Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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Messaggi del 19/08/2010

 

TUTTA LA COMMUNITY NE PARLA: FERMIAMO LA NOTIZIA, FESTA IN FABBRICA PER EVITARE ULTERIORI SUICIDI, COSA DIRE?

Post n°4571 pubblicato il 19 Agosto 2010 da psicologiaforense

Costretti a essere felici: in fabbrica festa anti-suicidi

I vertici della Foxconn, l'azienda balzata negli ultimi mesi agli onori delle cronache per l'ondata di suicidi di suoi impiegati, hanno organizzato ieri una manifestazione per tenere alto il morale dei propri dipendenti nella fabbrica di Shenzhen, nella provincia meridionale cinese del Guangdong.
Alla manifestazione, intitolata "Ama la tua vita, ama la tua famiglia" e che che nelle intenzioni della compagnia dovrebbe servire a rafforzare la coesione e l'armonia fra i dipendenti, hanno partecipato oltre 20.000 operai. Manifestazioni analoghe si sono tenute anche negli altri impianti della Foxconn in Cina, per un totale di oltre 50.000 partecipanti.
Il vice presidente della Foxconn Technology Group, Terry Cheng, ha dichiarato che «l'emergenza è terminata. I nostri sforzi negli ultimi mesi hanno evitato altri suicidi - ha detto Cheng - ora è tempo per noi di porre fine allo stato di emergenza e tornare alla normalità». A seguito dell'ondata di suicidi (dieci solo nella fabbrica di Shenzhen), la compagnia aveva deciso di porre in atto una serie di provvedimenti tra cui l'innalzamento degli stipendi, provvedere a consulti psicologici per gli operai in difficoltà emotiva ed installare strutture di sicurezza per i lavoratori.
 
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RIFLESSIONE DELLA SERA, ATTUALITA', CRONACA,AMORE, SESSUOLOGIA, ORGASMO ARTIFICIALE,NOVITA' IN MEDICINA , SCIENZE

Post n°4570 pubblicato il 19 Agosto 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE DELLA SERA

Una macchina per l'orgasmo negli Usa, ma funziona solo con le donne...

LO STRANO CASO DEL DOTT. STUART MELOY

Una maniera elegante per dare questa notizia non esiste, perciò la scrivo così com'è: la Food and Drug Administration, ha dato il via libera ai test umani per la macchina dell'ORGASMO. Ma il chirurgo che l'ha costruita è nei guai, perchè non ha ancora trovato abbastanza donne disposte a sottoporsi ai suoi esperimenti. La notizia è uscita sull'autorevole rivista «New Scientist», e l'hanno rilanciata nobili testate come la Bbc, la Reuters, l'Independent, il Guardian, ecc…  L'inventore è un serio chirurgo che si chiama Stuart Meloy specialista nel trattamento del dolore, e non aveva alcuna intenzione di dedicarsi a questo mercato. Il caso, però, lo ha costretto a cambiare i suoi piani: stava curando una donna che aveva subito un difficile intervento alla schiena, per eliminare un disturbo degenerativo al disco. Il dolore post operatorio era diventato insopportabile, e quindi Meloy aveva deciso di provare nuovi approcci per cercare di mitigarlo. Un'idea che gli era venuta in mente era stata quella di applicare degli elettrodi lungo la spina dorsale, per individuare e neutralizzare i fasci nervosi che trasferivano al cervello il segnale della sofferenza fisica. Ma quando aveva premuto il bottone per attivare il suo marchingegno, con grande sorpresa, il medico aveva sentito la paziente "esclamare in maniera enfatica". Le aveva chiesto cosa fosse successo, e lei aveva risposto così: "Dottore, questo trucchetto lo dovrebbe insegnare a mio marito". Stuart, in poche parole, aveva scoperto il "bottone dell'ORGASMO". Il punto erogeno nella spina dorsale, che quando viene stimolato nella maniera giusta produce questa reazione fisica. La sua trovata era impossibile da ignorare, e quindi l'ex specialista del dolore aveva deciso di trasformarsi in specialista del piacere. Ora il chirurgo ha completato il lavoro, costruendo la sua "macchina dell'ORGASMO". Consiste in piccoli elettrodi applicati sui punti giusti della spina dorsale, e collegati ad un minuscolo pacemaker. Il marchingegno deve essere impiantato sotto la pelle, ma il dottore assicura che si tratta di un intervento semplicissimo, simile ad una puntura epidurale. La Food and Drug Administration ha giudicato la macchina abbastanza affidabile da consentire l'inizio dei "trial" sugli esseri umani, ma finora solo due donne hanno accettato di partecipare. La prima che si è sottoposta al test è sposata e non provava un ORGASMO da quattro anni, ma in nove giorni ha sperimentato anche la prima esperienza multipla della sua vita. Meloy, però, ha bisogno di tantissime volontarie, per ottenere dalla Fda il permesso di commercializzare il suo " orgasmatron" alla modica cifra di 22.000 dollari: "Pensavo - si è lamentato il chirurgo - che ci sarebbe stata la fila davanti alla mia porta per provarlo, e invece fatico a completare i test".

IN REALTA’, QUALE SORPRESA? La sessualità è una faccenda troppo delicata e complessa per curarla con un attrezzo elettrico. Ma Meloy pensa di avere già trovato il modo per interessare il grande mercato: costruire un "orgasmatron" anche per i maschi.

 

 
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ATTUALITA', SESSO, PROSTITUZIONE, BORDELLI INGLESI, SCHIAVE DEL SESSO, AMORE MERCENARIO, DIRITTI UMANI, COSTUME, SOCIETA',

Post n°4569 pubblicato il 19 Agosto 2010 da psicologiaforense

Schiave del sesso nei bordelli inglesi

Costrette a pagarsi il "debito di viaggio" con il proprio corpo

 

Un nuovo rapporto della polizia britannica svela le reali dimensioni del business della prostituzione e del traffico di schiave del sesso clandestine in Gran Bretagna. Queste le cifre: almeno 2.600 donne sono state introdotte illegalmente in Inghilterra e Galles e costrette a lavorare come prostitute. Altre 9.200 lavoratrici del sesso nei bordelli o in altri locali sono considerate "migranti vulnerabili", che lavorano forzosamente nel mercato del sesso, ma di cui lo studio non è certo che siano state "contrabbandate" di proposito. La metà di queste donne è cinese, il resto proviene in grande maggioranza dai paesi dell'est Europeo o dal Sud-Est asiatico. Il Telegraph riporta un esempio classico: una donna condotta illegalmente nel Regno Unito non è consapevole di essere destinata alla prostituzione, ma viene costretta a vendere il proprio corpo per saldare il debito del viaggio, attorno alle 30mila sterline (circa 35mila euro). Spesso, tanto la donna che i familiari, sono minacciati di ritorsione e violenze in caso di rifiuto Lo studio, denominato "Project Acumen" e durato due anni, ha rilevato che 17mila delle oltre 30mila donne che lavorano in strada sono straniere. A Londra il 96% delle prostitute sono immigrate, solo il 32% nello Yorkshire.

 
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