Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

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Messaggi del 21/07/2010

 

EDITORIALE DELLA NOTTE, SEDUZIONE, SEDUTTRICI, SEDOTTI, MIA GUIDA ALLO SHOPPING SEDUTTIVO, ESCLUSIVO,

Post n°4478 pubblicato il 21 Luglio 2010 da psicologiaforense

MIA GUIDA AGLI ACQUISTI MALIZIOSI.
NEL NOME DEL BON SEX, TOP TRASPARENTI REGGIPETTI ALLA FRANCESE E ROSSETTO «EROTIC»


 

SOLO IO LO CHIAMO COSÌ: “BON SEX”.
È la nuova tendenza vincente dell’estate che sublima una seduzione esibita, senza vergogna, grossier.  È il ritorno della «Petit Magie» ovvero un olio da applicare su collo, polsi, caviglie e inguine, dove il sangue pulsa di più amalgamandosi con il ph della pelle creando un effetto duraturo e sensuale che si sprigiona accavallando le gambe. Così come faceva il sarto Robert Piquet negli Anni Cinquanta quando esordì con il suo profumo Fracas imponendo alle indossatrici di spruzzarlo negli orli degli abiti e appunto, all'inguine, in modo che sfilando sulle pedane inebriassero il pubblico. SECONDO ME,  per giocare alla SEDUTTRICE ci vogliono i giusti accessori: le sportine vellutate di Cupido e la borsina da cingere in vita, a mò di marsupio, le sottane longuette  in pizzo nero foderate in raso tinta champagne, le scarpe col tacco chilometrico, il rossetto «Erotic» afrodisiaco con guaranà e ginseng anni ottanta.  E poi, corsetti sottogiacca in lucido pvc  e completini in pizzo tutta seduzione adatti a chi vuole giocare alla femme FATALE. Per non cadere sul banale “vecchie” reggicalze «Stay-Hip» che si incrociano davanti e dietro lasciando natiche e inguine scoperti . Allo stesso modo vanno bene i tanga in microfibra in tutti i colori da coordinare alle nuove camicette in fantasie stampate (genere Pucci). DA ULTIMO, top completamente trasparenti, perizoma maculati, reggipetti alla francese che svelano il seno insieme col reggicalze con catena di strass applicata da mettere e togliere a piacere.
DELLA SERIE NON SI BUTTA VIA NULLA: I CORSI E I RICORSI DELLA MODA

 

 
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TU CHE BLOGGER SEI? VEDI QUESTO........, SEI UN BLOGGER CHE DICE:" IO NON HO CAPITO?"

Post n°4477 pubblicato il 21 Luglio 2010 da psicologiaforense

SOLO un blogger sa svelare le foto "taroccate" di Bp sulla marea nera di morte che angoscia il mondo.

Una nuova polemica si abbatte sulla British Petroleum a tre mesi dall'inizio del disastro. A scatenarla, un fotomontaggio scoperto dal blogger americano John Aravosis: la foto della "crisis room" pubblicata sul sito web della compagnia, con alcuni tecnici al lavoro nella sala di gestione dell'emergenza a Houston, è stata falsificata in diversi punti. Sulla parete dei monitor che trasmettono 24 ore su 24 le videoriprese effettuate dai robot sottomarini, infatti, le immagini che appaiono su tre schermi sono in realtà frutto di un ingegnoso "taglia e incolla".

 

Aumentando lo zoom, fa notare Aravosis sulla sua pagina nel sito Americablog.com, si osserva chiaramente come una delle tre immagini false sia stata ritagliata in modo grossolano: in particolare, nel punto in cui la testa di uno dei tecnici - seduto davanti agli schermi - si staglia sul monitor, l'immagine di sfondo ha un contorno seghettato che non segue precisamente il contorno della testa e in un punto addirittura vi si sovrappone. Inoltre, l'immagine ritagliata non rispetta neppure i contorni del monitor che la dovrebbe trasmettere, né per grandezza né per direzione. «Se combatti il disastro ambientale con operazioni fasulle, è ovvio che falsifichi anche la foto del centro di gestione della crisi», è il commento sarcastico di Aravosis sul suo blog.

