Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2010 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2010 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Messaggi del 20/06/2010

 

LA RIFLESSIONE, ZOOLOGIA, AMBIENTE, ECOLOGIA, INQUINAMENTO, PIPISTRELLI, INSETTI, INSETTICIDI, ZANZARE TIGRI,

Post n°4365 pubblicato il 20 Giugno 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE BREVE

SALVARE I MANGIA-ZANZARE. POTREBBERO RAPPRESENTARE IL MIGLIORE INSETTICIDA NATURALE

 



OGNI atlante di zoologia tra i mammiferi illustra le 31 specie di pipistrelli che volano nei crepuscoli d'Europa. Per avere un commento sincero alle immagini bisogna mostrarle a un bambino digiuno di sapere scientifico, libero di dare sfogo al pensiero istintivo. "C'e' di meglio" dice il ragazzino guardando le figure di chirotteri a testa in giu' ordinate sulla pagina, ad ali chiuse, con in primo piano il profilo del muso. Ha ragione: l'occhio spontaneo tralascia l'acculturato perbenismo scientifico, e allora i pipistrelli appaiono proprio brutti. Bisogna tener conto della loro bruttezza nella lotta per la conservazione di questi animali, perche' c'e' poco da fare: e' facile convincere chiunque a proteggere le rondini, ma non e' facile far voler bene ai pipistrelli: devono farsi perdonare i musi rincagnati, l'aspetto di topi volanti, le orecchie a sventola, gli sguardi porcini e quelle ali membranose che sembrano scialletti funebri. Ma per conquistare la giusta benevolenza verso i mostriciattoli che spiccano il volo all'ora dei vespri qualcosa in effetti c'e': sono le zanzare, TORTURA dell'estate. Altro che candele alla citronella, zampironi e bombolette: basterebbero i pipistrelli, se fossero tanti, frotte silenziose a fendere le tenebre e a fare giustizia di insetti notturni, dannosi e invisibili agli occhi dei piu'.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

TESTI E PRETESTI, GRANDE MELA, NEW YORK, CITTA', AMORE, SESSO, FLIRT, RELAZIONI, COSTUME, SOCIETA', USI,

Post n°4364 pubblicato il 20 Giugno 2010 da psicologiaforense

 

TESTI E PRETESTI

 

NEW YORK, LA CITTA' DELL'AMORE... MA ANCHE IL FLIRT E' REGOLATO COME IL TRAFFICO



Dove e come si amoreggia a New York, anzi a Manhattan? Apparentemente nessuno guarda in faccia nessuno e sembra accorgersi che qualcun altro esista, in quella corsa collettiva di individui chiusi, nella folla: pesci in un acquario a compartimenti stagni. Corteggiamenti stradali? Impossibile, impensabile, inutile. A New York e' entrato in uso il comportamento ratificato dalla nuova giurisprudenza delle molestie sessuali: anche a lasciar passare una signora davanti alla porta di un ascensore c'e' da giocarsi la reputazione. Si trovano in libreria eccellenti manuali che spiegano i protocolli di comportamento per usare l'amore nella Grande Mela. Ed e' quindi consiglibile prima di tutto andare a sfogliarli. L'amore e' regolato come il traffico, ha le sue fasce orarie, il suo galateo (specialmente fra sconosciuti che cercano sconosciuti), i suoi luoghi e una ben descritta gamma di situazioni possibili e desiderabili. Naturalmente c'e' anche spazio per l'estro e l'avventura, ma molto meno di quanto si  possa immaginare. New York e', insieme, porcona e vittoriana. Intanto, bisogna sapere che la citta' si considera asessuata nelle ore di lavoro e di scuola. Pesa una forte inibizione a corteggiare ed essere corteggiati nei momenti non previsti. Inoltre questa e' una citta' dove qualsiasi rapporto umano e'  previsto catalogato e regolato da norme. Non si parla soltanto di sesso, ma anche di relazioni di amicizia, flirt aperti o chiusi a possibili sviluppi, conoscenze caste e colte, tutte le forme di possibile solidarieta' e compagnia. L'importante, ed e' questo l'aspetto piu' americano della faccenda, e' parlare chiaro: cerchi l'amore della tua vita? Benissimo, dillo. Cerchi, viceversa, sesso e libidine allo stato puro? anche in questo caso ci sono regole, luoghi, parole. Mi sto riferendo, ovviamente, alla rete dei rapporti umani non mercenari e non collegati con i locali notturni. Con un po' di esperienza si puo' imparare a leggere l'insieme dei codici che regolano il corteggiamento in questo angolo (vastissimo) del mondo. E sono codici delicatamente tassativi elaborati in modo tale da permettere sempre una via d'uscita, evitare gli imbarazzi, garantire il rispetto reciproco.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

