Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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umorismo e satira

 

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Messaggi del 18/05/2010

 

L'EDITORIALE DELLA NOTTE: COMUNE SENSO DEL PUDORE, VENEZIA, MUTANDONI, CRONACA DI OGGI,

Post n°4205 pubblicato il 18 Maggio 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DELLA NOTTE

Correte a Venezia: la regina è in mutande..... o peggio




AVETE mai visto una regina in mutande ? Correte a Venezia, sarete soddisfatti. L'altera sovrana dell'Adriatico, i cui penultimi editti  bollavano come appestati i portatori sani di sacco a pelo, si lascia invadere da calzoni corti e mutandoni tecnicolor. Quanto ormai consueto per i bambini e nella moda femminile, sembra diventato un obbligo collettivo anche per uomini d'ogni stazza e d'ogni età. Quello ai calzoni lunghi resta per loro un rito di passaggio, da piccolo a grande: l'esibito compimento della pubertà. È Venezia che riporta all'infanzia seriosi occhialuti e pingui gentiluomini? L'abbigliamento da spiaggia, da picnic, da andar per fragole di solito non è diffuso nei centri urbani. Che cosa ne fa un'ossessione internazionale da sfogare - a famiglie, a gruppi, a carovane - nella città più elegante e fragile del mondo, dove sfilano tronchi d'ogni sorta di gambe? Omaggio al veneziano Pantalone usando, ridotto, l'indumento che ne prese il nome? Ricordo degli ignudi rematori delle galere che presero Costantinopoli? Forse semplicemente la sindrome che permette a forestieri, i quali mai salirebbero su un tram con la camicia sbottonata, di stare a torso nudo su vaporetti pubblici. Sorprende con quanto pudore e amore siano coccolati i piedi: non più nudi, ma fasciati da calzini; non più stretti in sandali da Asterix, ma immersi in calzari-zattera all'ultimo grido della tecnica per il deambulare molleggiato. Troppo larghi, però, per certe calli e sconsigliabili per superare indenni lo slalom perpetuo tra gli escrementi canini e felini in odoroso aumento. Nessuna nostalgia per estati affollate da professori Aschenbach in giacca, papillon e cappello, cui forse toccò la «Morte a Venezia» più per l'abito opprimente che per la peste. Ma  gli uomini ringraziano ragazze e donne belle che nel gran pavese di mutandoni e calzoncini attraversano campi e campielli con scamiciati pudichi, gonne fluttuanti, tuniche lievi, lasciando intravedere meraviglie.


 


 

 
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MIO CORSIVO DELLA SERA

Post n°4204 pubblicato il 18 Maggio 2010 da psicologiaforense

MIO CORSIVO

PENSANDO AL POETA EDOARDO SANGUINETI


GENOVA,  9 dicembre 1930 - Genova, 18 maggio 2010



In tempi plumbei in un mondo precipite in cui imperano paradossi e assurdità e sugli altari stanno feticci, Creso e Mammona, quando il malessere aggredisce la poesia è faro nella nebbia, luce nel buio, filo di Arianna, portolano per rotte di sicurezza, aspirazione all'Assoluto, vibrante denuncia. Può anche essere disperazione, amarezza, finanche pessimismo, ma il poeta autentico li riscatta, li rende manifestazione positiva di intelligenza di sensibilità, di interesse per il mondo, di vita profonda. In un mondo che va a picco, che ignora le ragioni cristiane del vivere, e che ha fatto della strategia del non valore la strategia delle strategie, fare poesia significa possedere tetragona volontà di non soccombere agli sfaceli, di opporsi al cinismo e all'egoismo al soppiantare l'essere con l'apparire; significa tenere lontana ogni sorta di «cruelle connerie», esorcizzare la morte con la polposità delle parole e gli esorcismi delle paronomasie, lanciando messaggi che contribuiscono a tenere ferma e salda la fede negli eterni immutabili valori umani. Non a caso W. H. Auden scrisse che «solo il poeta con una aratura di poesia / trasforma in vigneto la maledizione».

