Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2009 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2009 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Messaggi del 27/10/2009

 

POLITICA, ECONOMIA, CRISI ECONOMICA , ULTIMISSIMA ORA, LEGA , LO "SCERIFFO" GENTILINI CONDANNATO NON SI SCOMPONE

Post n°3122 pubblicato il 27 Ottobre 2009 da psicologiaforense

Treviso. Istigazione al razzismo, Gentilini (80 a.) condannato: tre anni senza comizi


Il Gup di Venezia Luca Marini, al termine del rito abbreviato, ha condannato Gentilini a 4.000 euro di multa e al divieto per tre anni di partecipare a comizi politici, con la sospensione di entrambe le pene. A sostenere l'accusa il procuratore della Repubblica Vittorio Borraccetti che ha chiesto il massimo della pena, 6.000 euro di multa, pari a un anno e 5 mesi di reclusione, e non il carcere vista l'età dell'imputato.

Alla festa della Lega a Venezia, il 14 settembre del 2008, il vicesindaco trevigiano era salito sul palco infiammando il popolo del Carroccio. Con voce tuonante e piglio deciso, aveva toccato tutti i temi "caldi" già trattati in altre occasioni, con relativa apertura di polemiche e prese di posizione, come quando aveva deciso di togliere le panchine o provocatoriamente aveva detto di travestire gli immigrati da "leprotti" per addestrare i cacciatori.

A Venezia erano state così lanciate frasi pesanti sull'immigrazione clandestina, sulle presenze di nomadi, fino alle possibili realizzazioni di moschee in territorio veneto. «Voglio eliminare - aveva detto - i campi nomadi, voglio eliminare dalle strade quei bambini che vanno a rubare in casa degli anziani» ed ancora «voglio una rivoluzione contro chi vuole aprire moschee e tempi islamici», dicendosi pronto «ad aprire una fabbrica di tappeti per regalarli agli islamici perché vadano a pregare nel deserto e non a casa nostra».

Un discorso documentato dalla Digos ma anche da tanta gente con videocamera tanto da far diventare il suo intervento - per breve tempo - un video "cult" su youtube. Da parte sua, laprocura di Venezia aveva avviato un'inchiesta che oggi è giunta al suo primo risultato in aula con la sentenza di condanna.

Il difensore di Gentilini, l'avvocato Luigi Ravagnan del Foro di Venezia, ha respinto con forza la decisione del Gup e ha annunciato - in attesa delle motivazioni della sentenza - il ricorso in appello. Per il legale, nelle frasi di Gentilini, «non c'era nessuna maliziosità contro le razze, bensì il sostegno ad idee ben note del mio assistito finalizzate all'integrazione tra etnie diverse».

Per nulla turbato lo "sceriffo", che con la voce robusta e risata sorniona, come quelle che accompagnano i suoi interventi pubblici, dice che le accuse mossegli sono state fatte «ad un uomo che, per le proprie idee, è abituato ad andare all'assalto e ad esporsi al fuoco nemico porgendo il proprio petto mentre qualcuno è pronto a spararmi alle spalle».

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

PENSIERI ORIGINALI, RIFLESSIONI, COMMENTI, OPINIONI, IDEE PER IL NUOVO GIORNO, EDDITORIALE, CORSIVO ORIGINALALE

Post n°3121 pubblicato il 27 Ottobre 2009 da psicologiaforense

MIO CORSIVO BREVE

FELICI PER CASO.
INVECE DI SOGNARE... DIMINUIAMO LA SOFFERENZA…


LA FELICITÀ raggiunta, “si cammina / per te su fil di lama”.
La felicità è un attimo che vince il tempo, giacchè si dà come esperienza di pienezza indicibile o, scrive Leopardi, come “una sorta di piacere infinito”. Una sospensione del tempo che si traduce in un sentimento di profonda armonia con se stessi e con il mondo: situazione limite che è più facile sperimentare che descrivere. La fenomenologia dell'innamoramento è forse quella che meglio si presta a evocare l'immagine della felicità, giacchè in essa si coniugano la sensazione di un potenziamento illimitato della propria individualità e, paradossalmente, l'impressione di uscire da sè, di fondersi e quasi di perdersi nell'altro, di fluire insieme al fluire stesso della vita; una vita in cui ogni contrasto è abolito e che si dà come energia pura, come piacere sospeso, depurato da ogni pensiero e progetto, sottratto appunto alla schiavitù del tempo. Anche per questo l'amore è associato alla morte, che è il luogo del compimento, della quiete oceanica in cui ogni mutamento, ogni ulteriorità non è neppure pensabile.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963