Il Washingtonpost ha poi riportato le spiegazioni del portavoce della Bp Scott Dean: «il ritocco è stato effettuato solo per evitare che si notasse che tre dei monitor erano spenti. In genere utilizziamo il software Photoshop per le operazioni classiche di correzione dei colori e dei dettagli. In questo caso hanno copiato e incollato tre immagini dei Rov (robot sottomarini comandati a distanza, ndr) sulla foto originale in corrispondenza dei tre schermi che non stavano trasmettendo immagini». La foto è stata poi sostituita con l'originale e Dean ha assicurato che sono state date istruzioni perché il fatto non si ripeta in futuro.
 
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SEPARAZIONE, DIVORZIO, MATRIMONIO PER LA VITA??? NON SCHERZIAMO!, AMORE ETERNO FINCHE' DURA, ILLUSIONI D'AMORE, STUPIDITA'

Post n°4476 pubblicato il 21 Luglio 2010 da psicologiaforense

 

FINCHE' VITA NON VI SEPARI
Aumentano sempre di più  divorzi e separazioni.
Raddoppiati in questi ultimi anni.

Nelle cancellerie dei tribunali civili, nel 2008 ne sono stati registrati oltre 54mila. In testa alla classifica il Nord-Ovest (per l'influenza della Francia). Rapporti più stabili (si fa per dire) al Sud dove vige la "separazione in casa"



In Italia si separa davanti al giudice una coppia su quattro (di quelle separate "di fatto"-ovvero separate in casa- non si hanno dati, ma sono numerosissime).
Negli ultimi tredici anni divorzi e separazioni sono più che raddoppiati.
L'età media alla separazione, che è aumentata negli anni anche a causa del fatto che ci si sposa più tardi, è di 45 anni per gli uomini e di 41 per le donne. Questi valori medi sono andati aumentando negli anni da una parte per la drastica diminuzione delle separazioni sotto i 30 anni, visto che sempre più raramente ci si sposa entro questa età, dall'altra per un  aumento delle separazioni con almeno un coniuge ultrasessantenne.Le crisi coniugali coinvolgono sempre più unioni di lunga durata: le separazioni oltre i dieci anni di matrimonio sono più che raddoppiate dal 1995 a oggi, quelle oltre i 25 anni quasi triplicate. Questo fa sì che in termini relativi sia diminuita la quota di separazioni prima del quinto anno di matrimonio (dal 24 per cento del 1995 al 17 per cento del 2008). Grandi le differenze a livello regionale: si va da un valore minimo di 186,3 separazioni per mille matrimoni che caratterizza il Sud a un massimo osservato nel Nord-Ovest con 363,3. 

 
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LA FOTO CURIOSA DEL GIORNO: PIEDE, FETICISMO, SESSO, TUTTO L'EROTISMO DEL PIEDE, PSICOLOGIA, SESSUOLOGIA,

Post n°4475 pubblicato il 21 Luglio 2010 da psicologiaforense

Piedi in libertà

Venditrice in un negozio di Kuala Lumpur, Malesia.

NOTA TRA LE NOTE: DE GUSTIBUS......

CHIARIAMO :

  • Il feet kissing è la pratica in cui si baciano i piedi del partner.
  • Il feet licking è quando i piedi vengono leccati.
  • Il feet sniffing è la pratica in cui si annusano i piedi del partner.
  • Il feeding from feet è la pratica in cui si è costretti a mangiare del cibo direttamente dai piedi del partner,
  • Il dirty foot: in questa pratica il partner si sporca i piedi prima di farseli leccare.
Piedi di donna visti frontalmente
  • Il toesucking è la pratica in cui si succhiano le dita dei piedi del partner.
  • Il tickling è la pratica con cui vengono solleticati i piedi del partner.
  • Il facestanding è la pratica in cui il partner sale con i piedi sul viso del sottomesso.
  • Il feet massage è la pratica in cui il partner si fa massaggiare i piedi. Molto spesso il partner, per rendere l'atto più umiliante, fa sì che i suoi piedi siano odorosi.
  • Il toejam eating è la pratica in cui si è costretti a mangiare la sporcizia che si accumula tra le dita dei piedi del partner. Questa pratica è molto umiliante.
  • Il footjob è la pratica in cui un partner masturba con i piedi.
  • L'Heelpopping è la pratica in cui un partner sfila le scarpe mostrando i calcagni e parte della pianta.
  • Il foot-smother è una tecnica in cui si premono i piedi sul viso del partner, simulandone il soffocamento.
  • Il Trampling è una pratica nella quale il sottomesso si fa calpe"stare dalla propria partner, la quale spesso utilizza tacchi alti per aumentare il dolore del calpestamento.
  • Il Pedal Pumping è una pratica nella quale si prova piacere ed eccitazione nell'osservare i piedi, spesso nudi, agire sui pedali dell'automobile, in particolare su quello dell'acceleratore a motore prevalentemente acceso.
  • l'Onion Sucking è una pratica che consiste nel succhiare la cipolla dell'articolazione prossimale dell'alluce del piedino del proprio partner.

