Tag CloudCerca in questo BlogCitazioni nei Blog Amici: 791 TagCerca in questo BlogUltimi commentiContatta l'autore
TagTag CloudMenuChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione. Citazioni nei Blog Amici: 791 Cerca in questo Blog |
Messaggi del 17/10/2009
Post n°3074 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da psicologiaforense
C O R S I V O VIA I DIPENDENTI PUBBLICI E DEGLI ENTI LOCALI... TABAGISTI, GRASSI, POCO PALESTRATI, PIGRI, SCIATTI, ecc.... DOBBIAMO essere sinceramente grati ai MINISTRI DELLA SALUTE DI SINISTRA E DI DESTRA . Nessuno come loro ci stanno restituendo il perduto piacere della trasgressione. Finalmente, dopo averci ricordato la voluttà malandrina del fumo clandestino, essi ci hanno tentato con una nuova sfida, quella di rubare di nascosto la marmellata. E' bastato che qualcuno fugacemente evocasse la distribuzione ai cittadini di un misuratore di pance ministeriale perchè, oltre ogni smentita, il panciometro occupasse d'imperio le nostre più detestabili fantasie. Quale sublime indicatore di piacere sarà la mistica fettuccia metrica! Potrà definire la porzione aurea del nostro giro vita per cui varrà veramente la pena di impegnarsi in un farneticante abbuffatorio record: andare oltre il misero limite dei 102 centimetri, il fiacco ispessimento ventrale degli uomini che non sanno osare. Alle signore basterà sforare gli 88 centimetri, misurati all'ombelico, per essere considerate donne perdute e quindi finalmente desiderate. La tentazione tabagista oggi solletica più che ogni deriva psichedelica, esibire una sigaretta è una sfida assai più rischiosa di ogni eresia al comune senso del pudore. Per la stessa ragione ora stiamo tutti in attesa di una conferma che il metro esista, bello, colorato a bande, in materiale biodegradabile, in versione maschile /femminile con diversa indicazione del «non plus ultra» della circonferenza insuperabile per mantenersi nelle regole. Fate presto, tirate fuori il misuratore della virtù viscerale, fino a quando non ci verrà recapitato sarà snervante l'attesa del momento in cui diventerà proibita, e di conseguenza sublime, ogni pantagruelica lussuria.
Post n°3073 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da psicologiaforense
RIFLESSIONE DELLA NOTTE I SENZA ETA' Oggi più che mai ci spaventa tanto invecchiare: certo, un pochino ha sempre inquietato anche l'umanità del passato, ma diciamo che diventar vecchi era nel mondo antico quasi una rarità e i pochi che ci arrivavano erano degni di attenzione e venerazione. Assistiamo in questi tempi a un inesorabile esorcismo nei confronti della decadenza fisica, quasi si trattasse di una vergognosa malattia. Siamo abbacinati dallo splendore dei corpi perfetti, che solo il foto ritocco può partorire quotidianamente in copertine, calendari e simili, il resto della stirpe umana sottoposta alle naturali intemperie dell'età andrebbe forse, nella odierna logica del mercato delle apparenze, portata al macero? L'utopia più corteggiata oggigiorno è quella della mummificazione, l'intervento drastico sulla carne per impedirne la corruzione, ogni centimetro di epidermide può essere sapientemente trattato e reso inossidabile, immobilizzato in uno stato intermedio di esistenza che ne conservi lucentezza e colore, oltre ogni barriera del tempo. Ogni muscolo o cartilagine o tessuto molle può essere escisso, ridotto, aspirato, sostituito. La corsa alla conservazione di un fantasmatico aspetto giovanile ha generato una nuova razza mutante e questa viene quotidianamente certificata dalla metamorfosi dei personaggi del mondo dei famosi e sorridenti. Esseri che furono quello che noi siamo, ma repentinamente da un giorno all'altro hanno cambiato volto, non sono più loro, si cancellano i segni distintivi del tempo trascorso sulla Terra, acquisiscono i nuovi tratti somatici di chi vive nel limbo dei senza età, entrano a far parte della nuova specie dei post-umani dagli zigomi a palla dalle guance lucide, dalle labbra tumefatte. Nessuno invecchia più dei grandi della nostra piccola storia, il grigiore delle chiome è tollerato solo se orpello modaiolo da ostentare con la spocchia di chi pensa che ancor più facciano emergere nel contrasto la virginea perfezione del corpo rifatto. Lo «sciampino» colorante è la minima necessità anche per gli uomini che hanno sempre dato poca importanza all'artificio estetico, viene «consigliato» nel mondo del lavoro, e loro cedono perchè non ne possono più del confronto con l'eterno corvino o il mogano fiammeggiante delle capigliature dei settantenni televisivi. Nel mondo della pubblicità lo stesso esorcismo lambisce il grottesco. Le penose inabilità che conseguono al passar degli anni sono sottoposte a gioiose riletture che raggiungono punte fantasanitarie: le dentiere sono graziosi oggettini che è un piacere tenere saldamente incollate alle gengive con l'adesivo miracoloso a prova di tango con la rosa in bocca (nella sala polifunzionale del centro anziani?), la triste incontinenza ha oramai baluardi talmente perfetti che ogni sgradevole emanazione sarà eternamente sigillata dal multistrato in cotone idrofilo che ci permetterebbe comunque, anche se decrepiti, una vita ginnica e spericolata.
