Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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umorismo e satira

 

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Messaggi del 03/05/2010

 

RIFLESSIONE DELLA SERA: SOFFERTO RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE, RELAZIONE, EMPATIA, OSPEDALE, ONNIPOTENZA, BUROCRATIZZAZIONE

Post n°4129 pubblicato il 03 Maggio 2010 da psicologiaforense

 

MEDICO BUROCRATE, MA IL PAZIENTE SI FA... INTOLLERANTE 

 

Una parte dei medici difetta di umanità nei rapporti con i pazienti  perché  è sempre più burocratizzato, ma molti di coloro che si rivolgono a lui, si adoperano per accentuarne questa funzione, considerandolo un dispensatore di medicine. Basta entrare in uno studio mutualistico. Se una visita si prolunga essendoci bisogno di approfondimento, e l'anticamera è affollata, l'intolleranza si fa manifesta. Tutti hanno una fretta del diavolo. Come ghiaccio lungo la schiena cade la fatale domanda del fresco arrivato: «Chi è l'ultimo?», ripetuta se chi dovrebbe rispondere un po' si vergogna di quel posto in classifica. C'è chi chiede di passare avanti «trattandosi solo di una firma», chi deve consegnare, chi è venuto solo per ritirare una ricetta. Se proprio l'attesa è lunga, la fretta sussiegosa fa dire: «Non ho tempo da perdere. Passerò domani», come accade in un supermarket. Perciò solidarietà al medico che non di rado trangugia e tace, che acconsente agli invadenti ottenendo per sé un efficace identikit di come siamo, robotizzati persino quando si tratta di preservare la nostra pelle, a rotta di collo dietro miraggi che ci snaturano, altro che umanizzarci. Certo, negli ospedali cambiano scenografia e soggettisti. L'ospedale ti mette al cospetto della realtà non più ipotizzata ma accertata. Ti riflette una nudità intimorente. Ed è proprio in contingenze simili che il medico ha potestà e missione incomparabili con qualsivoglia mestiere del mondo. Gesti, atteggiamenti, parole, sono bevuti, assimilati, interpretati. Sono una porta che si apre o si chiude rudemente, quando sarebbe opportuno socchiuderla con cautela, perché vi filtri la fiducia assieme alla speranza. I degenti non hanno fretta, se non di guarire. Non divergono. Sono umili. Aspettano che il medico li coinvolga, li personalizzi. Di solito si tace solo di fronte ai casi disperati. Se si vuol sapere da chi trepida o soffre, significa che la scienza ha un rimedio da offrire. Persino la forma aiuta. «Buongiorno, signore. Signora». Quando ogni ammalato sarà un signore, la scienza medica avrà compiuto un grande progresso, riappropriandosi di un'umanità che è viatico generoso, doveroso.

 
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IL CORSIVO : BREVI, PUNGENTI, UN PO' CAROGNE

Post n°4128 pubblicato il 03 Maggio 2010 da psicologiaforense

IL CORSIVO DEL MATTINO


"Vissero infelici perchè costava meno"

 



Siate brevi, pungenti, e se possibile un po' carogne. E' la formula dell'aforisma, un genere letterario praticato da secoli, guardato per molto tempo con sufficienza dalla critica accademica, spesso di incerta attribuzione, di faticosa uscita editoriale; e giunto in questi anni a una imprevista età dell'oro. Scrivono aforismi romanzieri, pittori, filosofi, poeti; scrivono aforismi giornalisti, teatranti, cabarettisti; e scrivono aforismi perfino gli studiosi di aforismi. Dice Gesualdo Bufalino, praticante fra i più convinti di questa chiesa: "Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole" e lo dice in otto parole appunto. Ma, se necessario, sa scendere a sette: "I vincitori non sanno quello che perdono". C'e' chi lo batte. Ennio Flaiano, che deve agli aforismi due terzi della sua fama, si ferma a sei: "Vivere è diventato un esercizio burocratico". Leo Longanesi, il maestro di tutte le malelingue, si è conquistato l'immortalità con una sentenza di cinque parole: "Vissero infelici perchè costava meno". Mino Maccari, più malalingua di lui, è arrivato a quattro, con il suo commento alla marcia su Roma, dove aveva partecipato da squadrista: "O Roma o Orte".

 
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LA VIGNETTA DEL GIORNO

Post n°4127 pubblicato il 03 Maggio 2010 da psicologiaforense

 

La vignetta di Giannelli - Dal Corriere della Sera del 3 maggio 2010
 
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LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO

Post n°4126 pubblicato il 03 Maggio 2010 da psicologiaforense

Catturati due caprioli che vivevano in una rotatoria dell'autostrada A 22 del Brennero

 

Avevano realizzato il loro "TERRITORIO DI VITA"  in una rotatoria della trafficatissima autostrada del Brennero, all'altezza del casello di Rovereto Sud, e oggi per catturare i due caprioli, la cui presenza è stata scoperta dagli addetti dell'A22, sono intervenuti una ventina di uomini tra vigili del fuoco, polizia stradale e guardie forestali.

Alla presenza di un veterinario i due ungulati alpini sono stati catturati con delle reti, con non poca fatica, e poi liberati nei boschi sopra Rovereto. Tutta l'operazione è stata fatta senza interrompere il traffico e in totale sicurezza per automobilisti e animali. L'operazione è stata conclusa da un accurato controllo dell'ampia zona verde. Si sospettava, infatti, vi fosse nascosto un terzo capriolo di cui non si è però trovata traccia
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