 

 

 
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SESSO, MATRIMONIO, COPPIA, LEGAMI, FOTO, FAR PACE, SESSO TERAPEUTICO, SI STA INSIEME SE IL SESSO E' VIVACE

Post n°4474 pubblicato il 21 Luglio 2010 da psicologiaforense

LO SI E' SEMPRE SAPUTO E VALE ANCORA DI PIU' OGGI SECONDO LE  ODIERNE RICERCHE:

NELLA COPPIA PER FAR PACE CI VUOLE IL SESSO TRAVOLGENTE

 
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TUTTA LA COMMUNITY NE PARLA, ALLARME ROSSO, DONNA MORENTE A LIVORNO,TERRIBILE MORBO, ENCEFALITE,

Post n°4473 pubblicato il 21 Luglio 2010 da psicologiaforense

Donna in fin di vita

La signora, 42 anni, è ricoverata in un hospice livornese. Un istituto milanese le ha diagnosticato la terribile malattia, ora al suo stadio finale. E' il secondo caso in Italia



Un incubo che sembrava scongiurato e che invece torna a rimbalzare sulla cronaca. E' arrivata nell'ospedale livornese venerdì scorso con una diagnosi che non lascia speranze, un caso raro, anzi rarissimo per il nostro Paese: encefalite spongiforme, meglio conosciuta come virus della «mucca pazza». Ora, la donna, una livornese di 42 anni, si trova nel reparto di cure palliative in condizioni disperate. Il morbo le era già stato diagnosticato nel 2009: l'Istituto Superiore di Sanità aveva già confermato la positività della donna al morbo di Creutzfeldt-Jackob, segnalando il caso al Ministero della Salute. È il secondo caso della malattia registrato in Italia; il primo colpì una donna siciliana nel 2002.

IL PRIMARIO - «Non sappiamo dove abbia contratto il virus perché è difficile stabilire i tempi di incubazione della malattia che possono essere molto lunghi», ha spiegato Spartaco Sani, primario del reparto di Malattie infettive di Livorno. Dal 2003, secondo il registro dell'Istituto superiore di Sanità, si tratta del secondo malato affetto dalla variante della sindrome di Creutzfeldt- Jakob, quella che si contrae mangiando carne bovina. «Comunque, non c'è nessun allarme e la malattia non viene trasmessa da umano a umano e non è quindi contagiosa» si è affrettato a precisare Sani.

LA MALATTIA - I primi malesseri si erano manifestati qualche anno fa, con alcuni disturbi che al tempo sembravano da ricondurre a problemi del sistema neurologico. Ma la diagnosi, non era quella giusta. Il tempo, poi, non ha fatto che aggravare la situazione e all'inizio del 2009, è arrivata la drammatica diagnosi. Nei mesi scorsi, la donna, ha effettuato delle visite in centri specializzati a Milano. Un viaggio della speranza, che si è concluso drammaticamente con l'esito degli esami eseguiti all'istituto “Besta”, qui è stata sottoposta alle terapie, ma non si è riusciti ad arrestare l’avanzata del male. Nel centro di eccellenza, i medici hanno confermato che la cosiddetta encefalite da prione ha aggredito il sistema nervoso della donna. Venerdì scorso c'è stato il ritorno dalla famiglia nella città labronica e il ricovero nel reparto di cure palliative dove ora si trova.

