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Messaggi del 26/10/2009

 

la classica mela marcia? trans, marrazzo, boffo, manager, capitani di industria , politici, imprenditori, registi

Post n°3119 pubblicato il 26 Ottobre 2009 da psicologiaforense

vedi il precedente post

La prostituzione transessuale è un fenomeno recente che peraltro mette in discussione anche la classificazione degli orientamenti sessuali.

A peggiorare la condizione delle persone transessuali è una sorta di circolo vizioso nel quale la società, attraverso lo stigma, spinge la transessuale alla prostituzione, la quale poi viene dalla stessa società identificata come il lavoro unico e possibile delle transessuali, con ciò rendendo l'immagine della persona transessuale equivalente alla prostituzione, all'oggetto sessuale, alla trasgressione.

Questo circolo vizioso alla fine determina il peggioramento dell'immagine globale che si ha della transessualità e quindi della transessuale in cerca di lavoro.

 
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RIFLESSIONE DELLA NOTTE, TRANS, VIADOS, PROSTITUZIONE, PENSIERI, OPINIONI E SUGGESTIONI PER UN ALTRO GIORNO

Post n°3118 pubblicato il 26 Ottobre 2009 da psicologiaforense

RIFLESSIONE DELLA NOTTE

IN RISPOSTA ALLA  MIA AMICA DIANAVERA

I transessuali, nuovo boom della prostituzione, detengono il 50 % del mercato del sesso a pagamento

"SE RINUNCIASSIMO AGLI ATTRIBUTI SESSUALI MASCHILI PERDEREMMO IL 90 PER CENTO DELLA CLIENTELA".

Schiamazzi, sberleffi, soste silenziose, clacson assordanti, moto che sfrecciano, auto che s'ingolfano. E loro, le regine della strada, incuranti del disordine provocato dalla loro presenza, contrattano, litigano. Bellissime. Coi seni alti e duri, le natiche perfette, la pelle che brilla sotto le luci artificiali, una collana a coprire il busto, vezzi di merletti e trasparenze, il trucco esagerato, le gambe affusolate e scarpine con tacchi a spillo ma di numero 44-45. Iperdonne nel grande circuito delle notti trasgressive. Figure surreali che impersonano il mito erotico del fumetto cyberpunk. Stravaganti. Veri miracoli dell'ingegneria plastica. Una femminilità e un'ambiguità ostentate come il frutto proibito di un sogno perverso. Sono i trans al “lavoro” in una notte normale. Hanno voci profonde, spezzate qua e là da qualche acuto. Nella capitale (come in tutte le metropoli) sono diventati il 50 per cento della prostituzione  (l'altra metà è quella femminile, fatta tutta di straniere; mentre la prostituzione italiana non sa reggere la concorrenza). La loro presenza e visibilità sono andate crescendo vertiginosamente negli ultimi anni. I trans italiani sono pochissimi rispetto ai brasiliani, belli, affamati di denaro, già passati sotto le mani di chirurghi brasiliani bravissimi e dai costi contenuti. Il loro successo è stato un evento. Che ha cambiato il mercato sessuale. Spendono tutto in cosmetici, ormoni. Hanno una vita breve, divorati dal disordine e le malattie. Sono vittime e autori di risse, furti, scippi, rapine, omicidi. Un business miliardario. Con radici che affondano nella sfera simbolica del caos originario, quando il sesso era indifferenziato, e il maschile e il femminile si fondevano in un perenne abbraccio. Dev'essere qualcosa di profondo e ancestrale quello che spinge fin qui - fra volgarità, leziosaggini, profumi sfacciati e sudore dei corpi - sia il borgataro insolente sia il GOVERNATORE DEL LAZIO e con lui industriali, uomini politi, manager, ecc…..  In coda paziente davanti alle superfemmine con la voce roca e il pene, simili a divinità lontane come quelle che l'arte africana dei Dogon e dei sudanesi ci mostra, o Shiva nella mitologia dell'India, o la Venere con il corpo peloso e il fallo eretto che - racconta Macrobio - a Cipro era venerata. Divinità terra-terra, queste. Inquietanti come i loro clienti infatti: nella letteratura e nell'arte moderne e contemporanee abbiamo una fioritura di androgini ed ermafroditi, utilizzati come prototipi trasgressivi capaci di mettere in crisi l'establishment borghese e il suo immaginario, di far saltare le categorie dell'ordine e del disordine attaccando a fondo il principio di identità e le frontiere della coscienza.

 

 
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