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Messaggi del 28/08/2010

 

EDITORIALE DELLA NOTTE, VITA, MALINCONIA, ESSERE, DIVENIRE, NULLA, METAFISICA, FILOSOFIA, PSICOLOGIA, PIPPO_217

Post n°4595 pubblicato il 28 Agosto 2010 da psicologiaforense

POST DEDICATO AL MIO AMICO PIPPO_217 (vedi)

L'ESSERE, IL NULLA, IL DIVENIRE...

Quando si può percorrere con lo sguardo una distesa di brughiera, o intravedere dietro un sipario di alberi la guglia lontana di una chiesa di paese, sembra sempre che la vita valga la pena di essere vissuta, sino alla morte. In una certa disposizione dello spirito facilitata dall'aria aperta, camminare al ritmo di sei, sette chilometri l'ora, giungere a un torrente cristallino, farvi il bagno, poi riprendere la strada, rinfrancati, sembra una ricompensa sufficiente in sè. Ma intanto l'attività incessante dell'immaginazione vagabonda procura realmente allo spirito, con una generosità ininterrotta, altre più nobili ricompense; così la fine della giornata arriva nella gioia e si attende l'indomani con rinnovato zelo. In città invece non si può mai dimenticare la tragedia immanente; l'emozione inconsulta, le pene della vita cercate o subite, e l'anima che si vende per niente. Il sentimento si arricchisce con l'esperienza; diventa più profondo e più morale a mano a mano che matura il giudizio, ma nell'essenza rimane lo stesso. La stessa emozione che si impadroniva di me, bambina, davanti a certe vie e certe case, m'invade ora alla vista di tragedie puerili e di vite sacrificate alla bruttezza e alla mediocrità. I bambini non capiscono, il loro senso morale non è formato; a differenza dell'adulto, non cercano la ragione del colpo che hanno ricevuto; si limitano a riceverlo, si fanno piccoli piccoli, contemplano affascinati e rimuginano la sensazione nella memoria. È possibile che tutto il processo che consiste nel moralizzare la sensazione sia un dolce errore, e che noi ingrovigliamo e snaturiamo quel che abbiamo ricevuto all'origine in tutta la sua purezza. Questo misto inverosimile di attrazione e disgusto, sentimenti l'uno e l'altro estremi, l'uno e l'altro da incubo, questo uragano improvviso di cupa malinconia che invade tutto ha forse (o forse no) un rapporto necessario con questi pensieri. Sono forse (o forse no) i sintomi di un'avversione morale o estetica. Quel che è certo comunque è che il processo di crescita di un individuo avviene grazie a una sintesi progressiva che egli compie di se stesso. Accomuna arbitrariamente sensazioni indipendenti cui dà un'etichetta, e che riferisce a un'origine comune. La barca risulta così più maneggevole, ed è meno faticoso condurla in porto.

 
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RIFLESSIONE DELLA SERA, CHIACCHIERE, PETTEGOLEZZI, SPETTACOLI, GRANDE FRATELLO, COMPORTAMENTI, USI, COSTUMI, PSICOLOGIA

Post n°4594 pubblicato il 28 Agosto 2010 da psicologiaforense

La riflessione breve

TEMPO  DI LETTURA DI QUESTO POST: 2 MINUTI

CHIACCHIERE, PETTEGOLEZZI E GRANDE FRATELLO

Vi siete mai trovati nel mezzo di una tribu' isolata, vivendo in condizioni primitive e cercando di capire di cosa stessero mai chiacchierando gli indigeni attorno al fuoco? State certi che non si tratta dei loro miti o delle loro figure ancestrali, ma di chiacchiere e pettegolezzi sui fatti quotidiani del villaggio. Il pettegolezzo è l'olio che lubrifica la conversazione sociale e che ci aiuta a capire le nostre relazioni tribali, i sentimenti e gli atteggiamenti che condividiamo. Nel mondo urbano queste chiacchiere da villaggio sopravvivono con difficoltà. Molte persone a stento conoscono i propri vicini. Il Grande Fratello italiano  ci ha dato, brevemente, un piccolo gruppo di vicini nazionali e ad alcuni  è piaciuto scambiarsi le opinioni su di loro il giorno dopo. Questo è tutto. Un po' di divertimento a spettegolare, e buona notte.

 
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STORIE, STORIELLE, STORIACCE, INCREDIBILE IN SALA PARTO, RISSA TRA MEDICI, MADRE E NEONATO HANNO SUBITO LESIONI GRAVISSIME

Post n°4593 pubblicato il 28 Agosto 2010 da psicologiaforense

TEMPO  DI LETTURA DI QUESTO POST: 3 MINUTI

MALASANITA': INDEGNA GAZZARRA IN SALA PARTO, RISSA TRA MEDICI.
MADRE E FIGLIO IN GRAVISSIME CONDIZIONI

La Signora Laura Salpietro, 30 anni  è rimasta in attesa di partorire il suo primo figlio mentre davanti a lei due ginecologi si picchiavano di santa ragione. Insulti, schiaffi e spinte che hanno creato un trambusto ed una confusione  peggiore di quelli registrabile tra avvinazzati in osteria. Il risultato di tutto questo caos è presto detto. La puerpera è stata vittima di una emorragia, le hanno asportato l’utero ed ora è ricoverata in prognosi riservata.

Tutte da verificare, invece, le condizioni del neonato ricoverato in  Terapia Intensiva Neonatale, anche lui in prognosi riservata dopo due arresti cardiaci. I medici dovranno accertare se abbia subito dei danni cerebrali.