LA LOTTA CONTRO LA MALATTIA - La variante umana della malattia della mucca pazza è comparsa 14 anni fa in Gran Bretagna, dove è stata subito associata al consumo di carne di animali colpiti dall’Encefalopatia Spongiforme Bovina (Bse). La forma umana è considerata una variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob (Cjd) ed il suo nome è stato ufficializzato come «nuova variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob» (vCjd) nel 1997, da un articolo pubblicato sulla rivista The Lancet. A scatenare la malattia nell’uomo è l’alterazione di una proteina naturalmente presente nell’organismo, chiamata prione. Dopo il notevole aumento dei casi della malattia sia nei bovini che nell’uomo, concentrato soprattutto fra il 1996 e i primi anni 2000, da qualche anno si registra un notevole rallentamento nella diffusione della malattia sia negli allevamenti e altrettanto rari sono i casi della forma umana. Proprio nei giorni scorsi il commissario europeo alla Salute, John Dalli, ha dichiarato che l’Europa è uscita vincente dalla lotta contro la malattia, che nel 2009 ha fatto registrare 59 negli allevamenti degli Stati membri. L’ultimo caso di Bse in Italia risale al 2008, in Piemonte e l’unico decesso nell’uomo risale al 2002.

 
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AMBIENTE, ECOLOGIA, FOTO CURIOSA, INQUINAMENTO, ANIMALI, CETACEI, TIRRENO, SCANDALO, SANTUARIO, DISCARICA, TRAGHETTI, NAVI

Post n°4472 pubblicato il 21 Luglio 2010 da psicologiaforense

 

Acque inquinate nel santuario dei cetacei.

Nella zona protetta per i cetacei nel mar Tirreno Greenpeace ha registrato una forte contaminazione da batteri fecali in alto mare, con livelli che arrivano a superare quelli normalmente tollerati a riva per la balneazione. Proprio nell’area che dovrebbe garantire la tutela di balene e delfini si dovrebbero mettere cartelli con la scritta “divieto di balenazione”!Si tratta di batteri tipici degli scarichi fognari, che non dovrebbero essere presenti in alto mare. «Questi batteri non possono provenire da scarichi fognari terrestri e la fonte di contaminazione più verosimile – sostiene Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace - sono gli scarichi di grandi navi traghetto e da crociera, che usano il Santuario come vera e propria discarica»
 
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EDITORIALE: PENSIERI, OPINIONI, IDEE, SUGGESTIONI, RAGIONAMENTI, OPINIONI, COMMENTI...PER UN ALTRO DRAMMATICO GIORNO

Post n°4471 pubblicato il 21 Luglio 2010 da psicologiaforense

editoriale della notte

L'AMBIGUITÀ DEL POTERE: NECESSITÀ, OSSESSIONE, LIBERTÀ, MANIA, DELIRIO........

 

 

Mirabile sobrietà (e distacco critico) nel ritratto che la stampa tracciava di Veronica Lario in Berlusconi. Dove si leggeva che la “bella signora bionda, alta, dalle forme mediterranee” era “stata una ragazza come tante” con “un sogno nel cassetto: diventare attrice”. La grande occasione per sfondare poteva essere “Il magnifico cornuto recitato al fianco di Enrico Montesano” ma quel debutto, anche se non le valse “la gioia delle scene”, tuttavia “le portò la gioia del cuore”: “nel camerino del teatro Manzoni di Milano la omaggiò Silvio Berlusconi in persona”. Ecco che Veronica diventava la “tranquilla compagna del più attivo degli italiani”, ma lei “non amava sfoggiare abiti regali e gioielli mozzafiato” perchè “aveva due soli interessi”. Il primo: “i figli”. E il secondo? “La lettura”. Sì, “vive da ricca signora”. Embè? Non è forse vero che “l'inverno in montagna con l'elicottero e l'estate sulle bianche coste sarde sono il sogno inconfessato di tante DONNE?"
Ora non è più così: VERONICA è libera e miliardaria come i suoi figli, gli ITALIANI sono costretti a ricorrere alla CARITAS per un  piatto di minestra e domani saranno come i greci, gli spagnoli, i portoghesi,  ecc.. MA MAL COMUNE FA MEZZO GAUDIO SOLO PER GLI IMBECECILLI!

