MARCO PICCOLO

IL CORSIVO

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AGRITURISMO E VACANZE VERDI:
DUE SENTINELLE ECOLOGICHE

Il verde e la campagna sono tornati veramente di moda. La signorile “villeggiatura” della borghesia benestante di una volta sta per diventare un consumo di massa. La conversione delle aziende agricole in aziende turistiche ha, infatti, messo in primo piano le indiscutibili attrattive dell'aria pulita e del buon mangiare. L'AGRITURISMO VERO DEVE AVERE, PER LEGGE, QUESTE TRE CARATTERISTICHE:
1) ospitalità nelle strutture agricole preesistenti;
2)consumo maggioritario dei prodotti alimentari dell'azienda; 3)opzione per gli ospiti di poter lavorare nelle attività colturali del comprensorio. La formula agrituristica pura così consente di conseguire profitti in agricoltura, e nell'assenza di interventi strutturali a carico dell'imprenditore, permette di praticare prezzi accattivanti per la clientela dalla quale si pretende talvolta un po' di senso spartano nelle vacanze: una ulteriore attrattiva che sta mettendo fuori gioco il camping.
Accanto a questo agriturismo essenziale sono sorte strutture più complesse e articolate che poggiano su un compendio immobiliare nuovo, pensato in termini alberghieri o di residence, che sono attrezzate con piscine, campi da tennis e animazione; che non possono prescindere da una ristorazione qualificata e dall'intrattenimento serale e notturno, veri e propri villaggi turistici nel verde, necessariamente rappresentato non più dagli aranceti ma da autentici parchi. Gli alimenti sono in parte quelli tipici del comprensorio, ma anche quelli della cucina quattro stelle. Sono queste le strutture definite “vacanze verdi” che propongono un soggiorno molto più vario e confortevole, necessariamente a un costo più alto rispetto a quello dell'agriturismo. Pur se diversamente specializzati, agriturismo e vacanze verdi dimostrano una eguale, importantissima utilità che ne evidenzia sempre più il rilievo di interesse pubblico. Entrambi, infatti, si stanno rivelando autentiche sentinelle ecologiche, sia per aver determinato il ritorno all'agricoltura, sia perché questo ritorno ha cominciato a contrastare quello che sembrava l'inarrestabile degrado della collina e della montagna.