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Messaggi del 04/07/2010

 

LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO, "CLAMOROSO", PRETE, CHIESA, PARROCO, ATTI VANDALICI, LECCE,

Post n°4436 pubblicato il 04 Luglio 2010 da psicologiaforense

Graffia un furgone parcheggiato:
denunciato parroco a Lecce

Non sopportava che il furgone di un chiosco di frutta e verdura fosse parcheggiato ogni giorno in piazza, dinanzi al sagrato della chiesa e per questo da tempo, con metodicità, il parroco passando rigava con un punteruolo la carrozzeria del mezzo. L'ultima volta è stato però sorpreso e quindi denunciato dal proprietario del furgone. Così, don Enrico Chirizzi, parroco della chiesa di San Michele Arcangelo di Trepuzzi, si è visto arrivare in sagrestia i carabinieri.

Avrebbe confessato subito, giustificandosi:«è stato un attimo di follia». Il conflitto tra il parroco e il fruttivendolo si trascinerebbe da anni anche a suon di carte bollate. Il sacerdote non sopportava la presenza del chiosco di frutta e verdura di Angelo della Bona (esercizio regolarmente autorizzato) e del furgone dinanzi all'ingresso della chiesa e si era rivolto anche ad un avvocato.

Il furgone viene lasciato dal fruttivendolo in un'area adibita a parcheggio, vicino ad altre auto, ma i danneggiamenti erano comparsi solo sulla carrozzeria del camioncino. Così il commerciante ha cominciato a prestare attenzione a chi si avvicinava al furgone e ha scoperto che il danneggiatore era il parroco. Vistosi sorpreso il sacerdote si è detto pronto a riparare al danno, ma pare che il fruttivendolo non abbia intenzione di ritirare la querela.

 
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ATTUALITA', CRONACA, NICCOLO' FABI, LUTTO, FACEBOOK,

Post n°4435 pubblicato il 04 Luglio 2010 da psicologiaforense

Muore per meningite la bimba
del cantante Niccolò Fabi


L'annuncio su Facebook: «Un dolore devastante che mi attanaglia la gola». La piccola aveva due anni

Per dare l’annuncio più doloroso ha scelto Facebook. Una lettera che è stato un colpo al cuore per i suoi fan: «Amici, vi sto per scrivere quello che non avrei mai voluto... Una sepsi meningococcica ha portato via nostra figlia Olivia, Lulùbella per chi l’ha conosciuta e amata».

Così Niccolò Fabi, il cantautore laureato in filologia romanza, ha scelto di comunicare la morte della sua bimba di due anni, deceduta l’altra notte all’ospedale Bambino Gesù per una meningite fulminante. Le avvisaglie di qualcosa di grave nella vita privata dell’artista c’erano state venerdì, quando Niccolò aveva fatto sapere che i suoi concerti del «Solo un uomo tour» (domani a Roma, poi a Napoli, Torino e Porto San Giorgio) erano stati annullati per «sopraggiunti problemi familiari».

Niccolò Fabi, 42 anni
Niccolò Fabi, 42 anni
Immediato l’abbraccio dei fan, che su Facebook hanno subito risposto con parole di affetto. «Il dolore devastante che mi attanaglia la gola — ha scritto ancora Fabi — è la conseguenza dell’esperienza più orrida, ingiusta e innaturale che un essere umano può vivere...». Una tragedia che lo terrà lontano dalle scene: «Inutile dirvi che fino a quando non saprò dare un senso costruttivo a questo incubo, il palcoscenico sarà l’ultimo posto in cui desidererò stare...». E poi l’arrivederci: «So di poter contare sulla vostra sensibilità che mai come adesso è l’unico strumento che merita di essere suonato... Un abbraccio che contiene tutto». Firmato: «Nicc».

 
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COSTUME, WEB, COMMUNITY, FACEBOOK, MISS FACEBOOK ITALIA 2010, MARCHESANI ANNA, SOCIAL NETWORK,

Post n°4434 pubblicato il 04 Luglio 2010 da psicologiaforense

Anna, 17 anni, è la nuova Miss Facebook Italia 2010

 

Anna Marchesani è la nuova Miss facebook Italia, eletta, al parco acquatico Zoomarine di Torvaianica. La bella reginetta ha 17 anni e di Vasto in provincia di Chieti e frequenta il liceo classico. Ha scoperto del concorso direttamente sul social network e ha deciso di iscriversi, ma nella vita ha altri obiettivi, diventare una brava professoressa.
Il concorso, arrivato alla sua seconda edizione, ha visto la partecipazione di oltre 15.000 iscritte che si sono contese il titolo di reginetta della community più popolare del mondo. In finale ne sono arrivate solo 100 e, tra tutte le finaliste, si è aggiudicato il titolo la splendida abruzzese.
I premi per la vincitrice sono un book fotografico, la realizzazione di un calendario e un viaggio a Zoomarine Portogallo.


 
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DONNE, UOMINI, CORPO, FUFUNISTI, IMPATTO DEL PORNO, MODA, DEPILAZIONE INTEGRALE, IMMAGINE CORPOREA,MORALE

Post n°4433 pubblicato il 04 Luglio 2010 da psicologiaforense

La docente di filosofia morale: «moda generata dall'impatto del porno»

E in Francia è boom delle «fufuniste»



Li chiamano i «fufunisti». Termine inventato in gennaio dal periodico femminile francese «Elle» e rapidamente entrato a far parte del gergo nazionale. A leggere il settimanale «Le Point», le «fufuniste» dominano i siti web femminili. Ma chi è una «fufunista»? Una donna che si preoccupa dei peli del suo corpo e soprattutto del suo sesso con un obbiettivo principale: la depilazione integrale, specie del pube. Ovvero l’estetica del sesso da riportare al suo stato originario pre-puberale, nudo, nitido e glabro.
«I peli nascondono: più vengono cancellati e più si fa vedere. L’impatto delle immagini porno è immenso. Hanno la tendenza a normalizzare gli usi del corpo. Sono diffuse e facili da raggiungere, ne consegue che si sta normalizzando il concetto del sesso depilato. Ci si abitua a quelle immagini a quei corpi che si somigliano tutti. Ci si libera della morale antica, esiste ormai una nuova normalità», sostiene Michela Marzano, professoressa di filosofia morale all’università Paris-Descartes. Modelli cresciuti dai primi film porno girati in California negli anni Novanta. Corpi glabri, puliti, pube bianco e seni siliconati. I concetti di base non sono certo nuovi. «Liberatevi dei peli superflui», ordinava una pubblicità molto popolare negli anni Sessanta. Oggi quel motto si è popolarizzato, radicalizzato. E soprattutto ha sfondato nell’universo maschile. Ci sono ormai madri che, come una volta tra i beduini nel deserto saudita, offrono la depilazione alla figlie dopo la prime mestruazioni. Come se l’antico rito di passaggio dall’infanzia al mondo degli adulti si fosse universalizzato.

 
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