 
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PREOCCUPANTI AMENITA', L'ITALIA AFFONDA: un italiano su 5 non puo' permettersi una visita medica,nuove drammatiche povertà,

Post n°4470 pubblicato il 21 Luglio 2010 da psicologiaforense

EVVIVA, EVVIVA!!!!
Silvio Berlusconi alla laurea della figlia Barbara, gli italiani godono
Con una tesi sull'economista indiano Amartya Sen, premio Nobel per l'economia nel 1998, Barbara Berlusconi si è oggi laureata con lode in Filosofia all'Università San Raffaele di Milano.

Barbara, vestita in un sobrio completo grigio con pantaloni, è stata la prima ad essere ascoltata dalla commissione, alle 9.30. Durante la sua esposizione non c'era nessuno ad ascoltarla, a parte i membri della commissione esaminatrice e gli altri quattro laureandi della sessione.

Al termine del colloquio è tornata a casa, per rientrare in Università in tempo per la proclamazione, iniziata alle 12.30. Durante la proclamazione è arrivato al San Raffaele il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che, riferisce l'Università, «si è semplicemente seduto ad ascoltare la cerimonia di proclamazione», tenuta dal rettore don Luigi Verzè, a cui lo stesso premier è molto legato.

Don Verzè ha rivolto un augurio a tutti e cinque i neo-dottori in Filosofia, tra cui ci sono stati quattro 110 e lode e un 110, e al termine della cerimonia c'è stato il tradizionale lancio in aria del "tocco", il cappello dei laureati. Alla proclamazione erano presenti anche il compagno di Barbara, Giorgio Valaguzza, e i due fratelli di sangue Eleonora e Luigi, ma non la madre Veronica Lario e nemmeno i suoi due figli. Al termine della proclamazione, don Luigi ha ricevuto la famiglia Berlusconi per un rapido saluto e un rinfresco riservato.

 
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ATTUALITA', SESSO, EROTISMO, DONNE, RAPPORTI SESSUALI, NOVITA', NIENTE SESSO, AMERICANE, FARMACI,

Post n°4469 pubblicato il 21 Luglio 2010 da psicologiaforense

Niente sesso, siamo americane
e i nuovi farmaci non servono

LE DONNE avranno presto un loro Viagra? Recentemente una commissione della Food and Drug Administration ha bocciato la richiesta di commercializzazione del Flibanserin, un farmaco destinato alle donne con difficoltà di libido, ma chiedendo un approfondimento della ricerca. Ma dopo la rivoluzione sessuale degli anni '60, la società americana è diventata sempre più secolarizzata, con i mass media che trasudano sesso.

Il vero colpevole viene dall'Ottocento, ed è la proprietà borghese. Quando la rispettabilità si trasformò nel valore centrale della classe media, censura e repressione diventarono la norma. La pruderie vittoriana mise fine alla scanzonata schiettezza sessuale (sia degli uomini che delle donne) dell'era agraria, una licenziosità raccontata dalle commedie di Shakespeare fino al romanzo inglese del Settecento. I pedanteschi anni '50, che cancellarono dalla memoria culturale le flappers, le ragazze emancipate dell'Era del Jazz, furono semplicemente un ritorno alla normalità.

Solo il diffuso movimento New Age, ispirato a pratiche asiatiche focalizzate sulla natura, ha preservato la visione radicale della moderna rivoluzione sessuale. Ma il potere concreto è nelle mani della tecnocrazia carrieristica dell'America, che cresce sull'humus delle scuole di élite, con la loro visione ideologica del genere in quanto costrutto sociale.

Nel regno circospetto dei colletti bianchi, uomini e donne sono intercambiabili e svolgono lo stesso tipo di lavori intellettuali. La fisicità è soppressa, nello spazio igienizzato degli uffici le voci sono smorzate e i gesti contingentati. Gli uomini devono autocastrarsi, mentre le donne ambiziose posticipano il momento della procreazione. L'androginia è affascinante nell'arte, ma nella vita reale può portare a noia e stagnazione, che nessuna pillola può curare.

