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Messaggi del 26/06/2010
Post n°4392 pubblicato il 26 Giugno 2010 da psicologiaforense
ESSERE E BENESSERE IPNOSI: UNA PORTA D'ACCESSO DIRETTA SULL'INCONSCIO Attacchi di panico, fobie, gastriti e ulcere, sonnambulismo; tutti disturbi che paiono per chi li vive una sorta di "inferno in terra". A niente servono la volontà o la rassicurazione degli amici che si tratta solo di fantasie o di fissazioni e a ben poco gli psicofarmaci che, oltre a produrre dipendenza, assuefazione e numerosi effetti indesiderati, limitano il loro effetto al periodo di assunzione. Pare che non resti che imparare a conviverci. Invece un rimedio esiste davvero... e funziona: l'ipnosi. Cosa sia questa tecnica e prima ancora questo fenomeno è per i più un mistero; di certo la spettacolarizzazione e la banalizzazione che ne fanno sedicenti maghi sui palcoscenici di tv o baracconi non ne aiuta la comprensione; anzi, non fa altro che esaltare le dicerie, i pregiudizi e le leggende che gravitano attorno all'ipnosi. Prima di spiegare di cosa si tratta, vediamo di sfatare almeno alcune di queste false credenze: per ipnotizzare chicchessia innanzitutto non è necessario possedere doti particolari o fluidi magnetici; l'ipnosi poi non è sonno; non significa perdere la coscienza nè il controllo di sè. Durante l'ipnosi non si parla (o lo si fa solo dopo un lungo e laborioso allenamento), non si rivelano segreti, nè si lasciano varchi da cui possano risalire traumi del passato o sensazioni da incubo. L'ipnosi è essenzialmente un modo particolare di comunicare: non attraverso la parola monotona o ripetitiva che sia, nè per mezzo dello sguardo o facendo fissare un pendolo; l'ipnosi è l'uso consapevole o involontario di una comunicazione che ci mette a diretto contatto con la fonte di tutti i nostri problemi psicologici: la sfera inconscia. La ricerca sulla comunicazione ha dimostrato come toccamenti, gesti, suoni, rumori, variazioni della distanza interpersonale siano messaggi governati da un'articolazione interna che prende il nome globale di " comunicazione analogica" e che quest'organizzazione sia la stessa che Freud ha rintracciato in sogni, lapsus, atti mancati, ecc. Quale veicolo migliore allora che usare proprio questi segnali per connetterci con l'inconscio. Da qui, si è capito che l'impiego della comunicazione non verbale è il modo più naturale ed efficace di indurre un'ipnosi; i suoi vantaggi sono molteplici: è estremamente duttile; non richiedendo attenzione o concentrazione, aggira le resistenze della mente razionale; inoltre, funziona su tutti (o quasi). Il procedimento? Lo psicologo somministra delle stimolazioni con il proprio linguaggio del corpo e osserva le reazioni del soggetto, selezionando quindi quei segnali che per loro natura inducono un'alterazione dello stato di coscienza (dilatazione delle pupille, fissità dello sguardo, oscillazioni del corpo, scatti muscolari involontari, ecc.). Alle volte queste risposte sono minime: non importa, l'ipnotista modifica le modalità con cui produce l'atto (distanza, velocità, direzione, ecc.) per trovare la "forma" che meglio si "incastona" in queste porte d'accesso all'inconscio. Sembrerebbe un compito facile, ma al di là dell'apparente semplicità del metodo, la sua applicazione comporta un lungo e faticoso affinamento delle proprie facoltà percettive da parte dell'ipnotista. Il vero operatore ipnotico non è infatti chi ti dice "dormi", ma chi è in grado di cogliere variazioni minime nella fisiologia osservabile del soggetto: più simile se vogliamo, ad uno Sherlock Holmes che a un Harry Houdini
Post n°4391 pubblicato il 26 Giugno 2010 da psicologiaforense
Rossetto, ogni donna ne mangia un chilo: e ora arriva lo stick commestibile Una donna mangia, nella sua vita, circa un chilo di rossetto, ovvero il 70% di quanto ne mette sulle labbra. E anche l'uomo, pur non usandolo, ne mangia baciando la propria bella. E allora perché non fare un rossetto commestibile? È l'ultima idee delle aziende di cosmetici. Allo stesso modo dell'alimentazione che vede il settore biologico in costante crescita, anche per questo prodotto, fra i più amati dalle donne, si affacciano sul mercato alternative naturaliste prive di sostanze sintetiche.
Post n°4390 pubblicato il 26 Giugno 2010 da psicologiaforense
STORIE, STORIELLE, STORIACCE Coppia cerca di vendere il figlio di 6 mesi per 25 dollari
Patrick Fousek e Samantha Tomasini, rispettivamente di 38 e 20 anni - li vedete in foto - sono finiti in manette ieri a Salinas, in California, per aver messo in pericolo un minore essendo sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. La coppia, infatti, ha cercato di vendere il proprio figlio, di appena 6 mesi, davanti ad un negozio Wal-Mart: hanno avvicinato delle donne ed hanno chiesto loro di poter effettuare una telefonata col loro cellulare. Mentre Fousek faceva la chiamata, le donne si sono messe ad intrattenere il piccolo. Terminata la telefonata, è arrivata la proposta: “vi piace? ve lo vendiamo per 25 dollari“. In un primo momento le due hanno pensato ad uno scherzo, ma quando il 38enne ha continuato ad insistere, hanno capito che faceva sul serio. A quel punto le due hanno rifiutato la proposta, preso il numero di targa dell’auto della coppia di genitori e denunciato tutto alle autorità.
Post n°4389 pubblicato il 26 Giugno 2010 da psicologiaforense
POCO FA IL TG DI RAI 3 SI DOMANDAVA CHI FOSSE l'ACCOMPAGNATRICE DI BERLUSCONI IN CANADA
E' UNA COLLABORATRICE DELLA POLVERINI LA SIGNORA IN BIANCO CHE SEGUE BERLUSCONI
Si chiama Federica Gagliardi la 'misteriosa' trentenne vista scendere dal volo di Stato che ha portato il premier Silvio Berlusconi e il suo staff all'aeroporto di Toronto per il G8 in Canada. La Gagliardi ha fatto parte del comitato elettorale di Renata Polverini e durante la campagna aveva avanzato la richiesta di partecipare ad una missione all'estero in caso di vittoria elettorale. Cosa avvenuta.
Post n°4388 pubblicato il 26 Giugno 2010 da psicologiaforense
SIGNORSI', SONO OMOSESSUALE
Arriverà il giorno in cui i gay in divisa potranno tranquillamente fare 'coming out'? Sicuramente. Ma per adesso in caserma sono soltanto insulti, discriminazioni, violenze. E la consegna del silenzio più assoluto.
FONTE: L'ESPRESSO
Post n°4387 pubblicato il 26 Giugno 2010 da psicologiaforense
La monetona
Post n°4386 pubblicato il 26 Giugno 2010 da psicologiaforense
QUI NORDEST:
Schiaffoni soprattutto in refettorio, durante il pranzo. Botte a bambini disabili di appena quattro e sei anni e gli altri costretti ad assistere a quei maltrattamenti. È successo a Treviso, nell'ente ecclesiastico "La nostra famiglia": denunciate due operatrici di 32 e 35 anni.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49