TUTTA LA COMMUNITY NE PARLA: MONDO, VITA, UOMO,AMBIENTE, FINE DELLA RAZZA UMANA, ECOLOGIA, CLIMA, SCIENZA, CULTURA,

Post n°4363 pubblicato il 20 Giugno 2010 da psicologiaforense

 

«Esseri umani estinti entro cento anni»

 

 

La razza umana si estinguerà nel giro dei prossimi cento anni e così pure un sacco di specie animali. A dirlo è nientemeno che Frank Fenner, 95enne professore di microbiologia dell'Australian National University, ma soprattutto lo scienziato che ha contribuito a debellare il vaiolo. Stando all’eminente cattedratico, a far precipitare gli eventi saranno l’esplosione demografica e i consumi fuori controllo, due fattori ai quali gli uomini non riusciranno a sopravvivere, mentre a dare inizio alla caduta sarebbero stati i cambiamenti climatici:

«L'homo sapiens sarà estinto probabilmente nei prossimi 100 anni - ha detto Fenner al giornale The Australian - e lo stesso accadrà per molti animali. È una situazione ormai irreversibile e penso sia davvero troppo tardi per porvi rimedio. Non lo manifesto perché la gente sta comunque tentando di fare qualcosa, anche se continua a rimandare. Di certo, da quando la razza umana è entrata nell’era nota come Antropocene (termine coniato nel 2000 dallo scienziato Paul Crutzen per definire l’era geologica attuale, in cui le attività dell’uomo sono le principali fautrici delle modifiche climatiche, ndr), l’effetto sul pianeta è stato tale da poter essere paragonato a una delle epoche glaciali o all’impatto di una cometa. Ecco perché sono convinto che faremo la stessa fine degli abitanti dell’isola di Pasqua. Attualmente, i cambiamenti climatici sono ancora in una fase molto iniziale, ma già si vedono dei considerevoli mutamenti nelle condizioni atmosferiche. Gli Aborigeni hanno dimostrato che potrebbero vivere per 40 o 50mila anni senza la scienza, la produzione di diossido di carbonio e il riscaldamento globale, ma il mondo non può e così la razza umana rischia di fare la stessa fine di molte altre specie che si sono estinte nel corso degli anni».

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ECOLOGIA, ANIMALI, INSETTI, INQUINAMENTO, EUROPA, AMBIENTE, FARFALLE, API, VITA, SCIENZA, ITALIA, FLORA, FAUNA,

Post n°4362 pubblicato il 20 Giugno 2010 da psicologiaforense

In Europa stanno scomparendo
le farfalle e le api selvatiche



In Europa scompaiono le farfalle. Negli ultimi 20 anni, secondo il Rapporto “Segnali ambientali 2010” dell’Agenzia europea dell’ambiente, nel Vecchio continente le farfalle sono diminuite del 60%. E una sorte altrettanto critica tocca alle api. Molte specie selvatiche di questi preziosi insetti si sono già estinte in Europa, e nel resto del mondo sono state decimate.

Sotto accusa l’uso dei pesticidi, insieme agli acari e alle malattie che hanno colpito queste specie animali, riducendo di fatto la biodiversità nel continente europeo e in molte regioni del mondo. A riferirlo è il Rapporto di Legambiente “Pesticidi nel piatto 2010”.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963