 
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LUTTO NEL MONDO DELLA CULTURA: E' MORTO EDOARDO SANGUINETI

Post n°4203 pubblicato il 18 Maggio 2010 da psicologiaforense

Morte Sanguineti,
aperta un’inchiesta

 



Lutto nel mondo della cultura: è morto stamattina all’età di 79 anni Edoardo Sanguineti, poeta e scrittore. Era ricoverato all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. Sanguineti era nato a Genova il 9 dicembre del 1930. Esponente di punta della neoavanguardie e del «Gruppo `63», Sanguineti era docente di letteratura italiana all’Università di Genova. Sanguineti è deceduto alle 13,30 all’ospedale di Villa Scassi di Sampierdarena, dopo un intervento d’urgenza, come riferito dal direttore medico ospedaliero di Villa Scassi, Mario Fisci. «Sanguineti è arrivato alle 8,26 presso il Dea, il dipartimento di emergenza e accettazione, accusando un forte dolore addominale che diceva di avere da qualche giorno - ha spiegato Fisci -. È stato sottoposto a una Tac che ha evidenziato un aneurisma toraco-addominale, vale a dire una lesione all’aorta tra il torace e l’addome. Si trattava di un aneurisma pregresso e al momento in cui è giunto in ospedale stava sanguinando».

Per questo motivo «è stato operato d’urgenza dal professor Simoni che ha posizionato un bypass - ha aggiunto Fisci -. L’intervento era sostanzialmente terminato con esito tecnico positivo ma quando ormai l’operazione era conclusa si è fermato il cuore e nonostante i tentativi di rianimazione il paziente è deceduto alle 13,30». Il corpo è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Aperta un’inchiesta
Il pm Patrizia Petruzziello ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti in seguito alla morte, avvenuta in sala operatoria, dell’intellettuale genovese Edoardo Sanguineti. Sanguineti era stato ricoverato per un aneurisma ed era stato sottoposto ad un intervento chirurgico presso l’ospedale Villa Scassi di Genova Sampierdarena. L’operazione, inizialmente condotta senza complicazioni, era improvvisamente precipitata, con un blocco cardiaco che aveva determinato la morte del paziente. Il sostituto procuratore Petruzziello ha fatto sequestrare la cartella clinica di Sanguineti ed è intenzionata a sottoporre la salma dell’intellettuale genovese ad autopsia.

 
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LA FOTO DEL GIORNO

Post n°4202 pubblicato il 18 Maggio 2010 da psicologiaforense

 

Ancora neve?
Ha l'aria di non poterne più del maltempo questo cagnolino austriaco: la neve ha coperto i fiori appena sbocciati nella provincia di Salisburgo, sopra quota 800 metri (Ap)
 
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ESSERE E BENESSERE, SALUTE, MISTERI, MEDICINA, BIMBA, RENI DUPLICATI, "MIRACOLI", FATTI RARISSIMI, VITA VINCE

Post n°4201 pubblicato il 18 Maggio 2010 da psicologiaforense

Malata di reni, bambina di 8 anni
ne sviluppa altri due.

 

Lottava tra la vita e la morte con la necessità urgentissima di un trapianto e di due reni nuovi. Ma Angel Burton, bambina inglese di otto anni, ha stupito tutti i chirurghi al momento dell'operazione, con un vero e proprio miracolo: i medici hanno infatti scoperto che la bambina aveva sviluppato, al fianco dei due reni malati, due reni "nuovi" perfettamente funzionanti. Una condizione molto rara - quella dei reni "doppi" o "duplicati", che affligge l'1% della popolazione -, che ha praticamente salvato la vita ad Angel.

«È straordinario - ha detto la mamma della bambina, Claire, al Sun, che ha raccontato la sua storia - ora è sanissima e felice. Siamo contentissimi, è stato un miracolo». Angel soffriva di problemi ai reni sin dalla tenerissima età, e i medici premevano per un trapianto temendo che la sua vita fosse a rischio.

Proprio al momento dell'operazione la fantastica scoperta, che ha stupito i medici soprattutto perché, dei reni "doppi", nessuno si era accorto nonostante Angel fosse stata sottoposta a diverse scansioni ai raggi X.

 
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