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Messaggi del 29/07/2010

 

STORIE, STORIELLE, STORIACCE: UCCIDE 8 FIGLI

Post n°4503 pubblicato il 29 Luglio 2010 da psicologiaforense

Francia/Mamma-mostro confessa omicidio 8 figli e scagiona marito

Li ha uccisi perché non voleva più avere figli. Dominique Cottrez, la mamma-mostro di Villers-au-Tertre, piccolo Paese nel nord-est della Francia, ha confessato l'omicidio degli otto figli. Otto neonati morti per asfissia, rinchiusi in sacchi di plastica e nascosti per anni, fino al ritrovamento degli ultimi giorni. La donna ha raccontato di aver nascosto le gravidanze al marito e di aver fatto tutto da sola: dopo due gravidanze difficili - la coppia ha due figli di 21 e 22 anni - la donna non voleva più bambini, ma nemmeno prendere dei contraccettivi per evitare di restare incinta. Lo riporta il quotidiano 'Le Figaro'. La donna, 47 anni, è accusata di "omicidio volontario di minori di 15 anni": al momento agli arresti domiciliari, rischia l'ergastolo; il marito, Pierre-Marie Cottrez, che ha affermato di non essere mai stato al corrente né delle gravidanze né degli omicidi e discolpato dalla moglie, è ora libero, ma resta a disposizione degli inquirenti come testimone assistito. La scoperta degli infanticidi è stata possibile grazie alla casualità. Tutto è cominciato sabato scorso, quando i nuovi proprietari di una villetta, dove erano in corso dei lavori per una piscina in giardino, hanno scoperto due sacchi di plastica e avvertito la polizia. All'interno, i cadaveri di due neonati. Le indagini si sono così indirizzate verso i precedenti proprietari: la loro figlia, Dominique Cottrez, ha ammesso di esserne la madre, aggiungendo che altri cadaveri si trovavano nel garage di casa sua, a circa un chilometro di distanza. Lì, la polizia ha trovato altri sei corpi, ben nascosti. Secondo la donna, non ci sarebbero altri cadaveri, ma le ricerche della polizia proseguono. Gli omicidi sarebbero stati compiuti tra il 1989 e il 2006-2007. In Francia, un caso simile molto conosciuto è quello dei coniugi Courjault. Véronique, 41 anni, è stata condannata un anno fa a 8 anni di prigione per gli omicidi dei suoi tre neonati, commessi nel 1999 in Francia e nel biennio 2002-2003 in Corea del Sud, all'insaputa del marito.

 
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SALVA VITA, ESSERE E BENESSERE, LEGGI QUI, SOLITUDINE MOLTO PEGGIO DI OBESITA', PSICOLOGIA, MEDICINA, SCIENZA DELLA VITA

Post n°4502 pubblicato il 29 Luglio 2010 da psicologiaforense

La solitudine fa male più di 15 sigarette al giorno o più di un grave stress

Gli amici allungano la vita: stabilire una rete di rapporti sociali aumenta del 50% le probabilità di sopravvivenza

È

Dannosa come l’alcol e il fumo ed è due volte più pericolosa dell’obesità : la mancanza di relazioni sociali fa male alla salute e accorcia la vita. Molti, in passato, hanno studiato gli effetti della solitudine sulla psiche; ora un gruppo di ricercatori della Brigham Young University a Provo, Utah, ha valutato anche quanto l’assenza di rapporti con gli altri può condizionare la salute fisica. Ed è arrivato alla conclusione che le relazioni sociali, non importa se con amici, familiari, vicini di casa o colleghi di lavoro, aumentano le probabilità di sopravvivenza del 50 per cento. «L’idea che la perdita di relazioni sociali sia un fattore di rischio di mortalità - commenta Julianne Holt-Lunstad, che ha coordinato la ricerca appena pubblicata su PLoS Medicine - non è ben riconosciuta dal pubblico e neppure dagli operatori sanitari».

STUDI NEL TEMPO - I ricercatori americani hanno analizzato 148 studi dai quali potevano ricavare dati di mortalità su un certo numero di persone, seguite nel tempo (in media sette anni e mezzo), e informazioni sui loro rapporti sociali. Così hanno anche potuto confrontare l’impatto dell’isolamento sociale sulla mortalità rispetto ad altri fattori di rischio ben più conosciuti. E hanno scoperto che quest’ultimo non solo è due volte più pericoloso dell’obesità, ma equivale a fumare 15 sigarette al giorno o ad abusare dell’alcol ed è più dannosa della mancanza di esercizio fisico. Ci sono molti modi attraverso i quali amici o familiari possono influenzare positivamente la salute: dall’effetto tranquillizzante di un contatto fisico vero e proprio fino alla scoperta di qualche nuovo significato da dare alla propria esistenza.

TROPPI STRESS - «Quando una persona intrattiene relazioni con gli altri - aggiunge Holt-Lunstad - si sente in qualche modo responsabile per loro ed è stimolata a prendersi cura di sé e a evitare situazioni di rischio per la propria salute». L’effetto protettivo delle relazioni non vale soltanto per gli adulti o gli anziani, ma in qualsiasi periodo della vita. Vale la pena di riflettere su questa ricerca, anche se non fa altro che confermare cose di buon senso, soprattutto in un’epoca, come la nostra, in cui la tecnologia, la pressione lavorativa e gli stress quotidiani non lasciano più tempo per stare con amici e parenti.

 
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