Nel frattempo, la vita familiare ha messo i maschi borghesi in una situazione difficile; non sono altro che ingranaggi di una macchina domestica diretta dalle donne. Le mamme contemporanee sono virtuosistici supermanager di una complessa organizzazione incentrata sulla cura e il trasporto dei bambini. Ma non è così facile passare con uno schiocco di dita dal controllo apollineo all'estasi dionisiaca.

Non che i mariti offrano grandi stimoli: visivamente, gli uomini americani rimangono eterni ragazzi, come dimostrano le magliette larghe, i pantaloncini cascanti e le scarpe da ginnastica che indossano dalla scuola materna fino alla mezza età. I sessi, che un tempo occupavano mondi intrigantemente distinti, risentono dell'eccesso di conoscenza reciproca, la maledizione della quotidianità. Non resta più alcun mistero.

La forza primordiale della sessualità si è sfilacciata anche nella cultura popolare americana. Quando era in vigore il tanto bistrattato codice di condotta degli studi cinematografici, Hollywood produceva film che sprizzavano flirt e romanticismo da tutti i pori. Ma dagli anni '70 in poi è arrivata la nudità, e quella tensione sessuale che montava gradualmente è andata perduta. Una generazione di cineasti smarrì l'abilità dell'allusione sofisticata. La situazione è peggiorata negli anni '90, quando Hollywood cominciò a saccheggiare i videogiochi trasformando le donne in supereroine pneumatiche da fumetto e androidi fantascientifici, figure di fantasia senza la complessità psicologica o le esigenze erotiche delle donne reali.

Come se non bastasse, grazie alla cultura della borghesia bianca, che privilegia i corpi efficienti a quelli voluttuosi, le attrici americane si sono desessualizzate, confondendo uno sterile atletismo con il potere femminile. Il loro aspetto attuale, affinato a suon di Pilates, è un corpo teso e nervoso, arti sottili e fianchi stretti da ragazzo abbinati a seni amplificati. Un vivo contrasto con il gusto latino e afroamericano che tende verso la florida silhouette e i fianchi abbondanti di una Beyoncé.

Che l'energia sessuale sia legata alla classe sociale lo suggerisce forse lo straordinario successo dei piccanti completi di biancheria intima Victoria's Secret fra i ceti bassi e mediobassi multirazziali, perfino nei centri commerciali dei sobborghi residenziali, che puntano soprattutto sulla borghesia bianca. La musica country, con la sua storia di radicamento nelle aree rurali del Sud e del Sudovest degli Stati Uniti, è ancora piena di scenari spinti, dove i sessi rimangono dinamicamente polarizzati secondo vecchi schemi.

Sull'altro versante, la musica rock, un tempo apripista della liberazione sessuale, non scoppia di salute. Il rythm and blues dei neri, nato nel Delta del Mississippi, fu il motore delle grandi band di hard rock degli anni '80, che riempivano le loro cover di pezzi blues con elettrizzanti immagini sessuali. L'ipnotica versione di "Little Red Rooster" di Willie Dixon eseguita dai Rolling Stones, con il suo stuzzicante esibizionismo fallico, è di una sensualità sconvolgente.

Ma con l'enorme successo commerciale del rock, il blues ha cessato di esercitare un'influenza diretta sui giovani musicisti, che si limitavano a imitare i grandi chitarristi bianchi senza esplorare le radici del genere musicale. Poco a poco, il rock ha perso la sua viscerale crudezza e la sua seducente sensualità. Il rock delle grandi star, con il suo pubblico di bianchi benestanti, ormai è tutto superego e niente io.

Negli anni '80, la musica leggera sfoggiava una serie intrigante di bellezze pop come Deborah Harry, Belinda Carlisle, Pat Benatar e una Madonna seducentemente piena. Dopo, invece, Madonna è diventata borghese e scheletrica. L'accolita dance di Madonna, Lady Gaga, con la sua inclinazione compulsiva all'eccesso, è una montatura di alta qualità senza un grammo di autentico erotismo.

Le compagnie farmaceutiche non troveranno mai il santo Graal di un viagra femminile, non in questa cultura proiettata e prosciugata da valori borghesi. Le inibizioni rimangono cocciutamente interiori. E la lussuria è qualcosa di troppo impetuoso per lasciarla al farmacista.

 
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