivi sono caratterizzati da un solo violento colpo con un’ampiezza generalmente maggiore rispetto a quella dei fulmini negativi (in questo caso, 2,5-3 metri secondo la testimonianza del fotografo), superando facilmente i 100 mila ampere. Insomma un colpo fatale per qualsiasi uomo. Foto e fonte vedi : © Kane Quinnell
Post n°3055 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da psicologiaforense
Per far capire la genesi della sua ispirazione, s’è fatta un bagno. Parliamo di Anna Vickers, l’artista britannica che sta esponendo le sue opere presso la Grey London Gallery di Londra. La sua mostra “The Brush Stroke” (La Pennellata) esplora la relazione tra pittura e la fotografia: i quadri infatti sono stati realizzati da fotografie dell’artista stessa scattate sott’acqua (vedi qui di seguito).
Post n°3054 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da psicologiaforense
Due ciclorisciò che si riconcorrono. A destra, sullo sfondo si vede il ponte di Shimotsui-Seto, costruito nel 1988, che coi suoi 1.447 metri occupa il 102esimo posto nella classifica dei ponti più lunghi del mondo. Come per i parchi a tema, anche per i ponti i primati in Giappone non mancano. Si va dai 3.911 metri del ponte Akashi Kaikyo, che collega l'isola di Awaji alla città di Kobe (il ponte sospeso più lungo del mondo) ed è stato progettato per resistere a terremoti di intensità pari a 8,5 gradi della scala Richter. ![]() I ciclorisciò possono ospitare fino a 2 passeggeri. Le ruote seguono un percorso pre-ordinato, ma la velocità è a discrezione di chi pedala. Il vento e le discese fanno la loro parte, e i passeggeri hanno a disposizione un freno a mano che gli permette di rallentare. Tranne che in alcuni punti particolarmente ripidi, dove appare un parapetto, in gran parte del percorso i binari non hanno protezione: la sensazione è quella di pedalare liberi in cielo. Non per niente il nome dell'attrazione è "SkyCycle".
Post n°3053 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da psicologiaforense
Milano/ Il sesso sale sul palco di Zelig. Donini: “Lo affronteremo in chiave scientifica”
Non era mai successo prima.
Post n°3052 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da psicologiaforense
Perde 8mila euro con il video-poker, L'uomo si è tolto la vita nel garage dopo che i figli avevano scoperto che aveva dilapidato parte dei risparmi di una vita.... SEGUE MIO PERSONALE COMMENTO PSICOLOGICO FORENSE....
Post n°3051 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da psicologiaforense
Mestre. Maestro perde la testa in classe, bimbo scaraventato contro l'armadio Alunno di 9 anni all'ospedale, 12 giorni i prognosi. Insegnante denunciato. I genitori hanno tenuto i figli a casa per un giorno
Post n°3050 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da psicologiaforense
Berlino a colori - La stazione ferroviaria di Hauptbahnhof e il fiume Spree, a Berlino, coloratissimi in occasione del Festival delle luci (Reuters)
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49