IL FATTACCIO: La donna, messinese di 30 anni, giovedì mattina è entrata in sala parto. Con lei il suo ginecologo che l’ha seguita durante tutta la gravidanza e che avrebbe dovuto aiutarla a partorire. Ma in pochi minuti è successo ciò che nessuno poteva immaginare. Il medico di turno si scaglia verbalmente contro il ginecologo urlando come un ossesso. “Tu non sei nessuno, fino a quando ci sono io, non ti puoi permettere di operare nessuno senza il mio consenso”. Quindi dalle minacce arrivano alle mani, lo prende per il collo e lo sbatte al muro. Il ginecologo si alza in piedi si sfoga sferrando un pugno contro una vetrata che va in frantumi. Il professionista si ferisce alla mano sinistra, grondante di sangue. Intanto la donna attende di partorire mentre altri medici ed infermieri tentano di riportare la calma. Il bambino non è ancora nato ed il tracciato cardiaco mostra un preoccupante abbassamento della frequenza cardiaca. I medici decidono di effettuare il taglio cesareo per tentare di salvare il bambino che nasce alle 9 in punto. Al papà i medici dicono che è tutto a posto, che moglie e figli stanno bene ma alle 10,50 il ginecologo di famiglia lo avverte che le condizioni della moglie sono peggiorate per via di una copiosa emorragia. Viene operata d’urgenza per l’asportazione dell’utero. Intanto il neonato viene trasferito in Terapia Intensiva. Toccherà ora al Magistrato incriminare i responsabili. 

 

 
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MELA, CRISI IDENTITA',POMODORO, REDLOVE, CURIOSITA', STRANEZZE, FRUTTA, FOTO, NOVITA', ESSERE E BENESSERE

Post n°4592 pubblicato il 28 Agosto 2010 da psicologiaforense

TEMPO  DI LETTURA DI QUESTO POST: 1 MINUTO

LA MELA IN CRISI DI IDENTITA': MELA O POMODORO?

 

Se pensate a un fotomontaggio state prendendo una cantonata. Quella che vedete è una mela vera, che non ha nulla di strano (non è avvelenata!) se non fosse che si crede un pomodoro. Da fuori Redlove, così è stata ribattezzata la nuova varietà in vendita in Gran Bretagna, sembra un normalissimo frutto dalla buccia scintillante, ma una volta tagliata a metà rivela una polpa rossa come quella di un pomodoro maturo. Il nuovo pomo sta spopolando tra i consumatori inglesi che lo ritengono ancora più appetitoso di una mela comune. E anche più salutare: sembra che Redlove contenga addirittura più antiossidanti delle sue bianche "compari".

 

 

 
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LA FOTO CURIOSA DEL GIORNO, accipitridae, animali necrofagi, etologia, scontri tra animali, avvoltoio, sciacallo,

Post n°4591 pubblicato il 28 Agosto 2010 da psicologiaforense

 

 

Non ci provare...

Nell'immaginario comune i loro nomi indicano l'atteggiamento di chi approfitta degli avanzi - o delle disgrazie - altrui. Ma cosa succede quando un avvoltoio (fam. Accipitridae) e uno sciacallo (fam. Canidae) si incontrano? Nulla di buono, come testimonia questa foto scattata nella riserva di Kwazulu-Natal, Sudafrica. L'avido quadrupede sta provando, come al solito, a rubare un pezzo di carcassa di un animale morto. Ma questa volta ad attenderlo, c'è un profittatore tale e quale a lui, e il rapace non sembra affatto disposto a cedergli il bottino. Per evitare simili battibecchi alcune specie di sciacalli come quello dorato (Canis aureus) nascondono le carogne in buche scavate nel terreno, al riparo da sguardi indiscreti.

 
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ATTUALITA', CRONACA, SCIENZE, AMBIENTE, COSTUME, SOCIETA', VITA DI COPPIA, DONNE, UOMINI, TRADIMENTO, CARRRIERA

Post n°4590 pubblicato il 28 Agosto 2010 da psicologiaforense

TEMPO DI LETTURA  DI QUESTO POST: 2 MINUTI  

Le donne ben pagate rischiano di essere tradite di più

 

Le donne che guadagnano di più dei loro mariti o compagni sono più esposte al rischio di tradimento. Se l'uomo in questione è del tutto a carico della dolce metà, questa rischierà cinque volte di più di ritrovarsi accanto un compagno infedele. E' una nuova ricerca presentata al convegno della American Sociological Association da Christin Munsch, sociologa della Cornell university riaprire la questione del gap di genere.  Il motivo dell'infedeltà da parte dei mariti non è legato ai soldi, secondo Munsch (che ha analizzato il comportamento di coppie tra i 18 e i 28 anni, sposate o conviventi da più di un anno, tra il 2002 e il 2007) ma è una questione di identità sessuale. Chi sente minacciata la propria identità metterà in atto comportamenti che tendano a ripristinare il ruolo nella coppia. In sostanza il tradimento sarebbe un meccanismo compensativo per l'uomo che così riafferma la sua funzione di capofamiglia.
Dalla ricerca emerge anche che a tradire più degli altri sono gli uomini che guadagnano bene e più delle loro compagne. Ma le motivazioni sono diverse: lo fanno perché ne hanno la possibilità grazie alle lunghe giornate di lavoro, ai viaggi e redditi più elevati che rendono le scappatelle più facili da nascondere.
Il quadro non è incoraggiante ma SECONDO ME  esiste una "GIUSTO EQUILIBRIO", ovvero la giusta proporzione di reddito che un uomo deve guadagnare in più rispetto alla donna per evitare di essere tentato dai "meccanismi compensativi": il 25% in più e, forse, la pace familiare è assicurata.

 
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