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Messaggi del 26/04/2010
Post n°4102 pubblicato il 26 Aprile 2010 da psicologiaforense
NUCLEARE: 24 ANNI FA DISASTRO CHERNOBYL. ''Il 26 aprile del 1986 esplose il reattore numero 4 della centrale nucleare di Cernobyl, in Ucraina, e quel disastro, a 24 anni di distanza, continua a causare gravi danni alla salute'', lo afferma Legambiente che alla tragica ricorrenza ha dedicato tre giorni di mobilitazione con lo slogan ''Liberiamo l'Italia dal nucleare!''. Dopo ventiquattro anni dalla catastrofe il sarcofago nucleare è ancora lì ed è ancora "molto pericoloso". I lavori che dovrebbero sostituire il sarcofago sono stati rinviati perchè mancano i fondi, almeno 400 milioni di euro, e a questo punto, ha avvertito il presidente ucraino, Viktor Yanukovych, il problema "è urgente non solo per l'Ucraina ma anche per il mondo". Sotto un sarcofago che sta scricchiolando, posto frettolosamente sopra il reattore, vi sono 200 tonnellate di materiale radioattivo.
Post n°4101 pubblicato il 26 Aprile 2010 da psicologiaforense
STORIACCE SCELTE PER VOI (E NARRATE DA ME)
La ragazza che in febbraio disse di essere stata violentata mentre andava a scuola si è inventata tutto. Non ci fu alcuno stupro e non esistono i due naziskin, che D. M., diciannove anni, accusò. Per questa studentessa del quarto anno del liceo scientifico si mobilitarono allora molti licei romani e tutta l'opinione pubblica. Manifestazioni di protesta si accompagnarono a pubblici dibattiti televisivi sull'aumento della violenza. Nel quartiere dove successe il fatto da allora si è vissuto in stato di allarme. Molti genitori non lasciano più uscire le figlie da sole nemmeno di giorno. Ma il racconto della presunta vittima non ha convinto. Il sospetto più pesante lo ha gettato il rifiuto della studentessa di sottoporsi a una visita ginecologica. La parola fine alla vicenda è stata messa dopo l'ultimo interrogatorio della ragazza, pochi giorni fa in cui il magistrato avrebbe raccolto la sua confessione. Adesso D. M., che rischia una denuncia per simulazione di reato e procurato allarme, è sconvolta. La magistrtura vuole mantenere il più assoluto riserbo sul perchè di questa triste e assurda bugia. Ma qualcosa è trapelato. Si sa che la ragazza ha un carattere fragile, a volte instabile tanto da inventare spesso una realtà fatta su misura ambientata proprio nel condominio che evidentemente è patogeno.
Post n°4100 pubblicato il 26 Aprile 2010 da psicologiaforense
NESSUNO TOCCHI DINO Tonezza, Dino ricompare sul Gps Si è rifatto vivo. Improvvisamente è riapparso sul satellite e la notizia è che, forse, l'orso sta ritentanto di tornare in Trentino. L'altra sera era a Cogollo, sotto le cenge rocciose del Monte Cengio, ieri alle 17 era in Comune di Posina (VI) . Domenica le ricerche di Dino si erano spostate nell'alta Val d'Astico, dove pure esistono piccoli allevamenti di equini e di caprini, che Dino non sopporta. Di sicuro ha fatto un altro passaggio a Posina, dove ha fatto colazione in un pollaio. Ma, ad indirizzare altrove gli agenti è stata la segnalazione che nella notte l'orso, attraversando l'ex statale 350, era salito addirittura a Tonezza, raggiungendo contrà Valle e rivisitando per la seconda volta il recinto di proprietà di Livio Fontana dove già precedentemente aveva dimostrato di gradire le galline ruspanti lì allevate. Come tutti sanno l'orso è un animale onnivoro e nei territori vicentini troverebbe verdure prelibate di tutti i tipi ma Dino ha adottato una dieta strettamente carnivora. Perchè?! Secondo me il problema si spiega così: la bestiola è in calore - come è giusto che sia - e non potendo acquietare la tempesta ormonale che lo agita è stato colto da una sorta di "bulimia" alimentata dal fatto che, in cerca della sua bella, corre per tantissimi chilometri (ma sempre in "cerchio") quindi consuma tantissime energie.
Post n°4099 pubblicato il 26 Aprile 2010 da psicologiaforense
MA CHE CAPELLI!!
Post n°4098 pubblicato il 26 Aprile 2010 da psicologiaforense
Metti il "mostro notturno" su carta. Potrebbe essere la fine dell' incubo. Persone ossessionate per anni addirittura per decenni dal solito sogno angosciante, possono sperare di voltare pagina con una terapia abbastanza semplice, che ha il vantaggio di poter essere applicata senza l' intervento diretto del medico. Passaggio fondamentale e risolutivo e' il racconto scritto dell' incubo e la sostituzione del finale drammatico con una conclusione a scelta. Dopodichè, il sogno rivisitato viene ripetuto mentalmente dal paziente, un esercizio che deve essere rispettato con meticolosità ogni giorno per un mese. L' incubo e' il sintomo di un conflitto che il soggetto non riesce a dominare. Far parlare del sogno consente quindi di spogliarlo della sua portata emotiva. Modificarne il finale, inoltre, permette addirittura di padroneggiarlo, di fare coscientemente un passaggio che nel sonno risulta impossibile. Esiste un' infinità di tipologie di incubo ricorrente, le più comuni sono quelle di cadere, di essere inseguiti da qualcosa di oscuro o di essere uccisi, rovinati, distrutti, violentati, ecc…
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49