Post n°3072 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da psicologiaforense
riflessione della sera IL "GRANDE FRATELLO" E GLI ALTRI REALITY SONO DAVVERO PORNOGRAFICI Con Il “Grande Fratello” la vocazione pornografica della tivù trovò il suo esemplare compimento. Mettere in pubblico ciò che appartiene alla sfera dell'intimo: ecco ciò che fa in genere la pornografia. E la tivù trasforma il privato in pubblico. Pochi giorni fa in una nota trasmissione del primo pomeriggio un uomo uscito da una grave crisi depressiva raccontava davanti alle telecamere dei suoi desideri e tentativi di suicidio, ormai messi alle spalle. Era presente sua figlia, una ragazzina. La conduttrice disse: " Sarai finalmente contenta di sapere che adesso papà sta bene". E l'uomo: "Ma lei non ne sapeva nulla!". Ciò che non era stato detto in privato veniva, così, comunicato solennemente in pubblico, davanti a milioni di telespettatori o televoyeurs. Oggi, a qualunque ora, in televisione la brava gente si racconta: parla di corna, rancori e frustrazioni, separazioni sanguinose, liti madre e figlia, ecc…. Nella pornografia l'atto intimo si compie per un'esigenza spettacolare, il sesso diventa fiction, e in fondo è cosa pressochè ingenua e banale, sostanzialmente naive, di fronte a uno che piange perchè riabbraccia la vecchia madre dopo secoli e piange in diretta. Ma in quest'ultimo caso il fatto intimo è sì spettacolo, ma non è ancora fiction. Il figlio e la mamma, insomma, sono tali davvero e forse anche le loro lacrime. Nel Grande Fratello, invece, e negli altri reality tutto si compie nella trasformazione del privato e dell'intimo in pubblico e nella conseguente costruzione di un nuovo genere di fiction. In questo è la loro piena e indubbia connotazione pornografica.
Post n°3071 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da psicologiaforense
CORSIVO BREVE BALOCCHI TECNOLOGICI E PARLANTI Il balocco tecnologico ci toglie preoccupazioni didattiche, ci allevia le fatiche della tradizione orale, ma sta prevalendo drasticamente su ogni possibile passaggio di testimoni linguistici tra noi e la prossima generazione. La stanza dei bimbi è una babele linguistica con un sottofondo continuo di vocine saccenti dei vari Sapientini che snocciolano l' abbecedario. Il Primobanco poi associa alle parole le musichette e le voci degli animali e se il bambino è reduce dalle analoghe suggestioni delle tastierine Chicco destinate ai primi mesi, imparerà sicuramente prima ad abbaiare e grugnire che a sillabare. Anche ai libri è cresciuta la lingua: basta pigiare sulle figure e le campane suonano, i martelli battono e i personaggi naturalmente parlano, ma sempre con le stesse vocine da castrati. Poi entrano in gioco gli umanoidi: dall'orso Ciro che parla simil-napoletano al pagliaccio Tommy che dice : «Ciao giochiamo insieme... questa è la mia mano, questo è il mio naso». E via enumerando. Durante la notte poi qualche minorenne potrebbe essere colto da panico se il mostriciattolo Furby decide di rompere il silenzio ruttando e urlando a squarciagola: «Aa me'i», che nella sua lingua significa che vuole carezze, oppure: «Duu ei», che ci indica che vuole giocare. Occorrerà pazientemente studiare la lingua furbish e gli altri "linguaggi" con gli appositi dizionari allegati ai giocattoli per riuscire a comunicare con il bambino.
Post n°3070 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da psicologiaforense
IL BLOG: UNA ESPLOSIONE DI NARCISISMO? Ma tu ce l'hai il BLOG?». «No». «No??? Devi assolutamente fartelo!!!». Blog per chi si dedica AL CAZZEGGIO QUOTIDIANO, e Blog che poco hanno da invidiare ad un “quotidiano”.
N.B. : QUESTO POST E’ STATO ISPIRATO, a suo tempo, DALLA COLLEGA ANNA MASERA
|
Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49