Tag Cloud
ATTUALITA', Amore, BLOG, CRIMINOLOGIA, CRONACA, DIVORZIO, PEDOFILIA, PSICOLOGIA, SEPARAZIONE, VITA, attualità, cultura, notizie, riflessioni, sesso, violenza sessuale
Tag Cloud
ATTUALITA', Amore, BLOG, CRIMINOLOGIA, CRONACA, DIVORZIO, PEDOFILIA, PSICOLOGIA, SEPARAZIONE, VITA, attualità, cultura, notizie, riflessioni, sesso, violenza sessuale
Chi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti. I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
|
Messaggi del 15/08/2010
Post n°4563 pubblicato il 15 Agosto 2010 da psicologiaforense
I 50 marchi più noti secondo Forbes Non ce n'è nemmeno uno italiano Non ci sono italiani tra i 50 marchi più celebri - e quindi remunerativi del mondo - classificati dalla rivista statunitense Forbes. Malgrado l'"antennagate" dell'iPhone 4 Apple resta il marchio più noto e valutato del mondo (57,4 miliardi di dollari). È un trionfo di brand tecnologici. Seconda è Microsoft, seguita da Coca-Cola, Ibm, Google, McDonald's, General Electric, Marlboro e Intel. A interrompere la serie "made in Usa" la finlandese Nokia, seguita dalla giapponese Toyota e dalla britannica Vodafone. La prima tedesca è Bmw al 16esimo posto, la Francia conquista il 18esimo con Louis Vuitton. Al 29esimo l'elvetica Nescafe, al 37esimo la svedese Ikea. Un nome italiano compare, buon ultimo nella lista: è quello di Gucci, gruppo però acquistato da tempo dalla società francese Ppr di Francois-Henri Pinault.
Post n°4562 pubblicato il 15 Agosto 2010 da psicologiaforense
Autismo, speciale software fa la diagnosi in 10 minuti ![](http://www3.lastampa.it/fileadmin/media/scienza/rainman.jpg)
Dieci minuti potrebbero bastare per diagnosticare una delle malattie più “sfuggenti” alle rigide definizioni scientifiche: l’autismo. Per farlo si potrà utilizzare la risonanza magnetica, munita di uno speciale software messo a punto da Christine Ecker dell’Institute of Psychiatry britannico, che ne spiega il funzionamento sul Journal of Neuroscience.
Il programma è in grado di identificare le anomalie anatomiche del cervello che possono segnalare la presenza della patologia. Per dimostrarlo Ecker e il suo team hanno effettuato scansioni cerebrali con risonanza magnetica su 20 adulti con autismo, 20 con disturbi dell’attenzione e 20 individui sani. Insieme alla risonanza, è stato usato il software per analizzare i dati raccolti e identificare le differenze fra i vari gruppi a livello della corteccia cerebrale e della “curvatura” del cervello.
Gli scienziati hanno così potuto elaborare un modello che ha ottenuto un successo del 90% nell’individuare i casi di autismo. Uno strumento che potrà essere particolarmente utile nei bambini, nei quali le differenze a livello cerebrale sono persino più evidenti. Addio dunque a test del comportamento e a lunghe sedute dallo specialista: presto per diagnosticare l’autismo potrebbe bastare una semplice e veloce scansione del cervello.
Post n°4561 pubblicato il 15 Agosto 2010 da psicologiaforense
Bei ricordi sui papà come anti-stress per i maschi adulti Giochi in riva al mare, gite in bicicletta, compleanni felici: i ricordi d’infanzia piacevoli con protagonista il proprio papà rendono la vita adulta più facile da affrontare, soprattutto se molto stressante. Lo rivela uno studio della California State University presentato in occasione del 118esimo incontro annuale dell’American Psychological Association in corso a San Diego. «Molti degli studi precedenti sul tema dell’influenza dei genitori sulla vita dei figli una volta divenuti adulti - ha detto la psicologa Melanie Mallers - si focalizzano sulla figura materna. Ma, come mostra il nostro lavoro, i padri giocano un ruolo unico e molto importante nella salute mentale a lungo termine dei loro bambini». Per l’indagine sono stati “arruolati” 912 donne e uomini fra i 25 e i 74 anni, intervistati telefonicamente ogni giorno per una settimana sulle varie esperienze vissute e sul livello di stress che sentivano in quei giorni.
Ai partecipanti è stato anche chiesto di descrivere le loro relazioni infantili con la madre e il padre. Ad esempio, hanno dovuto rispondere a domande del tipo: «come giudichi il rapporto con tua madre durante gli anni della crescita?» o «quanto tempo e attenzione tua madre ti ha dato quando ne avevi bisogno?» Le stesse domande sono state fate sui padri. Analizzando i dati raccolti è emerso che sono stati descritti molti più rapporti madre-figlio positivi, rispetto a quelli padre-figlio, soprattutto fra le donne. E coloro che riportano un affetto sincero e radicato per la propria madre, secondo i calcoli degli esperti, possono contare su una riduzione del 3% dello stress rispetto a chi con lei ha avuto un pessimo rapporto. Ma dalla ricerca è emerso un dato più interessante: fra gli uomini, ma non fra le donne, coloro che hanno avuto un buon rapporto col padre sono meno esposti al rischio di farsi sommergere dagli eventi stressanti della vita di tutti i giorni. «Il ruolo dei padri è cambiato radicalmente rispetto a quello vissuto dai partecipanti allo studio più anziani - dice Mallers - oggi sappiamo che hanno un modo unico di interagire con i loro figli, soprattutto se maschi. C’è bisogno di ulteriori ricerche per evidenziare altri possibili influenze del loro ricordo sulla vita dei figli una volta divenuti adulti».
|
Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49